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Autore: guendy88    02/06/2006    1 recensioni
Harry trascorre i mesi alla ricerca degli horcrux e i suoi pensieri per ginny si esprimono attraverso una struggente lettera...
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ginny trattenne il fiato alla vista di quelle ultime paroline. Gli ultimi cinque minuti erano stati per lei una girandola di emozioni diverse,tutte molto rapide e molto intense. Prima,allo schianto con un’invisibile Edvige che le beccava le mani in giardino,aveva provato spavento.Nel giro di un minuto,la vista delle lettere era divenuta preoccupazione e sollievo insieme,il nome dei destinatari fu davvero sorprendente: C’erano due lettere, una destinata alla famiglia “Wizley” e un’altra che portava solo un G sopra.
Era abbastanza sicura che il nome Wizley fosse un’ulteriore precauzione nel caso le lettere fossero finite in mani sbagliate,ma la lettera destinata a G era incredibilmente sospetta.
In un primo momento era anche stata tentata dal farla aprire da un membro dell’ordine,ma avrebbe riconosciuto la calligrafia ovunque,quella lettera era stata scritta dal pugno di Harry e doveva aprirla immediatamente.
Istintivamente,con un misto di adrenalina e calma esasperante,aprì il sigillo ed estrasse la lettera. Avere notizie di Harry e i ragazzi fu come riprendere a respirare dopo minuti di apnea. I mesi trascorsi senza alcuna traccia avevano creato in casa Weasley un’atmosfera tesa e irritata a cui la signora Weasley aveva contribuito con i suoi improvvisi pianti e le crisi di rabbia. Ginny aveva affrontato il distacco tentando di rassicurare sua madre con parole di conforto e un aiuto concreto a casa,visto che ormai erano si erano praticamente trasferiti al nuovo quartier generale. Ma di notte,al buio della sua stanza pregava con tutta se stessa affinché stessero bene, spesso senza trattenere le lacrime.
Lesse la lettera tutta d’un fiato,tremando.
Ti amo. Aveva scritto proprio così. Ti amo.
A colpo d’occhio non vi aveva dato peso,ma dopo un attimo lo sguardo si era prepotentemente fermato su quelle paroline facendole mancare un battito.
Ti amo. Harry,lontano chilometri da lei,aveva rischiato la sua sicurezza per mandare quelle righe solo a lei,per dirle che l’amava.
La prima volta che glielo aveva detto non vi aveva dato tanto peso.
Non se la sentiva di dare troppa importanza alle dolci parole pronunciate nell’euforia di un amplesso.
Era andata a trovarla nella sua camera il giorno prima della partenza,una settimana dopo il matrimonio di Bill e Fleur.
Harry l’aveva tenuta distante per tutta l’estate che avea trascorso alla tana,e Ginny si era sforzata di essere più spontanea possibile per non metterlo a disagio.
Ma Ginny era sicura che la guardasse di nascosto e questo la turbava molto,visti i sacrifici fatti per evitare di saltargli al collo.
Non si era aspettata nessun saluto particolare o preferenziale,per questo sentirlo entrare nel cuore della notte nella stanza che di solito divideva con Hermione la aveva sorpresa. Quella sera,però Ginny era sola. Hermione aveva infatti preferito passare l’ultima notte a casa con i suoi e si sarebbe materializzata all’alba alla tana.
“Harry!Che ci fai qui?E’ luna passata…domani dovete partire:che ci fai ancora in piedi?”aveva sussurrato assonnata coprendosi un po’ con un lembo della trapunta incondizionatamente. Harry era entrato facendo pochissimo rumore,aveva chiuso la porta dietro di se poggiandovi la schiena e aveva fatto un sospiro che sembrò esausto:
“Non potevo partire senza salutarti” aveva detto semplicemente.
Ginny si coprì ancora di più sentendosi stranamente esposta. Davanti alla profondità di quegli occhi verdi sarebbe sempre sembrata una bambina timida;ma non aveva più undici anni: capiva molte più cose rispetto ad allora e era pronta ad accettarle. Lo invitò quindi a sedersi sul letto vacante di Hermione con un gesto della mano.
Harry,per tutta risposta,si era seduto sul suo di letto tenendosi il capo tra le mani. Il gelo degli ultimi giorni era svanito in quell’istante,quando ginny lo costrinse a voltarsi per guardarlo negli occhi.
Con le mani intrecciate nei suoi capelli corvini aveva detto convinta:
“So che ti sembra assurdo,ma stai facendo la cosa giusta.Ed è solo questo che conta ora” “Vorrei non dover fare la cosa giusta. Vorrei…”
“Shh…Non contano i desideri,Harry. Conta cosa puoi fare per realizzarli”
“allora potrei provare a baciarti…”
“…”
E quella fu la loro notte.
Spiati da uno spicchio di luna,si amarono con trasporto per vivere quel momento prezioso fino in fondo,superando limiti e paure,sussurrandosi forse parole affrettate.
All’alba lei si svegliò torvandosi a un millimetro dal suo naso:si erano addormentati così,abbracciati,uniti nel corpo e nella mente.
L’idea di doversi separare da Harry la colpì in modo traumatico improvvisamente e non riuscì a trattenere una lacrima.Lui aprì gli occhi in quell’istante seguendo con lo sguardo il percorso segnato da quella goccia salata lungo la sua guancia e sul suo naso,mentre si perdeva a contatto con il suo. Le diede un lieve bacio a fior di labbrà sussurrando: “Tornerò”
E se ne era andato.
Non si vedevano e non si sentivano da quattro mesi,eppure lui si era esposto tanto da dirle che l’amava nero su bianco,come se fosse qualcosa di certo,quasi scontato.
Ginny si lasciò cullare per alcuni istanti da questa idea,stringendo la lettera al petto e le tornarono alla mente le immagini di quella notte trascorsa insieme,senza alcuna vergogna ma con la consapevolezza che anche lei l’amava e l’avrebbe atteso per l’eternità. Incurante delle precauzioni e di alfabeti criptati,corse di sopra,afferrò un pezzo di pergamena e scrisse di getto:

Caro Harry,
So che ti arrabbierai per questa lettera che ti ho scritto,ma mi conosci abbastanza da sapere che se ho qualcosa da dire niente può impedirmelo,neppure una stupida guerra.
Sapere che state bene ci ha sollevati molto. Non posso informarti su cosa sta facendo l’ordine perché ancora non mi permettono di partecipare alle riunioni ma l’importante,come tu sai,è che anche qui stiamo tutti bene. Non aspettiamo che un tuo cenno:tutti i membri dell’ordine della fenice sono pronti a intervenire appena lo permetterai e naturalmente,questa volta io sarò in prima fila perché voglio aiutarti e so di poterlo fare,che tu lo voglia o No.
Non mi perderai,Harry.Non mi hai mai perduta perché io ti ho portato sempre con me. E anche se ogni gesto quotidiano vissuto qui mi dilania io ti ho promesso di aspettarti e lo farò,ma non credo che riuscirai a impedirmi di raggiungerti per lo scontro finale,perché io ti amo e non potresti mai chiedermi di starmene in disparte mentre tu tenti di salvarci tutti.
Capisco la tua paura, perché ho paura anch’io senza Hogwarts,senza Silente e soprattutto senza di te,ma ho capito una cosa,Harry: stare dalla parte dei buoni non è mai facile,perché significa lottare per difendere ciò che hai con tutto te stesso, ed è la sola cosa che una persona buona può fare. E tu lo sei, lo sei sempre stato. E’ per questo che puoi farcela.
Abbiamo tanti bellissimi ricordi di momenti passati insieme,Harry.
Lotta per quelli e per tutti gli altri che potremo avere
E ricorda che io non ti lascerò mai.

Tua per sempre,Ginny
  
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