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Autore: Paperetta    07/10/2011    3 recensioni
Una storia in più capitoli che racconta alcuni momenti della vita di Narcissa Malfoy e della sua preoccupazione per il figlio Draco, durante gli ultimi due anni, e il suo rapporto di amicizia con Severus Piton.
Narcissa poggiò la testa contro lo schienale della poltrona e chiuse gli occhi, godendosi appieno ogni istante di quella serenità che, negli anni a venire, avrebbe rimpianto con dolore
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Più contesti
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CAPITOLO 5

8 luglio 1980, Maniero dei Malfoy



Era pieno pomeriggio. Le tende erano state tirate e la camera era immersa nella penombra, di modo che il sole non la rendesse troppo calda.

Seduta su di una poltrona posta vicino al letto stava Narcissa Malfoy. In braccio teneva un lungo lenzuolo bianco, ricamato con meravigliose trame di pizzo, che avvolgeva il piccolo Draco nato da appena un mese. Era ancora difficile capire sotto quali aspetti somigliasse al padre e sotto quali altri alla madre, tranne che per gli occhi, grigi come quelli di Lucius.

Dopo averlo cullato senza sosta per quasi un’ora, si era finalmente addormentato tra le sue braccia. Narcissa ora lo guardava e con le dita gli carezzava il mento e la guancia. Qualche volta si avvicinava alla sua fronte e vi posava un bacio, trattenendo il respiro per paura di interromperne il sonno.

Il mio piccolo Draco” sussurrò, sorridendo. “Il mio bambino... sei il nostro orgoglio più grande, lo sarai sempre. Piccolo mio…”

Diede un ultimo bacio sulla fronte di Draco. Il piccolo strinse forte i pugni ed emise un leggero lamento, ma non si svegliò.

Narcissa poggiò la testa contro lo schienale della poltrona e chiuse gli occhi, godendosi appieno ogni istante di quella serenità che, negli anni a venire, avrebbe rimpianto con dolore.



*#*#*#*#*#*#*

La porta del salone si spalancò di colpo, sbattendo contro il muro retrostante. Narcissa entrò con passo spedito, diretta verso il marito. Lucius sedeva su una sedia accanto al tavolo, intento a parlare con un uomo dai capelli castani e la barba lunga fino al petto.

Devo parlare con mio marito” disse Narcissa, gelida, e l’uomo si accomiatò senza farselo ripetere. Narcissa si rivolse a Lucius. “Perché Draco è qui? Cosa succede?”

L’Oscuro Signore lo ha convocato, vuole parlare con lui”.

Gli occhi di Narcissa si spalancarono.

Perché? Cosa vuole da lui?” chiese. Ogni volta che il Signore Oscuro pretendeva di parlare con suo figlio veniva assalita dal terrore; temeva che potesse affidargli una nuova missione impossibile da portare a termine, magari per colpa dei numerosi fallimenti di Lucius, oppure che volesse punirlo per qualcosa che aveva fatto.

Non ne ho idea, Narcissa. Questo pomeriggio mi ha detto che voleva vederlo per parlargli di una questione importante, ma non ha voluto dirmi di più. Ho mandato subito qualcuno a prenderlo”.

E tu non mi dici niente?” chiese Narcissa, furiosa. Anche Lucius cominciò a scaldarsi.

Non ho avuto il tempo di farlo. Mi aveva detto di chiamarlo immediatamente!”

Però anche dopo hai evitato di avvertirmi” continuò lei. “Non posso fidarmi più nemmeno di te, Lucius?”

Ma che cosa dici? Certo che ti puoi fidare di me, Narcissa, ma gli ordini del Signore Oscuro vengono prima di qualunque altra cosa. Non siamo nella posizione di farlo aspettare, lo sai...”

Quelle parole non fecero che aumentare la rabbia di Narcissa, perché stava evitando di rispondere alla sua domanda. Avrebbe sicuramente detto qualcosa di cui si sarebbe pentita, se in quel momento non fosse entrato proprio l’oggetto della loro discussione.

Draco!” esclamò sua madre, voltandosi verso la porta. “Cosa è successo?”

Niente, Madre. Devo tornare a Hogwarts. Ero solo venuto ad avvisarvi…”

Ma Narcissa aveva imparato che “niente” dopo un colloquio col Signore Oscuro significava tutt’altro; suo figlio aveva un colorito troppo chiaro anche per lui e gli occhi erano arrossati.

Come sarebbe! Ti ha dato una nuova missione? Che ti ha detto?”

Niente!” esclamò Draco. “Quante volte vuoi che lo ripeta? Ora devo andare”.

Draco!” Narcissa si avvicinò rapidamente a lui. Lo afferrò per un polso e lo fece voltare, ma a quel tocco suo figlio fece un'orribile smorfia di dolore e ritrasse subito il braccio. La paura di Narcissa non faceva che aumentare. Anche Lucius cominciava ad allarmarsi e infatti si alzò, avvicinandosi ai due.

Rispondi a tua madre, Draco. Che ti ha fatto?” chiese.

Ve l’ho detto. Niente! E’ solo il Marchio che brucia, tutto qui. Mi ha detto che d’ora in poi dovremo aumentare i controlli a scuola e mettere fuori gioco tutti quelli che sostengono ancora Potter.”

E come pensi di fare?” chiese suo padre. “Sai già chi sono, dove si nascondono?”

Ho dei forti sospetti, riuscirò a trovarli. E non chiedere l’aiuto di Piton, Madre: so cavarmela benissimo anche senza di lui”.

Narcissa fece per replicare, ma Draco approfittò di quel momento di esitazione per andarsene, accomiatandosi con un saluto rapido e distaccato.

Draco!” lo chiamò lei, ma non ottenne risposta. Lucius emise un sospiro che denotava stanchezza, mentre sua moglie si voltò verso di lui.

Tu sai cosa gli ha fatto, vero?” gli chiese. “Perché il marchio gli bruciava così?”

Lucius cercò di evitare il suo sguardo, per questo si voltò verso la finestra. Fuori, il vento soffiava con una forza spaventosa, sbattendo contro il vetro che cigolava sotto i suoi colpi.

Il Signore Oscuro ha l’abitudine di… darci un’idea di quello che potrebbe succedere se falliamo un compito che ci viene affidato. Credo che si sia procurato delle ferite sul proprio braccio con un incantesimo, in modo che anche Draco potesse sentirne il dolore. Oppure…”

Oppure…?”

Lucius pareva restio a continuare la frase. Parlava come se tutto quello lo avesse già provato lui stesso, sulla propria pelle.

Oppure potrebbe avergli impresso un altro marchio sopra quello vecchio, più di una volta… lo ha fatto con molti di noi” disse, afferrandosi il polso sinistro con la mano destra.

Dietro di lui, Narcissa piangeva in silenzio.



***

NdA – ecco il quinto capitolo! Che bello, mi sto ricordando di aggiornare!*_* Di solito tendo a dimenticarmi!xD

In questo capitolo ho voluto proporre due parti quasi completamente opposte tra di loro, in modo che risultasse più evidente il cambiamento che c'è stato in Narcissa e la sua vita in questo arco di tempo. Inoltre, ritengo che fosse una madre affettuosa, anche perché Draco è il suo unico figlio, e che riponesse molte speranze in lui.

Ah! Una domanda. Secondo voi dovrei alzare il rating da verde a giallo? Mi sta venendo il dubbio per la scena del serpente del primo capitolo e per la descrizione della tortura del marchio qui; non è niente di che, ma sinceramente non riesco a decidere! Ditemi un po' voi che ne pensate, grassie ;D

Allora a presto con il capitolo 6!

  
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