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Autore: Kumiko_Walker    11/10/2011    1 recensioni
La storia è raccontata dal diario (che inizia dal 27 Luglio) di una cameriera umana di vent’anni, senza Innocence e senza nessun potere Noah, molto brava nel mettere a posto i capelli, che vive in villa Kamelot. Il suo nome è Alicia Fox. Per sbaglio, finisce per scoprire il segreto dei suoi padroni. E qui inizieranno i guai.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tyki Mikk
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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7 Agosto 18XX
 
Caro Diario,
 
oggi è stata una giornata veramente stressante…
 
Prima di tutto, Morgana mi ha svegliato bruscamente, buttandomi giù dal letto. Oggi era il Gran Giorno. Che Gran Giorno? Ma ovviamente quello in cui i nostri Padroni fanno una grande festa.
 
Il Signor Tyki era eccitato quando me… se, come no, io e lui non volevamo neanche alzarci dal letto questa mattina. Peccato che io ero stata costretta da Morgana e lui del Signor Sheryl e dalla Signorina Road.
 
La Signora Tricia non ha potuto partecipare per motivi di salute.
 
La Signorina Road (per mia sfortuna) mi ha costretto a allacciarle tutti i vestiti che aveva per trovare quello giusto. Alla fine ne ha trovato uno pieno di fiocchi e merletti, che mi ci è voluto un’ora per metterglielo. Poi ha anche voluto che le acconciassi i capelli e ci ho impiegato due ore per far abbassare quelle dannate punte che la Signorina si ritrova >_<
 
Mi sarei strappata i miei di capelli.
 
Come se non bastasse ho dovuto aiutare anche il Signor Tyki, che mi ha portato via un’altra ora.
 
La festa non era ancora incominciata e già io morivo di stanchezza. Ma dovevo tenere duro!
 
Ieri, dopo aver rotto le scatole al Signor Sheryl per circa tre ore (facendogli tutti i lavori possibili), sono riuscita a convincerlo di farmi mettere i pantaloni al posto della gonna. Inutile dire che ero al settimo cielo!
 
Mi trovo meglio nei pantaloni che nelle gonne.
 
Mi ricordo quando il Signor Sheryl mi ha trovato per strada sei anni fa, non ne conosco il motivo, ma dopo aver discusso un po’ con il Signor Adam avevano deciso di portarmi a casa loro, il motivo, però, non l‘ho mai conosciuto, ma io non dubito dei miei Signori, e non gliel‘ho mai chiesto. A quei tempi non riuscivo neanche a parlare, ed io non conoscevo la mia età, potevo fare solo un largo circa ed adesso ne avrei circa venti.
 
Incontrai il Signor Tyki (che aveva i capelli molto più corti, e, secondo me, era molto più affascinante di adesso), che sudò sette camicie per farmi ri-imparare a parlare. Poi, tre anni fa, mi regalò questa croce d’argento. Non conosco il motivo di questo regalo, ma mi fece promettere di non toglierla mai, per nessuna ragione al mondo. Non ho mai capito il perchè di quelle parole, ma acconsentì ed, infatti, io non me la sfilo mai dal collo.
 
Ma torniamo a raccontare la mia giornata massacrante!
 
Dopo che la festa era iniziata, io servivo bicchieri alle dame ed ai signori che erano venuti.
 
Le dame facevano a gara per poter danzare con il Signor Tyki ed a me dava fastidio questo comportamento, ma non dicevo nulla, mi limitavo a stare zitta. Una cameriera come me non avrebbe mai potuto dire nulla contro di loro, sarei stata licenziata, come minimo.
 
Ma proprio oggi avevo le mani ed i piedi molto stanchi, e, per tre volte, quasi non caddi a terra. Una volta feci anche quasi cadere un bicchiere, ma il Signor Tyki si trovava vicino e mi ha aiutato, ringraziandomi per avergli dato un bicchiere, giustificandosi dicendo che aveva proprio voglia di bere qualcosa. Grazie per avermi evitato la brutta figura, Signor Tyki!
 
Ma la serata non finì qui.
 
Quando tutte le dame ed i signori se ne andarono e l’orchestra finì di suonare, portai via tutti i bicchieri. Ed esclamai un - FINALMENTE! - nella sala vuota, visto che anche i miei Signori erano andati a dormire. Essendo l’ultima, nessuno avrebbe notato il mio urlo di gioia. O almeno così credevo.
 
- Perché gridi, Menina? - chiese una voce, apparentemente apparsa dal nulla. Mi voltai di scatto, sapendo bene a chi apparteneva quella voce.
 
- Signor Tyki! - “Menina” è il nome che il Signor Tyki mi ha dato. Significa “Ragazza” in portoghese.
 
- Scusa, ti ho spaventata? -.
 
- No, ma credevo che lei fosse andato a dormire a quest’ora! -.
 
- Buffo, no? Anche io pensavo la stessa cosa! -.
 
Ok, era il momento del silenzio imbarazzante.
 
- Balli? - mi chiese il Signor Tyki, ad un tratto.
 
Quasi io non inciampai.
 
- Scusi? - chiesi, temendo di aver capito male.
 
- Dai, Menina, hai capito benissimo! Una danza innocua tra amici! -.
 
- Ma io e lei non siamo amici Signor Tyki - sbuffai scocciata. In realtà mi sarebbe veramente piaciuto danzare, almeno una volta, con il Signor Tyki, ma io non sapevo ballare e poi lui era il mio Signore!
 
Ed ero anche stufa di quella situazione! Il  Signor Tyki mi tratta sempre con un occhio di riguardo, ma non capisco il perché sono così “importante” per lui!
 
- E poi sono stanca, Signor Tyki, quindi se permette… - lo superai senza problemi, ma sentì un sussurro che mi fece venire la pelle d’oca, quasi come se non fosse lui a parlare.
 
Ci sarà un’altra occasione, non preoccuparti.
 
Ancora adesso le sue parole mi girano nella mente. Cosa intendeva? Bè, ora sono troppo stanca per poter pensare ad una risposta razionale. Quindi… alla prossima volta che scriverò!
 
Alicia
 
 
 
Note dell'autrice: finalmente un nuovo capitolo! Il motivo per cui Tyki ha regalato quella collana ad Alicia lo si scoprirà andando avanti con la storia! Mi scuso per gli errori grammaticali!
   
 
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