§ I desideri del Faraone sono ordini §
Occhi di fuoco
- Capitolo 1° -
Il calore dei raggi del sole
scivolava nella sala del trono dalle ampie finestre squadrate, alternando luce e
ombra sul ricco pavimento screziato.
Faceva caldo. In Egitto faceva SEMPRE caldo, ma quella mattina in particolare.
Era una di quelle mattine in cui ad uno non sarebbe venuta voglia di far altro
che immergersi nelle fresche acque del Nilo e rimanere lì fino a sera, pur con i
coccodrilli e tutto. Di sicuro sarebbe stato meglio di stare lì, in fila con
un'altro gruppo di sventurati, con addosso mezzo chilo di ricche stoffe e
bardature che costituivano la veste sacerdotale e in mano la Barra del Millennio
che in quel calore stava praticamente divenendo incandescente.
Ma il loro compito era stare lì ad attendere in piedi e in quella posa ridicola
(con le braccia strette a croce di fronte al petto) l'arrivo del Faraone, e fino
ad allora non poteva nemmeno pensare di andare a rifugiarsi nel tempio, dove
almeno c'era un po' di fresco.
Pur tuttavia, quando una musica trionfale lo informò dell'arrivo della Luce
d'Egitto, nonché suo cugino, il sacerdote Seth pensò che avrebbe preferito
rimanere lì fino a sera, piuttosto che doverlo rivedere.
Mantenne lo sguardo fisso dinanzi a sé; incrociare lo sguardo del Faraone era
vietato, guardare negli occhi il figlio di Rah significava rimanere bruciati
all'istante, diceva la leggenda...
Un' idiozia a suo parere, e probabilmente anche a parere di tutti gli altri. A
palazzo non vi era un'anima a crederlo, forse solo alcuni servi... Erano
leggende per la plebaglia, perché non si avvicinassero troppo al palazzo...
Difatti, non era certo per quella leggenda che guardare negli occhi il suo
Faraone gli risultava tanto ostico, ma per ben altro.
All'inizio aveva creduto ad una sua paranoia ma poi...
S'irrigidì, avvertendo su di sé quello sguardo ametista, più bruciante del sole
cocente che lo stava abbrustolendo da ore.
Avvertì quegli occhi spogliarlo, denudarlo di quegli abiti che fino a poco prima
gli erano sembrati tanto ingombranti, arrivando fino alla sua anima.
Poi tutto finì. Il Faraone raggiunse il trono, sotto il saluto dei consiglieri
schierati in fila dalla porta fino a quest'ultimo, a cui partecipò anche lui,
muovendo automaticamente le labbra.
Non era paranoia... E in fondo l'aveva sempre saputo...
Del resto, sguardi simili erano piuttosto difficili da fraintendere...
Si stupiva che nessun altro se ne fosse accorto.
O forse.. Se n'erano accorti, ma facevano finta di niente...
Allora.. probabilmente.. nemmeno il modo in cui le sue guance bruciavano
d'imbarazzo e vergogna quando quegli occhi si posavano su di lui era così
invisibile... E lui che si era illuso di essere riuscito a mascherare il suo
stato d'animo!
La voce del Faraone congedò, come ogni mattina, buona parte dei consiglieri,
lasciando solo coloro che avevano particolari informazioni da dare, e i tre che
dovevano esporre alla Luce d'Egitto le principali decisioni da prendere che
necessitavano di un suo giudizio.
Rimase immobile mentre coloro che gli stavano accanto si allontanavano. Beati
loro...
Infatti, per quello che era chiamato privilegio lui era uno dei tre...
Tutti dicevano che era stato scelto perchè era cugino del Faraone, e non per
suoi meriti...
Ovviamente non di fronte a lui, o metà del regno si sarebbe trovata esiliata nel
Regno delle Ombre...
Eppure, da quando erano iniziate quelle strane.. attenzioni del Faraone nei suoi
confronti quelle voci erano cessate... Con un moltiplicarsi di bisbigli maligni
dietro le sue spalle, ovviamente...
Avvertì nuovamente quegli occhi fissarlo e si mosse rigidamente per
inginocchiarsi di fronte al trono su cui Lui era assiso.
Mentre il primo consigliere cominciava la sua tiritera, la sua mente si
allontanò anni luce, sforzandosi di ignorare quello sguardo allusivo e
bruciante, chiedendosi quando mai gli sarebbe stato dato quell'ordine che ormai
da anni aspettava con angoscia crescente...
Quando quel momento sarebbe arrivato non si sarebbe potuto tirare indietro, lo
sapeva bene...
I desideri del Faraone erano ordini, dopotutto.
Note dell'autrice:
La mia seconda yaoi...
Sempre su questo anime, chissà perché... ?.?
Beh, che dire.. m'ero stufata di vedere Yami/Atem presentato come un passivo
pulcinotto implume... Rimane pur sempre un faraone abituato a comandare, secondo
me, e se davvero fra quei due c'è stata una qualche storia, dubito fortemente
che sia stato il sacerdote a prendere il sopravvento... Perlomeno non
all'inizio...
Se poi qualcuno ha notizie più precise, me ne scuso...
Per il momento godetevi questa mia ff, dove troverete un Atem più 'alla Seto' e
un Seth, se non proprio remissivo, quantomeno sottomesso ai voleri del
Faraone...
Commentate, please! ^o^