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Autore: Marti_PenguinOwl    19/10/2011    4 recensioni
-ADESSO BASTA MI SONO STANCATA DELLE TUE SCUSE!!!- esplose una ragazza alta, bionda e molto attraente. -Amore credimi è la verità sono stato fuori… per lavoro- disse un ragazzo alto, con i capelli neri raccolti in delle treccine che gli ricadevano sulle spalle. Indossava vestiti XXL e una fascia gli copriva la fronte... Se vi abbiamo incuriosito... Leggete questa storia ^^ MARTY E SAMY
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno ragazze!:D Scusate il ritardo, è tutta colpa mia (Marty) la scuola mi uccide! D:
Ecco il nuovo capitolo! Enjoy!

 

…Ritorno a casa…

 

La mattina dopo Tom arrivò in ospedale molto presto. Entrò nella stanza del fratello e lo trovo già vestito che faceva su e giù per la stanza.
-Buongiorno Bill,- lo salutò. -Sei pronto, possiamo andare?- 
-Sì, certo andiamo ma prima passiamo a prendere mio figlio alla nursery.- disse, abbozzando un sorriso. 
-Sai bene che prima di prenderlo dobbiamo parlare con i medici, non sarà facile Bill, se il piccolo ha ancora bisogno di cure è un bene che al momento si trovi qui.- 
-Mio figlio starà meglio a casa, con il suo papà e al sicuro da questa schifosa struttura che mi ha imprigionato per un mese.- sputò acido, puntando gli occhi in quelli del fratello.
-Va bene fratellino, vediamo cosa possiamo fare, però adesso cerca di stare tranquillo.- sospirò e si diresse con Bill al box informazioni, dove una donna sui trent’anni lavorava al computer e sfogliava pigramente delle cartelle. Si avvicinarono e Tom si schiarì la voce. La donna alzò gli occhi e sorrise.
-Buongiorno, prego desiderate?- chiese con voce cortese. 
-Buongiorno, ecco vorremmo parlare con il dottor Axmann.-
-Il dottor Axmann in questo preciso istante è in sala parto, se volete potete attendere nella sala d'aspetto penso che siano sul punto di finire.-
-D'accordo attendiamo qui, grazie signora.- Tom le sorrise.
-Di niente, si figuri.- mormorò lei mentre riprendeva il suo lavoro.
-Bill vieni, sediamoci qui.- lo portò verso delle sedie di plastica blu attaccate alla parete e notò che il fratello era pensieroso. -Cosa c'è?-
-Niente… è che…- sospirò e scosse la testa. -Dopo tanto tempo e tanta assenza potrò finalmente abbracciare mio figlio e conoscerlo.-
-Beh sai, il bello di essere padre per la prima volta è l'emozione di conoscere il proprio figlio.- gli sorrise e per un attimo Bill sentì il forte impulso di abbracciarlo. Nello stesso momento la sognora di qualche minuto prima si muoveva verso di loro.
-Signori Kaulitz, il dottor Axmann è appena rientrato nel suo studio, se volete potete entrare.-
-Oh la ringrazio tanto, certo andiamo subito, vieni Bill.- si alzarono e si avvicinarono allo studio del medico, bussarono un paio di volte, poi una voce profonda rispose dall’interno.
-Avanti, prego.- Tom spinse la porta e furono dentro.
-Buongiorno dottor Axmann, ci scusi il disturbo.-
-Buongiorno, voi siete?- chiese il medico alzandosi e stringendo la mano ai due ragazzi.
-Noi siamo Tom e Bill Kaulitz e siamo qui per il bambino che è nato due giorni fa, Thomas William Kaulitz, si trova ancora alla nursery, la madre è morta il giorno dopo il parto.- il chitarrista lanciò un’occhiata al fratello, che fece un passo avanti e disse:-Sì esatto, quel bambino è mio figlio.-
-Ah! Sì, adesso ricordo bene, sì la madre è morta per arresto cardiaco improvviso, povera ragazza non se lo meritava, era ansiosa della nascita del figlio.. ho fatto partorire io la signora Kaulitz, mi dispiace per sua moglie signor Kaulitz, condoglianze.- disse il medico, levandosi gli occhiali e guardando Bill con apprensione. L’entusiasmo del cantante scemò.
-...Certo, grazie.- sussurrò abbassando lo sguardo.
-Siete venuti per sapere come sta il piccolo e per vederlo?- chiese Axmann, cambiando abilmente argomento.
-Non solo per quello dottore, ecco noi volevamo sapere se il bambino poteva lasciare l'ospedale oggi stesso.- disse Tom. 
-Oh beh, mi dispiace signor Kaulitz ma purtroppo il bimbo è nell'incubatrice e lo stiamo mettendo in condizioni di poter essere più sano quando sarà uscito da qui, per le poppate stiamo usando il latte in polvere non potendo più usare quello della madre.-
-Io invece voglio che mio figlio esca da qui adesso, la prego è essenziale per me.-
-Temo che sia impossibile signor Kaulitz, lei deve capire che il bambino è nato da poco ed ha bisogno di alcune cure per poter affrontare al meglio la vita di fuori.- il medico sorrise bonario cercando di convincerlo.
-Di questo non deve preoccuparsi, a casa ha tante persone che mi aiuteranno a prendermi cura di lui.- ribatté Bill.
-Non metto il dubbio tutto questo ma signor K...-
-La prego dottore, io so essere molto scontroso quando voglio, soprattutto quando si tratta della mia famiglia e poi sono stato in coma per un mese. Quando mio figlio è nato io ero fra la vita e la morte, quando mia moglie è morta io non lo sapevo ed ora lo so e il mio dolore è troppo grande, quindi la scongiuro dottore, se lei mi impedirà di portare via mio figlio io posso diventare scontroso.- ripose in tono calmo, anche se tutto era tranne che calmo.
-Va bene signor Kaulitz, io alla fine comprendo il suo dolore e quello che state passando adesso quindi ora vi do delle carte da firmare per le dimissioni del bambino e poi vi condurrò alla nursery per andare a prenderlo. Nel frattempo telefono lì per far sì che lo preparino.-
-La ringrazio dottore, lei non sa quanto le sia grato in questo momento.- 
-Si figuri.- gli sorrise e poi i due ragazzi uscirono dallo studio e andarono alla nursery. 

-Signor Kaulitz qui c'è un bimbo che è ansioso di vedere il suo papà per la prima volta.- l’infermiera uscì dalla stanza con un fagottino tra le braccia, sorridendo. Porse il piccolo al cantante e lo osservò. Non appena lo prese tra le braccia, Bill si sentì l’uomo più felice della terra.
Quello era suo figlio. Sangue del suo sangue.
-Oh piccolo mio, ciao sono il tuo papà, sì il tuo papà piccolo, perdonami se durante la tua nascita non sono stato presente ma combattevo per poter vivere e stare accanto a te e alla...- gli si formò un groppo in gola, lo mandò giù e continuò:-mamma, che ora.. ora non c'è più, no piccolino lei, lei è volata in cielo e ci sono io per te, adesso andiamo a casa.- sentì le lacrime inondargli il viso e non seppe mai dire se fossero lacrime di dolore per la sua Kamilla, o di gioia per il piccolo Thomas, che lo guardava con gli occhi spalancati e sorrideva entusiasta. 
-Bene, adesso possiamo andare Bill. A proposito, hai firmato le tue dimissioni?- disse Tom, prendendo la mano del bambino, che la strinse attorno al suo enorme pollice. Bill tirò sul col naso e disse:-Sì, ho fatto tutto quindi andiamo via.- Tom si schiarì la gola e guardò il fratello, che non staccava gli occhi da Thomas.
-Prima di venire a prendere te in camera, sono passato all'obitorio e mi hanno detto che porteranno Kamilla a casa...- si fermò aspettando una reazione da parte del cantante, che però non arrivò. -Domani mattina, la terranno aperta fino al giorno del funerale ma su questo dovrai decidere tu.-
-Il funerale lo celebreremo dopodomani e voglio che si svolga nel pomeriggio, mi raccomando, una cosa privata e voglio anche che venga sepolta accanto ai suoi genitori.- rispose in tono apparentemente sicuro. 
-Come mai accanto a loro?- nel frattempo si avviarono verso l’uscita. 
-Perché una volta ci trovammo a parlare di loro e lei mi disse che quando sarebbe morta, voleva essere sepolta accanto a loro e quando morirò anche io, vorrò essere sepolto accanto a lei.- entrò nell’auto facendo attenzione al piccolo che teneva fra le braccia, e Tom sospirò. Fece il giro dell’auto ed entrò, mise a moto e senza guardare Bill disse:- Ti prego Bill, non fare questi discorsi adesso, tuo figlio ha la fortuna di avere in vita almeno te, quindi pensa al futuro, pensa a quando Thomas sarà grande e dovrai insegnargli tante cose, pensa a quando anche lui vorrà sapere la verità su sua madre. Non buttarti giù Bill, la vita continua e Kamilla vorr..- ma venne interrotto da uno scatto d’ira del fratello.
-ORA BASTA, SMETTILA DI DIRE CHE THOMAS HA SOLTANTO ME, IO NON ACCETTO IL FATTO CHE IO SIA L'UNICO GENITORE RIMASTO AL MONDO PER LUI!- urlò. 
-DEVI ACCETTARLO BILL! ANCHE SE E’ DURA DA ACCETTARE MA DEVI! E SE NON VUOI FARLO PER TE, ALMENO FALLO PER THOMAS CHE E’ ANCORA PICCOLO E NON SA NIENTE!- alzò la voce Tom. Bill abbassò lo sguardo su suo figlio, che con tutte quelle urla aveva cominciato a piangere. Lo cullò con movimenti goffi e il piccolo parve calmarsi. Arrivarono a casa e senza dire nulla Bill salì le scale e andò nella camera degli ospiti, dove era stata Kamilla quando lui era in come.
-Sì...certo.- disse poi. Tom lo seguì e chiuse la porta.
-Non prenderla come una predica Bill, ma come un incoraggiamento da parte mia, non rovinarti la tua vita e quella del bambino perché sarà solo peggio.-
-Vuoi dire che devo cercare di dimenticare Kamilla all'istante? E’ questo che stai cercando di dirmi?- disse in tono duro, ma senza urlare.
-No assolutamente, non mi permetterei mai di dire una cosa del genere, come potrei mai permettermi? Io volevo bene a mio cognata, anzi ero molto felice che lei avesse trovato un ragazzo dolce come te e la stessa cosa vale anche per te Bill, tu sei stato molto fortunato ad avere lei come ragazza e dopo come moglie e madre di tuo figlio, anche se per poco quindi non dire mai più quello che hai detto.-
-Mi dispiace Tom è che io..- Tom non lo lasciò finire.
-Non preoccuparti fratellino, non me la sono presa e capisco perfettamente come ti senti tu in questo istante ma devi reagire, va bene?- gli gettò un’occhiata e lo vide annuire.
-Ok Tom, ci proverò ma non prometto nulla, anche se alla fine l'ho promesso a Kamilla ma non so… io non lo so…-
-Pensa al bene del bambino, non pensare sempre al peggio Bill.-
-Lo spero, per me stesso e perché so come sono fatto.-
-Kamilla sarà fiera di te, ne sono certo, ora scendiamo di sicuro Marty avrà preparato qualcosa da mangiare e tu devi metterti di nuovo in forze.-
-Certo, andiamo- disse, lasciò il piccolo nella culla e gli baciò la fronte.
Scese le scale insieme a Tom, e Martina, che aveva sentito parte della discussione, restò in cucina ad aspettarli. Quando entrarono nella stanza, la ragazza abbozzò un sorriso e li abbracciò.
-Ooooh Bill...!-

…Continua…

 

Ehilàààà!:D Beh, che dire? Ringraziamo gentilmente: Veruska Marija, sere_96 e Nobody Is Perfect per aver recensito, dovete scusarci tanto se non ringraziamo una ad una con i ringraziamenti singoli ma purtroppo abbiamo poco tempo! ^^ Un bacione a tutte ragazze vi vogliamo bene!!! E un ringraziamento speciale anche a chi legge soltanto, anche se una piccola recensione sarebbe gradita! ^^ Grazie e al prossimo capitolo!! (:

 

MARTY&SAMY

  
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