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Autore: Zebraviola    14/10/2011    7 recensioni
Dalla storia: Fu un momento. Sorrise, entrò, spiegò alla commessa cosa voleva fare e uscì con un sorriso enorme in viso. Aveva finalmente trovato il modo migliore per chiedere al suo Kurt di diventare suo marito. Future!Fic Klaine
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marry Me

Marry Me - seconda e ultima parte



Quella sera a cena Blaine, ancora fremente per le decisioni prese in giornata, aveva la testa completamente fra le nuvole.

Oddio spero mi dica di sì.
Ma sei scemo? Certo che ti dirà di sì.

-Il regista è stato molto gentile, anche se l'ho trovato un tantino troppo adulatore. E la protagonista ha una voce eccezionale. Insomma sono molto contenti e io sono contento che loro siano contenti! Ma ci pensi? Kurt Hummel approda su palcoscenici stranieri! L'avresti mai creduto possibile fino a qualche anno fa?-

E se invece dice di no?
Guarda che lo vuole quanto te, anzi forse di più.

-Spero solo di non deluderli. Devo imparare un sacco di battute e ho solo una settimana per farlo. Ma tanto ci sei tu che mi aiuterai ad impararle tutte, vero Blaine?-

Ma siamo sicuri sicuri sicuri che dirà di sì?
Ma certo! Solo uno insano di mente potrebbe dire di no.
Tu dici?

-Ehm Blaine?- chiese Kurt che, non appena realizzato che il moro non lo stava affatto ascoltando, cercò di attirare la sua attenzione sventolandogli la mano davanti.

Io dico che stai facendo un dialogo assurdo con te stesso mentre Kurt ti sta raccontando del teatro.
Ah già.

-Blaine!-
Finalmente il moro si riscosse da quel colloquio tête-à-tête con il suo Io interiore e mise a fuoco l'uomo davanti a lui.
-Non hai minimamente ascoltato quello che ti ho detto vero?- sospirò a metà tra l'affranto e l'arrabbiato.
Blaine, cercando di capire di che stesse parlando, lo guardò con aria smarrita, sfoderando lo sguardo la cucciolo dispiaciuto che fece sbollire la rabbia di Kurt in un battito d'ali. Come sempre del resto.
-Tesoro stai bene? Ti vedo assente.- si premurò allora Kurt.
Blaine diede finalmente segnali di vita sorridendogli e prendendo la sua mano posata sul tavolo, in una dolce carezza
-Benissimo, grazie! Sono solo un po' stanco. Domani ti voglio portare a visitare un paesino bellissimo che ho scoperto stamani, ok?-
Kurt, sollevato dal sentire nuovamente l'esuberanza dell'altro, sorrise di rimando.
-Bene, per questa sera invece che ne dici se facciamo un giretto sul Pier?-
Il Brighton Pier (*) era una delle cose che li avevano colpiti di più non appena arrivati nella città di mare.
Si trattava di un enorme pontile lungo più di mezzo chilometro che ospitava due sale giochi, un luna park e tanti, tantissimi chioschi con zucchero filato, frutta candita, fish&chips, ciambelle, noodle e tanto altro; tutto contornato da musica e luci. Insomma un vero e proprio paradiso del divertimento.
Ma Blaine quella sera non riusciva proprio a pensare a divertirsi, era agitato oltre modo per il giorno seguente.
-Ti dispiacerebbe se invece tornassimo in albergo? Domani sarà una lunga giornata.-
Kurt, nuovamente preoccupato, gli avvicinò la mano alla fronte per tastarne la temperatura.
-Eppure non sei caldo. Sicuro di stare bene? Non sei mai andato a dormire prima delle dieci,-
-Sono sicurissimo Kurt, ho solo voglia di andare in albergo. Non necessariamente per dormire...- concluse lanciandogli un'occhiata calda.
-Ok, adesso sono sicuro che tu stia bene!- rise Kurt -Andiamo!-
Decisero di tornare a piedi, godendosi la passeggiata sul lungo mare.
Kurt gli passò un braccio dietro alla schiena, allacciandosi a lui, e Blaine rispose con il medesimo gesto. Certo, camminare così non era proprio comodo, ma non ci avrebbero rinunciato per nulla al modo.
-È così bello qui, un paradiso!- sospirò sognante il biondo -Perchè non ci trasferiamo in Inghilterra?-
Blaine lo strinse maggiormente facendolo fermare e girare tra le sue braccia, sprofondando gli occhi nei suoi.
-Lo so che questo è un posto bellissimo e se in futuro deciderai veramente di venire a vivere qui o in qualunque altro luogo io ti seguirò. Per me il paradiso è dove sei tu.-
Kurt lo guardò adorante prima di chinarsi a baciarlo talmente appassionatamente e al contempo dolcemente che sembrava non volesse più lasciarlo andare.
Fu il garrito di un gabbiano grande quanto un fenicottero atterrato accanto a loro a farli scendere dalla loro personale nuvolette rosa.
-Solo, magari, evita il Polo Nord.- concluse Blaine riscuotendoli dal torpore saccarinoso che si era impossessato di loro.
In realtà, pensò Blaine, avrebbe seguito il suo angelo anche fino al Polo Nord.

La mattina seguente si alzarono con calma, previa sessione di coccole mattutine, e dopo colazione partirono per Lewes.
Il viaggio non era lungo ma Blaine, un po' per l'agitazione, un po' per l'ostico modo di guidare degli inglesi (sul serio, come diavolo fanno a guidare dall'altra parte?!), procedette con lentezza estenuante.
Parcheggiarono appena fuori dal paese che era quasi ora di pranzo e i due decisero di fermarsi nel primo pub per un rifocillamento.
Dopo aver ordinato Blaine ricontrollò l'ora, notando che era quasi l'una sorrise; la commessa gli aveva detto che la sorpresa sarebbe stata pronta per le due.
Perfetto.
Ma si sa, quando sei convinto che stia andando tutto secondo i piani...
Driiiiiiing
… Squilla il telefono!
-Pronto?-
Ti prego fa che non sia la pasticceria, ti prego, ti prego!
-Signor Anderson? Sono Mary, dalla pasticceria di Lewes.-
Grazie eh...
-Volevo avvisarla che il cuoco ha avuto un piccolo incidente con la torta...-
-Quanto piccolo?- indagò sospettoso lui, cercando di essere quanto più disinvolto possibile sotto lo sguardo indagatore di Kurt.
-Ehm, diciamo che al momento la torta è spalmata su tutto il pavimento tra la cucina e il bancone.- rispose la donna con voce dispiaciuta.
Ecco, è destino. Io e Kurt non ci sposeremo mai!
-Ma non si preoccupi signor Anderson! Gliene prepareremo un'altra non appena finiremo quella che abbiamo iniziato per un altro ordine. Lei dovrebbe solo tardare di un oretta, credo che per le tre sia perfetto. C'è un bellissimo castello qui a Lewes, perchè non porta il suo fidanzato a vederlo?-
Blaine non potè fare ameno di accettare e chiuse il telefono con uno sbuffo.
-Problemi di lavoro?- chiese Kurt con apprensione.
-Mmm in un certo senso. Un membro che sta lavorando ad un progetto molto importante ha avuto un piccolo incidente con un lavoro commissionatogli. Niente di irrecuperabile, ma è solo molto seccante.- spiegò lui, cercando di restare quanto più vago possibile su che tipo di progetto si trattasse.
-Capisco. Mi dispiace che tu abbia delle preoccupazioni durante la nostra vacanza. A proposito, si può sapere perchè un estimatore della musica come te debba avere un miserrimo Driiing come suoneria del cellulare?-
Blaine rise di cuore e si sporse per baciarlo leggermente, era certo che volesse dirglielo dal momento stesso in cui il suo telefono aveva suonato!
Dopo pranzo i due si incamminarono lungo la High Street e Blaine cercò di far concentrare Kurt sulle vetrine alla sua sinistra, rigorosamente dal lato opposto a quello della pasticceria.
Stava per proporre la visita al castello quando il biondo se ne uscì con una frase che gli fece ghiacciare il sangue nel cervello.
-Oh una pasticceria! Andiamo a vedere le torte in vetrina?-
Ok, Blaine riprenditi e inventa una scusa plausibile. Ora!
-Ti prego dopo, adesso ho mangiato talmente tanto che se vedo anche solo un dolce potrei stare male!-
Che schifo di motivazione, speriamo solo che se la beva.
E Kurt se la bevve, incredibile ma vero.
-Però ci possiamo fermare al ritorno. Che ne dici se andiamo a vedere il castello? Mi hanno detto che è molto bello.- continuò lui.
Il giovane si illuminò. Kurt adorava i castelli, in America ce ne erano così pochi! Praticamente tirò Blaine per il braccio lungo tutta la salita che portava al suddetto castello, completamente dimentico della pasticceria.
Per fortuna.
Del castello non rimaneva molto, c'erano solo due torrioni, un pezzo di camminamento di ronda e scale, tante scale.
I due pagarono gli esosi biglietti e, chiave elettronica alla mano, si diressero verso il cancelletto che permetteva l'accesso alle mura del castello.
Il sito era completamente deserto e i due si divertirono un mondo a rincorrersi nel giardino del castello, sembravano quasi due bambini invece dei quasi trentenni che erano.
In una delle stanze del secondo torrione trovarono una sorpresa. Al centro dello spazio esagonale c'era un enorme baule contenente un sacco di costumi medioevali e un cartello: vietato portare i costumi fuori da questa stanza.
-Oh che bello! Vediamo cosa possiamo metterci...- Blaine iniziò a fugare tra i vari indumenti.
-Cosa? Ma hai idea di quanti microbi ci saranno? Quanta gente li avrà provati? Non ci penso nemmeno, mi dispiace! No, niet, nisba!- si impose Kurt.
Blaine intanto, trovato un mantello di finto velluto viola e una casacca verde se li infilò velocemente, corredando il tutto con una spada di plastica e un bastone con una testa di cavallo.
-Oddio Blaine, ma sei serio? Viola e verde insieme? Perfino nel medioevo penso sapessero che sono un abbinamento impossibile!-
Il ragazzo non rispose ma si girò completamente verso di lui e prese a saltellargli intorno simulando un galoppo.
-Oh mio dolce lord, dona un pegno d'amore a questo cavaliere errante che ha attraversato tante lande desolate pur di giungere al tuo cospetto!-
Kurt non riuscì a fare a meno di sorridere come un ebete.
Al diavolo i germi! Avrebbe fatto un bagno nel disinfettante una volta in albergo!
-State sbagliando, mio cavaliere, io non sono un lord, sono una bellissima principessa!- rispose restando al gioco e chinandosi verso il baule per cercare qualche costume che facesse al caso suo.
In fondo trovò una coroncina di tessuto rosa con un lungo nastro dorato e una mantella del medesimo colore.
Blaine, ridacchiando per la sua nuova immagine, gli porse la mano e lo fece salire sul muretto accanto alla finestra.
-Oh mia dolce principessa, sciogli la tua treccia affinchè io possa salire e riempirti di baci!-
Kurt allora prese il nastro dorato e lo tirò verso il suo cavaliere, continuando a ridere. Blaine lo prese tra le dita leggermente, senza realmente tirare, e si issò sulla panchina appena sotto il muretto.
-Eccomi principessa! Nessuna torre è abbastanza alta per impedire al mio cuore di raggiungere il tuo!-
Kurt allora si tolse la coroncina e la posò sul capo del suo cavaliere.
-Ecco, or dunque, il pegno del mio amore.-
-Oh mia principessa, non pensi che mi meriti più di una coroncina di stoffa?- chiese Blaine, sinceramente dispiaciuto dal bacio mancato che sicuramente ogni cavaliere degno di questo nome avrebbe dovuto ricevere a questo punto della storia.
Il ragazzo dinnanzi a lui ridacchiò e lo attirò tra le sue braccia per poi posargli un lievissimo bacio e staccarsi sadicamente.
-Non avrai più di questo prode cavaliere. Per tua sfortuna nella mia epoca non è usanza dare altri tipi di baci in situazioni come queste!-
Blaine, fintamente amareggiato, scese dalla panchina e sporse le braccia verso Kurt che si lasciò andare venendo coinvolto in una piroetta in aria.
-Bene, principessa, è venuto il momento di farti conoscere i baci del mio tempo!- proruppe coinvolgendo il ragazzo in un bacio quasi infuocato dal quale non seppe come riuscì a staccarsi.
-Wow...- esalò Kurt. -Sinceramente Blaine, baci così sono rari! Dovremmo giocare più spesso alla principessa e al cavaliere!-
-Mmm, magari la prossima volta possiamo provare a giocare al Marajà e la sua concubina...- sussurrò lui con voce roca continuando a tenerlo tra le braccia.
Kurt sentì le sue guance imporporarsi per l'eccitazione malcelata dietro alle parole del suo fidanzato.
-Bè direi che allora potremmo anche tornare verso Brighton che ne dici? So che sono solo le tre ma...-
Le tre! La torta! La proposta!
-Direi che è una splendida idea Kurt! Andiamo!-
Il moro si tolse velocemente il mantello e la toga e lo prese per mano, incamminandosi verso l'uscita.
Mentre i due si ritrovarono nuovamente sulla High Street Blaine sperò che fosse tutto pronto per la sorpresa e strinse quasi inconsapevolmente la scatolina di velluto che giaceva nella sua tasca.
Eccola, meno cento metri all'obbiettivo.
-Oh, c'è la pasticceria di prima! Possiamo avvicinarci adesso o hai ancora problemi?-
-N-no, nessun problema.-
Ormai c'erano.
Blaine lasciò la mano del giovane e rimase due passi indietro, affondando la mano in tasca.
-Che torte carine, Blaine! C'è ne è una osa con delle farfalle che sembrano vere, oddio spero non lo siano sul serio! E poi ce n'è un'alt... B-Blaine?- Proprio in mezzo alla vetrina c'era una piccola torta glassata di bianco a due piani, sul ripiano più alto c'era la statuetta di due sposi, bellissimi nei loro smoking bianchi, e sul più basso c'era una scritta elegante in cioccolato: Marry Me Kurt!
Il moro sorrise e quando Kurt si girò di scatto con gli occhi spalancati lo trovò inginocchiato di fronte a lui con una scatoletta di velluto blu aperta per lui. Il soprano sentì immediatamente gli occhi riempirsi di lacrime. Stava succedendo davvero!
-Ehm, credo che la torta e gli anelli dicano tutto ma, insomma, lo sai che ti amo infinitamente. Sei l'aria che respiro, la luce che illumina le mie giornate, il mio paradiso, sei la mia principessa. Permettimi di essere il tuo cavaliere per sempre, sposami Kurt e diventa mio marito. Vuoi?-
Kurt, totalmente spiazzato dalla gioia e dalle lacrime di incredulità si lanciò tra le sue braccia, incurante di posare i suoi pantaloni su un marciapiede sicuramente sporco.
-Sì! Oddio sì! Certo che sì! Assolutamente sì!!!-
Blaine rise felice e spensierato.
-Mi è sembrato di sentire un sì?-
Kurt si sollevò per poi baciarlo subito con estremo fervore.
I due non si resero nemmeno conto del capannello di persone che si era formato intorno a loro ad applaudire né, tanto meno, dei due pasticceri che li guardavano inteneriti dalla porta.
C'erano solo loro due.
Una principessa e il suo cavaliere, insieme per sempre.

FINE





Angolino di Zebraviola
*Questo qua è il Brighton Pier
Anche questa è andata. Credo, comunque, che non scriverò più, almeno per ora, sul mondo di Glee e Cast Glee. Troppo delusa dalla mancanza di recensioni (questa storia per esempio ha ricevuto solo 1 recensione nel primo capitolo). Ormai penso che la gente recensisca solo le ff dove li fanno accoppiare come ricci, vabbè :/
Mi dedicherò solo a HP!
Ad ogni modo siete stati in tanti a leggere e spero che vi sia piaciuta ugualmente, anche se siete tutti più muti di un mimo xD
Vi lascio il link alla mia pagina su Faccialibro.
Cliccate sull'immagine ed iscrivetevi! ^^

Baci a tutti
Chiara

   
 
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