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Autore: MiaBlack    03/11/2011    2 recensioni
una punizione costringe i due ragazzi a sistemare una stanza della biblioteca. Un incidente provocato da un dispettoso Pix imprigiona i due all'interno. Ma a quanto pare nel castello c'è un altro fantasma che dopo averli aiutati chiede loro di narrargli la sua fiaba preferita. I due si troveranno dentro una storia; dovranno mettere da parte i loro sentimenti perchè fino a che non la concluderanno non potranno uscirne.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Autore: MiaBlack

Titolo: La biblioteca, il libro e la piccola Unzel
Personaggio assegnato: Ginny

Pairing scelto: Draco/Ginny
Altri Personaggi: nuovo personaggio, Bellatrix lestrange
Ambientazione scelta: Biblioteca
Prompt utilizzato: Legno che brucia
Genere: Romantico
Avvertimenti: nessuno
Rating: verde
Introduzione: una punizione costringe i due ragazzi a sistemare una stanza della biblioteca. Un incidente provocato da un dispettoso Pix imprigiona i due all'interno. Ma a quanto pare nel castello c'è un altro fantasma che dopo averli aiutati chiede loro di narrargli la sua fiaba preferita. I due si troveranno dentro una storia; dovranno mettere da parte i loro sentimenti perchè fino a che non la concluderanno non potranno uscirne.

 

NdA: Ho cercato di mantenere Draco il più originale possibile, forse l'ho ammorbidito un po' in quando sono una Ficer convinta con tutto il cuore (sono stata fortunata l'ammetto =) ) mi sembra di aver scritto qualcosa di già proposto in milioni di modi diversi, anche con tutto il mio buon impegno non posso considerala una delle mie opere riuscite. Per la storia non mi sono ispirata al cartone della Disney ma alla storia dei fratelli Grimm.

 

La biblioteca, il libro e la piccola Unzel

 

L'ufficio del professor Piton era una grande stanza piena di libri e ampolle piene di cose strane e liquidi dal colore disgustoso, finire in quell'ufficio per problemi disciplinari era un vero incubo per ogni studente che non fosse un Serpeverde, solo loro potevano essere felici di essere beccati dal professor Piton a compiere una qualche marachella, infatti il professore parteggiava in modo disgustoso per la sua casa.

In quel momento a respirare l'odore di chiuso e di muffa era una giovane ragazza che seduta sulla sedia attendeva il professore sbuffando sonoramente; era finita in quella situazione per colpa di quell'idiota che condivideva parte del suo patrimonio genetico.

- Signorina Weasley! - la rossa scatto in piedi come una molla, pregando che il professore non l'avesse sentita sbuffare.

- Il suo comportamento è da persone rozze, da barbari! Non le hanno insegnato che non si urla in quel modo in sala grande? - Ginevra ingoiò a vuoto, non sarebbe successo nulla se non fosse stato per Ron che l'aveva portata allo sfinimento con il suo atteggiamento ossessivo nei suoi confronti..

- Ho la punizione che fa per lei... Mi segua. - Uscita dall'ufficio seguì il professore a testa bassa e nel più totale silenzio, fino ad arrivare in biblioteca. Miss Pince la severa responsabile della biblioteca la fissava dall'alto con aria scocciata.

- La signorina Weasly è in punizione e visto che lei ha bisogno di una mano per sistemare la nuova stanza, eccole un aiutante. - a quelle parole lo sconforto si impadronì della giovane.

- Eccellente, mi dia la bacchetta e mi segua allora... per di qua. - Ginevra seguì la bibliotecaria per la biblioteca, si fermarono davanti ad una porta che aprì, all'interno c'erano ammassati moltissimi libri.

- Signor Malfoy sarà contento, ha un aiuto! - a quelle parole la rossa si sentì sprofondare, non solo era finita in punizione chiusa in una stanza a sistemare vecchi libri ammuffiti e polverosi, ma si era ritrovata chiusa con la persona più odiosa di tutta la scuola, cosa aveva fatto di male nella sua vita per meritarsi una giornata del genere? La porta si richiuse alle sue spalle lasciandola chiusa in quella stanza con quell'essere disgustoso. Iniziò a sistemare i libri in silenzio, non voleva fare conversazione, prima finiva prima sarebbe stata libera; ormai le regole erano chiare, se non avessero finito entro il coprifuoco sarebbe dovuta tornare in quel posto puzzolente anche il giorno seguente e lei non ne aveva proprio voglia.

- Weasley cosa hai combinato per finire qui? - chiese Draco, il quale aveva smesso di sistemare i libri e si era comodamente seduto con le braccia dietro la testa contemplando il soffitto.

- Niente che ti interessi Malfoy. Sei pregato di continuare a lavorare, voglio finire il prima possibile! – rispose continuando diligentemente a lavorare, cercando di ignorare il fatto che il biondo non alzasse un dito. Rimasero in quella posizione per almeno un ora, alla fine Ginevra si voltò spazientita.

- TI VUOI MUOVERE! - urlò rossa di rabbia, il biondo la guardò sorpreso.

- Siamo in biblioteca non puoi urlare. - le ricordò lui, Ginevra arrossì vistosamente e si voltò stizzita, continuò a sistemare i libri furiosa.

Era in piedi sulla scala che le permetteva ti riporre i libri negli scaffali più alti.

- Che mi dovevo aspettare da un presuntuoso, pomposo, bambino viziato come te Malfoy! - stava inserendo il volume ripulito al suo posto quando attraverso il muro comparve il viso bianco e paffuto di Pix che come al solito si divertiva a fare dispetti agli studenti ignari. Il dispettoso fantasma colpì la ragazza con un palloncino pieno di inchiostro, Ginevra non aspettandosi un attacco lasciò cadere il libro per proteggersi gli occhi perdendo così il precario equilibrio che aveva in cima alla scala, fu un attimo e si sentì cadere nel vuoto, chiuse gli occhi preparandosi all'inevitabile botto che avrebbe fato quando si fosse scontrata con i libri e il pavimento. Ma il botto non fu come si aspettava, cadde si, ma qualcosa l'aveva rallentata e la caduta non era stata sui libri come si aspettava ma su qualcosa di più morbido, aprì gli occhi cercando di vedere qualcosa, ma una voce glieli fece richiudere all'istante.

- Non fare la stupida tieni gli occhi chiusi! - accanto a lei c'era Malfoy, doveva essere stato lui a prenderla al volo.

- Ora ti metto a terra. - l'aiutò a mettersi in piedi e a sedersi per terra, se non gli avessero tolto le bacchette per la punizione, con un incantesimo le avrebbe pulito il volto e avrebbe risolto il tutto.

- Vado a chiamare qualcuno non muoverti e non aprire gli occhi se non vuoi rimanere cieca! - le disse duro lui, Ginevra annuì, non si aspettava di certo un aiuto da parte di Malfoy.

- Dannazione! - sibilò arrabbiato Draco.

- Che succede? - chiese preoccupata.

- Quel dannato Pix, ma appena riusciremo ad uscire farò in modo che il Barone Sanguinario lo rimetta in riga! - sibilò gelido.

- Si può sapere che cosa è successo? - chiese Ginevra strattonandogli la manica della divisa, il biondo si voltò a guardarla infastidito, strattonò la manica e si voltò verso di lei.

- E' caduta la libreria sulla porta. Siamo bloccati dentro... - spiegò lui.

- E' ora? Che facciamo? - domandò lei preoccupata.

- Aspettiamo qualcuno. prima o poi ci verranno a cercare. -

Nell'attesa Ginevra aveva cercato nella tasca un fazzoletto e cercava di pulirsi come meglio poteva dall'inchiostro, finendo per impiastricciarsi ancora di più il viso.

- Sai Weasley sei proprio una pezzente. - fece divertito nel vederla in quello stato.

- Sai Malfoy sei proprio uno stronzo! - rispose a tono lei continuando a pulirsi, lo sentì sospirare e poi percepì dei rumori, aveva paura che potesse farle del male, da lui ci si poteva aspettare qualunque cosa, poi invece Malfoy le sfilò il fazzoletto di mano e iniziò a pulirle il viso.

- Malfoy è un modo contorto per uccidermi? - chiese sospettosa.

- L'unica persona che rischia la morte qui sono io. Toccandoti potrei contrarre qualche malattia da pezzente. - sorrise malefico.

- Al contrario di quanto tu credi io non ho nessuna malattia Malfoy sei te che sei troppo schizzinoso! - gli rispose lei tesa come una corda di violino.

- Apri gli occhi... – le ordinò. Ginevra ubbidì aprendoli piano, le ciglia erano un po' incollate tra di loro, ma almeno ci vedeva, la prima cosa che vide quando li aprì furono gli occhi di ghiaccio che la fissavano, il suo viso era solo a pochi centimetri dal suo, arrossì vistosamente, anche se Malfoy non ci fece troppo caso, le lanciò il fazzoletto e si allontanò come se nulla fosse successo.

- Ciao! Mi leggete la storia? - i due schizzarono in piedi spaventati, la voce era quella di una bambina che non doveva avere più di quattro anni, si guardarono attorno cercando di capire da dove venisse. Poi da un libro caduto a terra uscì fuori il viso di una bambina, i capelli lunghi chiusi in una treccia che le arrivava ai piedi, gli occhi grandi e un sorriso sul visino paffuto.

- Chi sei? - chiese Ginevra meno spaventata.

- Io sono Unzel... - rispose sempre sorridente, stringeva tra le braccia un orsacchiotto di pezza.

- Mi raccontate una storia? - chiese eccitata mentre svolacchiava davanti alla rossa.

- Perchè no, tanto siamo bloccati qui e non possiamo fare molto. Cosa vuoi che ti legga? - chiese.

- Questa! Questa! - indicò il libro dal quale era uscita e batté le mani felice, in un secondo si alzò il vento che impedì ai due di vedere quello che succedeva.

- Che bello! - sentirono la voce di Unzel risuonare lontana e poi la sua risata divertita.

 

Ginevra si svegliò, era stesa a terra su un tappeto, davanti a lei c'era una grande finestra dalla quale entrava molta luce, dove si trovava? Sicuramente non in biblioteca, nella stanza dove erano bloccati non c'erano finestre e che fine aveva fatto Malfoy? Si guardò attorno. Era in una stanza circolare, che fungeva sia da cucina che da salotto; una piccola rampa di scale conduceva di sopra, dove probabilmente c’era una stanza da letto. Era ancora ammutolita a contemplare quello strano posto privo di porta, che una voce la fece voltare verso l’unica finestra.

- Oh Rapunzel, sciogli i tuoi capelli, che per salir mi servirò di quelli! - a quelle parole la rossa si affacciò alla finestra, era in cima ad una torre altissima e in fondo ad essa c'era una donna con addosso un mantello e in mano un cesto che guardava verso di lei.

- Rapunzel tesoro che aspetti? Butta la treccia che così posso salire! - indietreggiò e si guardò attorno cercando qualcun altra oltre a lei in quella torre, solo allora notò una cosa che prima non aveva notato, a terra c'era una lunghissima treccia, i suoi capelli che di solito non andavano mai oltre le spalle erano ora stretti in una treccia di una lunghezza mai vista, prese i capelli e li buttò. Non sapeva dove fosse ne come fosse arrivata li, ma doveva far qualcosa per capire cosa stesse succedendo. Quando la donna arrivò l'abbracciò e le fece una lieve carezza sulla guancia, guardò la donna attentamente, i capelli erano neri con un ciuffo bianco, ricadevano disordinati lungo la schiena, la pelle chiarissima e gli occhi scuri, indossava un abito nero e sopra un mantello che aveva appena appeso; quella donna la guardava con uno sguardo strano da pazza, Ginevra la fissava, aveva qualcosa di conosciuto era sicura di averla già vista... ma certo, che diavolo ci faceva lei lì?

- Bellatrix.. - sussurrò facendo alcuni passi indietro per mettere più distanza possibile tra se e quella pazza omicida.

- Rapunzel cara che succede? Ti vedo strana oggi... - continuò girellando per la stanza come niente fosse, non sembrava avesse intenzione di ucciderla e poi perchè la chiamava in quel modo? Sapeva benissimo che era lei era Ginevra Weasley colei che aveva tradito il suo stesso sangue. Lasciò il cesto e dopo poco se ne andò.

I giorni passarono e le visite continuarono, erano tutte brevi e molto distanti le une dalle altre. Lei era sempre li chiusa in quella torre a cantare appoggiata al davanzale e intanto cercava di ricordare perchè tutto quello le suonasse, anche se vagamente, familiare.

 

 

Continua.......

 

Ecco il primo capitolo. Ho messo One-shot perchè il prossimo è l'ultimo capitolo.

Questa storia partecipa al Contest armortentia pozione d'amore che momentaneamente è privo di giudice quindi non so il risultato.

Ditemi voi e fatemi sapere se vi è piaciuta un bacione!

 

MiaBlack

   
 
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