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Autore: bimbarossa    25/10/2011    1 recensioni
Cosa succederebbe se le figlie delle guerriere Sailor non fossero delle combattenti? Se non avessero una divisa? Mako la cicciotella non potrebbe neanche entrarci, Mina ha molti ideali ma quando si tratta di combattere non sa che fazione scegliere, Rei sa benissimo invece che vuole essere la principessa della favola e non vuole salvare il mondo ma essere salvata dal suo principe, mentre la furba Amy dimostra una insolita propensione per i cattivi della situazione e per i dispetti. Come potrà questo gruppo scombinato di ragazze un po' ignorantelle e impertinenti crescere e seguire quella retta e nobile via che contraddistingue i personaggi di Crystal Tokyo? Ho scritto la versione leggera della saga che sto scrivendo sulle loro madri, spero che le seguiate entrambe e che vi piacciano!
Genere: Avventura, Commedia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Quella primavera nella città di cristallo c'era aria di festa. Ricorreva l'anniversario della fondazione di Crystal Tokyo e i sovrani avevano programmato festeggiamenti ogni settimana con giostre, fiere, rievocazioni e anche un concorso per il miglior carro allegorico.

Siccome la bontà pervadeva ogni cosa coloro che avessero vinto avevano già stabilito di donare in beneficenza i soldi del premio.

Le nostre quattro amiche, dopo la nefasta notizia che presto Amy sarebbe partita per Nettuno, erano molto abbattute e neanche le pompose celebrazioni sortivano alcun effetto positivo .

Tua madre non ci ripensato? Magari potrebbe intercedere con Queen Serenity ed evitarti Miss Ghiacciolo!” Mako era la più triste del gruppo perché Amy rappresentava il suo difensore,la sua confidente mentre per la brunetta con gli occhiali Mako era l'unica persona che rideva alle sue battute che non erano esilaranti come quelle di Mina.

Ho sentito che la Signora di Nettuno ha uno specchio magico che se ti specchi diventi una pietra!”

Ecco un esempio di ciò che usciva dalla bocca di Mina.

Andiamo Mina, non è vero niente, sono tutte sciocchezze, non spaventare la povera Amy!” Rei era la più informata del gruppo,l ei ci bazzicava nell'ambiente dei nobili di Crystal Tokyo e lo faceva con evidente piacere. Anzi, voleva diventare una di loro.

E' vero che ha uno specchio magico ma distrugge solo i nemici...quindi vedi di non diventare una sua nemica!”concluse ridendo.

Questi discorsi erano stati accolti dalla ragazzina con imperturbabilità ma solo Mako vedeva nei suoi occhi verdi un leggero timore, non tanto di affrontare Miss Ghiacciolo e il suo terribile specchio ma quello di abbandonare tutte loro per un'intera estate.

Per cambiare argomento poiché sapeva che Amy detestava farsi vedere debole davanti a tutti Mako si mise a parlare di quello a cui tutti si riferivano come al Grande Giorno, cioè quando avrebbero sfilato i carri allegorici.

Vorrei anche io costruire un carro talmente bello che tutti mi invidieranno, e mi guarderanno mentre consegnerò con la mia aura di santità l'assegno ai responsabili dell'orfanotrofio! Sarebbe bellissimo, ma non potrei fare tutto da sola!” Mina era esitante e le altre ragazze non l'ascoltavano neanche più; già da un anno la bionda adolescente diceva queste cose proclamando la sua intenzione di costruire il più bel carro che si fosse mai visto, ma poi la sua innata pigrizia aveva impedito che tutti questi progetti si avverassero.

Aspetta, voi potreste aiutarmi!” Le brillavano gli occhi e Rei poteva giurare di vederci tante stelline che la pregavano fiduciose.

Non vi ho mai chiesto niente ragazze, per favore aiutatemi a realizzare il mio sogno! Voglio diventare famosa almeno per un giorno!”

Non ci hai mai chiesto niente? Ma se ancora devi ridarmi i soldi che ti ho prestato per il concerto!” Amy non aveva parlato con rabbia ma solo per puntualizzare. Lei amava puntualizzare.

Con i soldi che vincerò ti ripagherò eccome!”

Ma i soldi non dovevi consegnarli ai bambini orfani?”Mako era intervenuta con un leggero tossire ma fu ripagata dalla faccia innocentemente burlesca dell'amica.

Ma certo! Ma certo! Ci saranno soldi per tutti se voi mi aiuterete!”

Le sue compagne esitarono solo un attimo ma poi acconsentirono con riluttanza.


Nelle ultime settimane nessuno si era impegnato strenuamente come Mina. Passava come un turbine avanti e indietro dalla sala dove erano posizionati i carri che si stavano costruendo, a volte si poteva vedere la polvere che si alzava dalle sue scarpe mentre lei era già sparita per raggiungere chissà quale luogo e per prendere chissà quale oggetto per decorare la sua creazione.

Di solito Mina non era una persona molto meticolosa come Rei, ma in questo caso aveva predisposto e trascritto un piano di battaglia con la planimetria del carro e e di dove le decorazioni andavano esattamente, e se qualcuno di loro si sbagliava di un millimetro si poteva udire la sua voce squillante da alcuni kilometri mentre con un righello controllava che tutto fosse perfetto.

La sua creazione prevedeva un'enorme scultura a farfalla dorata con un tripudio di rose gialle che la ornavano; sopra l'insetto cavalcava fiera Queen Serenity, la guerriera misteriosa della gloria e della Vittoria sul male. Era davvero un progetto ambizioso e barocco di cui la ragazza era molto fiera.

Vincerai di sicuro il primo premio.” Anche Rei, che apprezzava le cose belle, si era entusiasmata.

Lo so,” il tono della biondina era serafico, ”vincerò io e tutti mi acclameranno come la più brava, bella e buona del nostro regno! Sarò famosa e potrò anche portare un po' di felicità per quei poveri piccoli orfani.”

Abbiamo la nuova Regina Bianca della situazione, ma per favore!” Amy era scherzosamente indignata, ”sicuramente Queen Serenity si commuoverà e ti nominerà Guerriera Sailor!”

Magari, ma sappiamo che non succederà mai, per nessuna di noi!”.

Quella frase smorzò i toni della conversazione ma una battuta di cui Mina era famosa riportò l'allegra e quello spirito di iniziativa di cui era ampiamente dotata.


Se quelli erano giorni molto impegnativi per la nostra amica sicuramente lo erano anche per la sua famiglia che doveva sopportarla.

Le porte sbattevano, carta e oggetti luccicanti si potevano trovare nei luoghi più impensati, sua madre si era ritrovata le mani incollate mentre trafficava in bagno e suo padre che non si arrabbiava quasi mai perché aveva altri metodi per punire nelle ultime settimane aveva sbottato che se sua figlia non se la fosse piantata con quel Dannato Coso lo avrebbe distrutto con la sua spada.

Ma questi battibecchi e incomprensioni famigliari non turbavano minimamente Mina che si era rinchiusa in una bolla di ambiziose prospettive e smania solitaria.

Quel pomeriggio si stava rimirando da ore allo specchio provandosi una miriade di vestiti per trovare il più adatto da indossare il giorno della sua premiazione.

Secondo il suo modesto parere, e non solo, si considerava una persona bellissima, sia fisicamente che moralmente.

Aveva preso il meglio dai genitori,i l colore scuro di Lord Kaspar e la sua altezza, anche se Mako la superava, il biondo chiaro dei capelli che era un misto tra quello della madre e quello del padre, l'ovale perfetto di Princess Venus e la sua naturale spensieratezza.

Il buonumore della genitrice che la contraddistingueva però era mitigato da una vena di diplomazia che poteva essere scambiata per freddo calcolo, o mancanza di coraggio oppure infantile voglia di seguire la corrente. Non che Mina fosse una docile pecora senza un pensiero autonomo, ma era un'adolescente che stava crescendo, crescendo con persone che la evitavano o la guardavano con compassione, e lei odiava quegli sguardi.

Quegli sguardi mentivano, erano tutti bugiardi, bastava che si osservasse allo specchio per avere la sua risposta, lì non c'era niente da compatire. In lei non c'era niente da compatire.

E quando avrebbe ricevuto il suo premio avrebbero anche visto una persona buona, lei aveva un cuore puro, lei era speciale.


Il giorno dopo, la vigilia della premiazione Mina arrivò in ritardo.

Le sua amiche, preoccupate la videro correre verso di loro con tantissimi vestiti dalle tinte più disparate infilati in una valigia che neanche si chiudeva bene per quanto era piena.

Ma cosa stavi facendo? Ti stiamo aspettando da ore!”Rei era arrabbiata, aveva un corso di galateo a cui doveva partecipare e non voleva rinunciarci.

Scusatemi, ma sono molto indecisa su quale vestito mettermi. Immaginate la scena, io che salgo nobile e bella sul palco, l'immagine della dolcezza e misericordia umana e mi accingo ad alleviare le...”

Pene dei piccoli orfani,si lo sappiamo!” Amy con un mini computer stava elaborando i dati per evitare che il carro avesse sgradevoli asimmetrie.

Possiamo tornare al mio vestito? Stavo dicendo che i colori pastello si accompagnano meglio alla mia carnagione abbronzata anche se Rei mi ucciderà perché non sono eleganti. Ma ho deciso di sacrificare l'eleganza e preferire...”

Nessuno seppe cosa voleva preferire perché in quel momento entrò nella sala il più bel carro allegorico che avessero mai visto.

Completamente rivestito di fiori di ogni colore e specie rappresentava i due sovrani a grandezza naturale con ai loro piedi, splendente e in evidente adorazione la loro figlia. Tutto ciò senza che si percepisse il minimo cenno di pacchianeria e lusso stucchevole anche se le statue erano dipinte a colori brillanti che sottolineavano l'oro dei capelli della regina, il blu profondo degli occhi del re e la simpatia arguta della loro erede.

Sopra il carro, come una regina esotica sul suo elefante stava Sailor Ceres che da un piccolo cesto buttava a quelli che ammiravano il suo destriero petali di rose. Rose gialle. Come le sue!

Con orrore crescente Mina notò che queste erano il fiore predominante e davano una nota di quell'eccitante calore che ti fa dire che quello che stai guardando è delizioso.

Impettita la ragazza si diresse verso la sua rivale prima che le altre la potessero fermare.

Ehi, queste”e prese una rosa gialla, pomo dorato della discordia”queste sono il mio marchio, il simbolo del mio carro e tu mi hai copiato!”

Sailor Ceres scese con un fluido movimento dal carro e la fronteggiò spavaldamente:

Senti carina, non mi seccare, io non posso averti copiato, guarda il mio carro”fece una risatina canzonatoria”mi sentirei umiliata se dovessi presentare davanti a tutti una copia della tua miserabile creazione, e adesso spostati. Possibile che non ci sia il tappeto rosso! Io non cammino senza il mio tappeto rosso, pretendo rispetto! Sono una signora, io!”

L'ultima parola era stata pronunciata in maniera strascicata rivolgendosi alla biondina furente che se ne stata lì impalata mentre la sua nemica se ne andava seguita dal suo codazzo di ammiratori.

Non le permetterò di prendersi il mio premio, i miei orfani, il mio pubblico! Non lo permetterò!”

Non hai alternative Mina, il tuo carro è bellissimo ma il suo...” Rei non finì la frase.

Il carro di Sailor Ceres avrebbe vinto e lo sapevano tutte loro.

L'unico modo che avresti per vincere sarebbe se il suo carro non partecipasse alla sfilata”. Sicuramente Mako non avrebbe mai detto quelle parole se avesse saputo le conseguenze che avrebbero portato.


Già,” di nuovo le stelline di allegria nuotavano nelle sue iridi dorate.”Senti Amy, tu che inventi sostanze strane me ne daresti una in grado di fare appassire tutti i suoi fiori?”

Mako che stava divorando un panino e Rei che s stava truccando si fermarono a guardarla scandalizzate.

Sai che sono in punizione Mina, se ti aiutassi Nettuno sarebbe un pianeta troppo vicino in cui confinarmi.”

va bene, allora lo farò da sola!”

Aspetta, non posso aiutarti e non posso dirti che la bottiglia blu che si trova nel laboratorio della scuola a destra dentro l'armadio potrebbe servirti, e non potrei dirti che però devi stare attenta perché è a base di ammoniaca e quindi altamente infiammabile”.

Lo scambio di battute era avvenuto in maniera piatta e incolore,come se si fosse parlato di un argomento tra i più innocui.

Le sue amiche non videro nemmeno la sua figura sparire ma solo il vuoto lasciato dalla sua assenza.


Il giorno della premiazione tanta gente affollava le vie della città. Mina era stata tutta la notte sveglia. I sensi di colpa per quello che stava per fare le impedivano di dormire ma c'era una vocina in sottofondo che la spronava, la intontiva, suadente a ammaliante, dorata come la sua farfalla che non sarebbe mai volata se lei avesse perso, e i dubbi passavano.

Si vedeva introdursi nella sala dove c'erano i carri e spargere il contenuto della bottiglia blu ovunque, su quelle bellissime rose gialle, le avrebbe uccise ma lei sarebbe davvero diventata la Regina Bianca. La Regina senza Macchia. La Regina Pura. Non era un peccato dare una lezione a quella smorfiosa, anche Amy lo aveva fatto e non aveva avuto rimorsi.

Allora perché adesso che davvero si trovava lì, nella luce tenue dell'alba, le tremava la mano? Se lo avessero saputo i suoi genitori? Papà,che non la sgridava mai ma con il suo sguardo gelido di paterna disapprovazione le incuteva ancora più timore e soggezione.

Un cuore puro, l 'immagine che lei, perfetta, bionda, angelica, una moderna Beatrice misericordiosa, infondeva gioia era però troppo allettante.

Con gesti rapidi e abbozzati, chiaro segno della sua lotta interiore, innaffiò tutte le piante del carro di Sailor Ceres, poi se ne andò correndo senza voltarsi indietro.

Il sole ormai era alto nel cielo ed era anche abbastanza caldo per godersi l'aria pulita e i festeggiamenti.

La sfilata non era cominciata e i carri erano ancora nella sala. Mina si trovava vicino alla sua creazione ma l'oro non era più così brillante come nella sua visione, il suo vestito azzurro era spiegazzato e i capelli quella mattina si erano ribellati e sfuggivano in onde furiose.

Improvvisamente il brusio dei concorrenti, anche le grida di Sailor Ceres contro una sua collaboratrice, si interruppero.Aveva fatto il suo ingresso un figura non molto alta, completamente vestita di viola e che con le mani inguantate impugnava un inquietante scettro a forma di falce.

Ma quella non è Princess Saturn? Che ci fa qui? E' venuta a rovinarci la festa con la sua presenza malevola!” la concorrente che aveva il carro vicino a quello di Mina era esterrefatta.

Mina non aveva mai visto la principessa che governava il pianeta con gli anelli ma si diceva che tutti la temessero; dove passava lei c'erano solo morte e desolazione.

Dopo poco il vociare tornò a riempire la sala anche se non più con gli schiamazzi di prima.

L'apparizione in viola intanto si aggirava tra i carri guardandoli in modo vacuo e disinteressato; ma se la celebrazione non le importava, perché era lì?

Intanto Mina cercava di non guardare ne il carro da lei infettato ne Princess Saturn, magari con i suoi poteri aveva saputo tutto e adesso voleva ridurla in cenere!, così non seppe mai cosa aveva innescato la scintilla.

Si sentì solo un urlo e poi una parte del carro di Sailor Ceres cominciò velocemente a bruciare.

Siccome tutti i carri erano fatti di cartapesta e materiale infiammabile subito anche il carro vicino divenne una torcia fiammeggiante.

La gente, dopo il primo attimo di sbalordimento, forse per le urla acute della guerriera vestita in rosa, si riprese immediatamente e cercarono inutilmente di salvare gli altri carri ma erano troppo vicini.

Silent Wall!”una voce sorprendentemente gentile e ferma si staglio chiara nella stanza invasa dal fumo e dalla cenere che arrochiva la voce dei presenti ma non la sua. Una barriera trasparente si alzò per proteggere i carri rimasti integri il tempo sufficiente a permettere lo spegnimento dell'incendio.

Mina nella confusione era rimasta immobile. Non aveva fatto nulla. O meglio, aveva fatto tutto.

Era tutta colpa sua, se non fosse intervenuta Princess Saturn invece di una festa ci sarebbe stata una tragedia. Era una criminale, una piromane, un'assassina di candide rose gialle di cui adesso rimanevano solo petali bruciacchiati che ricoprivano il pavimento.

Doveva andarsene da lì. Bruciacchiata anche lei, con le lacrime che creavano nel suo volto annerito piccoli fiumi di pelle pulita, smacchiata, si nascose tra alcune scatole e non sentì una presenza che si avvicinava. Solo quando dei guanti viola le presero la mano sporca e vi infilarono una rosa rimasta sorprendentemente intatta, la ragazza alzò gli occhi e vide la Signora di Saturno.

Non sempre fare del bene significa ricevere lodi, gratificazioni e ammirazione, a volte l'unica cosa che ottieni e sospetto e diffidenza. A volte significa accettare la sconfitta sapendo che si è dato il meglio di noi. A volte essere buoni significa perdere!”

Hai salvato la vita a tutti loro poco fa, ma non ti hanno neanche ringraziato! Non vuoi prenderti il giusto merito? Non vuoi che non dicano più le frasi brutte che ho sentito?”

Piccola Mina, hai ancora molto da imparare. Senti, perché non vieni a trovarmi questa estate?Potresti conoscere le risposte alle domande che mi hai posto”.

Se ne andò silenziosamente senza aspettare la sua risposta.

La ragazza rimase seduta, nel silenzio profondo della sua anima.

  
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