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Autore: Violet Tyrell    23/09/2011    4 recensioni
E pensare che Saori credeva di avere avuto una buona idea, quando aveva pensato di fare quel regalo ai suoi amati Gold Saints.. aveva forse commesso un errore?!
Note: Comico-Demenziale, pg Gold Saints+Saori ed eventuali altri.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota pre chappy.
Grazie a tutti per le recensioni ^^ ecco il secondo capitolo dove Shaka si recherà in visita ai suoi genitori, accompagnato dalla nostra casa Saori.
giusto un piccolo avviso: l'errore nel localizzare la città nello stato è voluto, nel prossimo c'è la spiegazione^^ non dovrebbe esserci troppa lista della spesa ma è chiaro che se ci sono dei commenti vicini è per me inevitabile^^ ho ridotto al minimo le faccine anche se erano poche di loro. beh buona lettura, spero vi piaccia.  
 
Violet Acquarius




La sfiga dei Gold

quando essere orfani - e senza Dea - potrebbe essere un vantaggio!

disclaimer: i pg sono di proprietà di Masami Kurumada e non scrivo nulla a scopo di lucro ma solo per far ridere un pò(o piangere, decidete voi).
La storia è mia in ogni sua parte, alcune citazioni arrivano dalla Nonciclopedia, il resto dalla mia fantasia contorta. Non amo i plagi, nè farne e tanto meno riceverne.


Capitolo 2 - Ci sarà pure un motivo se Shaka è così strano



 




 India

Il signore e la signora Shaka abitano a Bangkok, in un lussuoso bungalow. Saori si chiese perchè non potevano abitare in una casa, come tutte le persone normali. La risposta era quanto mai semplice e disarmante: i signori non erano propriamente normali e Death dal GT l'aveva già pronosticato poco prima che uscissero, che bastava guardare lui per capire che doveva essere l'esperimento fallito di due persone decisamente fuori dal comune.
Parole sante. Saori, vedendo il signor Shaka, rimase leggermente perplessa.

" Mi scusi ma lei non è per caso il fricchettone che lavorava per Poseidone? "

Un grugnito di risposta perchè l'uomo, nero di pelle, stava guardando il figlio serio e composto dietro a Saori.

signor Shaka: no, donna, quello era mio fratello
signora Shaka: gemello, caro.

Shaka sembra troppo sconvolto per riuscire a parlare. La ragazza pensò compiaciuta che il suo guerriero aveva un profondo rispetto per il padre, al punto che lasciava addirittura a lui la gioia di parlare per primo. Shaka, che percepiva distintamente i pensieri della Dea, si chiedeva perchè mai quella ragazzetta doveva essere così cieca da scambiare il suo silenzio sconvolto per rispetto. Forse poteva sistemare le cose spedendola in uno dei Sei Mondi; stava quasi per farlo ma una vocina, quella della sua intelligenza non propriamente perduta. l'aveva allarmato che c'era il rischio che la cara fanciulla sarebbe riuscita a perdersi e a chiedere una mappa per decidere quale luogo turistico dovesse visitare per prima.
Sospirò ma silenziosamente: il silenzio è d'oro e non voleva rimetterci certo la sua Gold, con tutta la fatica fatta per conquistarla.
Sulla signora Shaka niente da dire. Bianca, bellissima, aveva sposato il signor Shaka, aka gemello del generale di Krisaore se non si era capito, per puro interesse.. no, non verso di lui, verso i suoi soldi; infatti il fricchettone  era uno degli uomini più ricchi ed influenti e intelligenti dell'intera India. Infatti si disinteressava sempre delle faccende della moglie, forse perchè passava il tempo a meditare - o, come cicalò la signora Shaka, a bofonchiare stupidi mantra levitando un metro da terra a petto nudo e con una pettinatura che lo faceva somigliare ad un losco individuo italiano di nome Malgioglio, dato che ci teneva a continuare il lavoro del fratello deceduto, facendo finta di essere capace di meditare. E si limitava a firmare gli assegni, per la gioia della moglie e dei suoi amanti.
Si si, avete capito bene.
Comunque, fece orgogliosamente notare la signora, la pettinatura non era la stessa del tanto compianto Krishna: difatti Saori ricordava molto bene - non senza una certa ilarità - la pettinatura stempiata del generale  che sfoggiava contro Shiryu durante la guerra dei mari, dopo che Poseidone l'aveva rapita. Decise di prendere la parola e, con un sorriso deliziato, si rivolse al signor Shaka.

" Deve essere fiero della carriera di suo figlio, vero? E' il guardiano della casa della Vergine ed è.."

A queste parole l'uomo cadde a terra e la osservò con un espressione disgustata, per poi gratificare il biondissimo e silenzioso figlio dello stesso sguardo, che non scalfì Shaka, ma Saori si. Chissà perchè era così sconvolto, quando lei invece era tanto fiera del potente Shaka che l'aveva anche accompagnata in quella romantica passeggiata quando si trovavano a zonzo in Ade.

signor Shaka: cioè non bastava che ti rendessi ridicolo quand'eri poppante e sniffassi quei fiori di loto puzzolenti.. tutte ste palle sulla religione, sull'essere Buddha e diventare cavaliere d'oro..  E POI SEI DIVENTATO UN GUARDIANO DI CASE, UN PORTIERE DI INFIMO LIVELLO???? E ANCHE VERGINE!!!!!! Ma io.. ma io non riesco a crederci!

Shaka iniziò ad agitarsi nervosamente, sentendo gocce di sudore freddo scendergli dalla fronte; raramente aveva visto il padre tanto rabbioso, sembrava persino avere cambiato colore e attorno a lui c'erano gli evidenti segni della saliva dell'uomo che senza volere aveva sputacchiato durante la sfuriata. Fortunatamente Shaka era stato abbastanza previdente da posizionare il suo Khan per non sporcarsi. Saori invece era indispettita sia da quanto aveva detto, sia dal fatto che al contrario del suo guerriero lei era stata sfiorata da quella disgustosa saliva poprio sul suo adorato vestito; tuttavia pensò che non era il caso di scaldarsi, meglio essere diplomatici in fondo lei non desiderava arrecare dispiacere al suo guerriero mettendosi a strepitare contro il suo amato padre.

" Mi scusi signore, con tutto il rispetto ma suo figlio è uno dei guerrieri più potenti del mondo, lui aspetta i nemici e li sconfigge in nome della Giustizia - io <3. "

Saori sfoggiò orgogliosa un sorriso degno del miglior concorso di bellezza che sconvolse la signora Shaka. Il signor Shaka invece non era sicuro di reggere a tali vergognose scoperte. Non l'avesse mai sentito, quella ragazzina.. la Giustizia? Da nero era diventato persino pallido e sembrava sul punto di avere un attacco di cuore: Shaka, in compenso, sembrava quasi rimpicciolire mentre cercava di nascondersi dietro Saori, sapeva che cosa stava per arrivare. E non fu deluso! Neppure levarsi l'udito gli impedì di sentire la sfuriata del padre, sempre più sconvolto.

signor Shaka: MA CHISSENEFREGA! GIUSTIZIA! E A TE, RAGAZZINA VIOLA, SEMBRA GIUSTIZIA SBATTERE MIO FIGLIO A FARE L'USCIERE E POI MANDARMI QUEL DRAGONE DI PEZZA CIECO A BUTTARMI GIù CASA????LO SAI CHE CI VIVEVO ANCHE IO, IN QUELLA COLONNA FARLOCCA??

Saori: ma io.. ma io credevo che solo i Generali potessero abitare nelle colonne!
signor Shaka: ah.. si..si.. ma ecco, vede, Poseidone non sapeva che ogni tanto io e mio fratello - pace all'anima sua - ci scambiavamo i ruoli sapete. E poi speravo di poterla vendere, dato che avevo già immaginato che non sarebbe riuscito a regnare come prometteva, perciò mi sono ritrovato nei guai visto che l'avevo promessa ad alcuni amici. Se avessi saputo che mio figlio però aveva una casa tutta sua..

Shaka si allarmò all'istante. Ecco perchè era tanto arrabbiato, non aveva potuto farsi i soldi alle sue spalle; pensando alla sua bellissima dimora della Vergine si chiese come potesse lui, tanto mistico e illuminato, ad essere figlio di una persona così banalmente materialista. Saori si stava chiedendo la stessa cosa ma per una volta utilizzò il suo buon senso e si limitò a sorridere dispiaciuta verso il signor Shaka, segnandosi nella mente di contattare via mail il collega divino e riferirgli ciò che ordivano alle sue spalle. Lei non era osì ingenua, nessuno riusciva a prenderla in giro e a farla franca.

signora Shaka: caro, è l'ora della bibita a base di vitamine.

Shaka osservò la madre allungare al marito un bel bicchierone colmo di quella che aveva chiamato dolcemente spremuta d'arancia, e rabbrividì: lui certe cose non le guardava neppure, meglio il suo solito infuso o una tisana rilassante. Il contenuto del bicchiere venne svuotato quasi in un sorso solo dal signor Shaka, che improvvisamente si alzò e, del tutto dimentico degli ospiti, corse verso la parte del bungalow adibita a bagno. Il resto sarà lasciato all'immaginazione.
Saori, per quanto sconvolta all'idea che il signor Shaka fosse così diverso dal figlio, decise di sorridere graziosamente alla signora Shaka, invitandola a raccontare qualche aneddoto sul suo guerriero quando era bambino. Per quanto lo conoscesse bene, e Shaka si chiese se per lei farsi accompagnare nella fogna puzzolente che era l'Ade equivaleva a conoscersi bene, faticava ad immaginarselo bebè.
E con ottime ragioni.
Così la signora Shaka andò a prendere in un cassetto - ben nascosto all'interno e coperto di polvere all'esterno - un album di foto! La sola vista di quell'oggetto apparentemente innocuo bastò a spaventare Shaka: lui, il guerriero più potente del mondo la cui forza era quasi pari agli Dei, tremava di fronte ad una raccolta di fotografie. Purtoppo, secondo lui, non c'era nulla di peggio, quei momenti gli avrebbero distrutto la reputazione: doveva trovare un modo per impedirlo.

Shaka: milady forse ehm.. sarebbe meglio torn..

Niente, Saori non lo ascoltava neppure mentre lanciava gridolini deliziati alla vista del tenero batuffolino che vedeva nelle foto, e ce ne erano di tutti i tipi: appena nato, in braccio ai vicini di bungalow, seduto festante - l'espressione smorta che aveva sempre - davanti alla prima torta di compleanno della sua vita, all'asilo buddista - vestito con un bel saio giallo sole e un piccolo fiore di loto appuntato sulla veste - e tante altre. In ognuna l'espressione era anche quella che lo contraddistingueva da adulto, ovvero occhi chiusi e aria da baccalà che, però, riscuoteva sempre un certo fascino diciamocelo, chi non si meraviglierebbe da tanta immobilità se fosse sempre ad occhi aperti? Nessuno.
Poco dietro Shaka cercò di guadagnare l'uscita, invano. Forse ce la poteva fare, non era troppo tardi: aveva già messo il proprio piede fuori quando un gridolino acuto distrusse quella speranza.

"Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Shaka col pannolino!!!!!!!!! <3 "

Il guerriero scoppiò in un pianto silenzioso. La signora Shaka infatti aveva esibito il fiore all'occhiello dell'album: un piccolo Shaka che scalpitava mentre qualcuno amorevolmente gli cambiava il pannolino sporco - e si vedeva benissimo che non era pulito, quelle chiazze gialle e marroni ne erano la prova. Guardò Saori tutta intenerita che osservava la foto come se fosse un cimelio storico.

" Che dolce che sei, Shaka! Sembri proprio un marmocchietto col culetto sporco! "
Shaka: evidentemente, milady, lo ero altrimenti a che scopo cambiarmelo?

Dire che Shaka fosse umiliato era poco: era diventato più scuro del padre in faccia e sudava così tanto che la Gold Cloth sembrava protestare. Avrebbe voluto scappare ma aveva il terrore che la dolce fanciulla lo rincorresse per tutto il mondo con espressione deliziata e foto alla mano. Nessuno doveva saperlo, avrebbe fatto in modo che Saori lo dimenticasse, un tale segreto non avrebbe dovuto uscire dalle mura domestiche.

signora Shaka: la sola cosa che mi dispiace è che aveva sempre quell'espressione spocchiosa ogni volta che volevo cambiarlo, cercava sempre di correre via, spargendo cacca per tutto il bungalow! E non voleva neppure essere fotografato quando lo facevo, mi faceva strane cose!
Shaka: Tenbu Horin si chiama
signora Shaka: giusto caro <3 una volta mi sono ritrovata senza vista per un pò ma poi è tornata, è bastato premere l'interruttore della luce.

Saori non disse nulla ma trovava davvero tenera quella foto e anche l'affetto della signora Shaka verso il figlio, che la portava a custodire quell'album nel luogo più remoto del mobile - affetto e indifferenza son sinonimi per la Dea, pensò Shaka ironicamente. Comunque era una fortuna che Ikki a suo tempo non avesse avuto a disposizione l'interruttore della luce, o gli avrebbe guastato tutto il divertimento.

Shaka: è ora di andare milady, anche gli altri vorranno riabbracciare i genitori.

La scusa perfetta. Davanti all'espressione da triglia lessa di Saori si chiese perchè non l'aveva pensata prima, almeno avrebbe potuto preservare la propria dignità! Invece da ora per tutti sarebbe stato l'uomo più vicino agli Dei che semina la cacca per il bungalow. Forse capiva le manie omicida di Saga, non gli sembrava più strano e sconvolgente che volesse uccidere la piccola Dea ; una volta al sicuro nella sua Casa avrebbe tirato fuori l'agenda, cercando una divinità ancora in vita a cui chiedere aiuto, con ancora la terribile profezia stridula in mente mentre si allontanavano da lì.

" Conserverò questa foto assieme a quelle dei momenti più importanti della vostra vita, così da non dimenticare mai le vostre origini ."

DECISAMENTE era nato sotto un fiore di loto, non doveva esserci altra spiegazione.


nota post chappy: oddio povero Shaka.. comunque spero vi sia piaciuto, troverà qualcuno che risponda alla chiamata?XDDDDDD vi lascio questa tenera immagine, mi ha molto commossa quando l'ho vista la prima volta, e si adatta alla situazione! ciao!
 


        
   
 
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