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Autore: Klaineinlove    16/10/2011    3 recensioni
Kurt e Blaine sono sempre stati amici d'infanzia ma a sedici anni si dividono.
Dopo anni di separazione improvvisamente Blaine ritorna ma Kurt sa bene che nel suo migliore amico c'è qualcosa che non va. Ormai grandi entrambi capiranno che l'amicizia non è solo quello che vogliono l'uno dall'altro
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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All’età di sei anni Kurt Hummel si ritrovò senza una madre. La malattia gliel’aveva strappata dalle sue piccole e deboli braccia.
Kurt però aveva sempre il suo papà e soprattutto aveva Blaine.
Blaine Anderson aveva la sua stessa età anche se si dimostrava più piccolo essendo qualche centimetro più basso e troppo magrolino ma agli occhi di Kurt era perfetto.
I due bambini si erano conosciuti a scuola istaurando subito un rapporto di amicizia che sembrava non aver mai fine. Kurt passava tutto il giorno a casa Anderson la mamma di Blaine gli preparava i biscotti per lui e suo figlio e loro passavano intere giornate a giocare insieme.
Kurt sembrava aver trovato una seconda famiglia anche perché con il suo lavoro Burt Hummel era occupato tutto il giorno e di certo non poteva lasciar solo il piccolo Kurt che però era più che felice di passare i pomeriggi con Blaine.
I due ragazzi avevano trovato subito affinità nella scuola dal momento che avevano sempre avuto gusti diversi da altri bambini che preferivano sporcarsi nei giardini dell’istituto mentre loro sedevano sotto piccoli alberi fingendo di prendere il thè con un servizio di piatti che Burt aveva comprato a suo figlio che aveva tanto insistito per il suo compleanno.
Kurt e Blaine non litigavano mai, tranne per la volta in cui Kurt provò a difendere Blaine da due ragazzi più grandi di loro, perché veniva preso in giro per i suoi occhiali troppo tondi che gli ricordavano il maghetto Harry Potter. Blaine si era imbestialito perché continuava a ripetere a Kurt che lui era capace di difendersi da solo.
Furono le ore più lunghe ed insopportabili per entrambi, tanto che la sera Blaine si presentò a casa sua con dei biscotti preparati dalla mamma ai quali gli venne dato il nome di “i biscotti della pace”.
 
Entrambi non riuscivano a stare separati, anche quando Blaine dopo aver giocato a pallone sotto la pioggia si beccò la febbre, Kurt fingeva di andare a casa sua per giocare con le sorelle dell’amico ma poi si infilava nella sua cameretta e sotto alle coperte con lui gli raccontava le sue vicissitudini a scuola.
I due bambini amavano dormire insieme e ai genitori di Blaine e anche al papà di Kurt stava bene, erano piccoli e insieme si tenevano compagnia la notte e si consolavano se facevano brutti incubi.
All’età di dodici anni entrambi cresciuti capirono che i loro gusti riguardo alle ragazze rispetto agli amici di scuola erano completamente diversi.
Kurt fu il primo a confessare di non provare nessun piacere nel baciare una ragazza: gli era successo durante una festa di compleanno durante un gioco dovette baciare una ragazzina e lui nonostante l’ansia e la vergogna non riuscì a provare nulla in quel bacio quasi costretto dalle regole del gioco.
Blaine invece capì i suoi gusti ogni volta che giocava con gli amici a pallone, rimaneva fin troppo a fissarli mentre gli passavano la palla o gli davano pacche sulle spalle quando giocavano insieme, Blaine amava quei momenti con i suoi amici.
Quando entrambi lo confessarono non erano stupiti ma comunque si promisero di restare migliori amici e di continuare a dormire insieme perché per loro nonostante entrambi fossero gay non c’erano nulla di male, si consideravano quasi come fratelli.
All’età di quattordici anni Blaine riuscì a trovare un ragazzo. Questo in un primo momento riempì il cuore di gioia di Kurt ma poi notando sempre l’assenza del suo amico perché passava tutto il tempo con il suo fidanzato segreto, si pentì di essere così felice per lui e spesso Kurt si chiedeva quando fosse successo a lui di trovare un fidanzato e provare finalmente a baciare qualcuno.
Notato il distacco tra i due, Blaine dopo la sua festa di compleanno invitò Kurt a vedere per la prima volta un film Horror…risultato?Passarono la notte svegli con Blaine che consolava Kurt dicendogli che non sarebbero stati rapiti dagli alieni e che nessun fantasma sarebbe uscito dallo specchio della sua camera.
A sedici anni ci fu un cambiamento nella vita di Blaine. Un pomeriggio Kurt era nella sua camera, ormai grande così da poter restare solo, e mentre ascoltava buona musica incollando alcuni capi d’abbigliamento ritagliati da alcune riviste, il ragazzo dai folti ricci corse nella camera di Kurt abbracciandolo fortemente raccontandogli la sua prima volta.
Kurt rimase spiazzato dal racconto dettagliato che Blaine dava così emozionato di quello che gli era successo mentre nel suo cuore Kurt si sentiva sempre più solo.
Poi tutto cambiò. Richard il padre di Blaine grande chirurgo aveva avuto un lavoro lontano dalla piccola città di Lima.
I cuori dei due amici si fecero in mille pezzi, il pensiero di perdere completamente l’amicizia di Blaine fece crollare del tutto Kurt che pensava che ormai senza di lui non sarebbe riuscito ad andare avanti. La sera prima di partire Blaine portò due piccoli anellini da mettere al mignolo come segno della loro amicizia che non sarebbe mai finita.
 
Ora all’età di ventuno anni Kurt durante una lezione universitaria continuava a fissarsi quel piccolo anello troppo grande per entrare al suo dito così aveva comprato una catenina da mettere al collo da portare sempre con se. Kurt e Blaine non si sentivano da ben sei anni ma nonostante questo Kurt aveva sempre indossato quel piccolo oggetto che gli ricordava il suo amico d’infanzia.
“Allora mi ci accompagni Kurt?”
Kurt scosse la testa voltandosi verso la sua amica
“Dove?” gli chiese e Mercedes capì che come al solito il suo amico si era perso in qualche ridicola fantasia.
“A ritirare i libri nella biblioteca”
Kurt annuì “certo, devo ritirarli anche io andiamo”
Non ci misero molto per arrivare alla biblioteca e mentre Mercedes si faceva aiutare da una ragazza Kurt pensò di prendere da solo i libri da uno dei scaffali più alti della biblioteca. Purtroppo le sue dita affusolate fecero scivolare il libro dalle sue mani che cadde dritto sulla testa di un ragazzo che era proprio sotto di lui mentre prendeva dei libri nello scaffale in basso.
“Oddio perdonami” urlò Kurt portandosi le mani alla bocca. Il ragazzo lentamente si alzò grattandosi la testa “tranquillo, credo che il mio cervello sia ancora sano”
Kurt lo fissò e notò che era l’assistente di uno dei professori dei corsi che seguiva. Perfetto.
“Sono dispiaciuto, sono sempre così sbadato” Kurt riprese dal pavimento l’arma del delitto stringendolo forte mentre il ragazzo biondino sorrise con tutta tranquillità.
“Non ci sono problemi ma cerca di accaparrare gli assistenti dei tuoi professori in altri modi”
Kurt spalancò gli occhi, probabilmente questo ragazzo lo aveva notato ai corsi
“Oh…io..no ma cosa pensi..” il biondo rise di gusto
“Ti sto prendendo in giro tranquillo” gli fece l’occhiolino e fece per andarsene.
Kurt rimase qualche istante immobile fissando quel ragazzo andare via, ma poi la voce di Mercedes lo chiamava segno che le crocchette per pranzo potevano finire da un momento all’altro.
Dopo pranzo i due amici camminavano per il campus. Kurt aveva la camera lì con Mercedes, avevano avuto il permesso dopo una lunga e vittoriosa discussione prima con una segretaria e poi con il rettore dell’istituto, e soltanto nei weekend tornava a casa da suo padre Burt che intanto si era risposato con un’altra donna alla quale Kurt le voleva un mondo di bene.
“Non riesco a conciliare questi orari devono esserci degli errori” Kurt continuava a camminare con i libri sotto al braccio e con il foglio sotto al naso mentre leggeva attentamente l’orario delle lezioni che non combaciavano tra di loro.
“Tesoro se vuoi passiamo in segreteria” gli disse dolcemente l’amica mentre gustava un gelato alla panna. Ma mentre camminarono la ragazza non fece in tempo ad avvisare Kurt che quest’ultimo andò a scontrarsi contro qualcuno e cadde dritto a terra.
“Ma che…” Kurt provò ad alzarsi immediatamente voltandosi per vedere se i suoi costosi Marc Jacobs si erano macchiati di terreno
“Tranquillo sono puliti” gli disse una voce che Kurt non riuscì a riconoscere. Quando si voltò il volto di quel ragazzo gli era familiare: capelli ricci occhi color miele.
“Scusami non ne combino una giusta oggi” disse mortificandosi Kurt nonostante non riuscisse a staccare gli occhi da quel ragazzo posto di fronte a lui.
“Carina questa” rise beffardo il bruno allungando la mano verso il collo di Kurt fino a prendere la collanina, Kurt si tirò subito indietro con l’intendo di proteggere quell’oggetto prezioso.
Il ragazzo rise ancora una volta ancora più forte che fece innervosire Kurt, perché diamine quella radiosa risata era così familiare?
Il ragazzo allungò la mano verso la sua tasca e ne fece uscire un ciondolo con lo stesso identico anello che Kurt portava al collo.
Solo allora fu troppo chiaro: i capelli, gli occhi, la risata…lui era tornato!
“Non ci posso credere…Blaine!”
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Rieccomi con una nuova Klaine. Ne avevo iniziato a pubblicare un'altra ma poi l'ho eliminata. Sinceramente questa non  so che fine farà io vorrei proseguirla ma non so se ne vale la pena. Ora siamo solo all'inizio c'è da scoprire perchè Blaine è ritornato e altre cose che accadranno, ma mi farebbe piacere sapere se per voi vale la pena continuare o no! Grazie in anticipo!
   
 
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