Secondo
Capitolo: Predizioni.
Serpeverde VS Grifondoro.
Il
moro Grifondoro aprì gli occhi, stiracchiandosi. Si diresse in bagno e dopo
essersi fatto una doccia calda preparò i libri per scuola. Erano passate due
settimane e il professore di Difesa Contro le Arti Oscure non era ancora
arrivato. Quel giorno avevano per la prima volta due ore di Divinazione con la
Cooman in compagnia dei Tassorosso, due ore di Difesa con i Serpeverde e prima
di pranzo un’ora di Trasfigurazione con Corvonero. Nel pomeriggio un’ora di
Incantesimi sempre con i Corvonero e le ultime due ore di Pozioni con i
Serpeverde.
“Una
passeggiata insomma…” pensò amaramente Harry. Sbuffando scese le scale e aspettò
nella sala comune l’arrivo dei suoi tre amici. Dal primo giorno di scuola
Corey si era unito a loro. Era stato accolto caldamente dai Grifondoro e le
altre case, ma non tanto dalle Serpi che lo presero subito di mira. Insomma,
andava in giro con Potter! (maledetto porta sfiga -.-** ndyu; *Potter si
gratta*)
Dopo
la colazione lui Ron e Corey salirono le scale che portavano alla torre di
Divinazione, mentre Hermione si dirigeva allegra dall’altra parte. Le prime due
ore le avrebbe passate facendo Antiche Rune.
-
Ora vedrai le mille e uno morti di Harry- sussurrò sghignazzando Ron a
Taylor.
La
stanza aveva come sempre un forte odore di incenso, le tendine erano tirate.
(non ricordo l’aula della cooman -.- ndyu)
I
tre ragazzi si sedettero ad un tavolino in un angolo; dietro di loro,
immancabili, c’erano Lavanda e Calì, che per la prima volta sembravano
interessate più ad un ragazzo seduto davanti a loro che alla lezione della
Cooman… inutile dire di chi si trattava.
-
Buongiorno ragazzi… Ooooh oggi sento molte aure negative- ammiccò verso Harry e
gli altri. –si decisamente negative. Il mio Occhio Interiore mi dice che
qualcosa succederà nei prossimi giorni…- guardò di nuovo nella direzione del
moro che già ridacchiava. –vedo un colore… rosso… sangue… ed un… verdognolo
direi…- aggiunse muovendo le mani e facendo tintinnare i numerosi braccialetti.
Ron diede una pacca sulla spalla dell’amico.
-
Cadrai dalla torre di Astronomia e sotto ci sarà un Troll ad aspettarti.- gli
disse.
-
Harry farà a botte?- chiese tranquillamente Corey e la Cooman annuì. –deve stare
attento o morirà…-
Un
borbottio si diffuse nell’aula,gli unici a ridere erano loro che si immaginavano
già la faccia della Cooman quando
lo avrebbe rivisto a lezione la settimana dopo.
-
Oggi vi insegnerò le basi delle Carte.- prese un mazzetto di Tarocchi e cominciò
a mischiarle. Chiese un numero a lavanda (8) e tolse otto carte, la nona la
girò: figurava una tigre seduta su di un ramo e intorno c’erano dei corvi. La
professoressa sussultò. –oh! Sento qualcosa… unghie affilate…- Si avvicinò ad
Harry consegnandogli la carta. –Occhi gialli che ti fissano… Preparati ragazzo…-
e si allontanò. Corey la guardò accigliato.
-
Secondo me è solo Mrs Purr. Non credo ci sia da preoccuparsi..- disse con fare
indifferente e indicando la botola ai piedi del loro tavolo. Dietro di loro le
due ragazze sbuffarono.
-
Si può sapere perché dovete sempre contraddire la Professoressa Cooman? Lei
vuole solo aiutarti Harry!!- esclamò Calì indignata.
La
lezione andò avanti e il bambino sopravvissuto, secondo la Cooman, sarebbe
dovuto morire almeno in altri sette modi diversi. Cinque minuti prima che
suonasse la campanella, annunciando la fine delle due ore, Mrs Purr uscì dalla
botola e si sedette in grembo ad Harry, fissandolo con i suoi occhi
gialli.
Taylor
si girò verso Lavanda e Calì sorridendo, le quali rimasero zitte ad osservare la
scena. Harry e Ron erano allibiti.
Dieci
minuti dopo erano seduti con Hermione nella classe di Difesa contro le Arti
Oscure, sperando che il professore fosse finalmente
arrivato.
-
come hai fatto?- chiese Harry. –A sapere che Mrs Purr
sarebbe…-
-
Avevo visto Mrs Purr che entrava nella botola, ma ho tirato ad indovinare il
resto…- rispose a disagio il moro. Doveva decisamente imparare a tenere la bocca
chiusa…
Raccontarono
il fatto alla brunetta che sorrise comprensiva, dicendo risoluta che quella era
solamente una ciarlatana e non dovevano darle retta e rassicurò Harry che non
sarebbe di certo stato ucciso da degli elfi domestici impazziti.
-
Sono contento di vedervi tutti bene.- disse il professore entrando,
attraversando la classe e poggiando la valigetta sulla scrivania. Gli alunni
fissarono i capelli color topo, i vestiti stropicciati e rammendati e il sorriso
caloroso a loro rivolto.
-
Professor... Lupin?- (maledettoooooo! mannaggia a mè! Se non fosse che mi servi
ti avrei fatto fare una delle morti più dolorose *_* ndyu; oddio O.O'' ndremus)
chiese sorpreso Dean. Il sorriso dell'insegnante si allargò maggiormente. I
Grifondoro scoppiarono in urla di gioia mentre i Serpeverde sbatterono le mani
sui banchi, contrariati. Silente avrebbe avuto a che fare con molte lettere di
protesta per questo!!
-
Ok. Calmi, calmi… Oggi abbiamo già due ore! Ci daremo da fare quest’anno! Allora
come avete passato le vacanze?- chiese e il suo sguardo trovò quello di Harry.
Gli sorrise e notò che accanto a
lui c’era un ragazzo che tre anni prima non c’era. Eppure era convinto di
averlo già visto… ma dove? Il taglio dei suoi occhi… Gli ricordava terribilmente
qualcuno…
Alcuni
ragazzi raccontarono le loro vacanze estive poi passarono alla lezione vera e
propria, facendo un ripasso dell’anno precedente e nella seconda ora misero in
pratica alcuni incantesimi di difesa che non avevano potuto utilizzare con la
Umbridge.
Appena
la campanella sentenziò la fine delle due ore i ragazzi uscirono dall’aula
soddisfatti della lezione di quel giorno (anche i Serpeverde ma non lo davano a
vedere.) mentre il trio -ormai quartetto- si avvicinò al professore,che li
accolse con un enorme sorriso. Hermione iniziò con una sfilza di complimenti,
affermando fiera che era addirittura migliorato (ma quando-.- ndyu), anche nel
modo di insegnare e rispondere per bene alle domande provocatorie dei
Serpeverde, dal suo terzo anno come insegnate ad Hogwarts; Ron le dava manforte
anche se non è che ci capiva molto. Gli unici in silenzio erano Harry, che era
ancora offeso dall’assenza del licantropo di tutta l’estate e Corey, il quale
non aveva la minima idea di chi fosse. Quando finalmente Lupin riuscì a
liberarsi dalle grinfie della ragazza si avvicinò al suo protetto sorridendogli.
-
perché non ti sei fatto vivo quest’estate? Ero preoccupato!!- sbottò offeso
guardandolo male. Il licantropo sospirò, poggiandogli una mano sulla
spalla.
-
Mi dispiace Harry. Ho avuto da fare un po’ di cose per via dei Mangiamorte
rimasti e sono stato male per… quel fatto.- Harry,come a capire lo stato d’animo
del suo professore, lo abbracciò stretto e con le lacrime agli occhi. Sapeva che
con “quel fatto” non intendeva solo la luna piena ma anche la morte di Sirius,
il suo migliore amico. Erano passati pochi mesi dalla sua morte e poteva
immaginare il dolore che stava provando… lo stesso dolore che provava lui.
-
Mi sei mancato, Remus…- sussurrò, poi si ricordò del nuovo amico. Si staccò ed
indicò il moro. –Lui è Corey Taylor. Si è iscritto quest’anno ad Hogwarts, prima
prendeva lezioni private a casa, perché è molto cagionevole di salute, ma ora è
guarito. Corey lui è Remus Lupin. Era il miglior amico di mio padre e di Sirius
Black. Ti avrò parlato di loro,no?- li presentò tutto d’un fiato. Il ragazzo
annuì,stringendo la mano del professore,il quale si sentiva terribilmente a
disagio, con quegli occhi puntati addosso…
Subito
dopo pranzo Hermione si era catapultata in biblioteca, mentre Harry, Ron e Corey
decisero di dirigersi verso il campo da Quidditch, dove si sarebbero svolti i
provini per i nuovi giocatori. Erano immersi in una conversazione sui possibili
nuovi battitori, che non si accorsero dell’elegante figura di Malfoy, seguito
dai suoi scimmioni, Pansy e Blaise avvicinarsi verso di loro. Quest’ultimo sperò
con tutto il cuore che il suo migliore amico fosse intenzionato ad un semplice
saluto –non troppo amichevole o avrebbero sospettato qualcosa- ma niente e
nessuno può fermare l’ira dei Malfoy. (che frase ragazzi *ççç*
ndyu-che-si-scioglie)
Draco
li aveva visti da lontano e il fato voleva che si girasse proprio nell’istante
in cui il bel Taylor circondava il collo del Grifone con un braccio, attirandolo
a se amichevolmente. “Amichevolmente” pensò acido il biondino, irritato per un
motivo anche a lui sconosciuto. “Guarda che sguardo da maniaco che ha quel
tizio…!” Senza distogliere lo sguardo dalle tre figure che si avvicinavano
baldanzose al campo chiese al suo migliore amico il nome del nuovo studente e,
senza pensarci due volte, si era alzato da sotto l’albero per raggiungerli,
seguito subito dal resto della combriccola confusa.
-
Ma guarda chi abbiamo qui. Potter, Weasley e il nuovo Taylor. Allora Potty vai a
reclutare qualche sfigato per la vostra “squadra”?- disse con la sua solita voce
strascicata. Pansy gli tirò una manica mentre Blaise continuava a fissare
insistentemente l’ultimo arrivato. Possibile che non si ricordasse proprio
nulla? Neanche ritrovandoseli davanti? Ancora si chiedeva perché gli “adulti”
quel giorno decisero di lasciare la memoria unicamente a lui. Forse perché
considerato il più responsabile fra i tre.
L’urlo
di Pansy lo fece tornare alla realtà. Si girò di scatto per ritrovarsi davanti
il suo migliore amico e Potter rotolarsi a terra cercando di colpirsi con calci,
pugni, testate…
Corey
prese il moro per le braccia mentre Zabini fece lo stesso con Malfoy cercando di
dividerli. Harry aveva il labbro inferiore spaccato ed un livido sullo zigomo
destro, mentre Draco riportava un taglio sul sopracciglio sinistro ed un rivolo
di sangue usciva anche dal lato della bocca. (mi offro volentieri di pulirlo
io!^ç^ ndyu; maniaca continua a scrivere!>< ndDraco; Su, Dracuccio tesoro,
ieri non dicevi così…! Ndyu; Ma quale ieri!! T__T ndDraco)
-
Ma siete scemi?!- urlò il sensuale Zabini. –Tolgo 5 punti ad entrambi!- disse
utilizzando i suoi poteri da Prefetto e tirando per una manica il biondo.
Intanto i Grifondoro se ne andavano imprecando verso il
campo.
Arrivati
nella sala comune Serpeverde, Blaise trascinò Draco nella loro stanza, fece
entrare la moretta ma lasciò fuori i due scagnozzi.
-
Si può sapere che ti è preso? Ma dico, sei impazzito? Adesso mi spieghi perché
sei andato lì con l’intenzione di litigare! Lo so che ci sei andato per quello!-
sbottò infine dopo aver insonorizzato la stanza e bloccato la porta con un
incantesimo. Il biondo lo guardò male, pulendosi la bocca con il fazzoletto.
–qualcosa ti ha fatto incazzare per caso? No, perché alzarsi di scatto e
raggiungerli infuriato mi fa pensare questo!- aggiunse sedendosi su una
poltroncina accanto al letto.
-
Niente! Mi andava!- rispose stizzito Draco, lanciandogli
un’occhiataccia.
-
Sei incorreggibile! Perché non provi a farci amicizia? Sai anche tu che nessuno
ti dirà più niente se ci provi. Tuo padre è ad Azkaban e tua madre è
ragionevole, accetterà una tua qualsiasi scelta.- lo rimbeccò il moro
Serpeverde, al che Malfoy si alzò pronunciando il contro incantesimo e uscì
sbattendo la porta. Blaise sospirò lasciandosi sprofondare nella poltrona. Non
andava bene. Affatto. Possibile che se non era cocciuto non si sentiva
soddisfatto? Il moro sapeva perfettamente il perché dell’irritazione del suo
migliore amico; si vedeva lontano un miglio che era geloso. Eppure non se
ne accorgeva. O meglio, se ne era accorto ma gli riusciva alquanto difficile
ammetterlo.
Preso
com’era dai suoi pensieri sobbalzò leggermente quando sentì il tocco delicato di
Pansy sul suo braccio. Le sorrise e lei ricambiò, ma si fece subito
seria.
-
E’ lui non è vero?- Zabini sgranò gli occhi. –Corey Taylor, intendo. È quel
ragazzo con cui stavamo da piccoli.- continuò.
-
Come hai fatto a…?-
-
Me lo ricordo. Te, Draco e Corey stavate sempre insieme… prima dell’incidente.
Credevo fosse morto…- rispose la moretta interrompendolo. – Ricordo anche che
lui e Draco erano sempre in competizione…- aggiunse con un sorriso malinconico.
Blaise sospirò.
-
E lo sono tutt’ora… ma per motivi ben diversi… un motivo in particolare. Anzi
una persona.- sussurrò massaggiandosi una tempia.
-
Quel bastardo!- sbottò Ron Weasley entrando negli spogliatoi, dove si misero ad
attendere gli altri. Il ragazzo diede un calcio al secchione accanto agli
armadietti e si sedette su una panca. Accanto a lui Harry si teneva del ghiaccio
sopra il labbro mentre Corey era appoggiato alla colonna davanti a loro. –Non lo
sopporto! Sempre pronto a piantar grane!- aggiunse con espressione alterata.
-
Calmati Ron. Non fa niente, credimi…- sussurrò Harry con aria triste. Quello
veramente arrabbiato doveva essere lui, ma come poteva se a picchiarlo era stato
Malfoy? Certo anche lui aveva risposto con altrettanta violenza, ma sentire il
suo corpo a contatto con il proprio gli aveva invaso la schiena di piacevoli
brividi.
-
Oh, mi dispiace Harry…- rispose il rosso, sentendosi un po’ in colpa per aver
insultato tutto il tempo contro il biondo. Non era ancora riuscito ad accettare
del tutto il fatto che il suo migliore amico si fosse innamorato proprio di
Draco Malfoy, ma aveva deciso che per il suo bene avrebbe tentato di essere
comprensivo nei suoi confronti. –Lo so che lo ami, ma…- Corey a
quell’affermazione alzò di scatto la testa, accigliandosi e scostandosi di poco
dal muro mentre Ron spalancò gli occhi coprendosi la bocca con la mano
rendendosi conto troppo tardi di aver rivelato a Taylor del segreto di Harry.
Quest’ultimo anche se lievemente irritato per via della sbadataggine dell’amico
(insomma se ci fosse stato un serpeverde nei paraggi?!) gli sorrise per fargli
capire che non doveva preoccuparsi. Si voltò verso il moro, chiedendosi un
attimo dopo, perché aveva assunto quell’aria come dire… offesa; sembrava anche
contento.
-
Vedi Corey io… si insomma mi piacciono i ragazzi. Ma anche le ragazze!
Ecco..-
-
Sei bisessuale. Come me. Non vedo il problema.- rispose sorridendogli
affettuosamente. Ron lo guardò stranito.
-
Davvero? Non me l’aspettavo! Bè, il fatto è che… non so come quindi non osare
chiedermelo… mi sono innamorato di Malfoy…- aggiunse con aria sconsolata posando
il fazzoletto contenente il braccio in grembo, senza però distogliere lo sguardo
dagli occhi di ghiaccio dell’altro e fu sorpreso di quello che potè scorgerne:
Sorpresa, incredulità, irritazione e infine odio. Tutte emozioni contrastanti di
cui lui non conosceva l’origine.
Dal
canto suo Corey era visibilmente scocciato. Aveva visto gli sguardi famelici,
pieni di ammirazione e affetto che ogni tanto Harry rivolgeva al biondo, magari
quando si incontravano per i corridoi o in classe, ma non pensava si trattasse
di amore. Non in quel modo almeno. Poi quello che aveva notato, al contrario del
giovane Potter, era che quegli sguardi erano totalmente ricambiati. La sua
frustrazione era aumentata da quando si era accorto di certi gesti. Insomma
Harry non doveva amare qualcuno, non all’infuori di lui. Harry Potter era
suo. Gli apparteneva. E nessuno, tanto meno un biondino viziato,
figlio di papà poteva cambiare le cose.
Corey
arrivò alla conclusione. Doveva conquistare il suo Harry prima di Natale.
E quale occasione migliore se non il ballo di Samhain? Sorrise fra sé e sé. Ora
doveva solo pensare a corteggiare Potter Junior e viste le sue doti non aveva di
cui preoccuparsi.
Poco
dopo finalmente arrivò il resto della squadra, si recarono fuori sull’erba.
Hermione li aveva raggiunti, sedendosi sugli spalti e, dopo aver rivolto loro un
saluto, si immerse nello studio di un grosso tomo su pozioni. Stavano per
iniziare quando videro due ragazzi raggiungerli correndo a perdifiato con in
mano le loro scope.
-
Ci siamo anche noi!- disse uno di loro fermandosi davanti al moro. -Battitori!-
aggiunse, sottolineando il perché erano lì.
-
V… voi?!- chiesero all’unisono Harry e Ron, guardandoli increduli.
Dopo
aver sbattuto la porta, Draco, era uscito girando per i giardini di Hogwarts.
Avvistò quasi subito il campo da Quidditch e le figure, quasi macchie, che
sfrecciavano sopra di esso. Si intrufolò negli spogliatoi, attraversandoli e si
acquattò sotto gli spalti; da quella posizione non poteva vedere i ragazzi in
panchina che aspettavano il proprio turno, non che gli interessasse dato che la
sua concentrazione su attirata da qualcosa, o qualcuno, che gli sfrecciò
davanti. Vide il moro Grifondoro rimanere a mezz’aria ridendo e scherzando con
una Katie allegra e un Ron agitato: molto probabilmente era il suo turno per la
conquista del ruolo di portiere. Non riuscì a reprimere quello strano senso di…
gelosia invadergli il cuore. Forse Blaise aveva ragione e lui stava solo
tentando di mentire a sé stesso, con scarsi risultati tra l’altro. Ma che ci
poteva fare se era nato sotto il nome di Malfoy? Anche volendo non avrebbe mai
potuto instaurare un rapporto anche di sola amicizia con Potter, un po’ per via
della sua famiglia, un po’ perché sicuro che l’altro si sarebbe categoricamente
rifiutato. Non si era mai sentito così insicuro in tutta la sua vita.
In
quel momento avrebbe benissimo potuto tornare indietro nella sua sala comune,
prendere una delle tante ochette che gli gironzolavano continuamente attorno,
farsi –senza mezzi termini- una sana scopata e dimenticare tutto eppure non
muoveva un solo muscolo; continuava ad osservare Potter da sotto quegli spalti,
senza distogliere nemmeno un attimo gli occhi dalla sua figura
slanciata.
Ormai
la cosa era ovvia persino a lui: Era attratto da Harry
Potter.
Se
solo quel giorno, sei anni prima, sull’Espresso non fosse stato così arrogante,
altezzoso, superiore… così maledettamente Malfoy. Infondo però tutto tornava.
Quel rifiuto lo aveva ferito profondamente e da quel giorno non aveva smesso di
parlare del suo peggior “nemico”. Guarda c’è Potter, prendiamo in giro Potter,
tormentiamo Potter, sempre Potter, Potter, Potter! (Aaargh!
Ndyu)
Strinse
gli occhi, guardandolo un ultimo istante, poi corse verso i sotterranei,
tornando nella sua camera dove ancora c’erano i suoi migliori amici. Entrò
sbattendo la porta e guardando entrambi.
-
Mi piace Potter.- decretò infine. Pansy lanciò un urletto eccitato battendo le
mani. Blaise spalancò gli occhi sorridendo.
-
Ce l’hai fatta amico…- disse mentre il biondo si sedeva sul letto prendendosi la
testa fra le mani.
-
Mi sono nascosto al campo e l’ho osservato allenarsi. Mi stavo sentendo male…
Era… bellissimo. Vederlo ridere insieme a quegli idioti dei suoi amici… avevo
una voglia di schiantare tutti!- sbottò. L’inizio della frase era un sussurrò
che si trasformò in un grido soffocato. Il sorriso di Zabini si
allargò.
-
Altro che ti piace se completamente cotto. Hai perso la testa Dray.- disse
fermamente.
-
Ohh il nostro Dracuccio si è innamorato!- cantilenò Parkinson carezzandogli un
braccio guadagnandosi un occhiataccia agghiacciante.
Trascorse
una settimana, nella quale tutte e quattro le case avevano scelto i loro nuovi
giocatori. Harry e gli altri si trovavano a cena nella Sala Grande quando,
finito il dessert, Silente attirò l’attenzione di tutti gli alunni su di
sé.
-
Ora che tutte le case hanno al completo le squadre possiamo inaugurare la
stagione del Quidditch con delle partite amichevoli.- il brusio eccitato, come
sempre accadeva quando l’anziano annunciava qualcosa, rimbombò nella Sala.
–Domenica si disputeranno le prime. La mattina alle dieci Grifondoro contro
Serpeverde. Il pomeriggio alle 15 Corvonero e Tassorosso. Ora vi auguro la buona
notte.- concluse. “Ma è tra due giorni! Evvai!” esclamò qualcuno dal tavolo
Tassorosso.
Harry
e Draco si scambiarono un occhiata di sfida e prima che tutti uscissero dalla
sala, cominciarono a discuterne facendo fermare gli studenti davanti alla porta,
mentre Silente fece, divertito, cenno agli insegnanti di non
intervenire.
-
Spero tu abbia qualcuno di decente, Potter! Non ci sarà gusto a schiacciarvi se
non ne valete nemmeno la pena!- soffiò irrisorio il Principe delle
Serpi.
-
Oh, ma noi abbiamo degli assi nella manica! Davvero micidiali i nostri
battitori!- rispose a tono il grifone sghignazzando con
Ron.
L’argomento
di quel sabato, come tutti si aspettavano, fu concentrato sull’arma segreta di
Potter. Alcuni sostenevano che avesse intenzione di incantarli in modo da
aumentargli la forza, altri invece dicevano che Potter avrebbe ricoperto sia il
ruolo dei battitori che del cercatore.
La
sera Ron, Hermione e Corey erano seduti attorno al fuoco della sala comune. Ron
e Corey giocavano a scacchi magici e Hermione leggeva; aspettavano che Harry
tornasse dalla punizione datagli da Piton per una stupidaggine. Stavano giusto
chiedendosi che fine avesse fatto l’amico quando questi entrò, avvicinandosi a
loro a falcate e con un sorrisone da record si sedette sul sofà accanto alla
brunetta. Fissò lo scoppiettare del fuoco con un sorriso ebete per almeno cinque
minuti buoni prima di rivolgersi ai suoi amici.
-
Stavo nell’aula di pozioni a riordinare senza magia con Piton che mi faceva la
guarda, mi stuzzicava e mi toglieva punti perché lo guardavo “strano”.- disse
infine. Ron fece roteare il dito indice intorno alla tempia sillabando agli
altri “E’ impazzito del tutto”. –A un certo punto gli è arrivata una lettera e
lui mi dice che sarebbe stato via per dieci minuti e si è raccomandato di non
fare casino e mi toglie altri 5 punti perché ho “sospirato di sollievo troppo
forte”.- prese un libro fra le mani e, senza guardarlo, cominciò ad accarezzarne
la rilegatura. –fatto sta che poco dopo entra Malfoy.- Hermione assunse un
espressione comprensiva, Ron contrariato più che mai storse il naso mentre Corey
rimase impassibile.
-
E cosa vi siete detti?- chiese Hermione sorridendo a sua
volta.
-
Mi ha chiesto dove fosse il professor Piton e io gli ho risposto che sarebbe
tornato entro poco e che se voleva poteva aspettarlo qui. Lui ha accettato! Non
ha fatto battutine non mi ha detto niente! Semplicemente mi osservava pulire. Ad
un certo punto si alza dal banco prende uno straccio e mi aiuta a pulire.
Insomma Malfoy che pulisce per aiutare me!- quasi urlò gesticolando come
un pazzo gli occhi fuori dalle orbite, ma sempre con quel sorrisino sulle
labbra. -Stava per chiedermi qualcosa ma Piton è entrato di botto e mi ha
ordinato di sloggiare! Prima di uscire ho guardato Malfoy e mi ha sorriso
salutandomi con un cenno della mano! Sono quasi morto!- disse tutto d’un fiato
abbandonando la testa all’indietro sullo schienale del
divano.
Era
già strano vedere una decina di persone a colazione di Domenica mattina alle
9:00 , ma vedere, invece, tutta Hogwarts riunita in Sala Grande, più carica che
mai era decisamente fuori dalla norma. Eppure ere solo una partita di Quidditch.
Un amichevole per giunta. Serpeverde contro Grifondoro. Cosa poteva esserci di
più eccitante?
Alle
dieci in punto i giocatori delle rispettive squadre uscirono dai loro
spogliatoi, levandosi in aria. Finalmente si scoprirono le armi segrete del
capitano Harry Potter.
La
tribuna Serpeverde scoppiò in una fragorosa risata, seguita a ruota dalle altre
case, Grifondoro compresa, di fronte ad una simile idiozia. Persino Blaise,
nonostante il suo sangue freddo, non riuscì a trattenersi. Il primo a parlare
fu, ovviamente, Malfoy.
-
I fratelli Canon?! Scherzi Potter?- gli urlò irrisorio. Harry e Ron si
scambiarono uno sguardo d’intesa, ghignando mentre Colin e Dennis Canon, i loro
nuovi battitori, diventarono rossi fino alla punta dei
capelli.
-
Cominciamo la partita.- rispose tranquillamente il moro.
Madama
Bumb rilasciò il boccino e i bolidi, lanciò in aria la pluffa e diede il fischio
d’inizio.
Harry
e Draco si lanciarono subito all’inseguimento della pallina d’oro. Passati
neanche venti minuti dall’inizio, metà squadra grigio-verde era stata colpita
almeno una volta dai bolidi lanciati dai battitori Canon. Nessuno riusciva a
credere ai propri occhi.
Harry
sorrise. Era proprio quello il punto. Nessuno li avrebbe mai considerati come
potenziali problemi perché stupidi, impacciati, goffi ed era proprio questa loro
goffaggine a renderli “invincibili”. Talmente imbarazzati non si rendevano conto
né di dove tiravano né di chi colpivano. Stranamente, comunque, non avevano mai
beccato un rosso-oro.
Mai
dire mai.
Verso
metà partita un bolide lanciato da un agitatissimo Dennis colpì in pieno Harry
disarcionandolo dalla scopa,a cui rimase aggrappato per le braccia. Ron, il
portiere, e Corey, cacciatore, si fondarono sul ragazzo, ma Malfoy fu più
veloce. Sotto gli occhi stupiti di tutti gli si avvicinò, lo prese per un
braccio e lo tirò su, assicurandosi che fosse ben saldo sulla
scopa.
-
Grazie…- riuscì solamente a sussurrare il moretto; l’altro gli sorrise mentre
Corey strinse le labbra. Gliel’avrebbe fatta pagare a quel figlio di papà.
Decisamente.
Continua…
Anteprima
terzo capitolo:
*-
Ehi Calì, dov’è Lavanda?- chiese Seamus esprimendo i pensieri di tutti.
-
Non avete sentito? Sua cugina Elle, di Corvonero, e due sue amiche sono state
trovate al terzo piano… pietrificate.- Harry sbiancò. Hermione si coprì la bocca
con le mani. Corey non battè ciglio.
-
Sono le tre ragazze che ti hanno chiesto del ballo Harry!- disse
Nev.
-
Pietrificate?! Intendi come al secondo anno?!- chiese agitato
Harry.
-
Non lo so. A Draco hanno fatto credere che i Malfoy sono Veela da generazioni.
Il che non sembrerebbe strano. Ma non so cos’hanno detto a Corey. So solo che è
pericoloso e va tenuto d’occhio dopo quello che ha fatto.- rispose Blaise, prima
di lasciare un sospiro*
Ed
ecco a voi ragazzi il secondo capitolo!!! Anche se non è chissàche dorebbe avere
la funzione di i ntrigarvi a leggere... Sono contenta che Corey piaccia! A me
comincia a stare antipatico, senza volerlo! Bah... Vabbè io vi lascio e spero di
finire presto il quarto capitolo! Ciaoneeeen!!
Marty:
Anche se un pò noioso ecco il continuo della storia! Grazie di aver commentato
la fic di questa povera demente, che cercherà di evitare i commenti fra
parentesi^^''' devi sapere che è più forte di me, quando si tratta di offendere
Potter ù_ù...-
tinachan:
Me contenta di quello che tu mi ha scritto!!! *__* Corey e Simon entrano a far
parte della storia piacevolmente, dici? Simon non saprei, ma Corey pensavo che
stesse un pò antipatico all'inizio... come lo è stato a me tra l'altro!^^''' Ma
migliorerà...Grazie di aver commentato e spero che continuerai a farlo!^^
Maho_lupin:
Corey uguale a Draco? Aaah, no! il fascino dei Malfoy è insuperabile! Ehhehe o
almeno così la penso io^^''' Anche io trovo l'anticipazione fichissima! ^O^ L'ho
messa a posta...O.o''' Al prossimo capitolo e
grazie!^^
Ju:
Anch'io! ^.- eheh
Lady
Slytherin: Che nick affascinante...*_* Ahahah non farci caso! Adoro i Serpeverde
come un vampiro adora il sangue! (che razza di paragone...OO'') Comunque grazie
per tutti i complimenti! Addirittura meravigliosa? non ditemi così che mi monto
la testa e poi mi avrete fra i piedi per molto tempo! XP Alla prossimaa!^_^
Ciaoneen!
Felicity89:
Grazie! Felicità! Mi sento incredibilmente soddisfatta... soprattutto per
l'ASPETTO FISICO di Corey... magari esistesse un tipo così! I ragazzi mori con
gli occhi chiari (e specialmente con un pò di matita sotto l'occhio) sono
stupendi *ççç* Ok, meglio che me ne vado.. eheh
ciaonen!^^
Little
Fanny: Ecco il sencondo capitolo! Spero ti piaccia anche questo anche se non
vedo l'ora di finire il quarto!
Buahahahah *__*