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Autore: Yoney    07/11/2011    7 recensioni
"Il primo grande amore di Benkei fu Hizune ma sfortunatamente la ragazza dovette sposare un altro uomo.
Quando Benkei lo scoprì come reagì?"

C'erano tre risposte possibili: Si arrabbiò, si rallegrò, si mise a piangere.
Heiji era convintissimo che un indovinello del genere non l'avrebbe mai toccato, neanche da lontano. Perché tanto la bambina di cui era stato sempre innamorato era lì, vicino a lui, non se ne sarebbe mai andata perché gli voleva bene.
Attento giovane detective di Osaka, perché l'ottusità può fare male.
E spesso far finta che i sentimenti che proviamo non esistono potrebbe portarci a dire e a fare cose sbagliate.
Infondo la pazienza delle donne non è eterna..
E se Kazuha si stancasse di aspettarti? Tu come reagiresti?
Ti arrabbieresti, ti rallegreresti o ti metteresti a piangere?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so come dirlo.. Grazie.
Grazie grazie davvero a tutti quelli che ci sono sempre stati, capitolo dopo capitolo, grazie.
Grazie a tutti tutti tutti!
A voi che avete commentato, a voi che avete messo questa storia tra le preferite, tra le seguite, ricordate..
E grazie, grazie davvero a te. A te che stai leggendo, che tu abbia mai commentato o meno, grazie solo per essere arrivato/a fino a qui.
Grazie davvero.

Con questo capitolo abbiamo (finalmente?) finito.
Spero davvero di non deludervi, alla fine.. Questo capitolo è parecchio OOC, insensato, inutile, sdolcinato..
Chissà se vi piacerà.. Io posto e aspetto.
E, intanto, vi saluto per l'ultima volta, miei cari amici, la storia termina qui ma, presto spero, ne inizierà un'altra intitolata "Bianco di luna, turchese di lapislazzulo" o qualcosa del genere che comunque ha a che fare con la parola lapislazzulo ed è una fanfic su Kid.
Non sarà molto Kazuhei, ma tornerò a scrivere di certo su questa coppia, prima oppoi, perché la amo davvero.
E quindi, miei cari, vi saluto..
"Presto, sotto la luce morbida della luna, ci rivedremo nuovamente."
Grazie ancora a tutti, vostra per sempre:

ele!



Capitolo Special
- Vento di petali, l'amore è sempre lì. -
"Ehi, Ehi diceva! Non aveva fatto sapere sue notizie per due mesi
E come se ne usciva ora? Con un
Ehi."


Kazuha's POV
Genere: Romantico.
Raiting: Giallo
Avvertimenti: Direi.. What if??
Perché alla fine crea un finale inventato da me possibile
ma che Aoyama-sama ancora non ha inserito..
Couple: HeijixKazuha *W*

Dedicato a te, all'amore della mia vita.
Prima o poi ti incontrerò di certo.



r73deh


"Nell'appannata profondità dei miei occhi
E' delineata la tua figura.
Anche nelle notti fredde e burrascose
Ti cercherò incessantemente.
Oh venti che sorvolate gli oceani, ditemi..
Che le nostre preghiere attraverseranno l'eternità."

 

Occhei, lo ammetto, la mia pazienza è sempre stata parecchio limitata.
Non sopporto aspettare, soprattutto aspettare senza fare niente, mi fa sentire impotente.
E, soprattutto, non posso di certo aspettare per due mesi senza fare niente. Sono fatta così, che volete farci?
E' per questo che, all'epoca, lo odiai. Lo odiai davvero tanto.
Perché non solo mi aveva lasciata lì, da sola. Ma non mi aveva più neanche fatto sapere niente, quindi non potevo neanche raggiungerlo, non sapevo se stava bene, quando sarebbe tornato, se.. Se era ancora vivo.
Ma non volevo neanche pensare ad un'eventualità diversa. Lui era vivo, doveva per forza esserlo. Se fossi venuta a conoscenza del contrario sarei stata anche capace di ucciderlo, nuovamente.
Non so descrivere come mi sentii in quei giorni, per me era tutta una forzatura. Alzarmi, mangiare, andare a scuola..
Per me era impossibile continuare a vivere la mia vita normale mentre lui rischiava la sua. Perché lo sapevo che la rischiava, se nel suo lavoro non ci fosse stata la clausola "rischiare la vita" di certo fare il detective non lo avrebbe appassionato allo stesso modo.
"E' lavoro, devo andare ad aiutare Shinichi a Tokyo. Quindi, ti prego, aspettami finché non tornerò."
Così aveva detto, prima di baciarmi per l'ultima volta e sparire.
E, quel bacio, era stato il più bello e triste che mi aveva dato in assoluto.
Aveva paura. Lo sapevo, lo sentivo. Ormai posso vantarmi di conoscerlo parecchio bene.
Con me si era sforzato di essere allegro, tranquillo, per non farmi angosciare, ma la verità è che era terribilmente preoccupato.
Come dargli torto? Quello era di sicuro il caso più pericoloso sul quale avesse mai indagato. Ed io non avevo più intenzione di stare lì ad aspettarlo.
Di andare a scuola e guardare il suo banco vuoto, di percorrere quella strada senza di lui, di andare a trovare i signori Hattori e guardare quella grande casa dove lui non c'era.
Di osservare, in lacrime, la sua stanza.
Quella stanza profumata, quel letto dalle lenzuola bianche sul quale abbiamo fatto l'amore tante volte quando i suoi non c'erano.
Non ce la facevo più, così sono partita.
Sono andata a stare un po' dai miei parenti a Kyoto ed ho aspettato, lì, in quella città dall'atmosfera così dolce e romantica., nel bel mezzo di una bellissima primavera.
In un giorno di festa ero lì, al tempio San(*), a giocare a palla come quando ero bambina. La zia mi aveva prestato un bellissimo yukata e mi aveva fatto preparare per bene, poi mi aveva spedito alla festa.
Ma lì alla festa c'erano tante, troppe persone. E l'unico che mi interessava non c'era.
Mi divertivo molto lì al tempio, mi tornavano in mente parecchi ricordi ed era tutto come quando ero bambina. Il tempio, la palla, la canzoncina che ancora conosco per imparare le strade di Kyoto e quella bella atmosfera con i fiori di ciliegio profumati trasportati dal vento. Si, era tutto uguale a quando ero bambina. Solo che, quand'ero piccola, Heiji non era lì ad osservarmi (O almeno così pensavo all'epoca), mentre in quel giorno di primavera dei miei diciassette anni Heiji arrivò, silenziono e sorridente, alle mie spalle.
E mi sussurrò un piccolo e caloroso "Ehi" pieno d'affetto.

"Urunda hitomi no oku ni,
kawaranu kimi no sugata.
Kogoeru arashi no yoru mo,
mada minu kimi e tsudzuku.
Oshiete umi wataru kaze
inori wa toki wo koeru."

 

-Ehi, piccola, sono tornato.-
Rimasi ferma ad osservarlo per parecchi minuti.
Avevo sognato di rivederlo così tante volte che quando lo ebbi, finalmente, davanti a me non riuscii a crederci.
Era lì, con qualche benda in più, ma era lì.
-Sai, i tuoi mi hanno detto che eri venuta a trovare i parenti a Kyoto e loro mi hanno detto che, probabilmente, eri qui. Quindi..-
Continuava a sorridermi, impassibile, come se non ci vedessimo da un paio di giorni.
Così mi girai e mi allontanai, anch'io impassibile e senza dire una parola, quel ragazzo mi dava i nervi.
-Ehi, Kazuha, aspett..- Sbuffai, bloccandomi e rimanendo di spalle.
Ehi, di nuovo quell'Ehi!
Non aveva fatto sapere sue notizie per due mesi e passa e qual'era la prima cosa che mi diceva? Ehi. Non so davvero cosa mi trattenne dal prenderlo a calci.
-Beh, non mi aspettavo di certo che mi saltassi al collo in lacrime, ma di certo la tua reazione non è normale.- Ridacchiò lui, posandomi una mano su una spalla.
Cosa ti ridi, stupido?! Lo scostai bruscamente e distolsi lo sguardo.
Cacchio, cacchio, cacchio. No, non doveva assolutamente guardarmi.
-Kazuha..?-
Cavolo, sono sempre stata una piagnona, lo so. Ma in quel momento potevo di certo trattenermi, dovevo trattenermi, cavolo!
Ed ecco un'altro mio difetto, la totale mancanza di forza di volontà.
Infatti non passarono neanche tre secondi che le lacrime cominciarono a scendere, imperterrite, sul mio volto. -..Ti odio.- Sussurrai.
-Ti odio, ti odio, ti odio!- Urlai dandogli colpetti sul petto. Avevo perso anche la forza, oltre che il controllo? -Ti odio, ti odio..-
Quanto sei falsa, Kazuha. Come se potessi davvero odiarlo.
Sollevai il viso per guardare Heiji che mi fissava, incredulo ed attonito.
-Ti odio, Heiji Hattori, ti odio moltissimo! Ma..-
Non feci in tempo a dire niente perché tutto, lacrime comprese, si bloccò non appena sentii la sua bocca sfiorare improvvisamente la mia.
Quanto tempo era che non lo toccavo? Quanto tempo era che non lo baciavo?
Quanto tempo era che attendevo quel momento? Erano passati solo due mesi ma a me sembrava un'eternità..
Il suo tocco era diverso da come mi ricordavo, le sue labbra erano bramose, la sua lingua era impaziente. Aveva avuto tanta, tantissima, paura di non rivedermi.
Heiji attraverso le nostre bocche mi trasmettè tutto quello che aveva provato e, anche se io all'inizio cercai di fare resistenza, non c'era niente al mondo che io desiderassi con maggiore intensità.
Mi cinse la vita con le braccia, mi sollevò leggermente, mi strinse a se con foga.
Era impaziente, desideroso come non lo era mai stato, probabilmente mi avrebbe fatto sua li se non ci fossimo trovati in un luogo pubblico e se io non mi fossi staccata.
-Dove sei stato?- Lo fissai, serissima, non volevo bugie o giri di parole.
-Lo sai, dovevo assolutamente catturare i membri di quell'organizzazione.-
Già, l'organizzazione degli uomini in nero. Non mi aveva detto molto di loro, solo che erano molto pericolosi e che centravano con il problema di Shinichi.
-E..?-
Heiji mi sorrise -Ovviamente è andato tutto bene, piccola, che ti credi? Shinichi è finalmente tornato normale e adesso si sta finalmente godendo le braccia della sua Ran.-
Eccolo, quel sorriso. Quel sorriso era la cosa che mi era più mancata di Heiji. Più del sesso, più delle sue labbra, più delle sue carezze.. Il suo sorriso.
Il sorriso che ha quando risolve un caso e vince.
Il sorriso che mi ha fatto innamorare di lui.
Ghignai -Sbruffone.-
Gli vidi un lampo di irritazione negli occhi ma che subito scaccio via. Perché? Non gli andava di litigare? Eppure quella era stata un'altra delle cose che mi era mancata di più..
Soprattutto perché litigare comprendeva fare pace dopo e noi avevamo uno splendido modo di fare pace.
-Stupida..- Mi sussurrò accarezzandomi il viso e scostandomi una ciocca di capelli dalla fronte.
Fu il mio turno di non offendermi, come potevo? Come diamine potevo offendermi se mi insultava con un tono così dannatamente dolce?
-Idiota, mi hai fatta preoccupare.- Sussurrai di rimando e con gli occhi lucidi -Perché non mi hai portata con te?-
-Era troppo pericoloso.-
Sbuffai, alzando un sopracciglio -Eddai, sai benissimo che so cavarmela senza problemi. Quindi non prendermi ingiro, avresti dov..-
-No!- Lui scosse la testa deciso, decisissimo, forse non l'avevo mai visto così deciso -Tu non capisci. Saresti stata in pericolo ed io.. Io non posso, non sopporto, saperti in pericolo, mi fa troppo male.-
A lui faceva male sapermi in pericolo? Ed io? Io però ero stata l'unica a soffrire, a struggermi sapendolo nei guai.
-Saperti in pericolo è più straziante che averti lontana, anche se ammetto che se la giocano parecchio.-
Arrossii. Occhei, chi era quello? Siamo sicuri che fosse davvero Heiji? Non aveva mai detto cose così carine e, di certo, non mi sarei mai sognata di sentirgliele dire.
Ma forse quell'esperienza aveva cambiato moltissimo entrambi. Io ero diventata più forte e più sicura e lui era sicuramente diventato più dolce.
Forse non ero stata l'unica a soffrire di solitudine. Forse gli ero mancata davvero.
Forse, forse, forse.. Pensavo troppo.
Ma tanto il mio cervello si scollegò definitivamente non appena Heiji riprese il bacio da dove l'avevo interrotto e mi trascinò all'interno del tempio, in una sala che diceva essere il suo nascondiglio.
-Ah, ecco, Heiji.. Quello non c'è bisogno che lo metti..- Sussurrai leggermente imbarazzata accennando al preservativo che stava per aprire.
Lui mi guardò, sorpreso e senza capire, così accennai al mio ventre e sorrisi, anche se imbarazzata.
-Ehm, avrei voluto aspettare a dirtelo, ma.. Non ti sembro ingrassata?-
Ci volle parecchio per far riprendere Heiji che, per poco, non era svenuto (E dire che faceva tanto il duro, tsk.), per convincerlo che non stavo scherzando e che, si, ero sicurissima di essere incinta.
-Ma..Ma è mio?- Occhei, quel ragazzo si era appena meritato il titolo di idiota per eccellenza. Nessuno ne aveva mai vinti così tanti di seguito.
-Deficiente! Con quanti uomini credi che io sia stata?-
Era talmente sconvolto che non si accorse nemmeno dell'insulto.
-Ma.. C-Come cavolo è successo?- Uomini.
Davvero, non ci credo, nessuno può fare domande così idiote!
-Heiji!- Esclamai esasperata -Prima che tu partissi facevamo sesso praticamente ogni sera, secondo te come è successo?-
Vederlo disperarsi con le mani tra i capelli fu davvero bellissimo, quelle sue espressioni buffe mi erano davvero mancate.
Fu bellissimo, si, ma non come lo fu vederlo abbracciare la mia pancia, felice come un bambino che scarta il suo regalo e con la stessa identica emozione.
-Ah, tra l'altro, Kazuha, visto che siamo in tema "bambini"..- Disse Heiji sorridendo leggermente imbarazzato mentre attraversavamo il giardino del tempio per tornare a casa, mano nella mano -Te lo ricordi questo tempio?-
Io gli sorrisi, ridacchiando -Certo, ci venivo sempre a giocare da bambina quando venivo a trovare i miei parenti.- Piuttosto, lui come lo conosceva?
Heiji scosse la testa e sorrise, osservando l'albero di ciliegio che ci stavamo lasciando alle spalle -Sai, qui ho incontrato il mio primo amore.-
Ahi, ahi ahi ahi. Questo non lo sapevo, e non lo volevo nemmeno sapere, sinceramente.
Eppoi che centrava con me? Voleva forse farmi ingelosire?
Mi fermai e guardai Heiji, corrucciata e con le braccia incrociate.
-Sai una cosa? A differenza di quello che dissi un po' di tempo fa, non voglio proprio sapere chi è.-
E, con mia enorme sorpresa, Heiji scoppiò a ridere. Una risata di gusto, una risata che non sentivo da tanto tempo.
-Tranquilla- Sussurrò ancora con il sorriso stampato sulle labbra -Lei è..-
Stupido stupido, non lo voglio sapere!
Al mio tentativo di coprirmi le orecchie mi fermò, mi prese una mano e baciò il palmo, come aveva fatto il giorno del matrimonio, il giorno in cui aveva detto di amarmi.
-Lei è qui, al mio fianco. E lo sarà sempre.-
Ridacchiò un poco alla mia faccia rossa. Rossa di imbarazzo e di enorme sorpresa.
Quella bambina ero io. Lui da piccolo si era innamorato di me.. Ed io non lo sapevo!
Si, Heiji Hattori mi faceva (e mi farà sempre) davvero impazzire.

 

Ma, in teoria, lo amo anche per questo, no? ♥
 

   
 
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