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Autore: pallina90    02/11/2011    14 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera gente! Vi ho già detto quanto vi adoro?! io sono sempre più stupita dell'affetto che state dimostrando verso questa storia,e vi giuro che per una persona quale sono io,che si fa sempre mille paranoie su quello che fa,il vostro incoraggiamento è bellissimo!!!
Vi lascio a questo capitolo che mi è piaciuto tanto scrivere,soprattutto per il pov Edward e per una situazione...ma capirete leggendo! buona lettura ;)


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INASPETTATO

E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande

A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perchè. **

Andare al supermercato con Matthew voleva dire prepararsi ad un pomeriggio fatto di lotte e pianti per impedire che mio figlio tirasse giù dagli scaffali tutto quello che era alla sua portata di mano,oppure si mangiasse il manico del carrello credendolo uno dei suoi giocattoli. 

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Messo nell’apposito sedile del carrello,mio figlio si divertiva a guardare tutti quegli scaffali colorati e facevamo delle lunghe ‘chiacchierate’ quando lui iniziava ad indicare i vari oggetti per sapere cosa fossero. Era curioso,voleva sapere tutto su ciò che lo circondava,ma ancora non aveva spiccicato una sola parola di senso compiuto,perché poi era un gran chiacchierone a modo suo,ma era bravo a farsi capire con sguardi o gesti. Carlisle mi aveva rassicurato sul fatto che i maschietti tendevano a parlare dopo rispetto le femminucce,infatti Tanya aveva iniziato a parlare prima di Edward,nonostante lui avesse un anno e mezzo  e lei otto mesi,e da allora non si era più fermata purtroppo per loro.

“Matty lo prendiamo questo?” afferrai una confezione di biscotti plasmon e subito mio figlio annuì felice,allungando le sue manine per afferrare lo scatolo dei suoi biscotti preferiti. Gliela diedi,ma quando vidi che tentava di aprirla la misi nel carrello “No piccolino,prima bisogna pagarli. Tieni i tuoi che abbiamo portato da casa” gli passai un biscotto e lui iniziò a mordicchiarlo con quei piccoli incisivi che si ritrovava: sembrava un coniglietto.

“Ciao!” saltai in aria quando qualcuno mi afferrò per i fianchi; mi voltai e vidi che era James.

“Ehy,mi hai spaventata. Cosa ci fai qui?”

“Ero passato da casa,ma non ho trovato nessuno,così mi sono detto o sono al parco o al supermercato. Ho provato qui e mi è andata bene. Lui è Matthew,vero?”

“Esatto,e visto che sei qui allora mi darai una mano con le buste,il carrello si è riempito più del previsto” sorrisi ammiccante indicandogli tutte le varie cose che avevo preso.

“A sua disposizione signorina”

Chiacchierando del più e del meno ci mettemmo in fila alle casse,ma Matthew iniziò ad agitarsi, probabilmente stanco di stare seduto lì senza fare nulla.

“Prendi il piccolo,alle buste ci penso io” mi propose James,e feci come mi disse. In braccio a me il piccolo parve calmarsi un po’ e iniziò a giocherellare con i miei capelli.

“Che bella famiglia che siete” esclamò una vecchietta davanti a noi,che ci osservava incantata come se davanti a lei ci fosse stata la sacra famiglia. Prima che potessi anche solo dire qualcosa,James mi circondo le spalle con il suo braccio,addossandomi a lui e ringraziò la signora “Grazie,ce lo dicono in tanti” e le sorrise gentile. 

Quando uscimmo dal supermercato,scoppiammo entrambi a ridere,ripensando al modo in cui avevamo preso in giro la vecchietta. Caricammo le buste nella sua macchina e facemmo ritorno a casa.

“Hai impegni stasera?” mi chiese,mentre in cucina riordinavo ciò che avevo comprato.

“No perché?”

“Volevo invitarti a cena fuori,mi farebbe piacere”

“Mi spiace,stasera Edward è fuori con amici e non mi piace portare Matthew in giro per luoghi affollati”

“Oh,capisco” ma dai suoi occhi capii che invece ci era rimasta parecchio male,così decisi di fargli una contro offerta “Se vuoi puoi rimanere a cena qui,se per te è lo stesso”

“Sì certo,non c’è nessun problema” sorrise felice e mi diede una mano con la spesa “A patto che cucino io” propose.

“Se non mi avveleni non c’è problema”

“Vedrà signorina che dopo la cena,sarà così meravigliata dalle mie doti che mi chiederà di sposarla” risi della sua sicurezza e gli risposi “Vedremo”

 

Quando però James mi cacciò dalla mia cucina,intimandomi che se mi fossi avvicinata avrei dovuto scontare una punizione coi fiocchi,cominciai a temere per la mia salute. Image and video hosting by TinyPicPassai il tempo a giocare con Matthew,cercando di costruire delle torri con i cubi che gli aveva regalato Alice,ma mio figlio appena ne impilava tre,si divertiva a dargli una manata per farli cadere e poi iniziava a ridere come un matto per la sua bravata. La sua risata era così squillante e felice che era impossibile non ridere con lui,e i suoi occhi brillavano felici. Ogni tanto ripensavo al gesto che avrei potuto compiere,e un brivido mi correva lungo la schiena pensando che ero stata sul punto di uccider ciò che di più bello la vita mi avesse regalato; se quel giorno mi fossi fatta vincere dalle mie paure non avrei mai visto mio figlio ridere,giocare,crescere e ciò mi provocava una stretta dolorosa al cuore. Fui distolta dai miei pensieri dalla porta della cucina che veniva aperta,e dal profumino che ne proveniva “Funghi” esclamai,annusando l’aria.

“Sei un cane da tartufi? O lo sei stata nella tua  vita precedente?” esclamò meravigliato James

“Chi lo sa,può darsi” sorrisi,e prendendo Matthew in braccio mi diressi in cucina. Non solo aveva cucinato primo,secondo e pure il dolce,ma aveva apparecchiato la tavola in maniera impeccabile,con calici e candele e varie posate come se fossimo ad un ristorante.

“Ho voluto ricreare l’atmosfera di una cena fuori” mi sussurrò all’orecchio,per non rompere quell’atmosfera che si era creata.

“E’ tutto meraviglioso,neppure sapevo di avere tutte queste cose a casa” ammisi sincera. Spostandosi dal mio fianco si posizionò dietro una sedia,facendomi segno di sedermi; misi Matty nel suo seggiolone,e poi mi accomodai,aspettando che anche lui prendesse posto di fronte  a me. “Cosa ha preparato il mio chef?”

“Stasera signorina avremo pennette alla boscaiola,scaloppine ai funghi  e per concludere budino al cioccolato”

Sicuramente ero rossa come un peperone,quelli erano i miei piatti preferiti “Come fai a ricordarli?”

“Io ricordo tutto di te” disse prendendo la mia mano che era posata sul tavolo,e quel contatto mi destabilizzò non poco,mi riportava alla mente tanti momenti passati.

Iniziammo a mangiare quelle prelibatezze che aveva preparato e mi stupii quando notai che aveva preparato anche la pappa per il piccolo,così imboccandolo a vicenda la cena passò. Mentre io era su in camera a far addormentare Matthew,lui si occupò di mettere a posto la cucina. Cambiando il piccolo,mi presi un po’ di tempo per riflettere su quanto stava accadendo con James; io non avevo mai pensato di tornare con lui,almeno non per il momento,ma lui sembrava fare di tutto per farmi capitolare.

Quando tornai di sotto lo trovai nel salone che osservava il collage di foto fatte da Alice,e fu come ritrovarsi in un dejà-vu: ripensai a quando in quello stesso posto si trovava Edward il giorno che Matthew fece il suo ritorno a casa. Mi schiarii la voce per palesare la mia presenza.

“Ehi,ho preso la bottiglia di vino che era rimasta dalla cena,così possiamo finirla comodamente qui sul divano se per te va bene”

Annuii e ci sedemmo lì,prima in leggero imbarazzo,ma man mano che il vino faceva effetto,ci lasciammo andare ai ricordi,ripensando a tutto quello che avevamo combinato durante la nostra relazione.

“Oddio ti ricordi quando rischiammo di far prendere un infarto a tua nonna?” disse,e io quasi sputai il vino che avevo in bocca per l’attacco di risate che mi scosse “Certo,quando le facemmo credere che ero incinta”

“Rischiammo grosso quella volta” e scoppiammo nuovamente a ridere. Quella  volta mia nonna si prese veramente un bello spavento,le avevamo detto che io ero incinta e i nostri genitori ci avevano cacciato da casa,e adesso volevamo fuggire per sposarci a Las Vegas; rischiò di sentirsi male per il fatto che la sua piccola nipotina non fosse più pura e sarebbe bruciata all’inferno,ma poi si tranquillizzò quando seppe che non ero incinta,e penso che credé che fossi anche pura,ma sul quel punto fortunatamente non indagò oltre.

“Questa te la ricordi?” prese dalla tasca una foto,e quando me la passò rimasi scioccata.  Image and video hosting by TinyPic Era una delle prime foto che avevamo insieme,scattata in occasione di una gita che avevamo fatto con un gruppo di amici.

“Certo che me lo ricordo,è stato quando siamo andati in gita con la tua combriccola e mi sono sentita un pesce fuor d’acqua per tutto il tempo visto che ero l’unica ragazza del gruppo” sbuffai ripensando a tutti gli scherzi che mi avevano fatto.

“Dai,eri adorabile però quando ti imbronciavi” mi sorrise,ma a quel punto era il mio turno di vendicarmi.

“E quando io e Alice ti chiudemmo fuori dalla stanza del college nudo?!” scoppiai a ridere come una matta a quel ricordo. Io e la mia amica più pazza di me eravamo andati a trovarlo al college,lei si era nascosta nell’armadio e io lo attendevo all’ingresso della sua camera con solo l’accappatoio addosso. Quando lui era entrato gli avevo fatto credere che avevo una voglia matta di fare l’amore con lui,e lo avevo fatto spogliare lì nell’ingresso,a quel punto lo avevo bendato per rendere il tutto più eccitante,ma invece venne fuori Alice e insieme riuscimmo a spingerlo nel corridoio,completamente nudo.

“Brutta streghetta,per quello non ti ho ancora punito a sufficienza. Mi saltò addosso,costringendomi a sdraiarmi sul divano,e prese a farmi il solletico sui fianchi: sapeva che quello era il mio punto debole. Iniziai a contorcermi sotto di lui,ma continuava a ripetermi che ancora non ne avevo avuto abbastanza.

“Ti prego James” ansimai a corto di fiato.

“Dimmi che ti sei pentita di averlo fatto” mi disse ridendo anche lui e tentando di farmi stare buona.

“Sì ti giuro”

“Non mi sembri troppo convinta” mi rispose,continuando a torturarmi i fianchi,ma fummo interrotti dal suono del campanello,e lui a malincuore dovette lasciarmi andare.

Aprii la porta senza sincerarmi prima di chi ci fosse dietro,ancora sorridendo come una stupida,ma il sorriso mi morì sulle labbra quando vidi chi c’era di fronte a me “Edward” mormorai atona.

“Ciao,disturbo? Ho finito presto con gli amici e ho pensato di passarvi a salutare”

“Bells chi è?” chiese James dal salotto. Edward sentendo la sua voce,spinse per aprire maggiormente la porta,e lo vide semi disteso sul divano,poi prese a squadrarmi per bene e vidi la rabbia dipingersi sul suo volto “Scusate,è evidente che ho interrotto qualcosa” e così dicendo mi diede le spalle,raggiungendo velocemente la macchina,ma io gli corsi dietro “Edward fermati” riuscii ad afferrargli la manica del giubbotto e lui fu costretto a fermarsi “Edward non stavamo facendo niente di male,ti prego credimi” lo supplicai disperata,non riuscendo a capire bene perché stessi tanto male per il fatto che lui non mi credesse.

“Mi risulta difficile vedendo come sei ridotta” sputò fra i denti senza guardarmi. Abbassai gli occhi su di me e vidi che avevo la camicetta tutta sgualcita e fuori dai pantaloni,i gli occhi sicuramente lucidi e brillanti a cause delle lacrime per le troppe risate e a giudicare dai ciuffi che mi ricadevano sul volto la mia coda era ormai inesistente visto come mi era agitata sul divano,e in quel momento capii cosa Edward avesse potuto immaginare. Gli lasciai la manica e sussurrai solo “Ti sbagli.”

Lui si voltò,la furia nei suoi occhi,ma quando scorse bene il mio viso non so di preciso cosa vi lesse,ma il suo sguardo si addolcì “Ok,ti credo” sussurrò,accarezzandomi il viso dolcemente. Gli presi quella mano e lo tirai verso casa “Entra,dai la buonanotte a Matthew” lo pregai,e lui annuì seguendomi.

Quando entrammo,lui non salutò neppure James,ma si diresse subito di sopra da suo figlio.

“James,forse è il caso che vai”

“Sicura? Non mi va di lasciarti sola con lui dopo il modo in cui ti ha urlato contro” era preoccupato,ma anche abbastanza incazzato per il fatto che Edward ci avesse interrotti.

“No,tranquillo,non mi farà del male”

“Se hai bisogno chiamami a qualsiasi ora”

“Tranquillo,vai”

“Buonanotte Bella” mi diede un bacio sulla guancia,soffermandosi un po’ più del dovuto,e poi sorrise beffardo guardando alle mie spalle,mi voltai e vi trovai Edward ai piedi delle scale che ci guardava.

 

POV EDWARD

Guardando l’orologio e vedendo che erano appena le dieci,avevo deciso di andare da Bella,visto che erano due giorni che non ci vedevamo e sentivo la mancanza di lei e di mio figlio. Come temevo il compleanno di Lucas si era rivelato il solito casino organizzato dai miei amici; dopo essere stati in un locale per mangiare qualcosa insieme,loro avevano deciso di continuare la serata in un night dove li avrebbe aspettati una ballerina pagata apposta per l’occasione. Inutile dire che avevo declinato l’invito,non mi andava per nulla di trovarmi circondato da ragazze che si strusciavano sul mio corpo.

Quando avevo pensato di passare a casa di Bella non mi sarei mai aspettato di trovarla in compagnia. Vederla con i capelli scompigliati,i vestiti fuori posto e le gote arrossate mi aveva fatto giungere ad una conclusione,che io non avevo speranza con lei. Ma poi le sua parole avevano acceso una fiammella in me,e così mi ero lasciato convincere ad andare con lei,anche perché i suoi occhi non erano capaci di mentire. Ero entrato dentro senza degnare di uno sguardo James,dirigendomi subito da mio figlio,che dormiva beatamente. Lo sfiorai appena per evitare di svegliarlo,e il mio cuore perse un battito quando sorrise inconsciamente,chissà cosa stava sognando. Pensare che quel bellissimo bambino fosse frutto di una notte di passione incontrollata che si era scatenata tra me e sua madre,mi rendeva ogni volta incredulo.

Tornato di sotto vidi una scena che mi mandò su tutte le furie: quel viscido aveva baciato Bella sulla guancia per poi lanciami uno sguardo sprezzante. Strinsi i pugni fino a farmi male per impedirmi di picchiarlo in quel momento. Bella quando si accorse della situazione lo salutò e poi mi raggiunse,mordicchiandosi il labbro inferiore,facendomi intuire di essere in imbarazzo.

Presi un respiro profondo per sciogliere la tensione,ma non ci riuscii del tutto “Forse è il caso che vada adesso” feci per andarmene,ma nuovamente la sua mano afferrò il mio braccio.

“Resta” era stato solo un sussurro il suo,ma lo avevo udito forte e chiaro come se lo avesse urlato. “Perché?” avevo bisogno di sapere a quel punto.

“Mi fa piacere e poi non voglio che guidi a quest’ora di notte,sei troppo nervoso e stanco” concluse,arrossendo lievemente per quella confessione.

“Ok” risposi semplicemente.

Sistemammo il mio divano letto in silenzio,poi prima che ci augurassimo la buonanotte, Bella mi disse “Edward ti giuro che non sarebbe successo nulla con James,stavamo solo giocando. Non so perché ti sto dicendo questo,ma non voglio incomprensioni tra noi” teneva lo sguardo basso,si torturava le mani e potrei essere certo che fosse pure arrossita. Con un dito le sollevai delicatamente il viso e guardandola in quegli occhi tanto profondi e scuri che mi ci sarei potuto perdere dentro,le dissi solo “Grazie” e lei mi sorrise felice prima di avviarsi in camera sua.

 Quando fui solo,al buio,le mie paure mi assalirono di nuovo. Stavo rischiando di perdere la cosa più importante della mia vita,senza che io combattessi per averla,ma da quel momento le cose sarebbero cambiate,non sarei rimasto con le mani in mano a vederla allontanarsi da me giorno dopo giorno,avrei fatto di tutto per riconquistarne la fiducia,stupendola tutte le volte che avrei potuto. E già l’indomani sarebbe stato un ottimo punto di partenza.


**La differenza tra me e te,Tiziano Ferro


Che dite si sta iniziando a smuovere la situazione tra i due? nel prossimo capitolo ci sarà il chiarimento tra Alice e Bella,e una scena da famiglia coccolosa con un....finale! ma non vi dico cosa ci sta su quei puntini,lo lascio alla vostra immaginazione ^^ un bacione ragazze e a mercoledì ;) Paola

 

   
 
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