Prologo
La
ragazza chiuse gli occhi. Li riaprì. Un orda di demoni era davanti a
lei, bramosi del suo prezioso sangue.
-Tsk-
Schioccò il collo e le mani, preparandosi alla battaglia.
Pose
entrambe le mani sul collo, sui tatuaggi a forma di nota dietro
entrambe le orecchie, sussurrando una specie di litania. Da esse
apparvero due cuffie nere a forma di teschio. Se li mise all'orecchio
e disse semplicemente:
-On-
Gli
occhi dei teschi brillarono di una fiamma azzurra.
Così
come la ragazza in sé.
Dopo
essersi messa le cuffie, si era sciolta i capelli e cantato un pezzo
di una canzone.
-Your
lips, your lies, your lust. Like the devil's in your hands ...-
canticchiò intonata muovendo a scatti le dita munite di lunghi
artigli e sorridendo sadicamente.
I suoi canini si erano allungati e
spuntavano fuori da quelle labbra carnose e vermiglie. La sua pelle
era diventata bianca, quasi evanescente. I suoi occhi, dal quel viola
intenso erano ora diventati blu, con all'interno un punto rosso di
fuoco ed il suo corpo era coperto da un unica fiamma blu. Un demone
armato di lancia le si scagliò contro. Lo scartò a sinistra a una
velocità impressionante, prese l'arma per l'asta e, girandola a 180°
con un unico gesto, la conficcò nel torace del demone, il quale
esplose in una nuvola nera.
-Non
ti hanno mai insegnato a rispettare i tempi degli altri ?- buffò
scocciata posando le mani sui tribali incisi su entrambi i fianchi.
Chiuse gli occhi. La fiamma azzurra iniziò a vorticare su se stessa.
-I
am here to tell you a story a story that will torture your thoughts
by day and poison your dreams by night and though i will do my best,
there are no words that can be written nor brush strokes laid on
canvas that can describe this stark and utter horror of the night
that Annabel died. The emptiness will haunt you - appena
recitò questa litania dalla lingua pura, dai fianchi spuntarono due
katane, una dalla lama bianca e l'altra nera. Due pietre incastonate
nell'elsa, corallo bianco e corallo nero, provenienti dai mari del
Sud.
-Let's
Rock ! - urlò eccitata estraendo ed incrociando le due
katane. La ragazza saltò in mezzo a quell'orda di nemici senza
alcuna esitazione. Occhi crudeli e sadici affondi. Arti mozzati ed
urla di disperazione. La ragazza saltava da nemico a nemico, agitando
quelle katane a mezz'aria con grazia ed eleganza, creando mezze lune
bianche e nere. Uccise cento nemici in meno di un minuto. Era un
mostro. Atterrò col piede destro sul terreno, non un rumore. I
nemici le stavano lontano, piuttosto spaventati. Uno spazio circolare
si era creato attorno a lei. Spazio di morte. Sospirò. Ed esaminò
le sue condizioni. Era ricoperta da sangue rosso e nero. Un sorriso
di soddisfazione. Quel sangue non era suo. Ma una goccia d'una
diversa densità scivolò sulla sua guancia, fino ad arrivare alle
sue labbra. La assaggiò. A quanto pare un demone era riuscito a
graffiarle il viso. Si passò un dito sulla ferita. Una goccia di
sangue si muoveva compatta sull'indice. Sangue blu. Lasciò cadere
quella goccia di sangue con un gesto teatrale. Piantò le due katane
davanti ai suoi piedi.
-Breathe
underwater, I’m comin’ up for air!- canticchiò. Dalle lame
uscirono ghiaccio ed acqua, che andarono a formare un cerchio
alchemico talmente simmetrico e complesso da mettere i brividi. Al
centro di esso, vi era la sua goccia di sangue. Appena l'acqua e il
ghiaccio arrivarono ad essa, in contemporanea, la ragazza afferrò le
katane e disse
-Water
mode: ON- e le cuffie divennero azzurre, avvolte da quella fiamma che
adesso si era espansa, fino a coprirle completamente.
-Aaah,
sono sporca di sangue da capo a piedi. Non vi andrebbe di fare un bel
bagno con me ?- sorrise maliziosamente e fingendo palesemente.
Il
cerchio si illuminò e in un attimo da quella terra desertica
spuntarono colonne d'acqua, che si andarono a riversare contro quei
demoni. Acqua santa. Il cielo era diventato nero. Le anime impure dei
demoni. In pochi secondi, in seguito a quell'attacco particolare e
dispendioso, quel deserto venne ricoperto da una quantità
inimmaginabile d'acqua. La ragazza, sommersa completamente, estrasse
le spade e le ripose nei foderi. Poi raggiunse la costa, facendosi
trascinare dalla corrente. Infatti il lago che si era venuto a creare
si era collegato con una riserva d'acqua sotterranea, dando vita così
a una delle oasi più grandi del deserto del Sahara. Raggiunta la
costa si sdraiò sulla sabbia del deserto a guardare il cielo. E a
riposarsi.
“Devo
smetterla di fare la sborona. Ogni volta questo trucchetto mi
risucchia un sacco d'energia”.
Sbuffò.
Prese uno specchietto
e si guardò in volto. Quel graffietto l'infastidiva, ma almeno aveva
smesso di sanguinare. Sbuffò. Sapeva ciò che adesso avrebbe dovuto
fare, ma il solo pensiero le dava l'urticaria. Dover rincontrare quel
demone dopo sedici anni era una bella seccatura. Soprattutto se
quello era un imbranato a capire le emozioni umane. Ormai anche lei
le aveva capite, maledizione! Sbuffò. Si alzò. E si diresse verso
la prima abitazione, o almeno verso la prima porta, giochicchiando
con una chiave elaborata. La chiave dell'Infinito. Il suo obiettivo ?
L'accademia True Cross, nella quale si stavano accumulando non pochi
problemi. Presto avrebbe dovuto rivedere quell'impiastro del suo
amico. Così si avviò, con aria afflitta, verso la porta di una casa
diroccata, distante pochi metri da lì. I suoi guai erano appena
iniziati ...
Note dell'autrice :)
Salve! Questa è la mia seconda fanfiction su Ao No Exorcist ... lo ammetto, non è che sia scritta nei migliori dei modi e magari anche la trama è un po' ( ehm ... come definirla D: ? ) felice ? Ottimista ? Una puttanata ? Bhò, seguitela fino alla fine e se vi va aiutatemi ad attribuirgli un aggettivo adatto.
Ah, per quelli che si stanno chiedendo da dove sono tratte le canzoni ora vi scrivo i titoli:
- "The Feel Good Drag" degli "Anberlin"
- "Breathe Underwater" dei "Placebo"
Buon proseguimento !