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Autore: MissNothing    12/11/2011    4 recensioni
"Quelle notti invernali troppo fredde per essere passate da soli e quelle sere d'estate troppo belle per essere sprecate a dormire. Quegli sguardi che solo noi possiamo capire e quegli sguardi che, purtroppo, non capisci. E poi i baci, le carezze, i sospiri. Quei momenti che speri non finiscano mai e quei momenti in cui capisci che l'infinito, paragonato ad uno di quegli attimi in cui ci apparteniamo, non è niente. L'infinito è relativo. Non lo puoi immaginare, eppure io penso di averlo trovato in uno di quegli istanti in cui ho il tuo fiato sul collo e le tue mani sulla schiena, perché quando in quel silenzio sento la lancetta scoccare, non me ne capacito che sia passato solo un secondo. Allora capisco che io, il tempo, quando lo passo con te, ce l'ho in mano."
[E' una storia abbastanza vecchia, probabilmente ci saranno molti errori grammaticali, chiedo scusa in anticipo ma non voglio modificarli perché in un certo senso sono la prova dei miglioramenti -anche se piccoli- che credo di aver fatto! Ci sono altri due seguiti :3]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Until You're Over Me.'
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#BH - 2 *Prova-prova-prova.. se qualcuno c'è batta un colpo.*
Sono consapevole del fatto che nessuno sta seguendo questa robaccia. Me ne rendo tristemente conto. çwç E sono consapevole del fatto che, per come sono fatta, probabilmente lascerò perdere qui, se è talmente apprezzata. *coffcoff*
Le date del tour continuano ad essere inventate e così rimarrà fino alla fine dei tempi. Amen. LOL.
Scusatemi se è piena di battutacce, io non resisto. e.e





2. just one of those days.

Fu una delle nottate peggiori della mia vita. Difficile a credersi, detto da uno che dorme sempre in un pullman o in un hotel a caso. E ancora più difficile a credersi, ma si preannunciava anche una delle peggiori giornate.
Mi svegliai sentendo degli ulri, roba tipo "Te l'avevo detto", "Ora chi ce la cambia", così scesi subito dal bus che, nel mentre s'era fermato, per vedere cosa cazzo stava succedendo. Ancora assonnato, tra uno sbadiglio e l'altro, riuscì a malapena a scendere gli scalini senza barcollare troppo, e finalmente raggiunsi i tre moschettieri di questa minchia che litigavano per una gomma a terra.
-Oh, andiamo, vi sembra il caso? C'è la scorta.- Urlai, letterlamente. Scossi il capo, aprendo il portellone. Presi la gomma, porgendola a Ray, che mi sembrava l'unico in grado di cambiarla. Tornai dentro senza nemmeno aggiungere una parola, troppo nervoso per colpa di quella sveglia a sorpresa. Diciamo che m'ero fatto due ore di sonno. Due. Contate.
Uno sguardo veloce all'orologio bastò per rendermi conto che era già mezzogiorno, e forse non avevano tutti i torti ad urlare. Bhe, non mi importava. Mi riappropriai di camera mia, affondai la testa nel cuscino che odorava di un qualche profumo maschile e shampoo. Qualcosa di disgustoso. Lo girai dunque dall'altro lato, rannicchiandomi. Per quindici minuti mi sembrò il paradiso, finché..
-Hai visto le mie sigar..- Subito fece marcia indietro.
-Tranquillo, tanto ormai il tentativo di farmi almeno 3 ore di sonno è andato a puttane.- Spalancai le tende per far entrare un po' di luce, e guardandomi intorno, subito vidi il pacchetto di Malboro sul comodino. Glielo passai. Fece un mezzo sorriso. Non riuscì a capire se era più contrariato o dispiaciuto, ma era l'ultimo dei miei problemi.
-Umh..- Cercava disperatamente di invetarsi qualcosa, anche se non capivo perché. -Fumi?- Continuò, porgendomi il pacchetto aperto.
-Bhe, stavo provando a smettere.. ma.. ho bisogno della cara vecchia amica nicotina.- Sospirai, avviandomi fuori con Gerard. Ci sedemmo sui gradini, guardandoci intorno mentre il "dinamico duo" continuva nel suo vano tentativo di cambiare la gomma. Accesi la sigaretta, e cominciai facendo un tiro. Poi due, tre. Dopo un mese ero in astinenza. Osservai anche lui portare, anche se molto più lentamente, il filtro fra le labbra, inspirando un po'.
-Bhe, come mai quest'improvvisa insonnia? Hai le tue cose?- Ridacchiò fra sé e sé, mentre provava a fare dei cerchi di fumo. Riuscì a strapparmi il primo sorriso della giornata, perché in effetti non aveva tutti i torti.  
-Diciamo solo che sarebbe stato carino dormire su un letto, piuttosto che su un divano.-
-Io ti ho chiesto di dormire con me ma hai rifiutato.- Si strinse nelle spalle, come se fosse normale che un uomo sposato dormisse abbracciato al suo migliore amico (sì, perché lo so che alla fine sarebbe andata così).
-Non è così semplice. Sto solo cercando di non rovinare il tuo matrimonio.-
-Non te ne fotte una sega del mio "matrimonio".- Mi guardò scuotendo il capo. Addirittura mimò le virgolette.. cioè, non glie ne fregava niente, insomma?
-Cambiamo argomento.- Affermai. Non avrei accettato obbiezioni, per una volta.



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Chiacchierammo del più e del meno per ore, finché non arrivò il momento dell'anneddoto:
-Tipo, mi ricordo quando io e Mikey passeggiavamo sulla battigia in.. Polinesia? una cosa del genere, e insomma.. c'eravate.. tipo..- Non riuscì a trattenre le risate prima di finire la frase, seriamente. Ogni volta che ci pensavo scoppiavo a ridere. -C'eravate tu e Lindsey in spiggia.. e..- Continuai all'infinito. Non riuscivo a fermarmi. Anche lui capì di cosa parlavo, quindi cominciò a sogghignare.
-Eri ridicolo, giuro!- Mi mancava il fiato. Erano secoli che non facevo una risata così naturale.
-La sabbia mi pungeva il culo, non è colpa mia. E poi.. andiamo, era una cosa romantica.-
-Sulla spiaggia.- Annuì, facendo una smorfia. La cosa più scontata del mondo.
-Esotico.- Rispose lui, monotono e senza nemmeno un minimo di espressione in volto.
Passò qualche secondo di più totale silenzio, quando poi ci girammo per guardarci. Nemmeno un minimo di serietà che, in quel momento poco ci apparteneva, e scoppiammo a ridere come non mai. Quei rari momenti in cui eravamo migliori amici e basta.
-No, e poi scusa, ridicolo a chi!? Mr.Fagiolino.- Aggrottò le sopracciglia, con quel suo solito tono da finto-altezzoso. Rimasi a guardarlo con gli occhi quasi sgranati.
-Come osa!- Replicai in tono altrettanto ironico, cominciando a pizzicarlo sulla spalla più volte.
-E' come se.. Gatto Silvestro avesse mangiato Titti, hai presente?-
Bhe, anche se stava insultando il Piccolo Frank (che a quanto pareva, poverino, era piccolo in tutto e per tutto), non resistetti. Era quel genere di ironia inappropriata e spregiudicata di cui solo lui era capace. Come se non ci stessimo già sbellicando abbastanza, cominciò a farmi il solletico. Dopo un minuto di quella tortura cinese ci fermammo. Due secondi per riprendere fiato, e.. bang. Nemmeno il tempo per accorgermene, che dopo esserci guardati negli occhi per un minuto intero, aveva le labbra poggiate sulle mie. Non ci stavamo nemmeno baciando, no. Così. E come al solito..
-Cazzo, merda, ma cosa cazzo state facendo!?- Era Ray. La seconda volta che ci beccava. Si sedette lì per terra. Ero completamente rosso in volto, lo sentivo.
-Non sono cazzi tuoi.- Replico Gerard, glaciale.
-Oh, no, figuriamoci. Una prima volta potevano anche non essere cazzi miei, ma questa è la seconda volta.. questo mi fa pensare che ce ne siano state.. delle altre..- Il suo sguardo si perse nel vuoto solo al pensiero.
-Pensi davvero che ci sia.. qualcosa? okey, siamo migliori amici e.. c'è attrazione fisica. Stop.- Non riuscì nemmeno ad immaginare come faceva ad essere così tranquillo mentre io non riuscivo ad aprire bocca. Rimasi semplicemente lì col capo abbassato, sperando che finissero in fretta.
-No.. no.. tu non me la racconti buona. E poi, io potrei anche passarci sopra, ma Lyz no.- Sbuffò, tenendosi la testa con le mani.
-Io me ne vado.- Si alzò, buttando la sigaretta, che intanto era praticamente finita. Ray lo seguì. Continuarono a urlarsi contro per ore.



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Fu un concerto come tanti. La tensione si tagliava col coltello, dietro le quinte, ma chi come me è in una band lo sa: quando sei sul palco non conta più niente. E' un altro mondo. E a magia finita, di nuovo non ci rivolgemmo più una parola. Assurdo.
Percorrevamo tranquillamente la strada dallo stage al pullman quando vedemmo Lyn avvicinarsi con noi con un pacco enorme di carte in mano. Merda.
-Cosa cazzo sono questi!?- Urlò senza alcun ritegno mentre ancora completavamo la traversata per il patibolo. Scandì ogni parola, segno che era nera.
-Documenti per il divorzio, amore.- Rispose Gerard distaccato, quasi fosse una cosa ovvia. Subito si fermò di colpo. Ci fu un silenzio genreale, perché prima l'unico rumore erano i suoi tacchi che sbattevano per terra e le sue urla.
-E hai intenzione di darmi spiegazioni!?- Continuò, sbattendogli tutto il pacco in mano. Non era cosa nostra: ci avviammo verso il pullman, lasciandolo da solo nelle grinfie dell'arpia. Catwoman vs. Moron-Man.  
Dalla nostra nuova postazione sentivamo solo le urla di lei, ma erano sufficienti a capire quanto fosse un coglione. In pratica si stavano lasciando perché lui "non l'amava come prima". E sembrava pure piuttosto tranquillo, quando invece lei cercava di trattenersi dal tirargli uno schiaffone o dal cominciare a piangere. E sì, un po' mi sentì in colpa.
Che alla fine anche se non c'entro un cazzo, è sempre, sempre colpa mia.



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Per tutta la nottata non parlammo d'altro. Ci spiegò che non voleva deluderla, siccome sentiva che non sarebbe riuscito ad esserle fedele, a dedicarle le stesse attenzioni di prima, bla, bla bla. Mi persi semplicemente a guardarlo, a dire il vero.
-Bhe, se è davvero come dici.. è stato un gesto nobile.- Lo stuzzicò Ray, che probabilmente pensava di conoscere il vero motivo di questo azzardo. Nemmeno gli rispose, Gee, semplicemente gli lanciò un'occhiataccia.
-Io.. vado a letto.- Sospirai. Lo dissi a voce bassissima, quasi avessi paura delle conseguenze. Sentivo i passi di "qualcuno" seguirmi da dietro, ma subito di stopparono. Non so chi dei due, a dire il vero, ma lo trattennero. Grazie.
Mi lasciai sprofondare nel letto. Prossima tappa: Cincinnati. 1 giorno e 10 ore di viaggio. Solo al pensiero avrei preferito crepare all'istante.





OOOOKAY, SO. Siamo giunti alla fine anche di questo "acclamatissimo" secondo capitolo.
Ci sono però da specificare due cose.. e.e
Innanzitutto, nella mia immaginazione Gerard non ha figli. Sarebbe stata una cosa troppo cattiva.
E poi Frank non è sposato, perché sarebbe stato ridicolo se entrambi avessero CASUALMENTE divorziato nello stesso periodo.
Detto questo, mi dileguo.
CIAO, xMN. <3
   
 
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