1. L'arrivo di Bellatrix
La signorina Bellatrix Black giunse qui a Lestrange Manor in una calda giornata di metà giugno.
La ragazza scese dalla vettura con aria infelice e infastidita. Portava un lungo abito nero, colore evidentemente poco consono alla stagione, ed un grande cappello della medesima tonalità, sotto il quale scendevano morbidi i suoi lunghi capelli corvini. La giovane era alta e snella, si muoveva in maniera elegante, anche se un po' rigida. Da sotto il cappello si intravedevano due belle labbra scarlatte, un naso che oserei definire altezzoso, e due occhi scuri dallo sguardo astioso e distaccato.
Alla sua perfetta educazione nei confronti della padrona di casa andata ad accoglierla, si contrapponeva la sgarbataggine che riservava alle persone di basso rango come il ragazzo che le portava le pesanti valigie, a cui ricordo non rivolse neanche un misero "grazie".
Terminati i noiosi ma necessari convenevoli, Bellatrix fu libera di ritirarsi nella sua stanza.
Era stata sistemata nell'ala est del secondo piano, e la sua era una delle camere più belle: aveva una vista spettacolare su tutta la vallata, e la finestra si apriva accanto all'enorme quercia piantata lì da prima ancora che io venissi costruita.
Appena fu sola la ragazza mise in ordine le sue cose, poi prese una specie di libro marrone con inciso sopra il suo nome e lo poggiò sulla scrivania di mogano accanto alla finestra. Lo aprì e io capii che era il suo diario per via delle pagine scritte a penna che fece scorrere per cercare un foglio pulito.
Bellatrix prese una piuma nera e una boccetta d'inchiostro, come se volesse iniziare a scrivere qualcosa, poi però ci ripensò.
Prese una sigaretta da un elegante portasigarette in argento, e si affacciò alla finestra per fumare.
Quando tra le dita le rimase solo il filtro, gettò via il mozzicone e tornò alla scrivania. La ragazza prese in mano la piuma e iniziò a scrivere sul suo diario…
19 giugno 1971
Sono appena arrivata qui a Lestrange Manor. La casa è molto bella.
La madre di Rodolphus sembra stupida quanto il figlio, e ha una voce acuta e fastidiosa. Quando parla sembra davvero una gallina. Odio dover essere gentile con lei.
Non ho ancora avuto il piacere di incontrare il padre del mio "fidanzato", ma scommetto che neanche lui sarà un gran pozzo di scienza.
Tra qualche giorno dovrebbe arrivare Lucius… spero che il tempo passi in fretta, sono già esasperata dall'orribile famiglia di Rodolphus e non vedo l'ora di poter parlare con qualcuno che abbia perlomeno qualcosa d'interessante da raccontare.
A quanto sembrava, Bellatrix Black non era affatto felice di stare qui. E in effetti penso che nessuno lo sarebbe stato… la signora Lestrange era davvero irritante, per non parlare di suo marito, poi: l'uomo più arrogante e spaccone dell'universo.
Nonostante quella ragazza, in fondo, fosse molto simile ai miei padroni di casa, mi era simpatica. Sembrava intelligente. Intelligente e anche ambiziosa. Mi fu chiaro già dal primo giorno che lei non aveva affatto l'intenzione di limitarsi ad essere la nuova signora Lestrange.
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Non saprei dire cosa, ma c'è qualcosa che non mi convince in questa ficcy. Avevo un sacco di idee, ma non mi sta venendo come vorrei. Proverò a continuarla in questo modo, e se vedrò che non ci riesco cambierò metodo.