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Autore: Himeno    30/09/2011    4 recensioni
Due ragazzi che non conoscono ancora l'amore e che sono uno il contrario dell'altro, possono innamorarsi? Angelo e Diavolo. Il loro amore potrebbe nascere a causa di un gioco? la mia prima ff su questo cartone favoloso! Leggete e ditemi che ne pensate^^ kiss
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Game'
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Capitolo 15

 

Cosa mi è preso? Per un attimo, ho avuto voglia… di baciarlo? Io che non ho mai baciato sulla bocca nemmeno il mio fidanzato. Santo cielo! Non ho ancora avuto il mio primo bacio e penso di darlo a un odioso donnaiolo? Devo aver perso la ragione. Eppure… quelle labbra su quel viso bellissimo attirano come una calamita. No Raf! Non vale la pena diventare pazza a causa di Sulfus Zolfanelli. E’ stato solo un attimo di debolezza. Sì, lo ammetto con me stessa. Sono pur sempre una ragazza e Sulfus è un gran bel ragazzo, è normale sentirsi attratti da lui. Tuttavia sono anche fidanzata, il mio primo bacio deve essere per Gabi quando ci sposeremo. Ma sarò ancora impegnata con lui dopo tutto questo? Che roba contorta! Basta! Non voglio pensare più a niente se non a prepararmi al meglio per il ballo del ministro che si terrà tra pochi giorni. Una cosa è certa: mi servono delle lezioni di ballo.

 

Sono così nervosa. I giorni sono passati in fretta e adesso mi ritrovo in camera mia a guardarmi allo specchio mentre Sulfus mi sta aspettando di sotto per andare al ballo. Pur essendo figlia di un uomo d’affari, non ho mai partecipato a un ballo prima d’ora. Solo ricevimenti in giardino e delle riunioni di poca importanza. Per questo, ho dovuto seguire un corso accelerato di danza, pagato ovviamente da Sulfus. Altro debito da aggiungere, senza dubbio.

Questa persona che vedo nello specchio non sono io, mi continuo a ripetere. Certo, avevo provato già l’abito prima ma adesso non c’era solo quello da guardare. Non avrei mai immaginato che con il trucco e l’acconciatura consigliata dalla sarta, sarei cambiata in questo modo. Avevo i capelli arricciati e raccolti a chignon con un fermaglio fiore, lasciando ricadere qualche ricciolo sulle spalle e ad incorniciarmi il volto. Il trucco non era eccessivo. Un po’ di nero matita, mascara e color verde acqua ad impreziosire i miei occhi, ombretto sulle guance e lucidalabbra rosa chiaro. Detto così può sembrare niente però a vedersi è tutta un'altra cosa. Farò un figurone alla festa.

Scesi piano le scale e vidi Sulfus fare su e giù davanti al portone all’ingresso. Impaziente il ragazzo.

-Sono pronta- dissi facendolo girare verso di me. Provai una certa soddisfazione ad averlo lasciato senza parole e ad occhi sgranati. Sembrava come se non avesse visto una ragazza ben vestita prima d’ora. Magari ne ha viste più nude, il pervertito.

Rimase in silenzio e mi porse il braccio per scortarmi fino alla limousine pronta di fuori. Nemmeno un complimento. Bhè, non che me lo aspettasse da lui. Alla fine rimasi anch’io zitta e mi tenni i miei pensieri per me. Era bellissimo in smoking, con i capelli tirati indietro con il gel e raccolti in una coda. Se non fosse stato per i suoi magnetici occhi dorati e per il suo sguardo perennemente feroce, sarebbe sembrato un'altra persona. Quasi una BUONA persona.

Entrammo in macchina e rimanemmo in silenzio per la maggior parte del viaggio finché lui non aprì bocca per farmi le ultime raccomandazioni.

-Ricordi come si balla il valzer e come ti devi comportare a tavola?- chiese impassibile.

-Certo. Tranquillo, non ti farò fare brutta figura- risposi con un occhiataccia. Mi ha forse preso per una selvaggia? Non sono abituata a balli così importanti ma non significa che non sappia le buone maniere.

-Lo spero- disse per poi accomodarsi meglio sul sedile e rimase a fissare il finestrino.

Quando vidi l’enorme residenza illuminata del ministro, il mio nervosismo peggiorò. Sulfus invece era la tranquillità fatta a persona e appena la macchina si fermò davanti all’edificio, uscì, andò ad aprirmi lo sportello da vero gentiluomo e mi porse la mano per scendere. E’ bravo a fingersi educato il ragazzo. Accettai la sua mano e rigida come un manico di scopa, avanzai con lui verso il portone.

-Stai calma. Andrà tutto bene- mi sussurrò cercando di tranquillizzarmi. E’ una parola.

 

*****************************

 

Per le palle di Lucifero, è la ragazza più bella che abbia mai visto sulla faccia della terra. Quando la vidi scendere le scale, ne rimasi folgorato. Menomale che sono abituato a nascondere le mie emozioni se no lei se ne sarebbe accorta della mia reazione.

Riuscii a mantenere il mio comportamento freddo e distaccato per tutto il tempo fino ad arrivare a casa del ministro. A quel punto, sentii Raf più tesa che mai. Merda! Devo calmarla in qualche modo

Prima che entriamo in sala.

-Stai calma. Andrà tutto bene- Speriamo. Voglio convincere almeno lei che sarà una serata perfetta ma non credo sarà così. Portare una bellezza del genere a un ballo non è mai una buona cosa.

Lei annuisce poco convinta. Immaginavo.

Pensa Sulfus, pensa a qualcosa che la calmi…

-Respira profondamente. Così brava- Se mi obbedisce senza fiatare è proprio disperata.

-Ci sono. Sì- respirava pian piano. Sembrava che si stesse scaldando per fare ginnastica.

-Sai… hai delle belle gambe. Me le immagino mentre scopiamo e me le avvolgi intorno mentre raggiungi l’estasi- dissi malizioso. Diventò rossissima e mi fulminò con lo sguardo.

Risultato pienamente riuscito.

-Cosa? T-ti sembra il momento di fare il porco con me? Razza di depravato!- L’imbarazzo e la rabbia erano riuscite a scacciare la tensione. Perfetto. Non avrei mai immaginato il sesso orale come un calmante. Meglio della camomilla. La prossima volta magari userò parole più esplicite. Pensai trattenendo un sorriso.

-Dai stavo scherzando. Almeno sono riuscita a smuoverti. Sembravi un pezzo di legno-

-E’ la prima volta che partecipo a un ballo, che ti aspettavi? Scusami se non sono rilassata come te-

-Io purtroppo ci sono abituato. Dopo un po’, ti annoi a parteciparci. Sempre le solite cose. Danze, buffet, pettegolezzi…-

-Immagino che tu non adori queste cose. Ma allora perché ci vieni?-

-Per dovere. Uno nella mia posizione economica deve presenziare negli eventi importanti organizzati dai ministri, dalla regina di Inghilterra, dallo sceicco, ecc…-

-Regina? Sceicco? Mio Dio! Conosci persone così in alto- restò a bocca aperta. Ma suo padre l’ha tenuta in un convento? Serafini anche, ricordo, partecipava ai balli e conosciuto la regina Elisabetta. Che fottuto stronzo. Più lo penso e più lo odio. Va bene, sono stato io a proporgli di mettere in palio sua figlia ma lui da bravo padre avrebbe dovuto rifiutare un offerta così assurda. Sì, assurda veramente. Ancora adesso mi chiedo come mi sia venuto in mente.

Poi io che odio un comportamento così meschino? Devo essere davvero impazzito. Io ho sempre adorato le persone così dannatamente bastarde.

-Sì, angioletto. E se resterai abbastanza al mio fianco, potrai conoscerle anche tu- gli dissi –Ora comincia la serata. Calma e sangue freddo-

Entrammo nella grande sala da ballo. Era pieno di buffet e di luci accecanti. Tanto per cambiare, il ministro non bada a spese. Quello che dopo mi diede fastidio e che mi aspettavo, era che tutti gli uomini dai 16 in su fissavano l’angioletto vicino a me. Cazzo! Perché mi irrita tanto?

Non aspettai molto prima di essere “agguantato” da alcuni miei amici e allontanato da Raf.

Restai a parlare con i ragazzi della mia scuola sempre tenendo d’occhio quello che faceva lei. Tutto tranquillo. Parlava con il signor Castellani e sua moglie, una coppia anziana tutto zucchero e miele.

Tutta a un tratto però mi irrigidii e imprecai. I coniugi Castellani si congedarono e al loro posto, arrivò Kabalè. Ho un brutto presentimento.

 

Continua…

   
 
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