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Autore: Francesca Akira89    02/06/2006    3 recensioni
AtemxSeth ambientata nell'antico Egitto. La mia seconda yaoi (sempre su quest'anime, chissà perchè... ?.?). Questa fanfic è nata per protesta; mi ero un po' stancata di vedere Yami/Atem presentato come un pulcinotto implume... Per cui, in questa storia vedremo un Atem più intraprendente ed anche un Seth diverso dal solito! ^o^ Commentate, mi raccomando!
Genere: Romantico, Suspence, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Atemu, Seth
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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§ I desideri del Faraone sono ordini §

 

 

Occhi di fuoco
- Capitolo 1° -


Il calore dei raggi del sole scivolava nella sala del trono dalle ampie finestre squadrate, alternando luce e ombra sul ricco pavimento screziato.
Faceva caldo. In Egitto faceva SEMPRE caldo, ma quella mattina in particolare.
Era una di quelle mattine in cui ad uno non sarebbe venuta voglia di far altro che immergersi nelle fresche acque del Nilo e rimanere lì fino a sera, pur con i coccodrilli e tutto. Di sicuro sarebbe stato meglio di stare lì, in fila con un'altro gruppo di sventurati, con addosso mezzo chilo di ricche stoffe e bardature che costituivano la veste sacerdotale e in mano la Barra del Millennio che in quel calore stava praticamente divenendo incandescente.
Ma il loro compito era stare lì ad attendere in piedi e in quella posa ridicola (con le braccia strette a croce di fronte al petto) l'arrivo del Faraone, e fino ad allora non poteva nemmeno pensare di andare a rifugiarsi nel tempio, dove almeno c'era un po' di fresco.
Pur tuttavia, quando una musica trionfale lo informò dell'arrivo della Luce d'Egitto, nonché suo cugino, il sacerdote Seth pensò che avrebbe preferito rimanere lì fino a sera, piuttosto che doverlo rivedere.
Mantenne lo sguardo fisso dinanzi a sé; incrociare lo sguardo del Faraone era vietato, guardare negli occhi il figlio di Rah significava rimanere bruciati all'istante, diceva la leggenda...
Un' idiozia a suo parere, e probabilmente anche a parere di tutti gli altri. A palazzo non vi era un'anima a crederlo, forse solo alcuni servi... Erano leggende per la plebaglia, perché non si avvicinassero troppo al palazzo...
Difatti, non era certo per quella leggenda che guardare negli occhi il suo Faraone gli risultava tanto ostico, ma per ben altro.
All'inizio aveva creduto ad una sua paranoia ma poi...
S'irrigidì, avvertendo su di sé quello sguardo ametista, più bruciante del sole cocente che lo stava abbrustolendo da ore.
Avvertì quegli occhi spogliarlo, denudarlo di quegli abiti che fino a poco prima gli erano sembrati tanto ingombranti, arrivando fino alla sua anima.
Poi tutto finì. Il Faraone raggiunse il trono, sotto il saluto dei consiglieri schierati in fila dalla porta fino a quest'ultimo, a cui partecipò anche lui, muovendo automaticamente le labbra.
Non era paranoia... E in fondo l'aveva sempre saputo...
Del resto, sguardi simili erano piuttosto difficili da fraintendere...
Si stupiva che nessun altro se ne fosse accorto.
O forse.. Se n'erano accorti, ma facevano finta di niente...
Allora.. probabilmente.. nemmeno il modo in cui le sue guance bruciavano d'imbarazzo e vergogna quando quegli occhi si posavano su di lui era così invisibile... E lui che si era illuso di essere riuscito a mascherare il suo stato d'animo!
La voce del Faraone congedò, come ogni mattina, buona parte dei consiglieri, lasciando solo coloro che avevano particolari informazioni da dare, e i tre che dovevano esporre alla Luce d'Egitto le principali decisioni da prendere che necessitavano di un suo giudizio.
Rimase immobile mentre coloro che gli stavano accanto si allontanavano. Beati loro...
Infatti, per quello che era chiamato privilegio lui era uno dei tre...
Tutti dicevano che era stato scelto perchè era cugino del Faraone, e non per suoi meriti...
Ovviamente non di fronte a lui, o metà del regno si sarebbe trovata esiliata nel Regno delle Ombre...
Eppure, da quando erano iniziate quelle strane.. attenzioni del Faraone nei suoi confronti quelle voci erano cessate... Con un moltiplicarsi di bisbigli maligni dietro le sue spalle, ovviamente...
Avvertì nuovamente quegli occhi fissarlo e si mosse rigidamente per inginocchiarsi di fronte al trono su cui Lui era assiso.
Mentre il primo consigliere cominciava la sua tiritera, la sua mente si allontanò anni luce, sforzandosi di ignorare quello sguardo allusivo e bruciante, chiedendosi quando mai gli sarebbe stato dato quell'ordine che ormai da anni aspettava con angoscia crescente...
Quando quel momento sarebbe arrivato non si sarebbe potuto tirare indietro, lo sapeva bene...
I desideri del Faraone erano ordini, dopotutto.


Note dell'autrice:

La mia seconda yaoi...
Sempre su questo anime, chissà perché... ?.?
Beh, che dire.. m'ero stufata di vedere Yami/Atem presentato come un passivo pulcinotto implume... Rimane pur sempre un faraone abituato a comandare, secondo me, e se davvero fra quei due c'è stata una qualche storia, dubito fortemente che sia stato il sacerdote a prendere il sopravvento... Perlomeno non all'inizio...
Se poi qualcuno ha notizie più precise, me ne scuso...
Per il momento godetevi questa mia ff, dove troverete un Atem più 'alla Seto' e un Seth, se non proprio remissivo, quantomeno sottomesso ai voleri del Faraone...
Commentate, please! ^o^

  
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