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Autore: DarkFear    28/09/2011    4 recensioni
Il racconto è ambientato nel 1994, con una Amy Lee 14enne paranoica e infelice. Questo è il risultato di un pomeriggio passato a riflettere su come si possano essere formati gli Evanescence, e con un po' di fantasia, ecco quà.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una settimana dopo.. (Con pomeriggi interi passati a suonare insieme.)
Mi sveglio, vado in bagno, mi guardo.. non sono io. Non sono questa. Tanta voglia di cambiare, ma cosa? Come? Perchè ne ho tanto bisogno? *Si passa la mano fra i capelli* Ecco. Ecco cosa. Una tinta. Nera, come il carbone. Spezzo i canoni della bellezza. Perchè se non sei bionda sei una sfigata. Ecco, mi farò nera. Uhh, una volta nella mia vita che riesco a prendere una decisione da sola! *Sfodera un sorriso da ebete e si mette a saltellare come un'imbecille.* Sarà la prima cosa appena arriverò a casa. Tinta e zac. Anzi, forse zac direi di no. 
*Auditorium*  
*Amy suona e canta per più di mezz'ora*
 

«Signorina Amy, lei ha mai pensato di suonare con qualcuno?» Come al solito Ben non avvisa mai quando arriva. Mi spavento ogni volta.
«In che senso: con qualcuno?»
«Che quel qualcuno potrei essere io.»
«Che se ne fanno di una pianista cantante e di un chitarrista entrambi quattordicenni?» Che vuol dire Amy? Non vuol dire nulla! Ma che stai dicendo? Straparlo.
«In effetti niente.»
«Perspicace il ragazzo.»
«Eddai Amy. Possiamo provarci. Un duetto.»
«Non lo so. Mi vergogno.» Sant'Iddio, non potevo dare risposta peggiore. In questo momento mi vergogno di me stessa. Ma a che pensavo?!
«Posso farti una domanda?» Noooo!
«Non le hai già fatte?»
«Un'altra.»
«Spara.»
«Perchè.. perchè non sorridi mai? Voglio dire, sei una ragazza bellissima, piena zeppa di talento, amici.»  Amici??!
«Preferisco non parlarne.»
Ti prego Dio, se esisti fammi l'ultimo favore. Evitami questa imbarazzante discussione sui miei stati d'animo. Non parlo neanche con mia madre di questo, figurati se mi metto a parlare di questo con lui.
Dio! Questo discorso salta fuori ogni volta. Marca male.
«Allora.. parlami un po' di te. E' una settimana che suoniamo insieme ma non mi hai detto niente di te. Ti prego.» *E fu così che con questa affermazione Amy capì che Ben Moody era partito per la tangente. Cotto.*

«Questa te la concedo. Dunque, ho due sorelle, sono direttrice del coro della scuola...» Parlo per mezz'ora ma lui non ascolta quello che dico. 
«Ho qualcosa in un occhio?»
«No, ehm, cosa?» Non mi stava ascoltando, per l'appunto. Lo sapevo.
«Non mi stavi ascoltando.» No, infatti mi guardava, non so esattamente cosa, ma giuro che un attimo fa mi stava guardando.
Che begli occhi che ha. Devo ammetterlo. Mi sta fissando ancora. Che faccio?! Mi sta guardando dritta negli occhi. Muoio. Odio quando la gente mi fissa. Ora glielo dico.  Anzi no. Amy, you're so confused.
«Mi piace un sacco suonare con te. E abbiamo tante cose in comune.» Cose in comune? Ma se nemmeno mi stavi ascoltando quando raccontavo la mia storia?
«Ouh, anche a me.»  Voglio morire. Voglio morire. Voglio morire. Voglio morire. Nessuno mi aveva mai degnato di attenzioni. Figurati i ragazzi. Per loro sono sono un giocattolino da usare e buttare. E' possibile innamorarsi in una sola settimana? Lui è cotto. Lo vedo che è cotto. Comincio a rivalutare l'idea del suonare insieme. Almeno mi distraggo un po', e la smetto di fare questi lunghi monologhi a me stessa, che non servono a nulla. 
«Ehm, per il fatto del.. del duetto.. ci ho ripensato. »
«E io stavo pensando che potrebbe essere una band.» Una band? Una band tutta mia? Vera? Live nei locali e tutto?
«Mi sembra una splendida idea. Però in effetti ci servono altri componenti.»
«Su questo non ci piove. Ma ho una certa conoscenza, quindi don't worry.» E' sempre più attraente.
«Vado Ben. Ho sonno.»
«Ciao Amy.» *Dà ad Amy un bacio sulla guancia.* Ok, si sta allargando. Ma questa cosa stranamente mi piace. Aveva ragione sul fatto di avere cose in comune, più lo guardo negli occhi, più colgo il suo dolce sguardo indifeso. Già dal primo giorno  ho capito che non aveva la solita corazza che ci fa essere cattivi. Mi starò innamorando anchio?
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Commento dell'autrice: Direi che non ho altro da aggiungere se non.. non perdete il prossimo capitolo!
  
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