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Autore: maliks wife    03/11/2011    1 recensioni
hoooooooooooooola. so' tornaaaaaata.
-Non ti perdonerò mai, per quello che hai fatto al mio astuccio, Tomlinson.-
-Ok.-
-Che hai?-
-Niente.-
-Sei strano Tomlinson.-
-Ho detto che non ho niente.- Rispose alzando un po’ la voce.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIRST CHAPTER.
Kim. 17. Londinese.
Okay, lo ammetto, matematica è la cosa più straziante che esista in questo mondo. Appoggio la testa al banco in segno di ‘arresa’. Non ce la faccio più. Non ci capisco niente. Pensai, era l’ultima ora e la mia mente era andata decisamente a farsi fottere.  Finalmente suona, dopo due ore piene di numeri e segnetti strani si torna a casa. Misi quello stupido quaderno, quasi pieno di fogli inutili, nella borsa, insieme all’astuccio tutto pasticciato dal mio compagno di banco; Louis Tomlinson. Quel ragazzo era veramente un coglione, ma cazzo, lo amavo. Lo conoscevo dalla prima elementare e dalla prima elementare ero cotta di lui, ma lui proprio non se ne accorgeva.  Faceva anche parte di una band, con altri quattro ragazzi. Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne e Zayn Malik. Si, Zayn Malik era il mio migliore amico. Da quando si era trasferito con I ragazzi in piena Londra, e si era iscritto alla mia scuola e quella di Louis. Me li aveva proprio presentati lui, circa un anno fa.
-Non ti perdonerò mai, per quello che hai fatto al mio astuccio, Tomlinson.-
-Ok.-
-Che hai?-
-Niente.-
-Sei strano Tomlinson.-
-Ho detto che non ho niente.- Rispose alzando un po’ la voce.
-Ok..-
Era davvero TROPPO strano. Lui è sempre gentile,perché ha fatto così? Presi in spalla la borsa e lo seguì velocemente fino alla fermata del pullman.
-Louis siamo amici dalle elementari. O mi dici cos’hai, o mi dici cos’hai. E’ tutto il giorno che non parli, di solito sei così allegro.-
-Kim, davvero, non ho niente.-
-E io ti credo. Vado a casa Tomlinson,ciao.- Mi allontanai.
-A piedi?-
-Si,sto andando a casa di Mya.- E mi rigirai.
-Ok,ciao Stewart.-
-Ho un nome idiota.-
-Tu però mi chiami sempre Tomlinson.-
-Questione diversa.-
E girai finalmente l’angolo. Stavo andando a casa di Mya, la mia migliore amica, che casualmente quel giorno era malata. Dovete saperlo, a lei piace tanto bigiare, quindi un’idea di lei l’avete già.
Dovevo passargli i compiti, ma sarei stata tutto il giorno con lei.
Quando finii di dargli tutti i compiti e gli appunti di matematica, mi buttai sul suo letto. Ormai casa sua era casa mia, e casa mia era sua. Anche noi ci conoscevamo dalle elementari.
-Con Louis?-
-Sempre peggio.-
-Perché?-
-Boh, oggi sembrava così distaccato, freddo. E’ stato tutto il giorno zitto, e non è nel suo carattere, credimi.-
-Senti, ti consiglio di cambiare cotta, è da 11 anni che gli corri dietro e lui non se n’è neanche accorto. Lascialo perdere.-
-Tu non capisci quello che provo per lui, io lo amo davvero.-
-Ma non puoi andare avanti così.-
-Lo so, questo lo so.-
Alle 19.30 tornai a casa, e accesi un po’ il computer per far qualcosa. La noia come ogni sera mi assaliva, finche non mi arrivò un messaggio di Zayn.
‘’Kim,lascia perdere Louis, è una causa persa avere a che fare con lui. Credimi.’’
Oh, anche lui adesso ci si metteva?
‘’Ti sei messo d’ accordo con Mya?’’
‘’No, sto solo dicendo la verità. Comunque oggi non mi hai salutato a scuola. ): mi ritengo offeso.’’
‘’AHAHAH, idiota. Domani ti saluto ok?’’
‘’Ora va meglio.’’
‘’Sto finendo i soldi, ci vediamo domani, ciaaaao. :3’’
I miei quella sera non c’erano (fortunatamente), decisi di ordinare la pizza, così per non combinare casini.
Mi ero appena seduta sul divano aprendo la scatola della pizza quando sentii suonare al campanello.  Chi è a quest’ora?  Dissi a bassa voce, alzandomi. Aprii la porta molto lentamente e mi ritrovai 5 teste di diosfwefaghr (capite? Sisi) davanti agli occhi.
-E mo’ che cavolo ci fate qua voi?-
Zayn si sporse un po’ in avanti e da quanto capii vide la pizza. Infine disse;
-Mangiamo pizza, no?-
-No, no, no, no, no! Non toccatemi la mia piz..- Troppo tardi ormai mi erano rimaste solo le croste.
-Siete dei maiali. Ma aspettate, la pizza era divisa in 8. Cinque fette le avete mangiate voi, ma adesso me ne dovrebbero avanzare 3. – Niall abbassò la testa.
-Niall, lo so che hai fame, ma potevi avanzarne una. Io mo’ che mangio?-
-Una carota bella e buona come me sarebbe onorata di essere mangiata da una ragazza bella e buona come te.-
-Non ora Tomlinson, ho davvero fame. – Ne rimase un po’ deluso, ma riuscì a rimediare, in qualche modo. –Aspetta, non sei più depresso come oggi a scuola. Mi devi ancora dire cos’avevi.-
-Te lo ripeto, non avevo nulla.-
-Se, però domani devi essere più felice perché il tuo sorriso rende felice me. – Zayn mi tirò un leggero calcio agli stinchi, credo fosse un avvertimento. Si alzò e andò in cucina, io lo seguii con la scusa ‘vado a cercare qualcosa nel frigo’.
-Dici che si notava troppo?-
-Non tanto, ma stai attenta, se lo scopre e non ricambia non vi parlerete per un po’.-
-Perché?-
-Perché è fatto così.-
-Grazie Zayn, tu ci sei sempre.- Lo abbracciai forte forte  (*^*).
-Ehi, ma quei due quando ci mettono a cercare qualcosa da mangiare.- La voce di Louis si stava avvicinando verso la cucina. –Oh.. si, me ne vado.- Sembrava al quanto infastidito, ma perché?
Ritornammo di la’. –Ma adesso non si può avere un po’ di privacy tra migliori amici?-
Mi sedetti proprio vicino a Zayn e notai che a Louis era tornato il muso lungo, ma non ci feci tanto caso, cambiava umore così tante volte in una giornata.
-Ma se chiamo anche Mya? – Dissi guardando Zayn. Forse non lo sapevate, ma Zayn come io sono cotta di Louis, lui è cotto di Mya. Gli si illuminarono gli occhi.
-Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego.-  
-Lo sapevo, truzzo. Vabbene, ora chiamo.- Presi il cellulare e composi il numero.
-Hallo! Non dire niente, vieni qua ci sono i UAN DAIRECSCION dal vivo ceh. Muovi il culo, che poi dormi anche da me, e non me ne frega niente se i tuoi non vogliono. TU.DORMIRE.DA.ME.-
-C’è Zayn?-
-Si.- Dissi secca. –ora vieni.- Continuai per poi riattaccare.
-Sta arrivando, con tante Haribo, tanto cibo, niente cucchiai, e carote,tante carote.- Harry mi saltò addosso.
-HAI DETTO ‘H-A-R-I-B-O’?—
-Ti prego,vai  via da me, si ci sono le Haribo, ma non te le consiglio perché già col tuo dolce peso, peggioreresti solo le cose.-
-Simpatica, tsè.-
Liam e Niall sembravano più sollevati da quello che avevo detto, invece Louis continuava ad avere il muso lungo.
-Ho detto TANTE CAROTE.- Niente, non sembrava per niente entusiasta. –Tomlinson, cazzo o mi dici cos’hai, o veramente faccio qualcosa.-
-Ma se me ne vado? Tipo, a casa?- Presi un grande respiro.
-Caro Tomlinson, devo anche scrivertelo? O ora ritorni il Tomlinson di sempre, o te ne vai veramente.-
-Mh, tanto meglio.- Si alzò, e si stava dirigendo verso la porta, ma io lo fermai mettendogli le mani sul petto. –Tu non vai da nessuna parte,cosa sei venuto a fare qui?-
-Sinceramente io non avevo neanche voglia di venire qui.-
-Allora è così? Va bene, torna a casa, fai quello che vuoi. Sappi solo che sei un coglione.-
 
 


 
myspace
buooooooooooooooooooooooooonaseeeera, gente. Soigfaeighioa SONO TORNATA CON UNA NUOVA FF NEH. Credo che di verbi non ce ne siano sbagliati, perché ho fatto il testo con word e quindi me li avrebbe segnati errore, se ci sono comunque mi scuso ancora. Dkfgopadg. losoloslosloslosoloslo, il signor tomlinson ha due anni in più, ma ihgfoio cambio un po', non prendetemi per matta. (?)
SCIAAAAAAAO.
ps. Forse metto il secondo capitolo stasera. ;) 
  
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