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Autore: drunkunicorn30    11/10/2011    3 recensioni
L'egocentrismo fa brutti scherzi, l'irlandese e la sua irrefrenabile voglia di ucciderlo aumenta. Ma lui è perfetto.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

« Allora? Che si guarda? » chiedo incuriosito. Come se non sapessi la risposta.
« Alexander. Mi manca. » eccolo lì.. ti manca? Amore abbiamo finito appena un mese fa le riprese. Siamo ancora in vacanza e Stone ha un debito enorme con me.
« Sicuro che ti manca il film e non qualcos’altro? » come ad esempio noi, o meglio, Alessandro ed Efestione.
« No no. Mi manca il film. » si voltò verso di me, sorrise ed io non potei fare a meno di baciarti. Le tue labbra. Quelle si che mi erano mancate. Avevano quel sapore così buono, ogni volta che ti baciavo, anche solo lo sfiorarsi a vicenda, il mio amore per te aumentava. Era incontrollabile.
Il film era iniziato da soli 10 minuti e già mi stavo addormentando. È mai possibile che io mi trovi noioso persino quando recito?
E.. nulla da togliere a Jared, ma.. sono un’ottimo attore.
« Vado a prendere un po’ di pop-corn. Aspettami qui cole.. » mi svegliò per l’ennesima volta.
« No no amore!! Che ci sto a fare io qui? Eh? Ci penso io.. tu goditi il film. » Fuggì in cucina veloce con un ghepardo. Il fiatone che avevo quando vi arrivai ne era la prova. Non ho più l’età. Allora… cerchiamo una valida via difuga. La finestra? Troppo piccola. La porta d’ingresso? Potrei essere colto inflagrante quindi meglio di no. Mmh.. e se insceneggiassi un suicidio? Così sarebbe costretto a chiamare i carabieri e l’ambulanza, e dal troppo impegno stopperebbe il film. Sono un genio!
Ma…dannato senso di colpa. Non posso farlo.

« Cooooooooooooooole, sei vivo? »
« Sì » purtroppo. « Arrivo tesoro! »
Rientrai nella camera da letto, ho un tempismo perfetto.
«..più tardi dissero che Alessandro non venne mai vinto, se non dalle cosce di Efestione. » Stone me la pagherai.
Intanto Jared si stava sbellicando dalle risate, sembra un contorsionista in preda ad un attacco epilettico.
« Smettila di ridere… Efestione! »
« Alessandro.. s-s-cusa… Hahahahahahahahahahahahahaha.. » continuò per quasi 10 minuti a ridere e a pizzicarmi la pancia con quelle unghie affilate che si ritrovava. Strega! Ecco cos’era.
« Ok, ok.. scusa ma.. ogni volta muoio dalle risate. » ho notato.
« Zitto e mangia questi dannati pop-corn. »
« Agli ordini, mio Alessandro.» si era avvicinato al mio orecchio, sapeva che quella voce, quella frase mi.. mi facevano ribollire il sangue dall’eccitazione. Fù questione di un secondo e mi ritrovai sopra Jared, i pop-corn sparsi per tutto il divano e per terra.. 
« Dillo un’altra volta.. ti prego »
« Mio Alessandro. »
Questa volta non lo feci nemmeno prendere fiato. La mia lingua si era infilata automaticamente nella sua bocca. 
Sentivo la sua mano bollente fare zig zag sulla mia schiena, sempre più giù.. Dio! Mi stava palpando il culo, non lo aveva mai fatto prima.
Mi scappa una risatina.
« Che cazzo ridi? » chiese tra un gemito e l’altro.
« Nulla è che.. hahaha.. mi fai il solletico al sedere, ma ti prego. Non smettere! » lo pregai, e così lui fece.
« Depravato di un irlandese! »  non sono io quello depravato. Sbaglio o è la tua erezione che si sta strusciando contro la mia? Sono al culmine.
« Ho bisogno di te. Ora. » senza staccarmi di un millimetro da lui lo girai di spalle e gli levai la maglietta in un batter d’occhio. Partendo dalle spalle arrivai con la lingua fino all’elastico delle mutande, che provviddi subito a togliere. Presi la sua erezione pulsante tra le mani ed iniziai a fare il mio dovere, mentre Jared, con i suoi gemiti di fece capire che non dovevo smettere per nessun motivo. Arrivato al culmine, lo lasciai andare, era il mio turno ora.

« Pronto? »

Non so nemmeno da dove mi uscì quella frase. Fatto sta che stavo penetrendo il bel culo del mio amato, mi era mancato tutto questo.
Non era una semplice botta e via come eravamo abituati a fare sul set.
No.
Questo era amore.
Chiunque fosse entrato in quella stanza ora, avrebbe percepito nell’aria amore, puro amore..
e naturalmente dopo avrebbe percepito l’eccitazione animale che era in noi. Iniziai a spingere sempre più forte fino a che non venni dentro di lui. Stavo così bene.
Mi accasciai sopra Jared a peso morto. « Mi stai schiacciando il pene, alzati imbecille! » oh no. Il pene no.
« Scusa. Ora mi alzo amore.  »
« Sì però non te ne andare, resta con me stanotte, Alessandro.  » ancora quella voce.
« Dove vuoi che vada eh? Oramai sono tuo. Fino all’eternità. »
Ci stendemmo ancora nudi sul letto, uno di fronte all’altro, mano nella mano, sotto le coperte. “Troppo sdolcinati” penserete.
Si.
Pensatela come volete, io intanto scopo più di voi e allo stesso tempo sono felice come una pasqua.
  
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