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Autore: crazydiamond    26/09/2011    2 recensioni
Posò nervoso quei grossi occhiali di plastica sul banco di quella straziante classe di chimica e si voltò impaziente verso la sua compagna di banco. «Con me non attacca, Amy. Sò che tu e Styles avete solo montato tutto questo spettacolino per la scomessa che io e te abbiamo fatto.» Horan, manteneva sulle labbra un continuo sorrisetto beffardo ed intanto guardava la bionda concentrata -si fa per dire- su quell'esperimento chimico poco comprensibile per entrambi
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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bene nemmeno una recensione cwc fa davvero così pena? : comunque sia..io continuo lo stesso, nella speranza che qualcuno mi caghi. (detto papale papale, lol) bene, io vi lascio al capitolo (: Peace&harmony, Lore

La lezione finì così come la giornata. Come al solito c'era sempre il biondo che l'accompagnava a casa e spesso studiavano insieme. Sulla strada verso casa i due come sempre si punzecchiano e si picchiano amichevolmente e intanto le loro risate riempiono quel viale troppo silenzioso, troppo vuoto. «Horan, non mi va di studiare oggi!» la zona veniva riempita dalle loro risate, ma anche dalle loro voci eccessivamente troppo alte, urlavano da addirittura far costringere i passanti a tapparsi le orecchie. «a dir la verità, avrei voglia di qualcos'altro..» la ragazza poi concluse,avvicinandosi a Niall e a fermare la bocca ad un paio di centimetri da quella del ragazzo. «per quello ora hai Styles» il biondo prese le distanze dall'amica, allontanandosi da lei di qualche centimetro, a malincuore. «Horan, lo sai che odio quando fai così» la bionda estrasse dalla tasca del suo giubbino di pelle nero una sigaretta, una davidoff bianca. In pochi istanti l'accese e inspirò a pieni polmoni il fumo. «così come, Amy? Sei fidanzata.» L'irlandese abbassò il capo e imitò la ragazza, quindi accendendosi una sigaretta anche lui. «bene, se non vuoi farlo, non vuoi farlo» sbuffò fumo e alzò gli occhi al cielo, non aveva mai rifiutato una sua richiesta di fare sesso con lei. Mai. «oggi Tomlinson va a giocare a calcio» mormorò Amy al biondo. Quest'ultimo annuì, interessato.

«Harry, si sto bene, no, si adesso io e Niall stiamo studiando, algebra, a che ora? okay, 20 sotto casa mia, sii puntuale!» la telefonata tra il riccio e la bionda terminò così, Niall era curioso di sapere cosa avrebbero fatto alle otto di sera. Uscire ovviamente, sono una normale coppia di fidanzati, cosa vuoi che facciano il sabato sera?. Il biondo si passò nervoso una mano fra i capelli e si stese sulla moquette viola scuro della stanza della bionda dagli occhi marroni. «Dove andate di bello, questa sera?» quelle parole uscirono dalle labbra sottili del ragazzo istintivamente, era stranamente pentito di averle fatto quella domanda. «Al plaza. Questa sera si balla» rispose la bionda tranquillamente distesa sull'ampiol letto. «Ma tu non eri quella che non sapeva ballare?» Niall si lasciò sfuggire una risata pronta a spezzare quel silenzioso momento fra i due. «che ridi, Horan?! Sei tu quello che balla come una pinguina in calore!» La ragazza rotolò giù dal letto, la pancia le faceva male, le mascelle e tutto il resto del corpo, a causa delle risate. Niall la sollevò da terra e la prese in braccio, facendola cadere poi sul letto. Si mise a cavalcioni su di lei e avvicinò le labbra al suo orecchio. «Ora ti disintegro, Tomlinson» sussurrò quelle parole con tono calmo e pacato, ma c'era comunque un filo di minaccia. La ragazza si lasciò sfuggire un ghigno. in un certo senso aveva ottenuto ciò che voleva. In pochi istanti Amy prese violentemente il viso del ragazzo e l'avvicinò al suo, ora poteva anche sentire il suo respiro affannato e il battito accellerato del suo cuore. La bionda socchiuse gli occhi e accarezzò la pelle chiara dell'amico, fino ad arrivare sotto la sua maglietta, gliela sfilò e un'ondata di calore le travolse le guance, facendola andare in cortocircuito il cervello, il biondo non era da meno, accarezzava, quasi graffiava la pelle della ragazza stesa sotto di lui. Preso da quella improvvisa voglia di lei, sfiorò in modo passionale le labbra di quest'ultima, quasi come se in quel momento avesse deciso di marcare quella pelle morbida e allo stesso tempo fragile e bianca come il latte con il suo nome. Le mani del biondo si muovevano sole e arrivarono anche loro sotto la maglietta della ragazza, prima le accarazzò e strinse tra le mani i due seni e poi le levò la maglietta. Abassò il capo, ansimante, verso i seni e li sfiorò lievemente con le labbra, queste ultime seguivano una fila verticale verso giù, ma i jeans di lei non potevano farlo continuare, decise di sfilarglieli, ma qualcosa o meglio, qualcuno lo bloccò. La mano di Amy. «Sono fidazata» la bionda concluse semplicemente, si alzò e si rimise il reggiseno e la maglietta. «si, ma..» ma non poteva prima farlo impazzire e poi fermare tutto! il ragazzo voleva concluderla così la frase, ma decise di fare un passo indietro e mettendosi la maglia annuì, l'aveva detto proprio lui poco tempo fa.. «ma cosa?» - «no, niente..su, mettiamoci a fare algebra!»
  
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