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Autore: Dark prince    04/10/2011    2 recensioni
Capire se ti piace una determinata persona a volte può essere difficile credetemi, ma non pensavo proprio che lui potesse piacermi, un pò temo questa cosa.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izaya Orihara, Mikado Ryūgamine, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente i raggi del sole entrarono in casa mia, fino a raggiungere il mio volto e farmi destare dai miei sogni… sogni non particolarmente casti devo ammettere ma appena mi accorsi di questo pensiero, scossi la testa più volte per scacciarli via in modo prepotente. Spostando lo sguardo sulla parete, notai la sveglia che puntava le 7:00, giusto il tempo per lavarmi,vestirmi e correre a scuola e affrontare la mia giornata.
Come un automa eseguivo i soliti gesti, fino a che aprendo la porta, mi trovai una sorpresa, non sapeva però se definirla piacevole o meno.
M: I-izaya-san?
Da canto suo mi salutò con un rapido gesto della mano, porgendomi sempre quel ghigno, che devo ammettere a volte, infastidiva terribilmente e mi spiegavo anche perché Sihzuo-san quando lo vedeva gli partivano quegli istinti omicidi.
I:Stai andando a scuola vero?
Come se non lo sapesse in fondo lui amava sapere tutto di tutti e sapeva bene quale scuola frequentassi, i miei amici, e credo perfino i voti che io abbia.
M:P-posso chiederti il perché sei qua.?
I:Oh niente, passavo di qui per caso e avevo pensato di fare un saluto al capo dei dollars , soprattutto per via della terribile esperienza di ieri.
Il suo tono come la sua espressione era sarcastica, lui mi aveva tirato in ballo nel suo conflitto e per poco il barista biondo non finì con lo schiacciarmi da un distributore automatico!
M:Ora dovrei andare…
Per un attimo abbassai lo sguardo e le mie difese e mi trovai izaya a un palmo dal mio naso, che mi guardava in una maniera poca rassicurante, quasi famelica.
I:Buona scuola allora, ti aspetto a casa mia.
Stavo per controbattere il tutto quando sentì le sue labbra poggiarsi sulle mie, a quel gesto spalancai gli occhi ma prima che potessi reagire sia fisicamente che mentalmente, lui si girò andandosene via di corsa come se nulla fosse successo.
K: Hei Mikado, mi ascolti… MIKADOOOOOO.
Non c’era che dire, ero assente a scuola e a stento seguiva i discorsi dei miei amici che mi guardarono in modo strano e preoccupato allo stesso tempo.
A: Mikado-kun, tutto ok?.
Rivolse un sorriso nervoso ad Anri annuendo di si, dovevo imparare a mentire di sicuro perché Kida m’iniziò a fissare in modo insistente.
S: Mah, magari stavi pensando ancora alla “ragazza” misteriosa.
All’affermazione di saki, che non era del tutto scorretta, sobbalzai dal mio posto e agitando le mani davanti al mio viso, iniziando a gesticolare, scuotevo la testa in segno di negazione.. perché non stavo pensando ad una ragazza ma a lui.
Alla mia reazione ,Kida incrociò le braccia al petto e il suo broncio era diventato una sorta di sorriso ma quel sorriso non mi parve né ingenuo né dolce, era un sorriso di chi sospettava e tramava qualcosa.
K:Su su, lasciamo correre..
In quel momento sentì il mio telefono vibrare e frugando nella mia tasca, notai che un messaggio mi era giunto, lo lessi e non potei fare a meno di guardarmi intorno ,agitandomi.
"Moshi-moshi fai attenzione che hai zip dei pantaloni abbassata,cosi mi PROVOCHI."

Ovviamente controllai se quello che era scritto nel messaggio fosse vera, infatti era VERA! , prontamente mi volta cosi da sistemarmi in modo che nessuno si accorgesse, ma voltandomi rosso come il fuoco in viso, notati degli sguardi sbigottiti, titubanti, spaventati! Ah no, quello spaventato ero io.. un maniaco mi stava spiando, e quel maniaco era proprio izaya con il suo binocolo!
M:S-scusatemi … avevo visto un… A-ape!
Dopo di questa i ragazzi rimasero un po’ in silenzio, ammettendo solo un “ohhh” all’unisono alquanto meccanico e dopo questo finalmente ritornammo in classe…. Volevo che questa giornata finisse alla svelta, volevo sprofondare… da qualche parte ma l’importante era sparire, ma prima avevo una cosa da fare...
Una volta che la lezione fu finalmente giunta a termine, presi le mie cose e salutando i miei amici velocemente, corsi fuori dalla scuola, corsi fino alla casa di quel depravato.
Durante tutto il percorso, il mio cervello non formolo nessun tipo di pensiero del tipo: “è una trappola” “stai facendo il suo gioco!” o cose simili, ma quello che davvero mi sconvolse era vedere Kida.. di fronte al palazzo di Izaya.Mi avvicinai lentamente e un po’ imbarazzato non sapendo nemmeno io il perché, l’origine di quel rossore sulle mie gote, sentivo soltando di essere in un certo senso, stato scoperto.
M:C-cosa ci fai qui?
K: Semplicemente sapevo dov’eri diretto e usando delle scorciatoie delle quali tu non conosci l’esistenza, sono arrivato prima di te.
M: AH… Uhm ecco.. io..
k: Sai da quando ti comporti strano? Sono due mesi..
Mi sorrise, ma il suo sguardo era come quello di un rimprovero.
K: Ma ti comporti strano nel senso.. che sembri innamorato
A quelle parole alzai lo sguardo su di lui, sgranando i miei occhi color del cielo.
M: N-non… lo so.
No che non lo sapevo, non sapevo nemmeno perché fossi lì, perché avevo deciso di assecondare il capriccio d’izaya… non lo sapevo e basta.
Kida mi guardò a lungo con un sguardo duro ma poi si avvicinò a me e poggiandomi la mano sulla spalla mi sorrise.
K: Stai andando in pasto ad un lupo.. ma se è lui la persona che ti piace non mi intrometto solo che… se oserò farti soffrire, è morto.
Aveva pronunciato quelle parole con decisione,una decisione quasi spaventosa ed io non poté fare a meno di annuire semplicemente.
K:Ora vai dai, volevo solo vedere se eri convinto o meno… a dire il vero ho fatto prima un piccolo collocqui con lui.
Mi sorrise e iniziò a correre via, non dicendomi oltre, lasciandomi con il dubbio di tutto, soprattutto su ciò che gli aveva detto. Mi volta lentamente e piano entrai nel palazzo, decisi di usare le scale e la tensione non mi permetteva di usare l’ascensore, mi sarei sentito come soffocato in quella scatola di ferro.
Ogni scalino che salivo era come un piccolo traguardo alla mia reale meta e quando vidi la porta di legno scuro del quarto piano, mi bloccai esitando ad avvicinarmi;ora ero davvero dubbioso, entrare o no? Magari sarebbe stato meglio scappare in quel momento ma quando mi girai e stavo iniziando a percorre le scale per tornare indietro, sentì la porta dietro di me aprirsi e una voce familiare parlarmi.
I:Sistemata la zip?
A quelle parole mi volta di scatto e sentendo il viso divampare , chiusi gli occhi stringendo i pugni.
M: TI SEMBRANO MESSAGGI DA MANDARE QUELLI!.
I: Ohi Ohi, volevo solo evitarti brutte figure.
Lo sentivo sghignazzare, stava ridendo! Odioso!
I:Entra andiamo cosi puoi urlarmi in faccia qualcos’altro.
Aprendo gli occhi notai che era sparito e che aveva lasciato la porta aperta, facendomi coraggio mi avvicinai ad essa e togliendomi le scarpe all’ingresso e poggiando anche il borsone a terra, entrai iniziando a guardarmi intorno incuriosito, ma la mia ispezione fu interrotta da un izaya seduto comodamente sul divano con in mano una tazza di tè, una seconda era poggiata sul tavolino.. quella di sicuro era per me.
Mi avvicina con la mia solita espressione quieta e con il mio passo silenzioso e sedendomi come un pacata di fianco a lui, guardai in basso,ero troppo imbarazzato per guardarlo negli occhi, ma sentì dei movimenti di fianco a me, sentì i passi avvicinarsi a me in quella breve distanza e in men che non si dica, mi ritrovai Izaya di fronte che lentamente poggiava una mano sotto il mio mento e con una calma e gentilezza che non mi sarei mai aspettato da lui, mi alzò il viso baciandomi;inutile dire che in quel momento il mio cuore sembrava impazzito e il mio cervello non riusciva a formulare una frase di senso compiuto, soprattutto quando Izaya poggiò una mano sul mio petto e con una unica spinta, mi fece sdraiare sul divano ritrovandomelo sopra al mio corpo.
M:I-i-izaya-s-san!
I:Credo che sei anche tu stanco di aspettare no?
Disse con la sua solita semplicità ma guardandolo in viso aveva tolto quel sogghigno, mostrandomi un dolce sorriso…oddio non poteva essere vero.
M: S-se ti stai prendendo gioco di me non è divertente!
Cercai di ribattere o forse, cercavo solo una conferma che tutto ciò non fosse solo una sua altra macchinazione.
I: Dopo il discorso del biondino non credo. -ridacchiò- anche se non lo preso proprio seriamente, per via che non c’e n’era bisogno, io con te sono fin troppo serio Mikado.
Stavo per dire qualcosa ma le mie parole furono bloccate in gola, di nuovo mi stava baciando, di nuovo quella sensazione di benessere che mi trasportava e senza nemmeno accorgermene schiuse le labbra per avere di più, desideravo avere di più, una richiesta che poi non fu ignorata , sentì la lingua dell’atro entrare nella mia bocca e cercare la sua gemella che travolse in una danza seducente e piacevole, quasi oscena.Allacciai le braccia intorno al collo di Izaya , chiudendo definitivamente gli occhi e lasciandomi trasportare da quel bacio capace di togliere il respiro che presto venne a mancare e ci fece staccare, rimanendo uniti con ancor aun filo di saliva.
M:I-izaya.. i-
Le parole nuovamente mi morirono in bocca, sostituire da un mugolio di piacere, izaya non aveva perso tempo iniziando a lasciare una scia di baci lungo il collo e ad intrufolare da sotto la mia maglia, le sue mani calde, carezzandomi il ventre con parsimonia quasi esasperante.
Inutile dire ciò che successe dopo, vidi letteralmente la mia maglia volare via come quella d’izaya che iniziò a scendere con i baci sul petto fino al ventre, e li i miei respiri si fecero più pesanti.
Un sospiro, un gemito risuonò in quella camera ed erano tutti miei, in un momento di lucidità me ne sarei vergognato a morte ma ora che eravamo entrambi nudi, lui dentro di me e si muoveva in quella maniera ,era semplicemente fantastico.La pelle era accaldata , sia la mia sia la sua, quella pelle che in quel momento capì di amare e volere tutta per me. Quegli occhi cremisi che prima da allora mi avevano solo fatto timore , ora mi stavano perdendo proprio in quel mare rosso,.Lo strinsi maggiormente a me , anche dopo che tutto il piacere svanì, ma la stanchezza prese il sopravvento e credo che ci addormentassimo ambedue sul divano, bè ero certo che io mi fossi addormentato.
Sentì delle carezze sul fianco,erano cosi delicate come se stesserò toccando del cristallo e solo mi accorsi che una coperta mi copriva fino all’addome, e solo ora notai un braccio stringermi, era il braccio di Izaya.
M: Mi.. piaci..
Mormorai a bassa voce, quasi avessi timore della risposta dell’altro, che si avvicinò ulteriormente a me , lasciandomi un bacio sulla guancia.
I: Oh non lo sapevo.
M:La smetti di fare del sarcasmo ogni tanto?
-Sbruffai imbarazzato più che mai-
I; Mmmmhh
M: Che c’è ora?
I: Kimi wo Aishiteru…
.. Rimasi in silenzio, in un silenzio tombale , mi limitai solo a rannicchiarmi contro il suo corpo e a chiudere gli occhi, felice sentendo dentro di me, la nostra personale canzone d'amore..

Ps: Ringrazio i fan che hanno recensito la storia, un bacio. Image and video hosting by TinyPic
  
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