Ebbene non state avendo un allucinazione finalmente c’è il secondo capitolo in verità era già terminato due settimane fa ma giovedì la mia beta è stata così gentile da dirmi che non aveva più tempo per correggere le mie fic T___T. Sigh. Quindi tutti i miei ringraziamenti a emychan che è stata così gentile da farmi fa beta / si inginocchia ai suoi piedi/ infinite grazie !
Ebbene ecco i ringraziamenti d’obbligo e che per me è un grande piacere ed onore fare:
a elfin
emrys (senza cui il
primo
capitolo sarebbe stato
un orrore pieno
di errori), Yaoithebest, simplymyself, ChibiGaara, Miki87, esther98
ed emychan
per aver
recensito il primo capitolo ed a speranza
che poverina
temeva io abbandonassi la
storia =)
come buona partedi tutti immagino;
a erol89
che l’ha
messa tra le ricordate
ed infine
a alucard51,
Betta90,
capricorno24,
cassy_star,
Chiby
Rie_chan, denverhight,
Didolatan,
emychan,
esther98,
Il_Genio_del_Male,
joey_ms_86,
Lan,
Lily
4ever, Lolo19,
niwa,
SilviAngel,
speranza,
Wrong
e Yaoithebest
per averla
messa tra le seguite.
Quando ho scritto
il primo capitolo mai avrei pensato di
vedere così tanta gente interessata. GRAZIE.
Scusate ancora il
ritardo, ma ho
seriamente rischiato di
rimare al primo anno di università e la
ripresa è stata
pesante T_T.
Ancora
Merlin rimase
per qualche istante
a guardare il disegno appena finito. Stando attento a non inclinarlo
troppo lo
spostò più vicino alla finestra leggermente
aperta, così da farlo asciugare più
velocemente.
L’acquarello
ritraeva Kilgharrah
che incendiava Camelot con il suo alito di fuoco mentre un gruppo di
cavalieri
tentava di abbatterlo. La linea decisa della biro a sfera definiva i
margini
dei personaggi e delimitava i colori. Sfiorò uno degli
angoli del foglio, dove
il colore era già asciutto, la carta porosa e ruvida per un
istante gli ricordò
le pergamene e i vecchi libri del suo mentore.
Si riscosse in
fretta.
Non aveva
più voglia di dipingere
per quel giorno e mancava ancora molto al tramonto: aveva tempo per
andare a
portare i suoi saluti alle spoglie di Arthur.
Si
recò all’abazia in bicicletta,
incurante dell’aria gelida di metà novembre che
filtrava attraverso la sciarpa
e il pesante cappotto.
Uscì
velocemente da Pendragon
Park svoltando in
St. Dunstan's Close,
da lì fino a Manor House Rd, percorrendo poi tutta The
Archers Way finendo su
High St e da lì, finalmente, in Magdalene St.
Il tragitto
durava meno di dieci
minuti in bicicletta, ma fu più che sufficiente a
congelargli le mani. Si
maledì per non aver messo i guanti.
Entrò
di corsa nella hall, dopo
aver abbandonato la vecchia bici contro un muro, e salutò
Victor, l’anziano
dall’aria scontrosa alla reception.
«Era
tanto che non ti facevi vivo
da queste parti» gli disse in tono quasi accusatorio . Martin
sorrise e alzò
lievemente le spalle « Ho perso la nozione del
tempo» sospirò sorridendo «Non
c’è molta gente vedo.»
«Lo
sai anche tu» sbuffò
l’anziano «Ad agosto ci sono stranieri ovunque per
il festival, non c’è tregua,
e poi, sa settembre in poi, sembra che nessuno riesca a reggere la
temperatura
dell’Inghilterra. Bah. E tu? Vuoi farti un giro
dentro?» chiese indicando con
la testa la direzione dell’abazia.
«Già»
sorrise il mago «Era tanto
che non venivo a portare i miei omaggi al grande Re»
scherzò.
«Prima
o poi dovrai deciderti a
pagarle queste entrate a scrocco» borbottò
l’uomo, come se non bastasse il suo
lavorare gratis per loro praticamente per tutto agosto.
Martin rise e
s’incamminò verso
l’ingresso.
Il parco era
deserto, gli alberi
quasi del tutto spogli e l’erba leggermente ingiallita,
rendevano il luogo
ancora più malinconico, ma nella calda luce del tramonto
tutto sembrava più
vivo. Le vecchie pietre sembravano quasi emanare calore.
Passò
oltre le prime rovine,
quelle della chiesa principale, attento a passare solo in zone
soleggiate così
da recuperare un po’ di calore.
Arrivò
in fretta alla tomba.
L’erba cominciava a farsi più rada; era umida e
gli bagnò le scarpe e l’orlo
dei pantaloni. Non se ne curò. Rimase in piedi davanti al
riquadro marmoreo
senza aspettarsi nulla. Nell’arco dei secoli quel posto era
l’unico in cui gli
era parso di sentire vicino lo spirito di Arthur, per quanto sapesse
che non
era possibile.
«Merlin!»
Martin
alzò la testa di scatto
cercando la fonte di quella voce infantile e conosciuta. Quando la
trovò,
sorrise.
Un ragazzino
biondo con enormi
occhi nocciola correva verso di lui dall’ingresso del parco.
Si fermò a pochi
passi con un broncio adorabile.
«Andrew»
sorrise avvicinandosi a
lui «Come mai qui?»
«Ti
ho visto passare dalla
finestra di casa» spiegò prima di accentuare
automaticamente il broncio «Quante
volte ancora dovrò chiederti di chiamarmi Gwaine almeno
quando siamo da soli? »
«
Dipende. Io quante volte dovrò
dirti di chiamarmi Martin?»
«All’infinito,
immagino»
sogghignò Gwaine «Qualunque sia il tuo aspetto tu
sei e rimarrai sempre Merlin»
continuò. Martin scosse la testa con aria ilare e sconsolata
allo stesso tempo.
«Ancora
mi chiedo» proseguì il
più piccolo «Per quale astruso motivo continui a
cambiare aspetto. Va bene
dover ricominciare da capo e dover cambiare età ogni volta
che ti uccidono. Non
fare quella faccia.
Lo so che ti fai
ammazzare, se nonlo facesi saresti ancora con il tuo corpo originario,
non
credere che non lo sappia. Mordred ha la lingua lunga e adora vantarsi
delle
sue conoscenze sulla magia. Però, insomma, dovresti
mantenere il tuo aspetto
fisico, tu che puoi! A me è perfino toccato rinascere donna
un paio di volte!»
Merlin scosse
la testa e non
rispose. Quante volte aveva già sentito quello sproloquio?
Certo non sapeva che
era stato quella vipera di Mordred a spifferare tutto. Avrebbe dovuto
fargli un
bel discorso uno di quei giorni, in università.
«Ho
una notizia per te» lo
riscosse Gwaine «Ieri ero al parco con Percival, lo sai che
frequenta la mia
stessa scuola? Ha due anni più di me. Ma, tornando
all’argomento principale, al
bar lì di fronte c’erano Morgana e
quell’idiota di Agravine.»
Merlin lo
guardò stranito.
«Ci
credi che quella carogna ha
un figlio che viene in classe con me? In ogni caso stavano parlando di
Arthur.»
Il mago si fece
più attento.
«Dicevano
qualcosa su una loro
vendetta e di farlo sentire in colpa per secoli. Dovresti parlarne con
Mordred.
Sicuramente non
è un nostro alleato, ma,
di certo, non sta dalla parte di Morgana. In più dubito che
si stia divertendo
a continuare a reincarnarsi. È stressante per voi maghi. Noi
quantomeno
dimentichiamo, ma voi…» Gwaine si morse la lingua
maledicendosi.
«Se
ciò che dici è vero, dietro
tutto questo c’è Morgana e io come un idiota non
me ne sono mai accorto. Come
ho fatto a non pensarci? È vero che non l’ho vista
spesso in questi secoli, ma
da qui a non accorgersi del suo piano… mi sento un
idiota.»
Gwaine qui
prese una mano tra le
sue. «Ehi. Nessuno di noi ci ha mai pensato. Non sei un
idiota, non lo sei mai
stato. Usciamo da qui. Oramai starà per chiudere.»
Il mago
asserì con un movimento
della testa e s’incamminò con lui verso
l’uscita.
Si fermarono in
un bar a prendere
una cioccolata e si salutarono. Andrew riuscì a strappargli
la promessa di
passare a salutare Percival.
Ripresa la
vecchia bicicletta,
Martin, si riavviò verso casa.
Corse alla
libreria e rispolverò
i vecchi libri d’incantesimi. Doveva prepararsi.
Doveva
riprendere il controllo
dei suoi poteri, doveva tornare ad essere il più potente
mago della storia, e
doveva farlo in fretta.
Se tutto
ciò
che aveva detto Andrew era vero, quello era l’inizio di una
guerra.
Piccoli
appunti post capitolo.
Tutti i posti
che ho nominato
sono realmente esistenti
… anche se non li ho mai visitati (anche
se andarci e uno degli obbiettivi della
mia vita >W< ).
Mi sembrava
abbastanza carino
mandare Merlin a vivere a “Pendragon Park” (tra
l’altro è una
zona piuttosto
carina U_U). Insomma un
modo come
un altro per tenerlo legato ad Arthur (che
ancora non si fa vivo /si sentono
lamenti dentro da dentro l’armadio/ chissà se si
farà rivedere presto^_^… /i rumori
aumentano/).
http://www.glastonburyabbey.com/
<- questo
è il sito ufficiale dell’abazia
di Glastonbury. Se
vi va date un
occhiata alla gallery ha
delle foto
splendide soprattutto
quelle invernali
con la neve, in
alternativa c’è sempre google
che
aiuta e
ha foto decisamente
più sceniche : http://www.google.it/search?hl=it&q=abbazia+glastonbury&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.,cf.osb&biw=1280&bih=562&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi#q=abbazia+glastonbury&um=1&hl=it&sa=N&tbm=isch&fp=1&biw=1280&bih=605&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.,cf.osb&cad=b
Il festival a
cui Victor fa
riferimento è
il Glastonbury
Festival of Contemporary Performing Arts.
E’un festival musicale e
di spettacolo che
si tiene a Pilton,
a circa 10 km da Glastonbury .
Il festival è conosciuto
soprattutto per la sua musica, ma non sono da trascurare gli elementi
relativi
alla danza,
al teatro,
al circo e
altre forme
d'arte.
L'edizione 2011 si
è tenuta dal 22 al 26 giugno. I 130000
biglietti disponibili sono stati esauriti dopo 4 ore dall'inizio della
vendita,
il 3 ottobre 2010.
°_°
Incredibile eh
però sarebbe
bello andarci prima
o poi XD
Anche se il tutto può risultare … beh un po’… come dire … soffocante? -> http://spectacleart.com/New_2001_pics/Glastonbury-site-.jpg
Sfortunatamente
non posso mettere
più appunti di così o rischierei di anticipare
troppo. Il prossimo capitolo
ne metterò
di più ^_^.