Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Nannynnina    06/11/2011    0 recensioni
Voleva solo tornare a volare stretta nel suo abbraccio.
- Ti prometto che ritorneremo a volare insieme, lassù nel cielo, vive o morte che siamo.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La battaglia era conclusa. Aveva vinto lei. Ma a quale prezzo? Lui le aveva detto che erano morti.
Tutti quelli che amava. Coloro che non le era stato permesso di vedere per anni. Coloro per i quali aveva lottato, aveva sofferto e alla fine aveva vinto.
Le aveva detto che anche lei morta.
Lei.
Quella che l’aveva salvata nel momento più buio della sua vita. Quella che l’aveva fatta sorridere di nuovo. Quella che l’aveva accettata nonostante tutti i problemi che aveva e che avrebbe avuto, nonostante il pericolo costante al quale si sottoponeva standole accanto.
Lei.
Quella che l’aveva confusa e mandato il cervello in pappa. Quella che l’amava. Quella che aveva promesso di sposare, un giorno.
Un giorno che probabilmente, adesso, non sarebbe mai più arrivato. Un giorno che adesso vedeva prendere forma pian piano nella sua mente. Un giorno che adesso le faceva male pensare.
Doveva alzarsi, correre, se non riusciva a correre doveva camminare, zoppicare o strisciare se fosse stato necessario; l’importante era muoversi e raggiungerla. Non poteva essere morta. Non dopo tutto quello che avevano sopportato in quegli anni.
Il problema era che non riusciva a muoversi, si sentiva così pesante, così debole, così dolorante. E tutto attorno era così buio. Perché era così buio? Era giorno quando tutto era finito. Possibile che fosse passato così tanto tempo senza che lei se ne accorgesse? No, non era trascorso molto tempo. Doveva essere ancora giorno, dietro tutto quel buio doveva ancora esserci il sole.
Voleva sentire il calore del sole, magari le avrebbe ridato un po’ di forza.
Il sole però non ricompariva e lei aveva freddo … e paura. Eccola che arrivava e la soffocava, la paura. La peggior nemica. “Via, vai via. Non posso permettermi di avere paura proprio adesso. Non ora! Non prima di averla trovata.”
Il segreto, dicevano, era fare respiri profondi. Facile a dirsi. Aveva un bel po’ di ossa rotte lei, ne era sicura, ed era difficile persino fare brevi sospiri figurarsi respirare profondamente!
Sentì un frastuono improvviso e questo certo non migliorò i suoi già scarsi tentativi di non avere paura. L’attimo successivo però desiderò ardentemente tornare ai quei futili tentativi di stare calma. Il frastuono era causato dal muro che crollava proprio di fronte lei, proprio sopra le sue gambe che, si rese conto con orrore, non sentiva più.
E al diavolo i tentativi di non avere paura! Si sentiva persa ormai; era tutto finito. Ad essere ottimisti sarebbe morta di lì a qualche ora, forse prima. Sarebbe morta senza sapere cosa era accaduto a loro; senza sapere cosa era accaduto a lei.
Svenne. O si addormentò. O forse morì.
 
Ora il buio la circondava completamente, quel buio che ti schiaccia e ti soffoca.
Alla sua destra comparve un raggio di luce. No, non era un raggio di luce. Era lei.
Ah beh, allora erano davvero morte perché non è possibile che adesso, oltre alle gambe, non sentisse neanche tutto il resto del corpo.
Lei corse ad abbracciarla, a stringerla, a chiamarla. Le braccia attorno a se non le sentì, ma la sua voce si e fu il suono più dolce e triste del mondo. Piangeva lei. Era sconvolta, tutta scarmigliata e ferita.
La chiamò ancora e lei tentò di risponderle. Gli uscì un sospiro incomprensibile.
E di colpo tornò a sentire tutto il dolore di prima. Tornò a vedere di nuovo tutto quello che la circondava.
Dicono che la morte non è dolorosa, ma in fondo, come fanno a saperlo? I morti non parlano, non possono dirti se hanno sofferto.
E lei stava soffrendo parecchio.
Voleva solo che tutto quello finisse, voleva solo abbracciare lei, stringerla e dirle che l’amava sopra tutto e tutti.
Voleva solo tornare a volare stretta nel suo abbraccio. Lo avevano fatto molte volte, volare.
Sopra gli oceani, sopra i monti, tra le nuvole bianche e spumose, tanto in su da sentire la forza di gravità spingerti nuovamente giù. Erano alcuni dei ricordi più belli che conservava stretti stretti nel suo cuore.
Forse furono proprio quei ricordi a darle la forza di stringersi a lei e di sussurrarle tutto il proprio amore.
- Ti prometto che ritorneremo a volare insieme, lassù nel cielo, vive o morte che siamo.
Vide appena il sorriso sulle sue labbra e nuove lacrime sgorgarle dagli occhi prima di ricadere per l’ennesima volta nell’oblio.  
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Nannynnina