In my dreams
You're standing right beside me
Two hearts
Finally colliding
Then I wake up
And realize, realize
This is real life

Liam alzò la mano in segno di saluto e il mio cuore perse un battito.
Si era finalmente ricordato di me!
Le mie farfalle erano morte dalla stanchezza dopo una conga infinita.
Sorrisi e alzai la mano facendo una delle più grandi figure di merda del secolo.
-Elly! Unisciti a noi! Forza!- urlò Liam.
-Arrivo tesoro!- una ragazza dietro di noi iniziò a correre e saltò addosso a Liam iniziando a mangiargli la faccia.
Il mio gesto di saluto si trasformò in gesto per scacciare un insetto immaginario che per fortuna nessuno notò, almeno nessuno di cui mi importava.
Dopo essere diventata rossa come la cassetta delle lettere che c’era in quella vietta la rabbia mi invase ma cercai di darmi una calmata.
Da quel momento non me ne sarebbe fregato più niente di quel biondino!
E così non ci pensai più, mi innamorai di qualcun altro che sposai e ebbi tre figli, due maschi e una femmina.
Mi trasferì a Londra e vivemmo insieme per sempre.
 
 

THE END.
 
 
 
Vi sarebbe piaciuta come fine della storia eh?
Beh, sarebbe piaciuta tanto anche a me ma visto che i desideri non si avverano quasi mai (nel mio caso mai) non successe così.
Continuai per la mia strada blaterando cose senza senso quando mi accorsi di non essere più ascoltata da nessuno.
Mi voltai e vidi Alex fraternizzare con il nemico.
Beh insomma, Niall non si poteva dire proprio nemico visto che era nel gruppo dei fighi solo grazie a Liam che lo conosceva da sempre.
Mi venne da sorridere.
Quei due si piacevano dall’elementari ma ancora non avevano ammesso i propri sentimenti, il che era un bene per me che probabilmente sarei rimasta zitella tutta la vita,  ma non per lei che ci soffriva tantissimo.
Niall era infatti ammirato a scuola come gli altri quattro, pur non avendo lo stesso carattere
-Alex! Muoviti che siamo in ritardo! Scusa Niall!- urlai sorridendo poi al biondino che nascondeva con poca abilità il dispiacere di vedere la mia amica andarsene.
-Non ti preoccupare Kate! Ciao Ally, magari ci vediamo dopo okay?- disse con un filo di speranza nella voce.
Lui era l’unico che la poteva chiamare Ally, per noi era solo Alex (tranne per me che la chiamavo Lexie per darle fastidio), era una cosa loro e per me era tenerissima.
Era giunto il momento.
Dovevo superare lui e quella banda di ricconi viziati senza mutare di espressione.
Dovevo fare finta di niente
Gli passai vicino e il suo profumo mi investì, il che mi fece traboccare abbastanza.
-Non si saluta più, Catherine?- Liam gridò dopo che io lo ebbi superato.
Un brivido mi percorse la schiena.
Nessuno mi chiamava Catherine, neanche mia madre quando si arrabbiava.
Solo lui.
Lo ignorai e gli occhi iniziarono a pizzicarmi.
Perché sapete, in fondo in fondo io lo odiavo.
Lo odiavo perché non eravamo più come prima.
Non eravamo più Kate e Liam.
Non ci dicevamo le cose di prima e beh, era proprio quello che mi aveva fatto innamorare (okay ora Babbo Natale non serve più, ho svelato il segreto).
E questo me lo faceva odiare talmente tanto da farmi stare male.
Odiavo il fatto che riuscisse a farmi piangere quando era la cosa detestavo di più al mondo.
Odiavo che avesse tempo per tutte quelle oche della scuola e a me invece faceva fatica a dire ciao.
Odiavo quanto era cambiato.
Ma la cosa che odiavo più di tutte era che per quanto il mio cervello continuasse a dirmi di smetterla perché avrei solamente continuato a soffrire, il mio cuore continuava a sperare in uno sguardo o in una bella parola.
Non mi ero mai ritenuta una ragazza sciocca fino a quando non rimasi intrappolata nella rete.
Sì perché quella di Liam Payne era una vera e propria rete, e oramai non sarei più riuscita a liberarmi così facilmente.