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Autore: ily95    27/09/2011    3 recensioni
Fanficton ambientata dopo la fine della serie. Tomas ha scoperto di Nicolas e, dopo aver perdonato Ninì, si sono sposati.
Ma per loro i problemi non sono finiti. Riuscirà il loro amore a superare ancora una volta tutte le difficoltà, oltretutto ora che Ninì nasconde un nuovo segreto?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sapeva che era pericoloso ma in fondo quando era nei panni di Nicolas aveva affrontato situazioni ben peggiori.
Entrò nel bar, uno dei più malfamati della zona.
Vicky era rimasta fuori ma sarebbe entrata dopo un po', cercando di non farsi notare da Victor.
Ninì raggiunse l'uomo, che era seduto a un tavolo da solo.
Lui la accolse con un sorriso.
Lei non mutò espressione, provando a non lasciar trasparire il suo timore.
Si sedette.
-Sei sempre bellissima.- fece lui.
-Lascia andare Cecilia, Victor.- tagliò corto lei, sicura che lui non le aveva fatto del male.
-Certo, lo farò.- rispose lui.
-Davvero?- chiese lei speranzosa.
-Sì. Non sono la persona malvagia che pensate che io sia.
-Lo sapevo...ero sicura che c'era del buono in te in fondo! Proprio come in tua sorella.- esclamò contenta lei, abbracciandolo.
Lui sorrise e poi la guardò negli occhi.
-Però...Ninì, sai che ogni cosa ha il suo prezzo.
Questo lei non se lo aspettava. Però, ok, era comprensibile. Dopo il litigio con Tomas lui era rimasto senza casa e senza un soldo, esiliato dalla sua patria. Ci stava anche che lui volesse per lo meno che gli venisse revocato l'esilio.
-D'accordo. Cosa vuoi in cambio?- chiese lei.
-Voglio te.
Lei sbarrò gli occhi.
-Io ti amo, Ninì. Vieni con me e Cecilia sarà libera.
-Ti ricordo che sono una donna sposata, Victor.
Lui alzò gli occhi al cielo, fingendo una risata.
-Sposata? Sì, con quel buono a nulla di Tomas! Non saprà mai renderti felice! Dammi un'opportunità per dimostrarti che ti amo!
-Hai già avuto la tua opportunità, Victor. E l'hai sprecata. Io lo so che non sei così...dimostra a tutti che si sbagliano.
-A me non importa degli altri, Ninì. Per me conti solo tu. E' ora che Tomas capisca che non può avere tutto. O la sua adorata figlioletta o la sua splendida moglie.
Ninì lo guardò schifata.
-Come puoi arrivare a tanto? Come puoi fare questo a una bambina?
-Mia nipote sta bene, per ora. E anche tu starai bene se sceglierai di stare con me.
Ninì sperò tanto che Vicky avesse udito la conversazione e che avesse avvertito la polizia.
-Sei peggio di quello che pensavo.- disse all'uomo e fece per alzarsi ma lui la bloccò per i polsi.
-Dove credi di andare?
Ninì trattene il fiato. Le cose si stavano mettendo decisamente male. Forse avrebbe dovuto dar retta a Tomas.
-Ora tu vieni con me senza storie, ok?
Ninì stava per rassegnarsi a seguire l'uomo.
-Levale le mani di dosso!- gridò qualcuno entrando nel locale.
Tutti si voltarono verso colui che aveva parlato.
Ninì abbassò lo sguardo, colpevole, sentendosi addosso quello di Tomas.
-E' arrivato il supereroe.- fece ironico Victor.
Ninì conosceva quello sguardo del marito. Uno sguardo carico di odio che compariva solo quando c'erano in gioco i suoi figli o Ninì.
La moglie sperava in silenzio che non facesse qualche sciocchezza.
Tomas prese Victor per il colletto della camicia, sebbene lui fosse spalleggiato da alcuni brutti ceffi.
-Tomas...- mormorò lei, trattenendolo per la manica.
Lui rivolse lo sguardo verso Ninì e lei scosse la testa.
Tomas si guardò intorno: tutti i presenti sarebbero senza dubbio stati dalla parte di Victor.
Lasciò andare il colletto dell'uomo, che se lo sistemò, guardando il cancelliere con aria di superiorità.
-Andiamo via.- sussurrò Tomas a denti stretti, mettendo una mano sulla schiena della moglie per condurla fuori.
-Aspetta.- fece lei. -E Cecilia?- chiese, guardandolo con gli occhi lucidi. Lui non rispose ma tolse la mano dalla sua schiena.
Lei si girò e si riavvicinò a Victor.
-Per favore, Victor...se mi ami davvero lasciala andare. Nella nostra famiglia c'era ancora posto per te...non aspettare che sia troppo tardi.
L'uomo la guardò negli occhi e poi guardò di sottecchi i suoi compari. Abbassò lo sguardo, senza dire una parola.
Ninì rimase qualche istante a fissarlo e poi sospirò e si voltò, ritornando da Tomas.
-Troveremo il modo...- le sussurrò lui, circondandole le spalle con un braccio mentre si dirigevano verso l'uscita, dove li aspettavano Vicky e Sebastian.
 
Ninì stava sempre peggio. Aveva litigato con Tomas perchè gli aveva disobbedito ma per fortuna poi si erano riconciliati: per riuscire a sopportare quella situazione non potevano stare divisi.
Inoltre le condizioni fisiche di Ninì non miglioravano. Nausee e capogiri peggioravano di giorno in giorno e di Cecilia non si avevano notizie.
Ma un paio di giorni dopo l'incontro con Victor, Martin fece il suo ingresso nel salone dove stavano Ninì, Tomas, Celina, Orazio e Carmen stringendo in braccio proprio la sorellina.
Tutti si illuminarono a quella vista e corsero ad abbracciare Cecilia. Martin raccontò che la bambina era stata accompagnata in auto fino al ritrovo da un complice di Victor.
Lei fu contenta di vedere tutti quanti e li rassicurò raccontando che "zio Victor" l'aveva trattata come una principessa.
-Ah, Ninì, mi ha dato questo per te!- disse Ceci porgendole un'altra lettera.
Ninì guardò Tomas, visibilmente infastidito, e poi prese la lettera.
"Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il Sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice ma non dubitare mai del mio amore. Tu mi hai aperto gli occhi, Ninì. Non merito il tuo amore ma spero di ottenere almeno il tuo perdono."
Tomas allungò l'occhio e lesse anche lui il contenuto del biglietto per poi roteare gli occhi.
Ninì sorrise contenta. Ce l'aveva fatta.
Abbracciò Tomas e Cecilia.
Nessuno li avrebbe più separati. D'ora in poi sarebbero stati insieme per sempre.



Sono viva! xD Scusate se aggiorno così poco frequentemente ma vi chiedo di portare pazienza...la scuola è iniziata e come sempre ci riempiono di compiti e pagine da studiare! >.< Inoltre mi manca l'ispirazione per il finale di questa storia! Comunque fino ad allora manca ancora qualche capitolo e quindi continuate a seguirmi! Finalmente Cecilia è tornata a casa...ma vi avverto che i guai non sono ancora finiti!
PS La frase citata nel biglietto di Victor è di Shakespeare
Besos, ily
  
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