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Autore: itsJay_95    25/10/2011    2 recensioni
- Ma quello è Liam? – chiedo a Niall, indicando uno, che sembra Liam.
- Non penso, Liam sta con te, non bacerebbe quella tipa, quindi non è lui, andiamo in quel negozio? – chiede cercando di distrarmi. Sento una fitta allo stomaco.
- Niall, provo a chiamare Liam. –
- Ma no dai! Sarà impegnato. – troppo tardi ho il telefono all’orecchio.
- Squilla. – dico. Il tipo intento a sbaciucchiarsi tira fuori dal jeans il telefono e risponde.
- Liam, dove sei? –
- Dai miei nonni, dove sennò? –
- Magari vicino al Tamigi a sbaciucchiarti con una mora. – il tipo si guarda attorno, poi mi vede e mi fissa.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love is in the air.'
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Capitolo due.
 

È sera ormai fa di nuovo freddo ma i ragazzi hanno acceso un falò.
Liam mi dice di sedermi di fianco a lui, non me lo faccio ripetere due volte.
- Colgo l’occasione per presentarmi, sono Louis. – dice il ragazzo con la maglia a righe.
- Va beh il mio nome lo sai. – dico sorridente.
- Sai il nome di tutti ora, tranne il mio… sono Niall. – dice timidamente il biondino.
- Ciao occhi belli. – gli dico. Quel ragazzo ha davvero due perle color cielo al posto degli occhi. Lui sorride arrossendo appena. Mi sciolgo la coda lasciando che il vento mi accarezzi i capelli.
- Hai freddo? – chiedono all’unisono.
- Cacca vacca. Parecchio. – rispondo ridendo. Liam mi porge nuovamente la sua felpa.
- Secondo me, me la porterò a casa. – dico.
- Se vuoi te la regalo. –
- Davvero? –
- Se mi dai il tuo numero, sì. – ride.
- Avrò una felpa  nuova! – mi passa il suo telefono e gli scrivo il mio numero.
- Salvato. – dice.
- Poi fammi uno squillo che mi salvo il tuo. – dico.
- Quanti numeri di gente famosa hai? – chiede Louis.
- Dici di ragazzini famosi? –
- Anche adulti. –
- Beh ho quello di Bieber… ma non l’ho mai usato, ho anche quello di Cody Simpson. Quelli dei personaggi più famosi però li ha mio padre, li protegge con la vita, ahah. –
- Davvero hai il numero di Bieber? – mi chiede occhi belli.
- Sì, sì! Mio padre mi ha portato con sé quando gli ha fatto un set fotografico ad Hollywood. È un ragazzo d’oro! – concludo.
- Che figata. – risponde Niall.
- Niall è un fan di Bieber. – mi dice Zayn.
- Vuoi il suo numero? Ahah. –
- Magari! – esclama. Guardo l’orologio.
- Tra un’ora esatta è il mio compleanno. –
- Diventi vecchia. – dice Harry. Lo guardo, sorrido e annuisco.
- Voi quanti anni avete? –
- Quasi 18. – Liam.
- Idem. – Niall.
- 18! – Zayn.
- 17. – Harry.
- Quasi 20. – Louis.
- Davvero ne hai quasi venti? – chiedo a Louis.
- Si, non sembra? –
- Si boh… ecco sei troppo scemo per averne quasi venti… boh ahah. – cerco di sdrammatizzare, non vorrei offenderlo. Sorride. Non se l’è presa, vero?
- Mi sento una scema, me ne vado. – dico alzandomi.
- Dove te ne vai? – Liam mi tiene il polso facendomi risedere velocemente.
- A sedermi di fianco a Liam… - ride. Si avvicina al mio collo.
- Il tuo profumo… -
- Che ha il mio profumo? –
- E’ buono, che profumo è? – dice allontanandosi.
- Daisy, Marc Jacobs. – rispondo guardandolo negli occhi.
- Mi piace. – afferma.
- Fa’ sentire. – dice avvicinandosi Harry – Buono. – conclude.
- No dico, qualcun altro che vuole annusarmi? – dico ironicamente.
- Se proprio insisti. – dice il moro con la cresta.
- Era ironico. – mi alzo e mi allontano da quegli sniffatori.
- Darcy, è ora di andare a casa. – mi dice mio padre.
- Vado a dare la felpa a Liam. – faccio dietro front.
- Liam, grazie per la felpa. – dico levandomela.
- Ma te l’ho regalata! –
- Ti pare? – tieni. Gliela porgo.
- Va beh… grazie. – dice riprendendosela.
- Darcy fatti fare almeno una foto con Liam. – dice papà.
- Ma non vengo bene nelle foto. – esito.
- Dai, non dire cazzate. – mi dice Liam.
- Va beh, una sola. – abbraccio Liam guardando la macchina fotografica, sorrido.
- Fatta. E sei venuta bene, anzi siete venuti bene. – dice papà.
Stampo un bacio sulla guancia di Liam che subito arrossisce.
- Ciao Darcy, ci rivedremo, vero? –
- Certo! Se tornate a Los Angeles fatemi uno squillo, sarò la vostra guida turistica! – strizzo l’occhio.
- Ciao bella! – dicono all’unisono mentre mi allontano camminando verso l’auto.
- Posso prendere il tuo numero dal telefono di Liam? – grida Harry.
- Ok! – grido.
Salgo in macchina e vengo coccolata dalle braccia di Michael.
Mi addormento così.
- Svegliati principessa! – mi grida mio padre nell’orecchio.
- Sono sveglia capitano! – dico alzandomi velocemente, sono ancora in auto. Scendo sbattendo forte la portiera.
- Ho tanto sonno papi. –
- Vai in camera tua a dormire. – gli bacio la guancia.
- Buona notte. –
- Notte principessa. –
Tiro fuori il Black Berry dalla tasca del pantaloncino, la spia rossa lampeggiava, due messaggi.
Li apro, entrambi di persone di cui non ho il numero.
Il primo dice: “E’ scattata la mezzanotte! Auguri Darcy! – Liam.” È di mezz’ora fa, che tenero.
Il secondo: “AUGURI BIONDA! – Harry.” Dolce pure lui.
Rispondo agli sms con un “Grazie! J”.
È la mattina del 14 luglio. È la mattina del mio diciottesimo compleanno. Vengo svegliata da mio padre, che entrando mi canta “tanti auguri a te” sapendo di stonare come una campana.
Si siede sul letto. Mi siedo affianco a lui e lui tira fuori da sotto al letto una scatola enorme.
- Auguri principessa. – dice poggiandomela sulle gambe.
- Addirittura due pacchi? –
- Sono due regali dentro una scatola, geniale, no? –
- Certo papà. – gli bacio la guancia. Apro il primo pacchetto pesa un po’.
- Un Mac? Oddio papà, te sei pazzo! E c’è anche un altro regalo, creperò? – sorrido come un ebete. Scarto l’altro.
- Ma sono proprio loro? – gli occhi mi stanno lacrimando.
- Sono arrivati giusto l’altro ieri. Non sai quante telefonate ho fatto per farteli avere. –
- I pantoni, Dio. Questi pennarelli ti saranno costati una fortuna. –
- Più o meno. –
- Io ti amo. – lo abbraccio fortissimo.
Io amo disegnare, infatti a scuola, mi sono iscritta al corso d’arte.
Poi mi porge il muffin del compleanno. È un muffin come tutti, solo che ha una candelina sopra, è la nostra piccola tradizione.
- Muffin compleanno offerto da Starbucks! – annuncia.
- Alla fragola! Ingrasserò, ma fa niente! Grazie. – gli stampo un bacio sulla guancia. Spezzo il muffin e gliene do metà. Facciamo cin, cin con la nostra metà del muffin e lo mangiamo.
- Lavati, Liz arriva tra mezz’ora a prenderti per lo shopping. – dice.
- E’ vero! – grido buttandolo fuori dalla camera.
Le mando un sms: tardi un pochino? Mi sono svegliata da poco e non mi sono ancora lavata, puzzo come una capra!
Liz è la mia migliore amica, l’ho conosciuta al liceo, ero nuova a scuola, prima vivevo ad Atlanta, e quando arrivai a Los Angeles non conoscevo nessuno, lei fu la prima ad aiutarmi.
“Certo! Tanto non so ancora che mettermi! Allora com’è andata ieri? ps. Auguri migliore amica.” Risponde all’sms.
“Ti racconto tutto dopo. Grazie.” Rispondo frettolosamente entrando in doccia.
Shampoo, balsamo, mi sciacquo e sento il telefono squillare.
- Darcy risponde! – dico senza leggere la schermata del cellulare.
- Ehi! Tutto bene? –
- Aspetta, sei Liam? Scusa ma non ho letto la schermata prima di rispondere. –
- Sono io! –
- Ciao Liam! Si, si. Tutto bene! Te? –
- Si! Che facevi? –
- In realtà sono appena uscita dalla doccia, ti ringrazio per la chiamata, almeno ci ho messo poco, ahah. –
- Se hai da fare ti richiamo dopo. –
- Ma non preoccuparti, è che devo uscire per fare shopping. Siete ancora a Los Angeles? –
- E ci restiamo fino a settimana prossima. –
- Fico. Vuoi venire a mangiare con me e la mia migliore amica? –
- Quando? –
- Ora. –
- Perché no?! Vengo solo? –
- Come vuoi, tanto andiamo al centro commerciale vicino al East High School. – (scuola inventata.)
- Perfetto, ci vediamo là, tra quanto? –
- Fai tra un’oretta. –
- Ok, a dopo. –
- A dopo Liam! – chiudo la comunicazione e mi asciugo i capelli. Corro in camera a mettermi qualcosa di decente.
Opto per un maglioncino grigio, jeans lunghi, ballerine grigie, il solito ciondolo di mamma, una collana con il gufo, che è il mio animale preferito, someday come fragranza e la borsa grigia di Chanel. Un po’ di mascara e dell’ombretto in tono, scendo le scale e guardo mio padre piangere.
- Papà, che hai? –
- Una briciola nell’occhio. –
- Papà. –
- Hai già diciotto anni. Sei diventata grande. – ecco il discorso che rompe i coglioni a tutti, il padre che si commuove davanti alla figlia cresciuta ormai diciottenne, evito di raccontarlo, è una noia.
Il campanello suona, vado a d aprire la porta.
- Liz! – labbraccio la mia migliore amica. Apro gli occhi, faccio una smorfia.
- E loro che ci fanno qua? – Liz non capendo, vede due ragazzoni e rimane a bocca aperta, gliela chiudo con l’indice destro, sorride – grazie ahahah che figura. –
- Liz, loro sono Liam e Zayn, non so cosa ci facciano qui. –
- Che belli non sono? – mi dice all’orecchio.
- Lo so! – le rispondo. Liam mi sorride.
- Che ci fate qui? – dico avvicinandomi.
- Non dovevamo mangiare insieme? – chiede Liam.
- Sì, ma dovevamo incontrarci là. – dico.
- Sì ma tuo padre ha messo il suo indirizzo di casa sul biglietto da visita, Liam era impaziente di vederti. – dice Zayn. Liam diventa rosso e tira una sberla all’amico che ride come un pazzo.
- Oh, beh. Ciao Liam. – dico baciandogli la guancia.
- Ciao Darcy. – saluto Zayn con un pugno sulla spalla.
- Lei è la mia migliore amica, Liz. –
- Ciao Liz, sono Liam. – dice.
- Zayn. – sorride.
- Ciao… - dice arrossendo.
- Andiamo? – dice Liam indicando con la testa l’auto.
Saliamo in auto, Zayn alla guida, Liam di fianco a lui, io e Liz dietro.





Vestiti Darcy.







Spazio autrice.


Grazie per le recensioni. 
Continuate a dirmi com'è, sennò non continuo.
Un bacio, Manuela.









 

   
 
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