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Autore: Serenoide_    12/10/2011    0 recensioni
"Cris guardó il raccoglitore. C´erano canzoni per otto anni di amicizia. Centinaia di canzoni. E di ognuna, sia Cris che Stella si ricordavano esattamente ogni momento di ogni canzone riportata in quel fatidico raccoglitore."
Questa é piú o meno la storia mia e del mio migliore amico. Dico piú o meno perché ci sono delle parti puramente inventate, poiché per quanto lo ami non riesco a entrargli in testa.
Basata sulla musicaquanto sulle passioni. Questo é ció che é.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Bene ragazzi, ora scusatemi tutti, é stato uno spasso sbronzarmi con voi, ma io vado a dormire. Disse stella verso le 5 del mattino. Era un po´brilla, ma si era giá ripresa dalla super-sbronza. Ora aveva solo sonno.
- E tu lo chiami letto quello? – L urló Marco, il piú fatto di tutti
- Sei stato tu a proporre il campeggio, non certo io!
Avviandosi, prese il suo iPod e lo accese, dal momento che doveva farci una bella mezz´oretta di camminata. Nel bel mezzo di „Suicide Sunday“, una canzone che lei letteralmente amava, si sentí battere su una spalla. Sí giró quasi spaventata. Era Cris.
- Come anche solo osi interrompermi durante „Suicide Sunday“? Con quale coraggio Cris Truvinger?
Disse acida togliendosi gli auricolari.
- Scusa – rispose lui, - mi chiedevo solo se potevo tornare in lá con te
Stella rise. – Dormire é necessitá umana, perché non dovresti?-
Cris sorrise di rimando – Magari volevi stare sola. Te ne sei andata tutta di fretta.-
Stella alzó lo sguardo dall´orizzonte e lo spostó su Cris. Come cazzo faceva a essere cosí bello anche dopo una nottata devasto tale? Immaginó se stessa in quel momento: Trucco sbavato, occhi gonfi e rossi, pelle secca e salata, capelli arruffati e ancora umidi dall´ultimo bagno (come erano i suoi vestiti del resto). Proprio non riusciva a capirlo.
- É che sono molto stanca. Dai gnamo, che sennó mi addormento qui.
Cris la strinse a se nella luce dell´alba, col fresco della brezza marina. Stella gli offrí una cuffia e mise una canzone su cui loro si divertivano sempre un sacco, anche solo per il fatto che a Stella piaceva ma era die Jonas Brothers „Things will Never be the Same“. Quella canzone rappresentava cosí tanto per Stella, considerato lo sviluppo del suo rapporto con Cris. Poco dopo si maledí per averla scelta in un momento cosí poco appropriato: due ex amanti in spiaggia all´alba e semi ubriachi. Non era proprio il momento giusto. Si strinse ancora di piú a Cris, anche se ormai il freddo le era entrato nelle ossa.
- Come faccio ad avere freddo? Ho bevuto piú di Barney dei Simpson in una delle sue peggiori crisi! Io sapevo che quando si beve non si ha freddo. Perché diamine ho freddo Cris?
Cris rise, ma non rispose.

*

ARrivati al campeggio, esausti, e ancora leggermente brilli (anche se la camminata li aveva aiutati parecchio). Stella non entró, ma si fiondó letteralmente in tenda e inizió ad armegiare con la roba nella sua valigia. Cris la seguí, in maniera piú delicata dicendole qualcosa come
–Hai la grazia di una farfalla obesa!
Stella fece la finta offesa. Era bella anche col trucco sbavato le guance arrossate i capelli che non erano piú degni di essere chiamati tali e il finto broncio. Sempre col broncio prese il suo beauty case e cercó di alzarsi, per andare a lavrsi. Cadde su Cris che la sorresse Palpandogli ampiamente il sedere. Stella rise. O fece qulcosa di simile ad una risata
- Cris, non hai piú tredici anni!
- Sí ma il tuo culo é ancora bello come quando avevamo tredici anni.
Lei stavolte rise davvero, lo spinse via e uscí dalla tenda. Cris finí di fare le sue cose, prese lo spazzolino e si avvió in bagno anche lui. Si fermó a pochi passi dai lavabi.
Stella, appoggiata sul lavandino si guardava alo specchio scuotendo la testa. A Cris venne un colpo, relizzando che, lei era sempre stata cosí bella. Lungo tutto il tempo che avevano passato insieme. Le cinse i fianchi arriavandole alle spalle,e i loro occhi si incrociarono attraverso lo specchio. Lei inarcó un sopracciglio.
- Allora- chiese – da quanto tempo é che non mi vedi piú devastata a questo modo? C´erano anni che ci riducevamo cosi ogni sera... Mi divertiva soprattutto andare a scuola i giorni dopo…-
Cris non pot´r trattenere un sorriso. Era passato tanto, tanto tempo. Ci pensó su, e se lo ricordó.
- Ti ricordi quando un paio di anni fa mi facesti ascoltare „Horray for Beer“ die Bowling for Soup? Quella fu l´ultima grande sbronza del secolo. Poi io incontrai l´Ale. Ma tu sei sempre belli come lo eri quella sera. Forse lo sei di piú. Magari dipende da tutti i ragazzi che ti porti a letto… Ogni volta che te ne fai uno diventioi piú bella.-
Stella scoppió a ridere. – Questa é la cosa piú ridicola che tu abbia mai detto. E fidati che di idiozie te ne ho sentite dire tante! Sei solo geloso!
Cris non rispose. La bació. Sapevano entrambi di alcool e non poco). Cris la strinse trascinandola in tanda e lasciandola andare dolcemente sul materasino. Lei sorrise (strano), e prendendolo per un passante die jeans lo tiró a sé, facendogni perdere l´equilibrio. Lui come d´abitudine si tasco la tasca.
In quel momento pensó due cose:
1. Dove cazzo ho messo i preservativi
2. Cazzo li ho lasciati dall´Ale. PANICO.
Stella lo riscosse. – O sei molto fatto, o sei molto stupido: los ai benissimo che prendo la pillola. Da abbastanza tempo anche.-
Lui inarcó la schiena. – Scusa, la forza dell´abitudine.

La mattina dopo, quando cris si sveglió, Stella non c´era. Guardó il cellulare. Erano le quattro di pomeriggio, e gli era arrivato un messaggio. Che era di Stella. Perchá mai Stella, che al massimo era in spiaggia – quindi a circa dieci minuti di distanza dalla tenda- gli mandava messaggi?
Poi capí: il testo non riportava nessuna comuncazione o richiesta. Ma una canzone: „Dirty Little Secret“ dei The All- American Rejects.



IL CORNER: COME al solito non ho nulla da dire a riguardo. In piú qui nevica, per cui penso che usciró, invece di stare qui a scrivere minchiate (scusate il termine... Sappiate che non sono una persona molto fine...). Vabbé basta. Vado a giocare con la nnneve ( =a fare qualcosa di utile nella mia vita, che non sia bacare gli utenti di efp aggiungendo capitoli a caso!) Divertitevi a fare qualunque cosa farete dopo aver letto questo simpatico e devo dire parecchio inutile corner =)AH, di nuovo, il titolo del capitolo é un libro. Sí, oltre che ascoltare quantitá di musica esagerate, leggo anche AHAH, non sono divertente, lo so. Comunque il libro é "L´estate di noi due" (titolo tradotto) di Ann Brashares (l´autrice di "4 amiche e un paio di jeans" giusto per intendersi).
  
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