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Autore: Spnbiri    05/11/2011    3 recensioni
Essendo la mia prima Fan Fiction non ho la più pallida idea di cosa scrivere ^^'''
Mi sono sempre chiesta ma se avessimo una visione sbagliata del purgatorio? Cosa potrebbe accadere alle anime purganti una volta iniziata la seconda vita? E se nel purgatorio ci fossero i fratelli Winchester? Il paradiso è la meta finale di tutti ma potrebbe richiedere tutto l'aiuto angelico possibile per riuscire nell'impresa.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Titolo: The Secret of...
Beta: Nemesis No Tamashii (Kari Templar)
che poi è diventata anche assistente, postatrice, Sostegno SUPERVISORE e SUPPORTO, porta il caffè, fa fare la passeggiatina al cane ecc, ecc... ti voglio bene lo sai vero? <3
Rating: Giallo
Capitoli: 2/ ?
Genere: Supernatural
Avvertimenti: Slash
Contesto: Prima o poi si muore e quì inizia il viaggio dei nostri eroi. Inferno? Paradiso? No, Dante insegna che il Purgatorio è per le anime che cercano redenzione. (Ambientazione dopo 5° stagione, una possibile 8° serie)
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel, Gabe/Sam, Zachariah, Balthazar, etc.
Disclaimer: I personaggi appartengono ai rispettivi autori (Kripke)
Note:
La prima parte del capitolo è ambientata un mese prima di quello già postato. Noterete il ritorno al presente nello svolgersi di questo secondo capitolo.







Midnight


Nel vedere l'angelo, il volto di Sam passò dall'incredulità alla gioia. Era bello vedere un volto amico in tutto quel cocktail mal riuscito di sofferenza e follia. «CASS!» lo salutò Sam con entusiasmo e sollievo.
«Ciao Sam. È bello vederti»
«Cass sei qui! Insomma tu sei... QUI!» non riusciva ancora a crederci «Che bello vederti! Ma c-cosa sta succedendo qui? Io proprio non capisco... Squadre? Sto sognando o cosa? Credevo di essere morto, insomma che...»
«Che, come un uccellino, avresti preso un volo diretto per il paradiso anche stavolta! Mio caro, patetico, succhia sangue Winchester» Si intromise Zachariah «Ma non questa volta, oh no. Userò tutte le armi a mia disposizione per impedirlo» Sam si fece subito guardingo mettendosi in posizione di difesa. «Non crederai mica di poterti battere ad armi pari con me, piccola anima; senza contare che quell'angelo che ti sta vicino non potrebbe in nessun modo aiutarti» esplose in una risata «Lascia che ti dia io la notizia: Papà è tornato, e con tutto quello che ha combinato il vostro patetico angelo, ne è uscito con meno potere di tutti. Anche un bambino potrebbe avere la meglio su di lui. Comunque, sappilo, io non ti avrei mai perdonato.»
«Papà? Cioè…» Sam guardando verso l'alto «DIO?! Castiel, è tutto vero?»
«Si Sam. È tutto vero.»
«A proposito… cosa ci fai qui fratellino, il tuo gruppo non è il prossimo? Cosa ci fai già in questa zona?» Chiese sospettoso Zachariah.
«Ero passato solo a salutare Sam. E tu, cosa fai ancora qui? Non sei più destinato alla missione sulla Terra? Oh, forse hai intenzione di far arrabbiare Papà partendo in ritardo per caso?»
Zachariah scoccò un'occhiata omicida al fratello «Non finisce qui» sentenziò prima di scomparire. Sam era sollevato nel vedere Cass riuscire ancora a tenere testa ai suoi fratelli
«Cass… cosa sta succedendo?»
«È per questo che sono qui. Ascoltami bene…»

Sam restò shoccato e cercò di fare chiarezza nella sua confusione «Fammi capire bene, Dio è tornato, ha riportato in vita tutti gli angeli a patto che siate seriamente pentiti... e, a seconda di quello che avete combinato, vi è stato sottratto “potere angelico”. L'unico modo per ristabilirlo è questo rituale che vi permetterà di scendere sulla Terra a fare del bene... Ok, questo posso capirlo ma l'amnesia di Dean? Che punizione è questa? Se lui ricorda chi era potrà andare in paradiso. E tu non hai fatto niente per fermarli? Abbiamo salvato il mondo! Più di una volta!»
«Beh, hai sentito Zachariah… vi siete fatti dei nemici da questa parte, dopo che hanno parlato così bene di voi, che ti aspettavi?»
«Ma tu...»
«Ma io sono quello che avrebbe la peggio anche contro un bambino. Certo, hanno chiesto anche la mia opinione e ho cercato di rimediare, di aiutarvi. Sai qual è stata la risposta? Sono troppo coinvolto emotivamente.» strinse le mani a pugno «Non posso neanche curargli una ferita! Verrebbe mandato inevitabilmente un altro».
«Ma se lui non ricorda, saremo costretti a rimanere qui! Ascolta, non è che non mi fidi di mio fratello...»
«Ti fidi di Dean, davvero?» i suoi occhi lo scrutarono intensamente
«Certo! … Uhm no, per queste cose no»
«Sam... ho un piano»
«Fantastico! Spara»
«Devi completare il campo d'addestramento, avendo avuto a che fare con poteri demoniaci sei più incline degli altri a fare... come li chiamate voi... “miracoli”, anche se non sei un prescelto, potresti imparare l'arte medica»
«Aspetta... Dovrei nutrirmi ancora di sangue demoniaco?! Oppure, visto che siamo in purgatorio, dovrei fare a metà tra un demone e un angelo? Tipo un bicchiere di concentrato demoniaco a pranzo e uno angelico a cena?» Era esterrefatto e quasi esasperato da ciò che gli stava proponendo Castiel «Sai, non mi sembra un buon piano Cass!».
«Sam. Calmati. Non devi fare niente di tutto questo. Sei soltanto predisposto più degli altri, è questione di concentrazione e di conoscenza. Al campo imparerai entrambe. L'angelo curatore di turno qui dovrebbe essere Ra...»
«Gabriel!» esclamò l'arcangelo ad interrompere Castiel.
«E tu che ci fai qui?» chiese sospettoso. Fratello o no, se Gabriel avesse fatto la spia o peggio, se fosse già a conoscenza di tutto, ora era lì per fermarlo e punirlo. Punirli. Doveva giocare bene le sue carte e far capire che Sam non centrava nulla. Se fosse caduto, non avrebbe portato Sam con sé.
«Anche per me è bello vederti, fratellino» continuò Gabriel «Ehi Sam! È da tanto che non ci vediamo!»
Sam incredulo farfugliò un «Tu... eri morto»
«Già, anche tu! E non ti dimenticare del perché sono morto: per aiutare voi! Quindi siete in debito con me!»
«Fratello» Irruppe Castiel «Non mi hai ancora risposto. Cosa ci fai qui?»
Roteando gli occhi al cielo, l'arcangelo rispose «Beh Castiel, so in cosa hai messo le mani e mi interessa... molto»
Castiel non sapeva assolutamente a che gioco stesse giocando il fratello, ma sapeva bene di dover fare attenzione o sarebbero stati guai, così, cercando di sviarlo disse «Non credo tu possa capire il perché, e poi tu non...»
«Oh avanti fratellino! IO non posso capire?» la sua solita aria spavalda «Credo di capire fin troppo bene invece!» Lanciando un'occhiata intensa a Sam.
«L'unico a conoscenza di tutto è...» Disse Castiel come se avesse appena avuto una rivelazione.
«Balthy, lo so. Avanti Cass! Credi che sia così stupido? Sapevo che avresti trovato il modo di sfruttare tutte le possibilità per il bene dei Winchester. Mi è bastato controllare qualche tua mossa e ho tirato le somme, il piccolo Balthy non ha colpa dato che già sapevo tutto... diciamo che avevo soltanto bisogno della conferma definitiva» Terminò tutto pieno di sé l'arcangelo.
«E adesso lui dov'è?» chiese Castiel... sembrava che Gabriel volesse aiutarli ma non poteva rischiare.
Ancora divertito Gabriel rispose «Beh, anche io ho perso buona parte dei poteri ma posso ancora fare molte cose e, visto che il fratellino ci teneva così tanto, l'ho mandato a TV-landia in una replica del Titanic».
A Sam scappò da ridere, sapeva benissimo che Balthazar non l'avrebbe certo presa bene.
«Dovrebbe essere una battuta?» chiese confuso Castiel.
«Oh Papà!» Esclamò in un misto di incredulità ed esasperazione Gabriel «Castiel dov’eri quando è stata distribuita l’ironia?» guardò il fratello scuotendo leggermente la testa per poi fare spallucce e continuare «Per fortuna c'è qualcuno che apprezza i miei giochetti.» Posò ancora una volta gli occhi su Sam che, stavolta, avvampò violentemente abbassando lo sguardo e balbettando qualcosa di così sconnesso che i due angeli non capirono assolutamente. Il poveretto avrebbe voluto solo dire che non sapeva di cosa stesse parlando. Gabriel sorrise divertito ma i suoi lineamenti sembrarono addolcirsi alla reazione dell’anima umana, mentre Castiel era ancora un po' infastidito perché stava rimuginando sulla battuta.
Su quel piccolo promontorio che affacciava sul mare infernale, Castiel decise di fidarsi del fratello. Divise le sue preoccupazioni e discusse sul miglior piano da attuare per aiutare i Winchester, farli uscire dalla trappola a loro tesa e permettergli di andare finalmente in paradiso.

«Quindi… Dean deve ricordare entro due anni altrimenti riparte il reset del cervello e rifarà tutto dall'inizio? E bravo paparino, sta sfruttando Dean al massimo!»
Castiel piegò leggermente di lato la testa, come il suo solito fare quando cerca di comprendere cosa celino le parole dette. Questa non era una buona notizia. «Gabriel cosa significa? C'è Dio dietro tutto questo?» Sam era un po' preoccupato al riguardo.
«Non proprio. Papà ha notato uno strano incremento di anime dannate quindi… aveva bisogno di un tipo capace nella disinfestazione. È stato proposto tuo fratello, per cominciare, e tu, per finire. “Stranamente”, a fare il nome è stato Uriel, con ovvia approvazione di Anna, che ha ricordato quanto Dean sia un tipo difficile e che li avrebbe aiutati solo con metodi non convenzionali. Indovina un po' chi altro si è aggiunto alla festa?»
«Michael, Raphael e Zachariah» Rispose amareggiato Castiel, i suoi fratelli non avevano imparato la lezione: continuavano a deluderlo.
«Fuochino, il nostro Big Brother non si è espresso a riguardo... ma non mi sembrava entusiasta. Comunque, ecco come siete finiti nella merda»
«E nessuno può dirgli la verità, deve arrivarci da solo...» detto quasi in un bisbiglio che dava voce ai pensieri di Sam.
«Siamo tutti nelle mani di Dean» Continuò mesto Castiel.
L'aria si stava facendo troppo pesante e... non era da Gabriel restarsene zitto «Che culo!» sbottò con eccessivo entusiasmo «E da quanto tempo va avanti questa storia? Due? Quattro?...»
Castiel e Sam si guardarono imbarazzati
«Oh! Andiamo!!! Non può essere più di sei, no?»
Schiarendosi la voce Castiel gli rispose «In realtà sono quasi sette... sette anni, ha da poco iniziato con questa squadra e già sono saliti al 5° cerchio. Tutte le squadre che addestra e di cui fa parte sono sempre di livello alto» finendo quasi con orgoglio.
«Vedo che l'hai tenuto d'occhio moooolto da vicino fratellino!» Gabriel adorava prenderlo in giro, specie se poi vedeva la mano di Castiel accarezzarsi nervosamente il collo «Non preoccuparti fratellino, qui ci penso io. Insegnerò al nostro amico tutto quello che deve sapere sull'arte medica e mooolto di più». Si voltò, dando le spalle a Castiel, per ritrovandosi faccia a faccia con Sam e sollevare lo sguardo, vista la mole dell’anima, e alzare ripetutamente le sopracciglia ammiccante.
«Allora ci vediamo tra un mese qui. Sam se ci sono problemi non esitare a contattarmi»
«Credo che andrà tutto bene Cass...» rispose un Sam ottimista
«Certo che andrà tutto bene! Il ragazzone è con me!» il tono dell’angelo goloso era trionfante.
Castiel guardò la strana coppia, non sapendo se il nuovo membro sarebbe stato di aiuto o meno. Doveva fidarsi.
«Prima di andare...»
«Si?»
«Balthazar. Lo rivoglio.»
L'arcangelo schioccò le dita ed ecco apparire l'angelo perduto che immediatamente si orientò.
«Grazie Gabriel, è sempre un piacere avere a che fare con te!» lo canzonò l’angelo biondo.
«Buon per te fratellino, perché sono anche io della partita! Castiel ti spiegherà tutto, ma adesso dovete andare, non vorrei che qualcuno si insospettisse» dopotutto, tre angeli sul promontorio infernale non era cosa da tutti i giorni.
«Sì, sarà meglio andare. Allora ti affido Sam» rivolgendosi ancora una volta a Gabriel prima di fare un cenno all’amico.
«Dovrai proprio spiegarmi tutto per filo e per segno Cassie!» rispose all’angelo in trench prima che entrambi abbandonassero la scena.
«Bene!» iniziò sfregandosi le mani Gabriel «mettiamoci immediatamente a lavoro!» e poggiando una mano sulla spalla di Sam «Cosa sai di anatomia?»


Un mese dopo. Stesso promontorio.
«Allora? Dov'è? Dovrebbero essere già qui... no? Staranno bene?» Sam era un misto di ansia e paura, strizzò gli occhi per vedere meglio l'orizzonte.
L'angelo sorrise a quel buffo gesto dovuto al vano tentativo di cercare un'avvisaglia della nave.
«Uhm… Castiel, lui ci sarà, vero?» chiese a voce bassa.
Il sorriso dell'angelo da puro e semplice, cambiò sfumatura. Adesso si poteva scorgere nei suoi occhi la tristezza.
«Cass? Tutto bene?»
«Si lui... dovrebbe arrivare tra poco, dovrebbero giungermi notizie di Balthazar a breve. Sam, sai bene quali sono i pro e i contro di tutto questo. Lui non ricorda nulla e anche vedendoci potrebbe non cambiare niente. Potrebbe arrivare addirittura ad odiarti per l'effetto che avrà la tua presenza nella
squadra. Sicuramente, lui già mi odia. E se, come promesso, non riuscirai nell'arte medica, potrebbero mandarti via e non potrei più aiutarti. Senza contare che se questo non funzionerà, dovrò portarlo via. In realtà non vedo pro per te in tutto questo...»
Castiel vide le emozioni mutare sul volto dell'amico: apprensione, stupore, tristezza, rabbia e determinazione. Lui lo sapeva già, ed era fermamente convinto ad andare avanti.
Strinse i pugni e si costrinse a guardare l'orizzonte « Sai benissimo perché lo faccio. Stai tentando anche tu il tutto per tutto no? »
«Io...» ma uno spostamento d’aria provocato dalle ali di un angelo lo interruppe: Balthazar era arrivato.
«Cassie il messaggio è stato recapitato secondo i tempi stabiliti. Giusto pochi secondi prima dell'arrivo della nave, nessuno ha avuto da obbiettare. È andato tutto come previsto.»
«Bene» rispose Castiel determinato e compiaciuto.

   
 
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