Fanfic su attori > Cast Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: neverbethesame_    13/11/2011    5 recensioni
"ero al settimo cielo. ero entrato a far parte del cast. la mia vita da quel giorno cambiò radicalmente"
cosa ne dite di dare una sbirciatina dentro il cast di harry potter? vi avverto che tutto sarà scritto dalla parte del nostro rupert, dal primo provino. cercherò di scrivere anche cose che sono successe realmente ma la mia fantasia prenderà sicuramente il sopravvento.
buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                         Capitolo 3

         Incontri


Quando entrai negli studi londinesi della warner bros mi sentii un po’ come quando Harry entrò per la prima volta nella Gringott. Spaesato, meravigliato, eccitato e nervoso.

Cercando di osservare e memorizzare qualsiasi cosa, persona, poster o macchinario che si trovava lungo il mio cammino, fummo fermati da un uomo dalla faccia amichevole e molto affascinante,

che ci condusse alla stanza dei provini. Per arrivarci però avevamo salito un centinaio di scale e avevo già il fiatone, cosa che sicuramente non mi aiutò a calmarmi. Arrivati davanti la grande porta mi

congelai :

non sentivo più le gambe e avevo la gola secca. Cosa avrei fatto o detto? Sarei riuscito a fare una bella figura oppure avrei fatto scena muta come mi capitava spesso nei momenti di tensione?

Mentre mi maledivo ripetutamente per aver voluto affrontare tutto questo l’uomo che ci aveva accompagnato esclamò :

“Finalmente. Emma! O dovrei dire Hermione!” Mi girai di scatto per allontanare dalla testa la visione di quella maledetta porta e per la curiosità di vedere chi sarebbe stata la bambina così fortunata da

interpretare Hermione.

La bambina in questione era felice e più elettrizzata di me, almeno di quanto lo ero un minuto prima, e quando udì la voce dell’uomo misterioso di aprì in un grande e lucente sorriso.

"Benarrivata tesoro. Adesso stiamo per fare il provino a lui e poi sarà il tuo turno. Lo sai? Lui si chiama Rupert e se tutto va bene interpreterà Ronald Weasley.” L’uomo mi indicò e lei mi rivolse lo

stesso sorriso lucente.

“wow davvero? Piacere di conoscerti Rupert. Sai che Ronald è uno dei miei personaggi preferiti? Può sembrare codardo o infantile agli inizi ma si rivelerà un vero e proprio Grifondoro, lo so.” La

ragazzina aveva una voce cristallina e in un attimo si era avvicinata a me e aveva iniziato a parlare, forse anche troppo, ma era piacevole la sua compagnia.

Appena iniziai ad abituarmi a lei e alle sue chiacchiere, l’uomo che ci aveva guidato precedentemente mi posò una mano sulla spalla destra.

“Devi entrare caro” e sorrise ancora. Tutta quella dolcezza mia rassicurava ma in un certo senso mi innervosiva. Era snervante percepire tutta quella calma in quella stanza quando io stavo per 

affrontare l’ignoto.

“Andrà bene” la ragazzina mi sfiorò il braccio per incoraggiarmi e io non potei non sorridergli di risposta.

Mi girai verso la porta, feci un respiro profondo ed entrai quasi ad occhi chiusi.

 

“Eccolo qui il nostro Ronald” mi accolse un uomo basso e un po’ robusto che girava calmo il suo caffè fumante. egli era seduto comodamente dietro una lunga scrivania con altre persone che non

riconobbi subito.  Continuai a camminare normalmente verso di loro finché non lessi il cartellino che luccicava al centro : JK Rowling, scrittrice.

Rimasi impietrito dinanzi al volto della donna che stava scrivendo la mia saga preferita, che stava costruendo il mio rifugio dalla realtà, che aveva dato voce alla mia fantasia, che aveva donare un

pizzico di magia alla mia vita e che adesso stava per coronare il mio sogno più grande : diventare attore.

Lei mi sorrise e io la guardai ancora più imbarazzato. Se il regista non avesse iniziato a distrarmi facendomi milioni di domande credo che sarei scappato urlando per l’emozione, proprio come un

bambino. Ed è ciò che ero. Un bambino che stava per diventare qualcuno grazie al suo innato talento. Un bambino che per grazia di non so quale dio stava per intraprendere il viaggio più bello,

sorprendente e magico mai intrapreso.
 
 
-                                                               -                                                    -
 
 
“Wow”

Sospirai estasiato e aprii quella porta che una mezz’oretta fa mi terrorizzava e che adesso adoravo.

Non riuscii neanche a respirare l’aria della sala d’attesa che mia madre e mio padre mi corsero incontro e mi soffocarono in un lungo e intenso abbraccio.

“Non ci importa se sarai preso o no. Ti vogliamo bene e 1se non ce la farai per noi sarai sempre l’attore più carino che esiste al mondo. Ma che dico tu sei perfetto tesoro. Certo se ti fossi pettinato

almeno stamattina.”

“Mamma ti prego, non oggi” mi lagnai e schivai il suo tentativo di aggiustarmi i capelli.

“Hai ragione. Allora come è andata? Che ti hanno chiesto? Hai dovuto recitare qualche battuta? Sei stato educato per una buona volta? Ma certo sono sicura che sei stato bravissimo tesoro. Tu lo sei

sempre stato” continuò mia madre con la voce rotta dal pianto.

La guardai perplessa per un po’, ma poi risi con mio padre per la sua reazione insolita.

“Lascialo respirare cara” scherzò mio padre. Le cingeva le spalle con il braccio e la stringeva forte, ma con delicatezza. Erano bellissimi insieme, e non lo dico perché erano i miei genitori. Lo erano e

basta.


“Allora tutto bene?” mi arrivò da dietro i miei genitori una voce cristallina famigliare, mi voltai e trovai la ragazzina di prima che mi sorrideva ancora vicino ad un altro ragazzino magrolino, con i capelli

scuri e gli occhi celesti.

“Certo” gli sorrisi. “Tu quando vai?”

“Tra poco, i produttori hanno bisogno di una pausa ogni tanto” guardò la porta pensierosa e arricciò il naso. Poi ad un tratto si girò verso il nuovo ragazzo.

“Giusto! Lui è Daniel, che interpreterà Harry Potter” sorrise ad entrambi.

“Oh ancora non è sicuro Emma”

“Certo che lo è! Sei perfetto per quel ruolo” trillò la ragazza, che avevo ben capito si chiamasse Emma.

“Se lo dici tu, ma sappi che se non mi prendono sarà perché mi hai portato sfortuna” ridemmo entrambi.

“Si certo.” Sbuffò lei.

“Comunque io e te non ci siamo presentati ancora ufficialmente” si rivolse a me e mi tese la mano sorridente : “io sono Emma Watson.”

“è impossibile che non ci siamo presentati, abbiamo parlato per ore” ghignai.

“E invece no. E poi non ho parlato sempre e solo io” esclamò un po’ irritata.

“Certo che no” dissi sarcastico. Daniel rise con me mentre Emma sbuffò ancora.

“Aaah! Andate al diavolo. Adesso è il mio turno.” Disse altezzosa e si avvicinò alla porta.

Io e Daniel guardandola entrare e sparire oltre quella porta dicemmo all’unisono che quella ragazza sarebbe stata perfetta per Hermione, prima di una lunga e forte risata.






NOTE D'AUTORE:

Salve cari lettori, mi scuso enormemente per non aver continuato questa storia che sembra vi piaccia molto, ma la scuola mi ha assorbito completamente e sono stata occupata nella

scrittura di un' altra storia (che spero avrete letto), quindi l'aggiornamento di questa è passata in secondo piano.

Ringrazio ENORMEMENTE e ripeto ENORMEMENTE le bellissime e fantastiche persone che hanno recensito questa stramba storia, cioè :

Annavi , Effe_ttosetta e ronherm, che mi hanno spinto a continuarla.

Spero davvero di non avervi deluso con questo capitolo, sempre più corto ma spero piacevole. 

Grazie ancora e per qualsiasi incomprensione o consiglio potete scriverli in una recensione che sarà molto ma MOLTO accetta.

Mi scuso ancora per eventuali errori o orrori grammaticali.

Vi voglio bene.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: neverbethesame_