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Autore: Rox    03/06/2006    4 recensioni
5°anno... anno di frustrazione, coraggio e dolore. E per Sirius e Remus è anche un anno molto intenso quando dai loro ricordi torna una persona per la quale i due provano sentimenti e desideri simili e, contemporaneamente, contrastanti. Eppure anche se sommersi dalla disperazione più cupa, c'è sempre una piccola speranza di felicità
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 38

CAPITOLO 38

Remus uscì dalla stanza di Felicity chiudendo molto delicatamente la porta.

Ogni membro presente a Grimmauld Place aveva aspettato che Remus uscisse da quella stanza per un lungo periodo di tempo... eppure nessuno di loro si era sentito di abbandonare la postazione assunta.

Ogni faccenda era stata rimandata, perché nulla era più importante di quello che era successo: nulla era più importante della morte di Sirius Black.

E del dolore della sua donna.

Incinta.

"come sta?" azzardò Molly,ma il lupo mannaro non riuscì a proferir verbo... si limitò a scuotere la testa facendo luccicare gli occhi gonfi di lacrime.

Ogni persona sospirò.

Povero Remus.

Ancora una volta si era trovato a dover sacrificare il suo diritto al dolore perché qualcuno a cui teneva soffriva più di lui.

Molly lo guardò ancora più intensamente e come una madre gli si avvicinò e lo abbracciò accarezzandogli i capelli.

"Su... una tazza di the è quello che ci vuole in queste condizioni"

E prendendolo a braccetto lo scortò fino alla cucina seguita da tutti gli altri.

 

Il buio.

I silenziosi singhiozzi.

Salate lacrime di un dolore amaro.

Ricordi di sospiri e gemiti, in quel talamo mai nuziale.

e contrapposto al dolore di una donna sola, il cinguettio degli uccelli.

 

Felicity ascoltò quel suono con orecchie sorde.

Come poteva la natura lasciare che il mondo gioisse quando lei era così distrutta per aver perso, in un modo crudele, il padre di suo figlio e il suo unico, inestimabile, grande amore?

Con molta fatica, appoggiò i piedi a terra e si trascinò in piedi.

Con passo lento si trascinò verso la porta e lentamente la aprì lasciando che la luce la investisse con la sua violenta dolcezza.

"Sirius... sto venendo da te..."

 

"E ora che si fa?" chiese con un sospirò Tonks mentre si asciugava l'ennesima lacrima scesa dai suoi occhi.

"si va avanti, fino alla morte se necessario. Sirius non avrebbe accettato che mollassimo tutto solo perché lui se ne è andato."

"e con Fel?"

"bisogna starle vicino. Non c'è altro che possiamo fare per lei. solo lei può decidere se continuare a lottare o lasciarsi andare agli eventi. Nessuno di noi potrà mai cancellarle questo dolore. Sarà lei a dover decidere se lasciarsi sopraffare o

lottare per accettarlo."

"E' incinta, Remus" gli fece notare con un sussurro la metamorfomaga.

"ne sono a conoscenza, Tonks, grazie per avercelo ricordato"

La donna subì le parole dell'amico, come una stilettata al petto che la lasciarono senza parole.

E anche l'ultimo straccio di conversazione si concluse.

 

Il vento tra i capelli.

Il marmo freddo sotto i piedi.

Il ferro della ringhiera stretto tra le mani.

Il vuoto davanti a sé.

E un folle sorriso dipinto sulle labbra.

 

"Posso volare da te, Sirius!" urlò al vento la donna

"Posso volare sulle ali della morte, solo per te, amore mio!"

Una risata folle.

E fredde lacrime di pazzia.

"Potrei raggiungerti con nostro figlio per vivere assieme un'eternità senza fine di unico amore.

Io, te, nostro figlio.

Potrei raggiungerti sempre bella e sempre tua.

Potrei chiedere alla morte di darmi quello che la vita ci ha tolto.

Ora.

Qui.

Semplicemente staccando le mie mani da questa balconata, unica, vera, grande spettatrice del nostro amore."

Una nuova risata mista a lacrime fu portata via dal vento.

"Potrei farlo, sai?

La liberazione da questo dolore...

Ma tu mi odieresti se lo facessi, non è vero?

Odieresti il fatto che per colpa tua, la vita di tuo figlio finisse.

Odieresti il fatto che il tuo amore per me si trasformerebbe nella mia morte.

Odieresti me per aver attribuito significati mortali alla vita che mi hai regalato, nel mio ventre e nel mio animo.

Odieresti il mio amore per te.

E mi odieresti per tutta l'eternità.

Vero?"

Lentamente Felicity chiuse gli occhi e sospirò lasciando che un'ultima lacrima le scorresse sul viso.

"Io sono la Speranza. Io ero la Tua Speranza di un mondo dove il figlio che ancora non sapevi di aver piantato in me, sarebbe potuto crescere.

Io ero la tua Speranza di Felicità.

E la speranza deve essere l'ultima a morire.

Finche c'è lei, si può vivere... vero, Sirius?"

Lentamente tornò sul terrazzino e con occhi diversi guardò il vuoto sotto di lei.

 

"Sapevo che non avresti mai potuto ucciderti nel suo nome"

Felicity si voltò e sul terrazzo vide Remus che la guardava con occhi dolci.

"Non me lo avrebbe mai perdonato, Rem, vero?"

"No"

Felicity sorrise e guardò ancora il vuoto,accarezzandosi la pancia dove una nuova vita batteva dentro di lei.

"Dovevo guardare la morte in faccia per rendermene conto.

Dovevo capire da sola e vedere con i miei occhi la morte invitarmi, per rendermi conto che mai avrei potuto mettere fine alla mia vita, per il solo fatto che con me avrei ucciso anche suo figlio.

L'unica cosa che ancora lo tiene in vita.

Sirius è vivo, Rem.

E' vivo.

Dentro di me.

E' dentro la nostra speranza che nel mondo ci possa ancora essere qualcuno che crede nella Felicità.

E noi dobbiamo lottare anche solo per questo.

Per la sua, mia, nostra, grande speranza di una vita migliore.

Speranza di un mondo migliore.

Per la nostra speranza di felicità."

La donna alzò gli occhi e li fissò in Remus:

"ora non è più il tempo di piangere, Rem.

Ora è il nostro tempo di lottare per chi abbiamo perso e per chi perderemo.

Questo è il nostro tempo.

E ora, più che mai, sono pronta a ciò che verrà"

 

9 mesi più tardi

 

"Oddio, Oddio, Oddio...Fel... Oddio..."

"Molly calmati. Devo solamente partorire. Hai presente quella cosa che tu hai fatto anche due volte in una?"

Fel sorrise all'agitazione dell'amica e inspirò più a lungo sentendo una nuova contrazione sopraggiungere.

"eccoci al San Mungo, Fel!" urlò la donna mentre la partoriente sorrideva all'accettazione.

le infermiere si dimostrarono molto gentili e comprensive, e in breve Felicity si ritrovò in sala parto, mentre Molly chiamava a raccolta ogni membro dell'ordine.

Dopo quattro ore finalmente le prognosi fu sciolta e dalla sala parto comparve una Felicity stanchissima ,ma raggiante,

"é una bambina... Dagli occhi verdi e i capelli neri. Oh Dio, Molly è bellissima."

La donna era in lacrime così come Tonks che in quei difficili e lunghi nove mesi, erano rimaste vicine ala neo mamma nei momenti più difficile, sia psicologicamente che fisicamente, di quei lunghi nove mesi.

"Oh, bambina, ci credo che è bellissima. E come hai deciso di chiamarla?"

Felicity sorrise con un sorriso così malinconico,ma dolce che nessuno le aveva mai visto dipinto sul volto:

"la chiamerò Alba. Alba Black Hope. Alba perché sarà bella come il sole che nasce al mattino di una giornata di primavera; Black perché oltre ad essere il cognome di suo padre, dovrà imparare in da subito che le tenebre non sono da temere, ma da capire e da vincere. E Hope perché la speranza non deve mai venire a mancare.

Lei è il monito, Molly.

Il monito che la morte non è la fine se si continua a sperare"

 

FINE

 

 

Oddio ragazzi... è finita...

Non riesco ancora a credere che sia riuscita a portarla a termine e francamente mi spiace moltissimo non poter più scrivere di Fel e Sirius, di Remus e Molly e in generale dell'ordine della Fenice...

D'altronde ogni storia deve avere una fine a questa non ho voluto togliere la speranza della felicità.

Avevo pensato a un finale triste con Fel che preferiva il suicidio a una vita di rimpianti... ma ho preferito concluderla così con una piccola parte di loro che continuerà a vivere in Alba.

Avevo preso anche in considerazione, visto gli ultimi eventi del sesto libro di andare avanti a scrivere un qualcosa su come avrebbe potuto affrontare Fel questa nuova situazione, ma Fel senza Sirius è come scrivere di Harry senza poter parlare di Voldemort!

Magari un seguito so Alba...

Mah non so...

Quello che so è che ho già in mente di scrivere una nuova ff dove spero che voi che mi avete seguito fedelmente  per tutti questi mesi e che con il vostro supporto mi avete  dato la forza di non smettere e di continuare a scrivere, mi seguirete anche in questa nuova avventura che mi accingo a iniziare!

Ora vi devo salutare.

Ho adorato scrivere per voi!

Un enorme bacio e tutti!

E... A PRESTO!!!

Rox

 

 

  
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