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Autore: Pallina    09/10/2011    3 recensioni
"Immaginatevi una Lily Potter di quelle eternamente innamorate,
E un Hugo Weasley completamente preso dalle sue bambinate.
Immaginatevi, poi, una Rose Weasley un po’ mamma nella mente,
E, ancora, uno Scorpius Malfoy frastornato totalmente.
Mischiate tutto insieme con accorgimento,
Ed ecco che avrete la Pozione d’Innamoramento."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PARTE SECONDA

Nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts Scorpius Malfoy era famoso per le sue acute doti nelle pozioni. Doti che, ora come ora, non avrebbe mai voluto avere.

Già, perché il povero Serpeverde si trovava in una losca aula in disuso davanti ad un calderone borbottante con il più malvagio essere vivente che aveva avuto l’onore di conoscere nella sua breve vita.

E no, cari lettori, non stiamo parlando di Voldemort che, al confronto, potrebbe sembrare quasi una nullità. Infatti al fianco del giovane Malfoy si trovava una Lily Potter gongolante, che saltellava da un lato all’altro della piccola stanza, mentre il ragazzo –naturalmente- lavorava in perfetto mutismo.

«Potter, potresti almeno dirmi a che ti serve questa benedetta pozione?» chiese, dopo un’ora di interminabile silenzio, rotto soltanto dalla mielosa melodia fischiettata dalla Grifondoro.

La ragazza si immobilizzò all’improvviso, come se si fosse accorta solo in quel momento della presenza di Scorpius.

«Cosa?» domandò, la voce poco più di un sussurro, mentre i suoi lineamenti prendevano una piega perplessa.

Il Serpeverde alzò i suoi occhi argentei al cielo, esasperato.

«Mi chiedevo a che cosa ti può mai servire questa pozione.» ripeté, stizzito.

All’udire la parole del giovane Malfoy, il volto della studentessa si illuminò di una luce quasi inquietante, mentre si perdeva nuovamente nel mondo dei sogni, dove il magnifico principe azzurro stava arrivando per portarla via sul suo bellissimo destriero.

«Potter, ci sei?» affermò lui irritato, distraendola dai suoi bellissimi -quanto improbabili- sogni.

In fondo era sempre Scorpius Malfoy e Scorpius Malfoy odiava essere ignorato.

E, anche se in quel momento si stava umiliando come mai aveva fatto in vita sua -calcolando il fatto che si trovava alle due di notte chiuso in un’aula a lavorare per una Potter-, un minimo di dignità gli era ancora rimasta e non avrebbe di certo permesso a quella stupida ragazzina di strappargliela via.

«Oh si, scusa Malfoy. È che mi ero persa nella mia immaginazione, non succede anche a te?» Lily lasciò qualche minuto al giovane per rispondere, ma vedendo che questi gli rivolgeva un’occhiata gelida, si decise a continuare il suo discorso come se niente fosse. «Comunque questa pozione mi serve per far innamorare la persona più speciale del mondo di me.»

Dopo quelle semplici -quanto scioccanti- parole, Scorpius pensò veramente di essere arrivato al limite.

Non ci poteva pensare: lui stava preparando una pozione per far innamorare un povero studente di quel diavolo mascherato da angelo?

«C-c-che cosa?» balbettò incredulo.

Un perfido sorriso increspò la labbra di Lily.

«Eh già Malfoy, stai preparando la pozione per far innamorare Lysanderuccio di me!» dichiarò la ragazza, prima che una malefica risata le risalisse alla bocca.

Il giovane non riuscì ad impedirsi dal rabbrividire al sentire la parola “Lysanderuccio” ma, sapendo di non avere scelta –o meglio temendo quello che lei gli avrebbe potuto fare se non finiva la pozione-, si rimise in silenzio al lavoro, cercando –in vano- di dimenticare le ultime parole della Grifondoro.

Forse proprio a causa di queste parole –o forse per ben altri motivi a noi ignoti-, Scorpius non riuscì a rimanere completamente concentrato sulla sua attività e, quando arrivò il momento di aggiungere le piume di Ippogriffo, probabilmente anche a causa della stanchezza che iniziava a farsi sentire, ne versò qualcuna di più –o qualcuna di meno-.

Fatto sta che, appena il ragazzo gettò l’ultimo ingrediente, la stanza fu invasa da forte boato e, pochi secondi dopo, il calderone scoppiò rovesciando su Scorpius e Lily tutto il suo contenuto.

Quello che successe dopo è una leggenda che i quadri di Hogwarts tramandano a qualsiasi studente sia disposto ad ascoltarli.

Infatti bisogna sapere che Lily Potter non aveva un carattere molto facile e, quando qualcuno la indispettiva, poteva diventare una furia. Una bestia. Un mostro.

Per prima cosa si narra che gli occhi le diventassero improvvisamente della stessa tonalità dei capelli, mentre quest’ultimi iniziavano ondeggiarle intorno alla testa, quasi fosse posseduta; inoltre intorno al suo corpo si formava un’aura di luce, che non si sa da dove provenisse; e, per finire, si racconta che non camminasse più, ma levitasse semplicemente in ogni direzione.

Ma questa è solo una leggenda, l’unica certezza che abbiamo fu che il giovane Malfoy quella notte, tornato nel suo letto, non riuscì a chiudere occhio continuando a ripetere che Voldemort era tornato sotto altre spoglie.

 

***

 

Ma questa storia -fortunatamente per noi- ha altri due protagonisti che è impossibile dimenticare e, naturalmente, la vicenda notturna non sarebbe stata la stessa senza la loro presenza.

Infatti, bisogna sapere, che Rose e Hugo Weasley avevano preso da un po’ di giorni a seguire la cugina, forse perché avevano abilmente intuito che stesse tramando qualcosa di losco.

Fu così che, quella sera, mentre la pedinavano in silenzio, la videro entrare in un’aula in disuso con aria cospiratrice. E, cosa ancora più sospetta, pochi attimi dopo la giovane Potter fu seguita da –niente popò di meno che- Scorpius Malfoy.

I due rimasero tutto il tempo necessario nascosti nel corridoio, temendo ad ogni scricchiolio che fosse arrivato qualche professore.

All’improvviso, però, un forte boato e l’uscita di Lily che inseguiva uno Scorpius Malfoy terrorizzato, li fece intuire che qualunque cosa stessero facendo i due studenti non doveva essere andata come previsto e, presi da un’irrefrenabile curiosità, entrarono nell’aula.

Lo spettacolo che li si presentò davanti agli occhi fece tremare Rose che, dopo qualche secondo, era già pronta –bacchetta in mano e detersivo nell’altra, nel caso la prima non funzionasse- a rimediare al tutto, ma un’esclamazione –fortuitamente- interruppe la Caposcuola dalla sua opera di pulizia.

«Dove sono finiti i ragazzi di prima?» chiese una voce roca e gracchiante.

«Chi ha parlato?» saltò subito Hugo, brandendo la bacchetta alla ricerca del possibile pericolo.

«Dove sono finiti i ragazzi di prima?» ripeté la voce imperterrita, ignorando l’affermazione del giovane.

«Chi ha parlato?» balzò nuovamente il ragazzo, ripetendo le medesime mosse di qualche attimo prima.

«Dove sono finiti i ragazzi di prima?»

«Chi-»

Ma prontamente Rose intervenne e, prima che la scenetta avvenuta due volte pochi secondi prima si ripetesse, prese la parola, bloccando con una ponderata gomitata un’eventuale risposta di suo fratello.

«Non sappiamo dove sono finiti, sono corsi via.» affermò gentilmente la Caposcuola, rivolgendosi in direzione della voce senza tuttavia notare nessuno «Può anche farsi vedere, non le faremo del male.»

«Ma voi potete vedermi benissimo.» replicò la voce, leggermente stizzita questa volta.

«Ma veramente io…»

«Un po’ più in basso, signorina

E fu così che Rose si accorse finalmente di un piccolo nanetto, con un capello a punta rosso sulla testa e una salopette azzurra indosso.

«Rose!» strillò Hugo con voce improvvisamente acuta. «È quello di Biancaneve!»

La Grifondoro non poté impedire alle sue iridi nocciola di alzarsi al cielo, esasperata dall’immaturità di suo fratello.

«Si, Hugo. Assomiglia a uno dei sette nani.» rispose sommessamente, come se stesse parlando ad un bambino di quattro anni.

«Oh Rosie, ma la canta la canzoncina?» chiese divertito il giovane Weasley, battendo le mani al petto estasiato.

«No, Hugo. Non la canta la canzoncina.» dichiarò convinta, prendendo una breve pausa prima di continuare. «E adesso fa il bravo e lasciami parlare con il signore.»

«Ma io voglio ascoltare la canzoncina!» strillò nuovamente, incrociando le braccia al petto in quella che doveva sembrare un’espressione decisa.

Rose si ravviò i capelli, ormai arrivata al limite della sopportazione. Non sapeva chi avesse deciso che lei dovesse essere la cugina più matura e fare –sempre- da babysitter a tutti quanti.

«Se fai il buono, magari poi il signore è così gentile da cantartela, ok?» sostenne e, prima che Hugo potesse replicare nuovamente, si rivolse al nano. «Mi scusi, ma lei chi è?»

«Non siete stati voi a fare la pozione, vero?»

La Caposcuola si batté una mano sulla fronte come se improvvisamente le avessero aperto le porte della verità –o meglio la lampadina nel suo cervello si fosse magicamente accesa- : ecco cosa stava facendo Lily con Malfoy dentro quella stanza!

«Veramente no, ma la ragazza che la stava facendo è nostra cugina.» rispose, indicando con un gesto del capo il ragazzo, che rimaneva al suo fianco guardando ammaliato la minuta figura che avevano davanti.

«Questo potrebbe essere un problema. Bisogna trovare al più presto quei ragazzi. La pozione ha avuto un piccolo imprevisto e, se non si scambiano un bacio di vero amore entro tre giorni, verranno trasformati in rospi per l’eternità.»

«Che cosa?» urlò a quel punto Hugo, che sembrava aver repentinamente recuperato le facoltà di intendere e di volere.

«Ci sta dicendo che se Lily e Malfoy non si baciano al più presto verranno trasformati in due rospi?» chiese scandalizzata Rose, mentre le rotelline del suo potente cervello iniziavano a girare alla ricerca di una via di fuga.

«E deve essere un bacio di vero amore. Ora, scusatemi, ma devo andare. Sbrigatevi, avete solo tre giorni di tempo. Se al calare del terzo giorno non ci sarà ancora stato nessun bacio, questa Lily e questo Malfoy prenderanno le fattezze di due rospi.»

«Aspetti, mi potrebbe cantare la canz-»

Ma Hugo non fece in tempo a finire la frase che il nano era già svanito in un Pop.

 

 

 *

 

 

 Ed eccomi qui, puntuale per una volta, con un nuovo aggiornamento!

E che dire di questo nuovo capitolo? Come potete capire le citazioni Disney già iniziano a sentirsi (il bacio di vero amore dopo tre giorni, Brontolo, ect) e si sentiranno sempre di più!

A parte questo volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto, che hanno inserito in preferite/ricordate/seguite, ma soprattutto chi ha commentato questa storia!

Grazie davvero,

un bacione e a domenica prossima!!

   
 
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