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Autore: BlueMoon1996    29/10/2011    1 recensioni
io e lui ci siamo pacificamente ignorati da quando ci
siamo conosciuti. D'accordo, devo riconoscere che non è precisamente vero dato il fatto che una volta quasi non finiva in infermeria perchè lo avevo affatturato di brutto, ma poi lui si era scansato. O quella volta che gli ho buttato tutto il porridge della colazione in testa solo perchè aveva fatto una battuta sarcastica sul mio conto. Diciamo che non siamo in buoni rapporti ma per la maggior parte del tempo ci ignoriamo, anche se condividiamo Al, che poveraccio, spesso non sa come comportarsi con noi, perchè, anche quando siamo noi tre insieme, io e Malfoy evitiamo accuratamente di parlarci, in quanto sappiamo che la discussione finirebbe con qualche fattura o qualche ciotola di porridge volante.
Però a volte sappiamo convivere pacificamente...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Just a silly love potion

Dopo la tregua con Malfoy mi sento meglio perché so che questo significherà la fine dell’angoscia del povero Al. Diciamo che mio cugino ha sempre sopportato il mio strano rapporto con Malfoy ma una volta abbiamo litigato di brutto perché non ce la faceva più a sentire le nostre frecciatine, o ad accompagnarci in infermeria, è da li, circa dal terzo anno che io e Malfoy ci ignoriamo o conviviamo pacificamente litigando solo qualche volta. Ora, Al non dovrà più preoccuparsi. A proposito, pensi del diavolo e spunta… spunta il diavolo no? Non ho mai capito perché in questo detto babbano si dica “spuntano le corna” se parlo del diavolo spunta il diavolo, insomma… beh, lasciamo stare, comunque Al mi sta chiamando dall’altro lato della Sala Grande per andare a fare colazione al tavolo dei serpeverde. Non vado spesso a mangiare lì a dir la sincera verità, è completamente diverso dal tavolo al quale siedo sempre. Infatti dai grifondoro l’atmosfera è più o meno questa: gente che si strozza, gente che ride a crepapelle, gente che cade chissà come dalla panca, gente che lancia cibo, polli volanti… ; mentre al tavolo delle serpi è tutto molto più austero. Le cose saranno pure cambiate dopo la guerra ma quella casa è comunque di appartenenza a coloro che prediligono la compostezza alla… beh, non so come definire le persone del tavolo dei grifondoro, le serpi le giudicherebbero dicendo che sono incivili, ma io credo di no.

Dopo questa brillante spiegazione, alla fine mi siedo vicino ad Al e Malfoy. < sapete ragazzi? > dice Al < sono contento che non vi scanniate più > Oh bene, adesso comincia col solito discorsetto alla A.S. Potter e addio colazione in pace.    < voglio dire, ora non dovrò più preoccuparmi di portare uno di voi due in infermeria no? >

< ah, ah… > mugugno.

< ehi ma mi state ascoltando? > chiede Al.

< si amico, continua a parlare > dice Malfoy che ha tutta l’aria di voler tornare a dormire.

< nottataccia Malfoy? > chiedo. Lui si limita ad annuire e a tornare ad attaccare la brocca del caffè che oramai sembra rimanere la sua unica speranza.

Dopo un quarto d’ora di colazione in completo silenzio ( che non è stata una cattiva idea almeno mi sono risparmiata Camille e il suo monologo su James) mi alzo, saluto Al (Malfoy è tutt’ora addormentato con la faccia nei cereali) e mi dirigo a lezione. Oggi è venerdì. Quindi questo implica che domani sia sabato. E che dovrò uscire con Philip. E che… Oh mio dio! Come mi comporto con lui poi? Cioè non è che abbia molta esperienza in fatto di relazioni sentimentali. Ok, credo sia il momento di spiegare perché la Brown mi odia tanto. Circa un anno fa, quando l’oca stava con Derek Thomas del sesto anno di grifondoro, le cose tra loro avevano cominciato a prendere una brutta piega già da nemmeno due settimane che stavano insieme. Litigavano in continuazione perché lei voleva più attenzioni e lui non poteva per via dei compiti e gli allenamenti di Quidditch. Così mi ritrovai a parlare con lui, un giorno, sui gradini del dormitorio maschile di grifondoro: mentre scendevo dalla camera di James l’avevo trovato lì che si massaggiava la testa e mi sono seduta accanto a lui. Mi ha cominciato a raccontare dei problemi con la Brown, del fatto che lo stressava eccetera, eccetera…. Dopo un po’ di tempo, quindi circa un mese nel quale parlavamo sempre più spesso, lui mi aveva dato il mio primo bacio. Non ho mai saputo perché lo ha fatto dato che ero bruttina e grassottella ma evidentemente deve essere stato perché con me si sentiva di poter parlare. Morale della favola la Brown lo ha scoperto e prima ha mollato lui e poi ha bramato vendetta contro di me. Derek mi ha detto che mi aveva baciata in un momento di sconforto e io non ci sono rimasta poi così male stranamente, perché comunque mi ero accorta che eravamo solo amici. Dopo mi è cominciato a piacere Philip e la Brown lo ha scoperto perché mi ha sentita parlare con Camille. Ecco spiegato il fattaccio.

Comunque, tornando al discorso di prima, con Derek c’è stato solo un bacio, beh, forse più di uno, ma non avevamo una relazione seria e non so come ci si comporta in questi casi perché so che Philip ha già avuto delle ragazze e non voglio che mi consideri come una sciocca. Mentre mi frullano in testa tutte queste preoccupazioni mi accorgo di essere arrivata nell’aula di pozioni di Lumacorno. Il professore è già lì insieme a qualche studente e mi sorride radioso. Beh, non fa che elogiare me e Al, almeno nella nostra classe ma so che lo fa con tutti gli altri cugini Weasley e con James e Lily.  Dopo un po’ entrano Camille e Alice che si mettono sedute al banco prima del mio. Siamo in tre quindi cerchiamo di alternare dato che questa lezione, storia della magia e trasfigurazione ce l’abbiamo con serpeverde quindi io posso stare vicino ad Al. Mi sbagliavo. Al è entrato e si è seduto vicino a Zabini di nuovo, così a me tocca Malfoy.

Potrei fargli esplodere il calderone…. No, calma Rose, tu hai stipulato una tregua e la devi rispettare. Beh, ma in onore dei Tiri Vispi… un dispettuccio…. Ma alla fine vince il mio buonsenso e lascio stare.

< bene ragazzi > comincia Lumacorno < oggi prepareremo l’amortentia ed è ovvio che tutti sappiate cos’è! > trilla allegro.

< professore > dico.

< si signorina Weasley? >

< mi scusi ma l’amortentia non è una pozione che si prepara al sesto anno? > chiedo.

< oh, si. Ma avevo così tanta voglia di farvela preparare che non posso aspettare un anno intero. D’altronde per lei non dovrebbe essere difficile no? >

Eccome se è difficile. Sono qui da un quarto d’ora e sto ancora cercando di decifrare le istruzioni. Ma… ah, ecco, avevo il libro messo al contrario. Ma che mi prende? Di solito non sono così stupida! Malfoy mi guarda sorpreso e poi comincia a ridere sotto i baffi. Io gli faccio la linguaccia e torno a mescolare la pozione.

Dopo un’ora e mezza le nostre pozioni sono pronte e perfette. Beh, almeno per quanto riguarda me e Malfoy, per gli altri un po’ meno: Finnigan ha fatto esplodere il suo calderone; la Brown ha fatto uscire dal paiolo una sostanza gialla viscida che sembra viva perché si muove compatta per tutta l’aula; Al sembra essere riuscito abbastanza bene ma il calderone della Nott che si trova due file avanti a lui sembra una specie di massa informe.

Ad ogni calderone Lumacorno lancia gridolini eccitati o mugolii sconfortati e quando arriva al mi calderone, che è l’ultimo, rimane molto soddisfatto.

< bene, adesso vorrei che prendeste un po’ della vostra amortentia… > sta lanciando uno sguardo al calderone di Finnigan < o ve la fate prestare da qualcuno che è riuscito a farla, ed esaminiate gli odori , la prossima settimana dovete dirmi che odori sentite. Bene ora andate, sta per suonare la campanella >

Prendo le mie cose, la boccetta con il filtro ed esco dall’aula.

< allora… interessante questo compito! > dice Malfoy

< ehm… già > sinceramente non so che rispondere, va bene la tregua ma non credo che sia già ora di parlarci.

< che cos’hai adesso? > chiede.

< ah. Antiche rune con i tassorosso, tu? >

< erbologia con i corvonero >

< ah. Io sono arrivata > dico, indicando la porta dell’aula di antiche rune.

< ok. Beh, ci si vede > dice Malfoy.

< si > rispondo.

Entro in classe e mi siedo vicino a Camille perché Alice non frequenta antiche rune ma babbanologia. Si prospetta una lezione faticosa, vedo già delle esercitazioni da compilare sul tavolo del professore…

 

 

Nel complesso è stata una giornata abbastanza pesante, dopo antiche rune erbologia, aritmanzia e cura delle creature magiche, dove Hagrid ci ha fatto portare a spasso gli schiopodi, con il risultato che ho dovuto riparare la divisa quattro volte e mi sono ustionata una gamba. Sono distrutta così mi faccio una doccia e quando esco vedo che Camille e Alice sono sedute sul mio letto e mi fanno cenno di avvicinarmi.

< che c’è? > chiedo perplessa.

< beh domani è il grande giorno no? > dice Camille.

< ah si? Credevo non foste molto contente all’idea che uscissi con Philip >

< beh ci abbiamo ripensato, in fondo noi vogliamo il tuo bene no? E poi Philip ha degli amici così carini, io potrei trovarmi un fidanzato > dice Alice

< ed io potrei far ingelosire James sperando che finalmente si accorga di me > conclude Camille.

Queste due sono sclerate. Fino a ieri mi davano contro perché non dovevo uscire con Baston e adesso vogliono assolutamente che ci esca?

< siete delle opportuniste > dico. Ed è vero. Loro mi stanno sfruttando per i loro meschini fini.

< ma dai, è per questo che ci vuoi bene no? > dice Alice. Beh, in parte è vero.

La serata passa così, tra battute e pettegolezzi e non mi accorgo neanche di quando mi addormento, so solo che mi sveglio, e mi accorgo che è davvero arrivato il giorno che aspettavo da mesi: oggi esco con Philip Baston.  

Alla fine, dopo una preparazione da guinness dei primati, sono pronta: ho legato i capelli in una coda, ho indosso un paio di jeans e due stivaletti scamosciati bassi, una camicetta bianca, un giacchettino di pelle beige e un velo di trucco. Posso dirmi soddisfatta, almeno mi ha invitata all’inizio della stagione così non fa tanto freddo ed evito di imbacuccarmi fino agli occhi.   

Scendo le scale di corsa perché sono già in ritardo di cinque minuti e lui è lì che mi aspetta e mi sorride radioso, bellissimo con quella felpa dello stesso colore dei suoi occhi.

< sei bellissima > mi dice. Io arrossisco come una scema e mugugno un < grazie > prima di avviarmi con lui per la strada che porta ad Hogsmeade.

< allora… come mai non ti vedo più litigare con Malfoy? > mi chiede a bruciapelo.

Che cosa? Ma che c’entra adesso Malfoy? Ma come gli è venuto in mente di farmi una domanda sul platinato come? È assolutamente… sconfortante! Parlare di Malfoy al nostro primo appuntamento! Ma perché devo essere così sfigata? Comunque, mi tocca rispondere.

< oh, abbiamo stipulato una tregua. Per Al, sai, si era un po’ rotto di sentirci litigare > dico.

< ah, capisco, ma ora siete amici? > chiede.

Oh Godric ma vuoi finirla? Questa conversazione sta assumendo una piega decisamente anomala.

< oh, no. Non credo che io e Malfoy potremmo mai diventare amici. Ma perché mi fai tutte queste domande? > beh, non ce la facevo più a tenermelo dentro dovevo chiederglielo.

< niente, è solo che… ecco… > è diventato tutto rosso, che cosa diavolo starà pensando?

< andiamo Philip! > dico.

< io avevo paura che tra voi ci fosse qualcosa > ammette.

Un momento? Ho davvero sentito quelle parole? Si, l’ho sentite e adesso sto ridendo come una matta per strada mentre lui mi guarda perplesso. Giuro, non riesco a smettere! Ma come ha potuto pensare una cosa del genere? Io e Malfoy insieme? È già tanto che abbiamo stipulato una tregua figuriamoci metterci insieme! Oddio…..

Riesco a calmarmi solo dopo cinque minuti ma ho le lacrime agli occhi mentre Philip sembra offeso. Beh, se lo merita che gli sono scoppiata a ridere in faccia,  ha detto che tra me e Malfoy c’è qualcosa.

< scusa Philip, ma l’hai detta grossa > dico.

< ah. Quindi era un’assurdità? > chiede.

< un’assurdità? La più colossale di tutte? Io e Malfoy? Mph! >

< ah, scusa se ho insinuato una cosa sbagliata, ma sai, a volte non penso molto prima di parlare, era una mia preoccupazione e sono contento che sia infondata > afferma.

< beh, non preoccuparti. Guarda, siamo arrivati, ti va una burrobirra? > chiedo. Lui annuisce ed entriamo insieme ai Tre Manici di Scopa. Godric! C’è già un sacco di gente. Vedo Camille e Alice con due ragazzi dello stesso corso di Philip, probabilmente hanno attaccato bottone con la scusa che conoscevano un loro compagno, infatti mi fanno l’occhiolino e mi invitano a sedermi ad un altro tavolo. Opportuniste. L’ho già detto? Beh, è vero.

Ci sediamo ad un tavolo un po’ lontano da Camille e Alice e prendiamo due burrobirre.

C’è un po’ di imbarazzo tra noi, forse perché dopo l’argomento Malfoy non sappiamo di che parlare…

< allora > comincio io, attaccando a parlare della cosa che ci lega di più < quest’anno James sarà crudele agli allenamenti >

< si, hai ragione > mi dice con la faccia fintamente spaventata ed io comincio a ridere. Non so perché rido dato che la sua faccia non era buffa, ma mi è sembrato educato.

< sai quando si terrà la prima partita? > chiedo.

< si, a metà novembre > risponde. Sembra un po’ distratto a dire il vero.

< e…. > dico.

< e cosa? > mi chiede, continuando a guardare in un punto imprecisato.

< contro chi è? >

< serpeverde > dice.

Ok, adesso mi sono stufata sembra che stia su Marte, mi giro per vedere cosa sta guardando e noto Malfoy dall’altra parte del locale al tavolo con una biondina tassorosso del quarto anno davvero odiosa. In realtà non la conosco ma so che è odiosa.

< scusami? > lo chiamo < ma che cosa stai guardando? Mi stai a malapena ascoltando! > concludo alzando un po’ la voce.

< oh… ehm… ti chiedo scusa ma vedi quella ragazza bionda con Malfoy? Ecco, è mia sorella >

Cosa? Sua sorella? Ora si che la odio. So che è contro tutte le logiche ma non la sopporto a prescindere è così civetta. Adesso capisco tutte quelle domande di me e Malfoy, non voleva che sua sorella soffrisse magari sapendo che fra me e il suo accompagnatore c’era qualcosa. Beh, che dolce fratellino.

< dai, smettila di fissarla la metterai in soggezione > dico.

< perché non ci uniamo a loro? > mi chiede.

Che cosa? A Hogsmeade, al primo appuntamento con Baston, con Malfoy vicino? No, no, assolutamente no!

< se ti fa stare più tranquillo… > ma perché non riesco mai a dire no? Sono una ciocca.

< grazie >

Si, grazie, mi hai appena rovinato la giornata. Andiamo lì vicino a loro e non so perché ma Malfoy sembra contento che siamo lì. Io non lo sarei al posto suo, stai uscendo con una ragazza e ti ritrovi al tavolo suo fratello…. Dai è da sfigati!

< ciao io sono Eleanor > mi dice la ragazzina, porgendomi la mano. Io la stringo e tento di abbozzare un sorriso assolutamente finto.

< Rose > dico.

< allora. Anche voi qui > dice Malfoy. Ma che constatazione originale, complimenti. Adesso si fa imbarazzante la cosa.

< avete notato che Lumacorno fa preparare pozioni d’amore a tutti? > dice Eleanor.

< come? Le ha fatte preparare anche a quelli del quarto anno? > chiedo io e la ragazza annuisce. Strano. Davvero anomalo che Lumacorno abbia fatto preparare l’amortentia anche a quelli del quarto anno.

< ve lo dico io perché > si intromette Malfoy, avvicinandosi al centro del tavolo < vuole rifilarne una alla McGranitt > dice.

Oddio! Sto ridendo come una scema da tre minuti insieme a tutto il tavolo. Malfoy ha davvero salvato la situazione con la storia del flirt tra il vecchio Luma e la McGranitt.

< beh > dico io, dopo mezz’ora che eravamo a quel tavolo < credo sia ora di tornare ad Hogwarts per la cena non trovate? >

< hai ragione > dice Eleanor. È una ragazza simpatica ma è molto civetta e questo mi fa saltare i nervi.

Saluto Alice e Camille che stanno ancora flirtando con i due grifondoro del settimo anno e mi avvio con Philip verso Hogwarts. Dietro di noi ci sono Eleanor e Malfoy.

Arrivati al castello gli altri due prendono per la casa di tassorosso e noi per la torre di grifondoro.

< io vado di sopra > dico a Philip < sono stata bene con te >

< anche io. Possiamo rivederci? > chiede.

< certo >

< beh, alla prossima allora >

< alla prossima Philip > e gli scocco un bacio sulla guancia, non prima di diventare rossa come un pomodoro.

 

Dato che Alice e Camille non si vedono ed è passato un quarto d’ora, sarà meglio che io faccia qualcosa perché mi sto annoiando e la cena non è ancora iniziata. Potrei iniziare il compito di Lumacorno… si, devo solo prendere l’ampolla che sta qui dentro la borsa. Apro la borsa e la vedo, così la prendo in mano ma è scivolosa quindi… CRASH!  Oh, no! Mi è caduta mannaggia a Salazar. E adesso? Come faccio? La pozione di Alice e Camille non è come la mia gli odori sono confusi, l’una pozione di qualità vicina a quella che ho fatto io ce l’ha Malfoy… ma dovrei andare a chiedergliela e non è che mi va tanto. Beh, comunque prima o poi lo devo fare quindi prendo un respiro, mi armo di pazienza e mi dirigo alla sala comune dei serpeverde.

< bobotubero > dico alla parete. Lo so, è una parola buffa specialmente associata ai serpeverde ma che ci posso fare è questa qua. Questa sala comune non è ciò che si definirebbe proprio accogliente: i divanetti in pelle neri mi danno i brividi così come il grosso serpentone dipinto sullo stendardo e c’è un’umidità spaventosa. Trovo Malfoy seduto su uno dei divanetti intento a parlare con  mio cugino.

< ehi Rosie > dice Al < perché mi cerchi? >

< non sto cercando te > dico < sto cercando lui > e indico  Malfoy. Tutti e due sembrano sorpresi dalla mia affermazione così mi affretto a spiegare. < mi si è rotta l’ampolla della pozione di Lumacorno e non so come fare, tu sei l’unico che può aiutarmi > dico, rivolta al platinato.

< chi l’avrebbe mai detto che un giorno saresti venuta da me a chiedermi un favore > dice Malfoy con la sua solita aria di superiorità che mi urta i nervi. Poi devo stare calma eh?

< senti Malfoy vuoi darmi questa pozione si o no? > chiedo impaziente.

< si ma devi farlo qui il compito perché non mi fido a dartela, già hai rotto la tua > mi dice. Godric quant’è irritante!

< va bene, andiamo >.

Lo seguo su per le scale e la sua camera e quella di Al sono praticamente identiche alla sala comune, solo che al posto dei divani ci sono i letti. Malfoy tira fuori l’ampolla dal suo zaino e me la porge.

< allora? > chiede.

< allora cosa? >

< quali sono gli odori che senti? >

< non devo certo renderne conto a te. Adesso io me ne sto buona qui ad analizzare bene e tu stai zitto e muto >

< va bene >

Metto il naso nella pozione e d’improvviso mi invade l’odore della torta alla melassa, quella che fa nonna Molly però… poi sento… mmm…. Pergamena, l’odore della pergamena… anche mamma mi ha detto che lo sentiva nell’amortentia. L’ultimo odore è un po’ strano è… oh mio dio! Biancospino…. Questa cosa è terrificante! Chiudo subito l’ampolla, la ridò a Malfoy, biascico un < grazie > e mi dirigo dritto di filato alla torre di grifondoro.

Non dovevo sentire quell’odore… proprio no… ma cosa mi ha preso? Il biancospino… ecco, Al una volta aveva messo un profumo al biancospino e mi aveva detto che glielo aveva prestato Malfoy, quindi se io sento quell’odore che cosa significa? Magari la pozione di Malfoy è fatta male quindi sento il suo profumo perché è lui l’artefice di quel filtro infernale. Si, deve essere così, assolutamente, non ci sono altre spiegazioni.

D’altronde, quella è solo una stupida pozione d’amore.

prossimo aggiornamento: 1/11/11
  
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