Sole, mare e un gattino. Si, un gattino. Che c'è di male ?
Cosa c'entrano Bella e Edward in questa storia ?
Venite a scoprirlo =)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
<< Levati subito di dosso, pervertito! >> mi urlò contro la ragazza spingendomi via.
<< Scusa.. Non volevo, sono inciampato.. >> mi scusai mentre lei si allontanava correndo verso una cabina.
Spinse via una ragazza che stava entrandoci e si ci fiondò dentro.
<< Jasper! Ma che ca...o fai! Non hai visto che c'era lei? Potevi evitare di buttarmi addosso quell'acqua congelata! >>
<< Scusa Eddy, non l'avevo vista. Comunque è tutta colpa tua! Hai cominciato tu! >>
Ecco che partiva la seconda parte del piano.
<< Hai ragione, scusa. Per farmi perdonare prendi questo! >> disse dandogli lo scontrino che mi aveva dato poco prima il barista.
<< E' il numero di una ragazza che ho conosciuto prima. E' molto carina, ma te la cedo volentieri. Trattala bene, eh! >>
<< Amico! Lo sai che per me esiste solo Alice! Anzi, dovresti esserne contento visto che è tua sorella! >>. Jasper mi restituì il foglietto.
<< Lo so benissimo, ma è l'unica cosa che posso offrirti in cambio del tuo perdono. Tienilo, poi decidi tu cosa fartene >>.
Mi allontanai sghignazzando senza farmi vedere, orgoglioso della mia performance. Avrei dovuto fare l'attore!
Jasper tornò a giocare con Alice e io mi distesi di nuovo sul mio telo guardando la cabina dove era entrata la ragazza.
Mi resi conto in quel momento che non sapevo neanche il suo nome.. Beh, glielo avrei chiesto quando sarebbe uscita.
Aspettai una buona mezz'ora ma di lei nessuna traccia.
Mi avvicinai alla cabina e bussai più volte, ma non rispose nessuno.
Ad un tratto la porta si aprì da sola lasciando intravedere che dentro non c'era nessuno.
<< Ma com'è possibile?!? Io non l'ho vista uscire! >>. Mi guardai intorno, ma non la vidi quando il mio sguardo venne attrato da una cosa nera nascosta dentro la cabina che agitava nervosamente la coda.
Mi avvicinai e vidi un cucciolo di gatto impaurito.
Lo presi e lo portai sotto l'omblellone, gli diedi un po' d'acqua e rimasi ad asservarlo.