Bene, son tornata col secondo capitolo. Sinceramente adoro il fatto che siccome la raccolta è fatta interamente da one-shot non ci si impiega molto a fare un capitolo e poi essendo ogni storia diversa dall'altra non ho problemi anche di blocco dello scrittore, come invece mi capita di solito. Ecco, ora finisco di parlare dei miei problemi e vi faccio godere il capitolo. Ah, naturalmente vi ricordo di iscrivervi alla pagina To prove I'm right I put it in a song, grazie!

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Le gambe a penzoloni e la testa completamente abbandonata sul braccio del divano, solo quando la porta si aprì il ragazzo sembrò rivivere, alzando di scatto il capo per guardare la persona appena entrata con un sorriso alquanto compiaciuto.

« Spicy food! » gridò esaltato.

Niall sapeva quanto Zayn amasse il cibo piccante e così, tornato a casa dopo aver preso le solite schifezze per la loro solita serata fatta di film horror, non esitò a mostrargli il pacco gigante di patatine al chilli che aveva comprato apposta per lui; questo l’afferrò estasiato e non ci mise molto ad aprirlo ed ad iniziare a mangiarne una dietro l’altra.

« Hey, frena amico, così non te ne rimarrà nessuna manco per l‘inizio del film! » lo avvertì il biondo, tirando fuori dalla busta della spesa qualche lattina di coca-cola, sprite e birra.

« Scusa, hai ragione. » Zayn ne prese un pugnetto e poi lasciò stare la busta, mettendosi tutto il pugno di patatine in bocca e poi chiedere: « Che film oggi? »

Era risaputo quanto ai due piacesse vedere film horror ed era per questo che ogni tanto erano soliti organizzare serate come questa, in cui alla fine il vero divertimento era mangiare schifezze e comportarsi da “veri uomini”, ruttando e lasciandosi andare come meglio potevano, non badando a nessuno visto che erano soli ed indisturbati. 

Niall tirò fuori dalla solita busta un dvd, sfoggiando un sorriso eccitato, al quale Zayn rimase impassibile non appena notò la copertina, guardando malamente ed annoiato l’altro. 

« Ancora ‘Non entrate in quella casa‘? Niall, oramai lo sai a memoria quel film. »

Il biondo, nel sentire l’altro sospirare, abbassò il capo come un bambino, passandosi una mano dietro la nuca e posando gli occhi su quelli castani di fronte a lui; il semi pakistano sbuzzò, alzandosi ed afferrando delicatamente il dvd dalle mani dell’irlandese, inserendo il cd nel lettore e cercando i cavi da collegare, mentre il finto biondo andava a sdraiarsi sul divano, soddisfatto di esser riuscito a convincerlo.

« Mi spieghi perché diavolo organizziamo queste serate se alla fine rivediamo sempre lo stesso film? » sbottò il moro, scocciato.

Non ricevette nessuna risposta. Il più chiaro restò immobile a guardarlo mentre inseriva la presa.

Si fermò dal collegare la tv ed alzò lo sguardo torvo verso l’improvviso muto. « Allora, Niall? » Ancora nessuna risposta. « Vuoi parlare? »

Abbassò il capo, un po’ dispiaciuto. « Per stare assieme. » rispose in tutta sincerità.

Il più scuro ne rimase un po’ stupito da quella risposta così improvvisamente spontanea, quasi da farlo rimanere senza parole. « Beh, ma stiamo insieme sempre. »

« Da soli. » ribatté, precisando, guardandolo più intensamente.

Zayn si fermò dal mordersi un labbro, iniziando a guardarsi attorno, mentre Niall si alzò scocciato.

« Beh, forse è meglio se rimandiamo la serata, non ho più tanta voglia. » disse, facendo per andarsene.

Velocemente Zayn l’afferrò per una mano, trattenendolo e trascinandolo verso di sé, buttandosi sul divano e stampandogli un bacio sulle labbra, al quale l’irlandese non poté resistere dall’abbracciarlo e dall’accarezzargli i capelli, gesto a cui il mulatto corrispose benché sfociò in una piccola risata.

« Cosa c‘è? » domandò Niall, restando a pochi centimetri lontano dal suo viso e non riuscendo a nascondere il rossore del suo viso e la felicità celata nel suo sorriso a fior di labbra.

« Scusami. » disse mortificato.

« E per cosa? »

« Per amarti. » lo guardò, tuffandosi nei suoi occhi così azzurri che il cielo gli sembrava nulla a confronto ogni volta che li guardava.

« Tu sei scemo. » scoppiò in una forte risata. La sua risata. La stessa che tutti amavano così tanto e che Zayn amava più di tutti; lui sapeva che l’amava più di tutti.

Il mulatto si concesse un altro piccolo bacio, a fior di pelle, uno di quelli pieni di timore e preoccupazione nel far del male alla persona cara, uno di quelli dolci e che trasmettono calore, uno di quelli semplici ed innocenti, mentre il biondino continuava a far scorrere le dita fra i suoi capelli scuri e talvolta accarezzandogli il viso coi polpastrelli.

« Sai che nessuna dovrà venirne a conoscenza, vero? » lo avvertì serio ed un po’ malinconico.

Zayn sorrise, stringendosi un po’ di più a lui e congiungendo le proprie mani a quelle di Niall. « E‘ il nostro piccolo segreto. »