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Autore: Fibrizio e Mistral    11/06/2006    2 recensioni
"Chi sei?
"Io sono l'oscurità oltre il buio più nero, più profonda della notte più profonda. E' così che voi mi descrivete... io sono la Lord of Nightmares..."

Due racconti speculari per provare ad indagare sul personaggio più enigmatico e ambiguo di Slayers.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lord of Nightmares
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can She Care

Can She Care?

di Mistral

 

“…tu che così disperatamente cerchi la distruzione, come desideri… sarai distrutto…”

 

Sono tornata in questo mondo perché un sentimento puro mi ha chiamato, un sentimento talmente forte da superare gli spazi eterni e i tempi infiniti del mio esistere… da innumerevoli ere stavo aspettando questa ragazza. Lei che ha avuto il coraggio di sacrificare tutta sé stessa per la vita di un altro essere umano. Lei, i cui pensieri onesti e il cui cuore puro hanno risvegliato la mia coscienza latente, permettendole di tornare ad esistere nel mondo.

 

E tu che mi stai di fronte, che sei nato da me e più di tutti sei simile a me, essendo stato costituito signore della morte - quanto di più simile al Caos e al nulla l’esistenza possa sperimentare, tu vuoi tornare al vuoto da cui tutto fu tratto portando con te l’intero universo… stolto!

Quando il creato fluì dalla mia essenza, generandosi dall’infinito, io stabilii che esso sarebbe vissuto con me: prima di me non c’era nulla, se non l’eterno, e io vivo in eterno… nel momento in cui decisi di dare vita ad esseri a me somiglianti cercavo un modo di alleviare una solitudine infinita e ineludibile… ma tu hai cercato di distruggere tutto.

 

Perché figlio mio?

Vuoi liberarmi, dici? Vuoi portare a compimento una missione che io ti avrei affidato?

 

Io lo sapevo fin dal principio che sarebbe successo, l’ho sempre saputo. Eppure ho sempre sperato che il corso di questa storia già scritta potesse cambiare. Ho sempre sperato che voi comprendeste ciò che mi mosse quando vi creai…

Ma questo non è accaduto.

Tu non hai compreso e ti sei ribellato a me, hai ucciso tuo fratello e hai cercato di annientare questo mondo.

Tu non hai compreso e mi hai odiato, credendo che io agissi per vendetta.

Tu non hai compreso e mai comprenderai, eppure anche nell’onnipotenza può nascondersi la sofferenza: tu hai ucciso tuo fratello senza rimorso, ma io ho ucciso te con rimpianto.

 

Io non sono quel demiurgo indifferente e noncurante che credete… sono la Madre che vede i suoi figli impegnati in una lotta fattasi via via sempre più crudele.

E già ora, mentre mi allontano un’altra volta per tornare al mio sonno, portando con me questa debole creatura, so cosa vedrò quando un cuore puro mi chiamerà di nuovo e i miei occhi finalmente si riapriranno.

So che vedrò uno dei miei figli ucciderne un altro per tentare di ottenere un potere che il fato non ha riservato per lui.

E so che soffrirò, perché la mia onnipotenza sarà piegata di fronte ad un destino che si è pensato da sé.

 

A meno che io non lo cambi.

 

Guarda figlio, guarda quell’uomo che non si rassegna ad una sorte già scritta e insegue la donna che ama pur sapendo che ormai è perduta per sempre e che così facendo si perderà anche lui…

Lui sa che il corpo che vede è ormai privo di anima, perchè il caos che esiste in me l’ha già consumata, eppure lo insegue, come se bastasse solo raggiungerlo per riportarlo alla vita…

Guarda figlio, guarda il dolore nei suoi occhi ora che l’ha afferrata e si è reso conto che lei non è più…

Voglio restituirgliela, perché voglio che sia lei ad accogliere nel suo corpo le mie essenze contrapposte quando luce e tenebra si riuniranno.

Perché c’è chi coltiva un rancore che ha l’odore del sangue, e ciò che oggi chiama dolore non è altro che un discorso lasciato in sospeso. E quando un giorno l’angelo nero tenterà di portare la morte nel mondo, sarà lei la chiave per unire i poteri opposti e fermare la minaccia oscura portata dalla luce.

 

Io ora mi ritiro, torno al luogo senza luogo da cui vengo, nell’attesa forse eterna che un desiderio incorrotto sfiori di nuovo la mia mente e risvegli il mio potere più puro…

Addio…

O chissà… arrivederci…

 

***

 

Anche questa fic mi è costata parecchia fatica, come e forse più di “Fated to destruction” – dalla quale peraltro è nata.

Il come sia nata è già stato spiegato nella prefazione. Qui volevo solo aggiungere un grosso grazie a Pete, ma anche a Davy e a Vale (alias la mia gemellina virtuale Tonomi) per tutti i consigli, i pareri e il sostegno che mi hanno dato e che sono stati indispensabili per portare a termine questa fic.

 

  
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