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Autore: Yucchan    03/06/2006    3 recensioni
“- Harry è mio…- sibilò, Corey, a denti stretti –e presto se ne accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio, il quale mise i soldi nella cassa.” I Dursley improvvisamente sono più gentili con Harry e non solo fanno rimanere Ron ed Hermione una settimana prima dell’inizio della scuola a casa loro, ma vogliono anche che il giovane Potter torni da loro per Natale. Chi è questo Corey e che rapporto ha con Harry? Cos’è successo in passato fra lui Blaise Zabini e niente meno che il Principe delle Serpi, Draco Malfoy? Bè, se lo sapete fatemelo sapere! Uh, uh.. sto scherzando! Anche se non ci ho capito molto neanche io su quello che voglio scrivere, spero che la storia vi intrighi un pochetto e che vi lasci la voglia di recensire!^^ Il titolo lascia a desiderare ma...^^'''
Genere: Generale, Romantico, Commedia, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Albus, Silente, Draco, Malfoy, Fleur, Delacour, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Il, trio, protagonista, Lucius, Malfoy, Nuovo, personaggio, Pansy, Parkinson, Remus, Lupin, Ron, Weasley, Severus, Piton, Sirius, Black | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Secondo Capitolo: Predizioni

Secondo Capitolo: Predizioni. Serpeverde VS Grifondoro.

 

Il moro Grifondoro aprì gli occhi, stiracchiandosi. Si diresse in bagno e dopo essersi fatto una doccia calda preparò i libri per scuola. Erano passate due settimane e il professore di Difesa Contro le Arti Oscure non era ancora arrivato. Quel giorno avevano per la prima volta due ore di Divinazione con la Cooman in compagnia dei Tassorosso, due ore di Difesa con i Serpeverde e prima di pranzo un’ora di Trasfigurazione con Corvonero. Nel pomeriggio un’ora di Incantesimi sempre con i Corvonero e le ultime due ore di Pozioni con i Serpeverde.

“Una passeggiata insomma…” pensò amaramente Harry. Sbuffando scese le scale e aspettò nella sala comune l’arrivo dei suoi tre amici. Dal primo giorno di scuola Corey si era unito a loro. Era stato accolto caldamente dai Grifondoro e le altre case, ma non tanto dalle Serpi che lo presero subito di mira. Insomma, andava in giro con Potter! (maledetto porta sfiga -.-** ndyu; *Potter si gratta*)

Dopo la colazione lui Ron e Corey salirono le scale che portavano alla torre di Divinazione, mentre Hermione si dirigeva allegra dall’altra parte. Le prime due ore le avrebbe passate facendo Antiche Rune.

- Ora vedrai le mille e uno morti di Harry- sussurrò sghignazzando Ron a Taylor.

La stanza aveva come sempre un forte odore di incenso, le tendine erano tirate. (non ricordo l’aula della cooman -.- ndyu)

I tre ragazzi si sedettero ad un tavolino in un angolo; dietro di loro, immancabili, c’erano Lavanda e Calì, che per la prima volta sembravano interessate più ad un ragazzo seduto davanti a loro che alla lezione della Cooman… inutile dire di chi si trattava.

- Buongiorno ragazzi… Ooooh oggi sento molte aure negative- ammiccò verso Harry e gli altri. –si decisamente negative. Il mio Occhio Interiore mi dice che qualcosa succederà nei prossimi giorni…- guardò di nuovo nella direzione del moro che già ridacchiava. –vedo un colore… rosso… sangue… ed un… verdognolo direi…- aggiunse muovendo le mani e facendo tintinnare i numerosi braccialetti. Ron diede una pacca sulla spalla dell’amico.

- Cadrai dalla torre di Astronomia e sotto ci sarà un Troll ad aspettarti.- gli disse.

- Harry farà a botte?- chiese tranquillamente Corey e la Cooman annuì. –deve stare attento o morirà…-

Un borbottio si diffuse nell’aula,gli unici a ridere erano loro che si immaginavano già la faccia  della Cooman quando lo avrebbe rivisto a lezione la settimana dopo.

- Oggi vi insegnerò le basi delle Carte.- prese un mazzetto di Tarocchi e cominciò a mischiarle. Chiese un numero a lavanda (8) e tolse otto carte, la nona la girò: figurava una tigre seduta su di un ramo e intorno c’erano dei corvi. La professoressa sussultò. –oh! Sento qualcosa… unghie affilate…- Si avvicinò ad Harry consegnandogli la carta. –Occhi gialli che ti fissano… Preparati ragazzo…- e si allontanò. Corey la guardò accigliato.

- Secondo me è solo Mrs Purr. Non credo ci sia da preoccuparsi..- disse con fare indifferente e indicando la botola ai piedi del loro tavolo. Dietro di loro le due ragazze sbuffarono.

- Si può sapere perché dovete sempre contraddire la Professoressa Cooman? Lei vuole solo aiutarti Harry!!- esclamò Calì indignata.

La lezione andò avanti e il bambino sopravvissuto, secondo la Cooman, sarebbe dovuto morire almeno in altri sette modi diversi. Cinque minuti prima che suonasse la campanella, annunciando la fine delle due ore, Mrs Purr uscì dalla botola e si sedette in grembo ad Harry, fissandolo con i suoi occhi gialli.

Taylor si girò verso Lavanda e Calì sorridendo, le quali rimasero zitte ad osservare la scena. Harry e Ron erano allibiti.

 

Dieci minuti dopo erano seduti con Hermione nella classe di Difesa contro le Arti Oscure, sperando che il professore fosse finalmente arrivato.

- come hai fatto?- chiese Harry. –A sapere che Mrs Purr sarebbe…-

- Avevo visto Mrs Purr che entrava nella botola, ma ho tirato ad indovinare il resto…- rispose a disagio il moro. Doveva decisamente imparare a tenere la bocca chiusa…

Raccontarono il fatto alla brunetta che sorrise comprensiva, dicendo risoluta che quella era solamente una ciarlatana e non dovevano darle retta e rassicurò Harry che non sarebbe di certo stato ucciso da degli elfi domestici impazziti.

- Sono contento di vedervi tutti bene.- disse il professore entrando, attraversando la classe e poggiando la valigetta sulla scrivania. Gli alunni fissarono i capelli color topo, i vestiti stropicciati e rammendati e il sorriso caloroso a loro rivolto.

- Professor... Lupin?- (maledettoooooo! mannaggia a mè! Se non fosse che mi servi ti avrei fatto fare una delle morti più dolorose *_* ndyu; oddio O.O'' ndremus) chiese sorpreso Dean. Il sorriso dell'insegnante si allargò maggiormente. I Grifondoro scoppiarono in urla di gioia mentre i Serpeverde sbatterono le mani sui banchi, contrariati. Silente avrebbe avuto a che fare con molte lettere di protesta per questo!!

- Ok. Calmi, calmi… Oggi abbiamo già due ore! Ci daremo da fare quest’anno! Allora come avete passato le vacanze?- chiese e il suo sguardo trovò quello di Harry. Gli sorrise e notò che accanto a  lui c’era un ragazzo che tre anni prima non c’era. Eppure era convinto di averlo già visto… ma dove? Il taglio dei suoi occhi… Gli ricordava terribilmente qualcuno…

Alcuni ragazzi raccontarono le loro vacanze estive poi passarono alla lezione vera e propria, facendo un ripasso dell’anno precedente e nella seconda ora misero in pratica alcuni incantesimi di difesa che non avevano potuto utilizzare con la Umbridge.

Appena la campanella sentenziò la fine delle due ore i ragazzi uscirono dall’aula soddisfatti della lezione di quel giorno (anche i Serpeverde ma non lo davano a vedere.) mentre il trio -ormai quartetto- si avvicinò al professore,che li accolse con un enorme sorriso. Hermione iniziò con una sfilza di complimenti, affermando fiera che era addirittura migliorato (ma quando-.- ndyu), anche nel modo di insegnare e rispondere per bene alle domande provocatorie dei Serpeverde, dal suo terzo anno come insegnate ad Hogwarts; Ron le dava manforte anche se non è che ci capiva molto. Gli unici in silenzio erano Harry, che era ancora offeso dall’assenza del licantropo di tutta l’estate e Corey, il quale non aveva la minima idea di chi fosse. Quando finalmente Lupin riuscì a liberarsi dalle grinfie della ragazza si avvicinò al suo protetto sorridendogli.

- perché non ti sei fatto vivo quest’estate? Ero preoccupato!!- sbottò offeso guardandolo male. Il licantropo sospirò, poggiandogli una mano sulla spalla.

- Mi dispiace Harry. Ho avuto da fare un po’ di cose per via dei Mangiamorte rimasti e sono stato male per… quel fatto.- Harry,come a capire lo stato d’animo del suo professore, lo abbracciò stretto e con le lacrime agli occhi. Sapeva che con “quel fatto” non intendeva solo la luna piena ma anche la morte di Sirius, il suo migliore amico. Erano passati pochi mesi dalla sua morte e poteva immaginare il dolore che stava provando… lo stesso dolore che provava lui.

- Mi sei mancato, Remus…- sussurrò, poi si ricordò del nuovo amico. Si staccò ed indicò il moro. –Lui è Corey Taylor. Si è iscritto quest’anno ad Hogwarts, prima prendeva lezioni private a casa, perché è molto cagionevole di salute, ma ora è guarito. Corey lui è Remus Lupin. Era il miglior amico di mio padre e di Sirius Black. Ti avrò parlato di loro,no?- li presentò tutto d’un fiato. Il ragazzo annuì,stringendo la mano del professore,il quale si sentiva terribilmente a disagio, con quegli occhi puntati addosso…

 

Subito dopo pranzo Hermione si era catapultata in biblioteca, mentre Harry, Ron e Corey decisero di dirigersi verso il campo da Quidditch, dove si sarebbero svolti i provini per i nuovi giocatori. Erano immersi in una conversazione sui possibili nuovi battitori, che non si accorsero dell’elegante figura di Malfoy, seguito dai suoi scimmioni, Pansy e Blaise avvicinarsi verso di loro. Quest’ultimo sperò con tutto il cuore che il suo migliore amico fosse intenzionato ad un semplice saluto –non troppo amichevole o avrebbero sospettato qualcosa- ma niente e nessuno può fermare l’ira dei Malfoy. (che frase ragazzi *ççç* ndyu-che-si-scioglie)

Draco li aveva visti da lontano e il fato voleva che si girasse proprio nell’istante in cui il bel Taylor circondava il collo del Grifone con un braccio, attirandolo a se amichevolmente. “Amichevolmente” pensò acido il biondino, irritato per un motivo anche a lui sconosciuto. “Guarda che sguardo da maniaco che ha quel tizio…!” Senza distogliere lo sguardo dalle tre figure che si avvicinavano baldanzose al campo chiese al suo migliore amico il nome del nuovo studente e, senza pensarci due volte, si era alzato da sotto l’albero per raggiungerli, seguito subito dal resto della combriccola confusa.

- Ma guarda chi abbiamo qui. Potter, Weasley e il nuovo Taylor. Allora Potty vai a reclutare qualche sfigato per la vostra “squadra”?- disse con la sua solita voce strascicata. Pansy gli tirò una manica mentre Blaise continuava a fissare insistentemente l’ultimo arrivato. Possibile che non si ricordasse proprio nulla? Neanche ritrovandoseli davanti? Ancora si chiedeva perché gli “adulti” quel giorno decisero di lasciare la memoria unicamente a lui. Forse perché considerato il più responsabile fra i tre.

L’urlo di Pansy lo fece tornare alla realtà. Si girò di scatto per ritrovarsi davanti il suo migliore amico e Potter rotolarsi a terra cercando di colpirsi con calci, pugni, testate…

Corey prese il moro per le braccia mentre Zabini fece lo stesso con Malfoy cercando di dividerli. Harry aveva il labbro inferiore spaccato ed un livido sullo zigomo destro, mentre Draco riportava un taglio sul sopracciglio sinistro ed un rivolo di sangue usciva anche dal lato della bocca. (mi offro volentieri di pulirlo io!^ç^ ndyu; maniaca continua a scrivere!>< ndDraco; Su, Dracuccio tesoro, ieri non dicevi così…! Ndyu; Ma quale ieri!! T__T ndDraco)

- Ma siete scemi?!- urlò il sensuale Zabini. –Tolgo 5 punti ad entrambi!- disse utilizzando i suoi poteri da Prefetto e tirando per una manica il biondo. Intanto i Grifondoro se ne andavano imprecando verso il campo.

Arrivati nella sala comune Serpeverde, Blaise trascinò Draco nella loro stanza, fece entrare la moretta ma lasciò fuori i due scagnozzi.

- Si può sapere che ti è preso? Ma dico, sei impazzito? Adesso mi spieghi perché sei andato lì con l’intenzione di litigare! Lo so che ci sei andato per quello!- sbottò infine dopo aver insonorizzato la stanza e bloccato la porta con un incantesimo. Il biondo lo guardò male, pulendosi la bocca con il fazzoletto. –qualcosa ti ha fatto incazzare per caso? No, perché alzarsi di scatto e raggiungerli infuriato mi fa pensare questo!- aggiunse sedendosi su una poltroncina accanto al letto.

- Niente! Mi andava!- rispose stizzito Draco, lanciandogli un’occhiataccia.

- Sei incorreggibile! Perché non provi a farci amicizia? Sai anche tu che nessuno ti dirà più niente se ci provi. Tuo padre è ad Azkaban e tua madre è ragionevole, accetterà una tua qualsiasi scelta.- lo rimbeccò il moro Serpeverde, al che Malfoy si alzò pronunciando il contro incantesimo e uscì sbattendo la porta. Blaise sospirò lasciandosi sprofondare nella poltrona. Non andava bene. Affatto. Possibile che se non era cocciuto non si sentiva soddisfatto? Il moro sapeva perfettamente il perché dell’irritazione del suo migliore amico; si vedeva lontano un miglio che era geloso. Eppure non se ne accorgeva. O meglio, se ne era accorto ma gli riusciva alquanto difficile ammetterlo.

Preso com’era dai suoi pensieri sobbalzò leggermente quando sentì il tocco delicato di Pansy sul suo braccio. Le sorrise e lei ricambiò, ma si fece subito seria.

- E’ lui non è vero?- Zabini sgranò gli occhi. –Corey Taylor, intendo. È quel ragazzo con cui stavamo da piccoli.- continuò.

- Come hai fatto a…?-

- Me lo ricordo. Te, Draco e Corey stavate sempre insieme… prima dell’incidente. Credevo fosse morto…- rispose la moretta interrompendolo. – Ricordo anche che lui e Draco erano sempre in competizione…- aggiunse con un sorriso malinconico. Blaise sospirò.

- E lo sono tutt’ora… ma per motivi ben diversi… un motivo in particolare. Anzi una persona.- sussurrò massaggiandosi una tempia.

 

- Quel bastardo!- sbottò Ron Weasley entrando negli spogliatoi, dove si misero ad attendere gli altri. Il ragazzo diede un calcio al secchione accanto agli armadietti e si sedette su una panca. Accanto a lui Harry si teneva del ghiaccio sopra il labbro mentre Corey era appoggiato alla colonna davanti a loro. –Non lo sopporto! Sempre pronto a piantar grane!- aggiunse con espressione alterata.

- Calmati Ron. Non fa niente, credimi…- sussurrò Harry con aria triste. Quello veramente arrabbiato doveva essere lui, ma come poteva se a picchiarlo era stato Malfoy? Certo anche lui aveva risposto con altrettanta violenza, ma sentire il suo corpo a contatto con il proprio gli aveva invaso la schiena di piacevoli brividi.

- Oh, mi dispiace Harry…- rispose il rosso, sentendosi un po’ in colpa per aver insultato tutto il tempo contro il biondo. Non era ancora riuscito ad accettare del tutto il fatto che il suo migliore amico si fosse innamorato proprio di Draco Malfoy, ma aveva deciso che per il suo bene avrebbe tentato di essere comprensivo nei suoi confronti. –Lo so che lo ami, ma…- Corey a quell’affermazione alzò di scatto la testa, accigliandosi e scostandosi di poco dal muro mentre Ron spalancò gli occhi coprendosi la bocca con la mano rendendosi conto troppo tardi di aver rivelato a Taylor del segreto di Harry. Quest’ultimo anche se lievemente irritato per via della sbadataggine dell’amico (insomma se ci fosse stato un serpeverde nei paraggi?!) gli sorrise per fargli capire che non doveva preoccuparsi. Si voltò verso il moro, chiedendosi un attimo dopo, perché aveva assunto quell’aria come dire… offesa; sembrava anche contento.

- Vedi Corey io… si insomma mi piacciono i ragazzi. Ma anche le ragazze! Ecco..-

- Sei bisessuale. Come me. Non vedo il problema.- rispose sorridendogli affettuosamente. Ron lo guardò stranito.

- Davvero? Non me l’aspettavo! Bè, il fatto è che… non so come quindi non osare chiedermelo… mi sono innamorato di Malfoy…- aggiunse con aria sconsolata posando il fazzoletto contenente il braccio in grembo, senza però distogliere lo sguardo dagli occhi di ghiaccio dell’altro e fu sorpreso di quello che potè scorgerne: Sorpresa, incredulità, irritazione e infine odio. Tutte emozioni contrastanti di cui lui non conosceva l’origine.

Dal canto suo Corey era visibilmente scocciato. Aveva visto gli sguardi famelici, pieni di ammirazione e affetto che ogni tanto Harry rivolgeva al biondo, magari quando si incontravano per i corridoi o in classe, ma non pensava si trattasse di amore. Non in quel modo almeno. Poi quello che aveva notato, al contrario del giovane Potter, era che quegli sguardi erano totalmente ricambiati. La sua frustrazione era aumentata da quando si era accorto di certi gesti. Insomma Harry non doveva amare qualcuno, non all’infuori di lui. Harry Potter era suo. Gli apparteneva. E nessuno, tanto meno un biondino viziato, figlio di papà poteva cambiare le cose.

Corey arrivò alla conclusione. Doveva conquistare il suo Harry prima di Natale. E quale occasione migliore se non il ballo di Samhain? Sorrise fra sé e sé. Ora doveva solo pensare a corteggiare Potter Junior e viste le sue doti non aveva di cui preoccuparsi.

Poco dopo finalmente arrivò il resto della squadra, si recarono fuori sull’erba. Hermione li aveva raggiunti, sedendosi sugli spalti e, dopo aver rivolto loro un saluto, si immerse nello studio di un grosso tomo su pozioni. Stavano per iniziare quando videro due ragazzi raggiungerli correndo a perdifiato con in mano le loro scope.

- Ci siamo anche noi!- disse uno di loro fermandosi davanti al moro. -Battitori!- aggiunse, sottolineando il perché erano lì.

- V… voi?!- chiesero all’unisono Harry e Ron, guardandoli increduli.

 

Dopo aver sbattuto la porta, Draco, era uscito girando per i giardini di Hogwarts. Avvistò quasi subito il campo da Quidditch e le figure, quasi macchie, che sfrecciavano sopra di esso. Si intrufolò negli spogliatoi, attraversandoli e si acquattò sotto gli spalti; da quella posizione non poteva vedere i ragazzi in panchina che aspettavano il proprio turno, non che gli interessasse dato che la sua concentrazione su attirata da qualcosa, o qualcuno, che gli sfrecciò davanti. Vide il moro Grifondoro rimanere a mezz’aria ridendo e scherzando con una Katie allegra e un Ron agitato: molto probabilmente era il suo turno per la conquista del ruolo di portiere. Non riuscì a reprimere quello strano senso di… gelosia invadergli il cuore. Forse Blaise aveva ragione e lui stava solo tentando di mentire a sé stesso, con scarsi risultati tra l’altro. Ma che ci poteva fare se era nato sotto il nome di Malfoy? Anche volendo non avrebbe mai potuto instaurare un rapporto anche di sola amicizia con Potter, un po’ per via della sua famiglia, un po’ perché sicuro che l’altro si sarebbe categoricamente rifiutato. Non si era mai sentito così insicuro in tutta la sua vita.

In quel momento avrebbe benissimo potuto tornare indietro nella sua sala comune, prendere una delle tante ochette che gli gironzolavano continuamente attorno, farsi –senza mezzi termini- una sana scopata e dimenticare tutto eppure non muoveva un solo muscolo; continuava ad osservare Potter da sotto quegli spalti, senza distogliere nemmeno un attimo gli occhi dalla sua figura slanciata.

Ormai la cosa era ovvia persino a lui: Era attratto da Harry Potter.

Se solo quel giorno, sei anni prima, sull’Espresso non fosse stato così arrogante, altezzoso, superiore… così maledettamente Malfoy. Infondo però tutto tornava. Quel rifiuto lo aveva ferito profondamente e da quel giorno non aveva smesso di parlare del suo peggior “nemico”. Guarda c’è Potter, prendiamo in giro Potter, tormentiamo Potter, sempre Potter, Potter, Potter! (Aaargh! Ndyu)

Strinse gli occhi, guardandolo un ultimo istante, poi corse verso i sotterranei, tornando nella sua camera dove ancora c’erano i suoi migliori amici. Entrò sbattendo la porta e guardando entrambi.

- Mi piace Potter.- decretò infine. Pansy lanciò un urletto eccitato battendo le mani. Blaise spalancò gli occhi sorridendo.

- Ce l’hai fatta amico…- disse mentre il biondo si sedeva sul letto prendendosi la testa fra le mani.

- Mi sono nascosto al campo e l’ho osservato allenarsi. Mi stavo sentendo male… Era… bellissimo. Vederlo ridere insieme a quegli idioti dei suoi amici… avevo una voglia di schiantare tutti!- sbottò. L’inizio della frase era un sussurrò che si trasformò in un grido soffocato. Il sorriso di Zabini si allargò.

- Altro che ti piace se completamente cotto. Hai perso la testa Dray.- disse fermamente.

- Ohh il nostro Dracuccio si è innamorato!- cantilenò Parkinson carezzandogli un braccio guadagnandosi un occhiataccia agghiacciante.

 

Trascorse una settimana, nella quale tutte e quattro le case avevano scelto i loro nuovi giocatori. Harry e gli altri si trovavano a cena nella Sala Grande quando, finito il dessert, Silente attirò l’attenzione di tutti gli alunni su di sé.

- Ora che tutte le case hanno al completo le squadre possiamo inaugurare la stagione del Quidditch con delle partite amichevoli.- il brusio eccitato, come sempre accadeva quando l’anziano annunciava qualcosa, rimbombò nella Sala. –Domenica si disputeranno le prime. La mattina alle dieci Grifondoro contro Serpeverde. Il pomeriggio alle 15 Corvonero e Tassorosso. Ora vi auguro la buona notte.- concluse. “Ma è tra due giorni! Evvai!” esclamò qualcuno dal tavolo Tassorosso.

Harry e Draco si scambiarono un occhiata di sfida e prima che tutti uscissero dalla sala, cominciarono a discuterne facendo fermare gli studenti davanti alla porta, mentre Silente fece, divertito, cenno agli insegnanti di non intervenire.

- Spero tu abbia qualcuno di decente, Potter! Non ci sarà gusto a schiacciarvi se non ne valete nemmeno la pena!- soffiò irrisorio il Principe delle Serpi.

- Oh, ma noi abbiamo degli assi nella manica! Davvero micidiali i nostri battitori!- rispose a tono il grifone sghignazzando con Ron.

L’argomento di quel sabato, come tutti si aspettavano, fu concentrato sull’arma segreta di Potter. Alcuni sostenevano che avesse intenzione di incantarli in modo da aumentargli la forza, altri invece dicevano che Potter avrebbe ricoperto sia il ruolo dei battitori che del cercatore.

La sera Ron, Hermione e Corey erano seduti attorno al fuoco della sala comune. Ron e Corey giocavano a scacchi magici e Hermione leggeva; aspettavano che Harry tornasse dalla punizione datagli da Piton per una stupidaggine. Stavano giusto chiedendosi che fine avesse fatto l’amico quando questi entrò, avvicinandosi a loro a falcate e con un sorrisone da record si sedette sul sofà accanto alla brunetta. Fissò lo scoppiettare del fuoco con un sorriso ebete per almeno cinque minuti buoni prima di rivolgersi ai suoi amici.

- Stavo nell’aula di pozioni a riordinare senza magia con Piton che mi faceva la guarda, mi stuzzicava e mi toglieva punti perché lo guardavo “strano”.- disse infine. Ron fece roteare il dito indice intorno alla tempia sillabando agli altri “E’ impazzito del tutto”. –A un certo punto gli è arrivata una lettera e lui mi dice che sarebbe stato via per dieci minuti e si è raccomandato di non fare casino e mi toglie altri 5 punti perché ho “sospirato di sollievo troppo forte”.- prese un libro fra le mani e, senza guardarlo, cominciò ad accarezzarne la rilegatura. –fatto sta che poco dopo entra Malfoy.- Hermione assunse un espressione comprensiva, Ron contrariato più che mai storse il naso mentre Corey rimase impassibile.

- E cosa vi siete detti?- chiese Hermione sorridendo a sua volta.

- Mi ha chiesto dove fosse il professor Piton e io gli ho risposto che sarebbe tornato entro poco e che se voleva poteva aspettarlo qui. Lui ha accettato! Non ha fatto battutine non mi ha detto niente! Semplicemente mi osservava pulire. Ad un certo punto si alza dal banco prende uno straccio e mi aiuta a pulire. Insomma Malfoy che pulisce per aiutare me!- quasi urlò gesticolando come un pazzo gli occhi fuori dalle orbite, ma sempre con quel sorrisino sulle labbra. -Stava per chiedermi qualcosa ma Piton è entrato di botto e mi ha ordinato di sloggiare! Prima di uscire ho guardato Malfoy e mi ha sorriso salutandomi con un cenno della mano! Sono quasi morto!- disse tutto d’un fiato abbandonando la testa all’indietro sullo schienale del divano.

 

Era già strano vedere una decina di persone a colazione di Domenica mattina alle 9:00 , ma vedere, invece, tutta Hogwarts riunita in Sala Grande, più carica che mai era decisamente fuori dalla norma. Eppure ere solo una partita di Quidditch. Un amichevole per giunta. Serpeverde contro Grifondoro. Cosa poteva esserci di più eccitante?

Alle dieci in punto i giocatori delle rispettive squadre uscirono dai loro spogliatoi, levandosi in aria. Finalmente si scoprirono le armi segrete del capitano Harry Potter.

La tribuna Serpeverde scoppiò in una fragorosa risata, seguita a ruota dalle altre case, Grifondoro compresa, di fronte ad una simile idiozia. Persino Blaise, nonostante il suo sangue freddo, non riuscì a trattenersi. Il primo a parlare fu, ovviamente, Malfoy.

- I fratelli Canon?! Scherzi Potter?- gli urlò irrisorio. Harry e Ron si scambiarono uno sguardo d’intesa, ghignando mentre Colin e Dennis Canon, i loro nuovi battitori, diventarono rossi fino alla punta dei capelli.

- Cominciamo la partita.- rispose tranquillamente il moro.

Madama Bumb rilasciò il boccino e i bolidi, lanciò in aria la pluffa e diede il fischio d’inizio.

Harry e Draco si lanciarono subito all’inseguimento della pallina d’oro. Passati neanche venti minuti dall’inizio, metà squadra grigio-verde era stata colpita almeno una volta dai bolidi lanciati dai battitori Canon. Nessuno riusciva a credere ai propri occhi.

Harry sorrise. Era proprio quello il punto. Nessuno li avrebbe mai considerati come potenziali problemi perché stupidi, impacciati, goffi ed era proprio questa loro goffaggine a renderli “invincibili”. Talmente imbarazzati non si rendevano conto né di dove tiravano né di chi colpivano. Stranamente, comunque, non avevano mai beccato un rosso-oro.

Mai dire mai.

Verso metà partita un bolide lanciato da un agitatissimo Dennis colpì in pieno Harry disarcionandolo dalla scopa,a cui rimase aggrappato per le braccia. Ron, il portiere, e Corey, cacciatore, si fondarono sul ragazzo, ma Malfoy fu più veloce. Sotto gli occhi stupiti di tutti gli si avvicinò, lo prese per un braccio e lo tirò su, assicurandosi che fosse ben saldo sulla scopa.

- Grazie…- riuscì solamente a sussurrare il moretto; l’altro gli sorrise mentre Corey strinse le labbra. Gliel’avrebbe fatta pagare a quel figlio di papà. Decisamente.

 

Continua

 

Anteprima terzo capitolo:

*- Ehi Calì, dov’è Lavanda?- chiese Seamus esprimendo i pensieri di tutti.

- Non avete sentito? Sua cugina Elle, di Corvonero, e due sue amiche sono state trovate al terzo piano… pietrificate.- Harry sbiancò. Hermione si coprì la bocca con le mani. Corey non battè ciglio.

- Sono le tre ragazze che ti hanno chiesto del ballo Harry!- disse Nev.

- Pietrificate?! Intendi come al secondo anno?!- chiese agitato Harry.

 

- Non lo so. A Draco hanno fatto credere che i Malfoy sono Veela da generazioni. Il che non sembrerebbe strano. Ma non so cos’hanno detto a Corey. So solo che è pericoloso e va tenuto d’occhio dopo quello che ha fatto.- rispose Blaise, prima di lasciare un sospiro*

 

Ed ecco a voi ragazzi il secondo capitolo!!! Anche se non è chissàche dorebbe avere la funzione di i ntrigarvi a leggere... Sono contenta che Corey piaccia! A me comincia a stare antipatico, senza volerlo! Bah... Vabbè io vi lascio e spero di finire presto il quarto capitolo! Ciaoneeeen!!

 

Marty: Anche se un pò noioso ecco il continuo della storia! Grazie di aver commentato la fic di questa povera demente, che cercherà di evitare i commenti fra parentesi^^''' devi sapere che è più forte di me, quando si tratta di offendere Potter ù_ù...-

 

tinachan: Me contenta di quello che tu mi ha scritto!!! *__* Corey e Simon entrano a far parte della storia piacevolmente, dici? Simon non saprei, ma Corey pensavo che stesse un pò antipatico all'inizio... come lo è stato a me tra l'altro!^^''' Ma migliorerà...Grazie di aver commentato e spero che continuerai a farlo!^^

 

Maho_lupin: Corey uguale a Draco? Aaah, no! il fascino dei Malfoy è insuperabile! Ehhehe o almeno così la penso io^^''' Anche io trovo l'anticipazione fichissima! ^O^ L'ho messa a posta...O.o''' Al prossimo capitolo e grazie!^^

 

Ju: Anch'io! ^.- eheh

 

Lady Slytherin: Che nick affascinante...*_* Ahahah non farci caso! Adoro i Serpeverde come un vampiro adora il sangue! (che razza di paragone...OO'') Comunque grazie per tutti i complimenti! Addirittura meravigliosa? non ditemi così che mi monto la testa e poi mi avrete fra i piedi per molto tempo! XP Alla prossimaa!^_^ Ciaoneen!

 

 

Felicity89: Grazie! Felicità! Mi sento incredibilmente soddisfatta... soprattutto per l'ASPETTO FISICO di Corey... magari esistesse un tipo così! I ragazzi mori con gli occhi chiari (e specialmente con un pò di matita sotto l'occhio) sono stupendi *ççç* Ok, meglio che me ne vado.. eheh ciaonen!^^

 

Little Fanny: Ecco il sencondo capitolo! Spero ti piaccia anche questo anche se non vedo l'ora di finire il quarto!  Buahahahah *__*

 

 

 

  
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