Ginevra aveva settant'anni ormai.

Versò un po' di latte caldo in ognuna delle tazze. Ogni tazza un nome. Fece l'incanto di levitazione sul vassoio e salì le scale fino alla stanza nel sottotetto.

Come previsto era in atto una battaglia coi cuscini, che venne placata all'istante dai nonni delle pesti, anche loro con un cuscino in mano e le vestaglie tutte all'aria.

Hermione comparve da dietro la porta con la scatola dei biscotti, per sfamare l'esercito di bambini.

-E' possibile, che vi lasciamo soli pochi minuti e ribaltate la stanza?- gridò Hermione -E parlo soprattutto con Harry e Ron!

-Noi che abbiamo fatto?- domandarono in coro due bambini.

-Non voi, quelli che dovrebbero essere gli adulti responsabili, qui... Ma a quanto pare...

-Facciamo così, possono fare lo spuntino della sera solo quei bravi bambini che prometteranno di andare a dormire senza fare casino- disse calma Ginny, scostando dal viso la ciocca rosso argento che le scivolava dalla coda a cavallo -Tutti seduti ai piedi del proprio letto, forza camerata!

I primi a sistemarsi furono Harry e Draco, i gemellini, figli di Lily e Scorpius, i maggiori, seguiti da Hanna, Jay e Leonard, di appena un anno, già a letto da un paio d'ore, come Freya e Fleur, i nipotini più piccoli dei quattro nonni.

Quelli che non dormivano quella sera, erano diciotto, troppi, ma d'altro canto se l'erano un po' cercata...

“Sì, fatevi una vacanza tutti insieme, ci penseremo noi ai bambini!”

“Siete sicuri che ce la farete?”

“Abbiamo tenuto testa a Voldemort, qualche bimbo scatenato non ci spaventa”

“Ma lo sapete quanti sono?”

“Sì, fidatevi, rilassatevi, ci penseremo noi!”

Ecco il bellissimo regalo di Natale che avevano fatto Harry, Ron, Hermione, Ginny e gli altri nonni, ai loro figli e ai rispettivi coniugi.

Era solo primo giorno che li avevano tutti lì, ed erano già tutti stremati, alle otto del giorno dopo sarebbero arrivati anche i signori Joily, Neville, Hanna, Draco e moglie, Astoria Greengrass, Luna e marito, Ruff Scamander, e i signori Delacour, lontani cugini di Fleur e Gabrielle, nonché genitori di Denise, moglie di Hugo.

Quando tutti si furono sistemati, Ginny distribuì le tazze, Hermione dava due biscotti ciascuno, mentre Harry e Ron accendevano le lucine della notte, con piccole fiammelle fluttuanti e preparavano sulla sedia di fianco a ogni letto i vestiti per ogni bimbo o bimba.

Quando tutti ebbero finito Hermione pulì le tazze con un incantesimo e le fece evanescere.

Fatti infilare tutti i nipoti sotto le coperte, pretesero la storia per dormire e dato il bacio della buonanotte, i quattro uscirono e si sedettero sulle sdraio di paglia sotto il portico della tana, ad osservare le stelle.

-Se non fosse per tutti quei piccoli tesori che ci sono di sopra e del mal di schiena che tortura la mia schiena un giorno sì e un giorno no, direi che non è passato neanche un giorno da quel giorno, il giorno in cui morì Voldemort- sussurrò Ginny -Se non fosse morto, i Malfoy non si sarebbero pentiti, e cinque dei nostri nipoti non ci sarebbero, o molto probabilmente sarebbero diversi... Ma loro sono perfetti così, non è vero?

-Sono tutti perfetti, dal primo all'ultimo.