people change.

"Pronta?" Harry le prese la mano, la rossa annuì aggiustandosi il basco. Le diede un veloce bacio sulla guancia prima che le porte del pulman si aprissero proprio davanti la Jefferson High School.

Sharon deglutì e cominciò a camminare tenendo la mano al riccio, lei guardava avanti per non incrociare lo sguardo delle pettegole o delle matricole della scuola o quello di Zayn o ancora peggio, quello di Louis. Ma non ce la fece, guardò a destra dove le cheerleader sosteggiavano solitamente. Le leader erano a bocca aperta mentre alcune ridevano e commentavano.

"Harry tutti ci guardano" si fermarono

"Ehi, è normale. Guardaci ci teniamo la mano e fino alla settimana scorsa mi urlavi parolacce a raffica" le sussurrò avvicinandosi al suo orecchio, ridacchiò poi. Sharon sorrise, non ci pensò due volte e prese il viso del ragazzo tra le sue mani per poi baciarlo, lì al centro di quel cortile. 

"Dieci minuti e lo saprà tutta la scuola" Sharon rise tornando a camminare verso le aule. La popolarità di quel ragazzo era spaventosa.

"Nah" fece le spallucce

"Harry, dimmi una persona qui dentro che non conosce il tuo nome" lui fece finta di pensarci, ma in effetti tutti conoscevano Harry Styles.

**

"Amico" si salutarono stringendosi la mano, come erano soliti fare.

"Veramente te la fai con quella?" Zayn rise portando alla bocca la sua sigaretta

"Per te è un problema?" Harry si mise le mani in tasca sedendosi sul muretto accanto all'amico

"Nah, mi dispiace per te, ti credevo il tipo da una botta e via"

Harry scrollò le spalle "Con lei è diverso" cercò di giustificarsi

"Sappi che non è quel tipo di ragazza"

"Lo so benissimo, mi ricordo che vi lasciaste per quel motivo"

"E veramente non ti importa? Cioè non parliamo di una partita a carte la domenica sera. Amico hai la febbre per caso?" il ragazzo portò una mano sulla fronte del riccio, sgranando gli occhi dallo stupore

"No Zayn sto bene" si scostò nervoso

"Oh oh il piccolo Styles si è innamorato" rise nuovamente

"Sta' zitto" 

"Ma poi voi non vi odiavate?" buttò la cicca di sigaretta per terra e la calpestò con le sue vans nere

"Le persone cambiano Malik" scese da quel muretto e si diresse verso il cortile.

**

2weekslater 

Si fermò improvvisamente d'avanti il vetro di quel locale. Squadrando tutti i casseri lì presenti in cerca di uno solo. 

Quando all'improvviso una chioma bionda si avvicinò alla cassa n. 3. Il ragazzo che stava servendo ad un cliente fece cenno al suo collega di darsi il cambio per poi avviarsi verso l'angolo del locale a salutare la fidanzata con un dolce bacio. Lei annuiva e lui sorrideva felice. Sharon sentì un bruciore agli occhi, non doveva piangere, non davanti a tutte quelle persone. Era ferma in quella strada affollata a guardare la scena. Perché? infondo lui aveva scelto un'altra, e Sharon doveva accettarlo.

Corse via, non voleva che lui la vedesse in quello stato, non voleva fargli sapere che soffriva, non voleva distruggere la sua felicità che ormai aveva trovato grazie a Danielle.

Corse lasciando che le lacrime scendessero sul suo viso, arrivò fuori la palazzina si fermò e riprese a respirare. Aprì il portone e salì velocemente le scale. Bussò alla sua porta sperando di trovare quella spalla su cui piangere.

"Sharon che è successo?" Harry sbiancò improvvisamente mentre la ragazza si buttò tra le sue braccia. 

"Tranquilla" sussurrò stringendola a se, la ragazza smise di singhiozzare. Entrarono in casa del riccio e si sedettero sul divano.

Sharon cominciò a parlare con la voce tremolante come le sue mani

"Ho paura" 

"Non devi averne Sharon, no" le diede un bacio in fronte. "Ci sono cose che non vogliamo che accadano, ma dobbiamo accettarle, e persone che non vogliamo perdere ma che dobbiamo lasciare andare." sussurrò nel suo orecchio.

"Da quando sei così saggio eh?" sorrise compiaciuta

"Da sempre" sorrise anche lui. Sharon si mise sulle sue gambe dandogli tanti baci sulla guancia per poi scendere sul suo collo e risalire verso la bocca. Lei si avvicinò al suo orecchio sussurrandogli qualcosa.

"Sicura?" chiese prima di proseguire. La rossa annuì, gli sfilò la maglia verde per poi ritornare alle sue labbra. 

Ora lei apparteneva a lui.

author's note

buonnnnasera u-u

come promesso altro capitolo #yeahman

e ho scritto anche quello di domani dato che non so quanto saro' presente causa scuola uu

so che non vi fregano i fatti miei maaaah

prometto che il prossimo capitolo sarà tutta un'altra cosa.

Sì sarà molto meglio di questo, grazie ancora a tutte quante

50 recensioni *si commuove*

siete fantastiche