Anime & Manga > My HiME - My Otome
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Autore: hb84    15/10/2011    1 recensioni
Un piccolo viaggio nel tempo, tra Otome e Shinigami.Natsuki improvvisamente si trova catapultata in una vita che non é la sua, malgrado la sia stata molto tempo prima, Shizuru sará sempre al suo fianco.Nella guerra infinita tra bene e male, tra dei e mortali, chi avrá la meglio?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Natsuki Kuga, Shizuru Fujino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza dagli occhi rubino sedeva composta, una tazza di tè in mano, “mi dispiace averla richiamata cosí Shizuru-sama, ma come sa Kuwahara è stata distrutta, le loro Otome hanno trovato rifugio qui da noi, ora quella parte del mondo è sotto i demoni, vorrei chiederle di lasciare da parte per qualche tempo i suoi doveri e dare una mano qui in accademia”, la donna fece una pausa, “lei è la migliore Otome che abbiamo, dobbiamo intensificare l´addestramento delle nostre ragazze, presto ci troveremo sotto attacco”.
La donna dai lunghi cappelli castani sorrise chiudendo gli occhi, “sono qui per questo”, “la ringrazio, come terzo pilastro di quest´accademia fa parte dei suoi doveri, ma sono felice che abbia accettato senza problemi, devo solo chiederle una cosa”, fece una pausa, “ tra le ragazze di Sakurgabe c´è n´è una che potrebbe procurarci qualche problema, ha una capacitá non del tutto chiara, i suoi poteri non sono ancora stabili”, qualcuno busso alla porta, “avanti” disse il presidente, “mi voleva vedere Maria-sama?”, “ oh .. prego si accomodi presidente Himeko-sama, lei è Fujino Shizuru, ametista dal sorriso incantevole, si occuperá dell´addestramento intensivo, vorrei che lei le spiegasse i problemi di Axel”.
La donna sulle prime non sapeva cosa dire, sorrise agli occhi rubino, “ bé prima di tutto il suo nome non è Axel. Cosí la chiamó la prima volta Hikari, e tutti abbiamo iniziato a chiamarla cosí, il suo nome è Kuga Natsuki. Arrivó da noi quando era molto piccola, forse un anno, sua madre l´abbandonó, per via dei suoi poteri credo, è una brava ragazza, intelligente, ma non si applica, il mondo per lei è sempre nero, credo sia per questo che a volte non riesce a controllarsi, ma cosa piú importante è che non deve materializzare, non deve richiamare il suo elemento”, fece una pausa, il viso delle due donne erano un punto interrogativo,
 “ l´unica cosa che Amane-sama ha scoperto con gli anni è che probabilmente il suo elemento è il Chi, riesce ad assorbire energia da qualsiasi cosa, durante l´attacco è riuscita a formare una barriera, ma il colore era blu trasparente, mai vista una cosa del genere, alcune volte l´ho vista spostare oggetti con la forza del pensiero, ma questo è tutto”.     
                                                                               
 
 
In classe erano stati aggiunti molti posti, le ragazze delle due accademie ora studiavano insieme, Axel guardó fuori dalla finestra, quanto avrebbe voluto scappare, correre per le strade sconosciute di quel posto, ritornó al pensiero alla sua Ducati, probabilmente era distrutta, “ oggi pomeriggio farete la prima lezione con Maister Fujino Shizuru, avete l´onore d´aver la migliore Otome a vostra disposizione, cercate d´approffitarne”, le voci delle ragazze si fecero piú forti, Axel riuscí a sentire diverse cose. È la donna piú bella che io abbia mai visto. Hai visto il suo sorriso. È cosí elegante. Sciocchezze pensó, l´unica cosa che le importava era uscire di li, e allenarsi finalmente, voleva tornare a volare, ma chissá poi se quegli orecchini glielo avrebbero permesso. “Axel?”, “ sì professore?”, “lei invece d´allenarsi deve raggiungere Yoko-sama nel suo studio, ha bisogno di rendere sicuro il suo materialize”, “cosa? Ohhh andiamo prof. Io voglio allenarmi, non è possibile”, “ mi dispiace, questi sono i suoi ordini”.
 
 
La stanza era illuminata da lampade alogene, i computer producevano degli inquietanti rumori, “ Yoko-sama, voleva vedermi?”, “entra Axel, entra”, disse una voce che sembrava provenire dal nulla. La ragazza dagli occhi verdi chiuse la porta alle sua spalle, “eccomi, sono subito da te”, saltó fuori da una porta a sinistra, sistemandosi i cappelli, “mi dispiace averti fatto aspettare, ma Haruka-chan aveva dei problemi che ho dovuto risolvere immediatamente”, la donna alle sue spalle era rossa in viso, “ Yokoooooo”, Axel si mise a ridere, “non mi dovete spiegazioni”, “conosci Haruka-chan?”, “no, non ho avuto il piacere”, disse scoppiando a ridere, anche Yoko scoppió in una fragorosa risata, “ehii voi due? Avete finito di prendere in giro, io sono Haruka Armitage, Suzu no Kogyoku, Topazio della Sfera Continentale, al servizio di Yukino Chrysant”, “con il quale hai un rapporto speciale vero? Haruka?”, la donna ribbolí di rabbia, ed esplose.
“ Yokoooo, ti spezzo come un ramoscello”, Axel si mise una mano davanti alla bocca, ma poi non resistette e scoppió in una risata ancora piú grande di prima, Haruka fece due passi verso di lei ma poi improvvisamente si bloccó, “ ma come diavolo hai fatto?”, Axel rialzó il viso, intorno a lei una barriera blu trasparente, “non era mia intenzione mi scusi Haruka-sama”, “ferma Axel, voglio provare a fare una cosa”, la donna prese un strano affare, lo accese, e questo si mise a fare dei rumori, le luci si accendevano e spegnevano, “ credo che tu inconsciamente abbia attivato una difesa, quando Haruka-chan si è avvicinata a te hai sentito che non aveva intenzioni buone, e l´hai attivata”, Haruka la guardó perplessa, la sua idea era stata quella di mettere paura a quella ragazzina dagli occhi verdi, no di farle del male, “ hai mai provato la stanza della sfida?”, chiese sorridendo Yoko, “no, di solito mi mandano in quella della meditazione”, le due donne si misero a ridere, “devi avere un bel caratterino Axel”, disse Haruka.
 
 
“Haruka materializza”, la donna eseguí l´ordine, il suo abito da otome era verde e giallo, il suo element era una palla chiodata con una lunga catena che ad Axel sembrava particolarmente pericolosa, “ dobbiamo proprio farlo?” chiese esitante, “ sei in pericolo difenditi” disse Haruka, quando ora mai aveva giá lanciato il suo attacco.
La barriera divvene piú grande e respinse l´attacco, “bene ora sappiamo che malgrado il colore sia diverso, è una barriera difensiva, prova ad attaccare Axel”, “ ne è sicura?”, “non ti preoccupare se la mia teoria è esatta dovresti riuscire a farlo”.
Axel materializzó, per la prima volta dopo essere stata colpita dal raggio d´argento, la sua veste non era cambiata, pantaloni neri maglietta bianca, richiamó il suo element, una lunga e grossa spada, Yoko pensó che assomigliasse a quella di uno Shinigami, un lungo laccio bianco era legato all´elsa, “ok Haruka-chan preparati, Axel attacca”, la ragazza non esitó, il lungo nastro si srotoló la spada inizió a brillare, e colpí la barriera di Haruka che dovette schivare il colpo, “ok ragazza ora iniziamo a fare sul serio”, disse la donna rilanciando la palla chiodata.
Lo scontro sarebbe potuto durare ore, ma in quello spazio le due Otome potevano solo limitarsi, sia come attacchi sia come potenza, “ok ok, ora basta”, le due la guardarono, “avevo appena iniziato a scaldarmi”disse Axel riassorbendo la sua veste, Haruka si diresse verso di lei, le mise una mano sulla spalla, “sei in gamba ragazza, quando sarai in grado di controllare tutti i tuoi poteri voglio una sfida, all´arena, vecchio stile”, “ ci puó contare Haruka-sama”.
 
La prima parte della giornata era andata meglio del previsto, Haruka-sama almeno non l´aveva trattata come un idiota, non si era preoccupata del fatto che non aveva dovuto materializzare per creare la barriera, non le aveva chiesto niente, si era limitata ad attaccarla, mano a mano sempre con piú forza, ma la sua aurea era rimasta uguale, non aveva attivato il child, era al minimo sforzo, guardó nuovamente fuori dalla finestra, le altre Otome si stavano ancora allenando, decise di dare uno sguardo da piú vicino.
 
 
La donna dai lunghi capelli castani sedeva con lo sguardo verso le Otome, chiuse gli occhi per un istante, quanto sarebbe stato bello scappare da li, pensó, anche se era un suo dovere l´annoiava stare li ad addestrare ragazzine, ad un tratto riaprí gli occhi, si sentiva osservata, il suo cuore improvvisamente cominció a battere piú forte.
TUM TUM TUM TUM TUM . Cos´era quella sensazione di dolore che si sentiva addosso, forse non era dolore, era…. Passato, si era un passato lontano, una sensazione che non ricordava, la mancanza di qualcosa o di qualcuno?
 
 
TUM TUM TUM TUM , lo sguardo improvvisamente era rivolto verso lei, ma non poteva averla vista, era seduta sotto un albero e osservava da lontano, quella donna i suoi lunghi capelli, perché aveva una sensazione di dolore proprio nel profondo del cuore?
Improvvisamente le mancó il respiro, poi ricordó, proprio qualche giorno prima era successo la stessa cosa, e poi….
“ Slaveeeeeeeeeee”, urló.
 
Il cielo divvene nero, a sud di Garderobe comparve uno Slave, la donna dagli occhi rubino materializzó e si lanció all´attacco senza nemmeno pensarci -chi aveva urlato?- si chiese proprio un paio di secondi prima che il nemico comparisse?
Axel corse verso Hikari, “stai dietro di me, non aver paura”, lo slave era molto grande, era come uno di quelli che aveva attaccato Sakurgabe, “non riuscirá ad abbatterlo da sola, ha una barriera”, proprio in quel momento Shizuru diede sfogo al suo primo attacco, che s´infranse contro la barriera, maledizione pensó.
Haruka corse in suo aiuto.
Due delle Otome piú forti continuavano ad attaccare ma malgrado i loro sforzi la barriera respingeva la loro energia, “dobbiamo liberarci di quell´affare” disse Haruka, “non riesco a penetrare nella barriera”, “lascia fare a me”, la donna dalla veste gialla e verde richiamó il suo child la sua aurea aumentó esponenzialmente, attaccó.
 
 
Il colpo venne respinto e la colpí in pieno, svenne e inizió a cadere verso terra, Shizuru si lanció all´inseguimento della sua rivale di sempre, non riusciva a raggiungerla.
Una luce bianca comparve sotto di lei, una ragazza dai capelli blu salí in cielo ad una velocitá che non aveva mai visto prima, raccolse il corpo di Haruka al volo lo depose a terra e si rilanció, passandole accanto i loro occhi s´incrociarono, verdi, i suoi occhi verdi, il dolore al cuore si fece sentire piú forte di prima e poi ricordó.
 
 
MILLE ANNI PRIMA
 
Due mani cinsero il suo volto, gli occhi verdi la guardarono dritta in faccia, “te lo prometto”, era sincera lo sapeva, avrebbe fatto qualsiasi cosa per tornare da lei, proprio in quel momento, mentre stava per morire si accorse di quanto amava quella donna, non poteva vivere senza di lei, “torneró,…. aspettami, non dimenticarti di me, ….portami nel cuore”, si spense.
 
 
DALL´ALTRA PARTE DEL MONDO
 
L´uomo aprí gli occhi di colpo, “ si sono incontrate”, “diamo inizio all´attacco?”, “no, la fenice si deve ancora risvegliare, deve arrivare al massimo del suo potere per potere aprire la porta dell´oracolo”, “ ma non riusciremo a controllarla …”, l´uomo anziano seduto sulla sedia lo zittí alzando una mano, “questa volta abbiamo un asso nella manica”.
 
 
 
GARDEROBE
 
Axel si lanció all´attacco dello slave, doveva proteggere Hikari, ma anche tutte le Otome, e nel suo cuore qualcosa si stava rompendo, il ghiaccio, gli occhi rubino pensó, la donna era dietro di lei, pronta a riattaccare.
Partí un colpo dal nemico, venne schivato da entrambe, finí a terra dove le Otome piú grandi aveva formato una barriere, e lì si spense.
Devo attaccare, ma come posso fare, la barriera respingerá il mio colpo, a meno che, io non possa entrare pensó.
Intorno al suo corpo tornó la luce blu trasparente, si lanció a tutta velocitá contro lo slave, fulmini di vari colori si formarono al momento dello scontro e poi riuscí ad entrare, lanció la sua Silver Ice contro il nemico, lo centró in pieno.
La spada rilasció il suo potere, formando una strato di ghiaccio intorno al nemico, in quel momento la barriera si spezzó e Shizuru attaccó con le sua coppie di spade che ricordavano una naginata, lo slave si distrusse davanti ai loro occhi, l´onda d´urto dell´esplosione fece volare l´Ametista, Axel corse verso di lei, andrá a sbattere contro le vetrate dello studio del preside se non la fermo pensó, con una mano le prese la spalla, fece una capriola sopra di lei e le finí alle spalle mettendosi tra il suo corpo e le vetrate, la barriera protettiva si attivó, la donna finí contro il suo corpo, la pace che sentí la fece tremare.
Il cielo si squarció di bianco, il calore intorno al suo corpo era immenso, dalle sue mani apparvero due sfere, una di fuoco e una di ghiaccio, la spada era davanti alla ametista, senza rendersene conto, Axel la prese con entrambe le mani cingendo la donna, in quell´istante Silver Ice si trasformó, divvene una doppia lama, in mezzo un disegno, una Fenice Bianca.
La donna dai capelli castani svení, Axel rifoderó la spada, e la prese al volo, scendendo lentamente a terra si accorse di quanto era bella, non erano bugie le voci delle ragazze durante la lezione.
Haruka che nel frattempo si era ripresa corse verso di lei, “sta bene?”, “credo sia solo svenuta”, “ma cosa diavolo è successo lassu? La tua veste ha cambiato colore”, Axel si guardó, ora era completamente bianca, nel petto era apparsa una protezione, argento, dai polsi ai gomiti aveva altre due protezioni dello stesso colore, le mani erano protette da guanti neri, ai piedi due stivali, ricordavano quelli da moto.
Sfoderó la spada, le sue dimensioni erano cambiate, ora era piú lunga e pesante, e quel disegno, cos´era quel disegno? Fenice Bianca, “sembra che tu non sia ancora al massimo del tuo potere”, disse Haruka, “non ho richiamato il child, non l´ho dovuto fare, questo significa che…..”, “ il tuo materialize non è completo”, cosa diavolo stava succedendo? forse era colpa del raggio d´argento che l´aveva colpita?
  
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