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Autore: Equilibrista    13/11/2011    3 recensioni
Tutto ebbe inizio una sera, stavo leggendo il libro, ed all’improvviso tutto iniziò a girarmi intorno, mi sentivo come risucchiata dalla terra…
Poi il buio, non so come, successe tutto in un istante, mi ritrovai in un altro posto.
Ero confusa, non sapevo dire se quello che mi stava succedendo faceva parte di un sogno o era realtà.
Mi guardai intorno, il luogo aveva tutte le sembianze di un bosco, di una foresta, c’erano molti alberi e fiori e sentii che l’aria era incantata.
La testa mi faceva molto male e ad un tratto sentii qualcuno dietro di me."ciao" mi disse.
Sobbalzai.
" chi sei, cosa ci faccio qua? " gli dissi allontanandomi dall’essere…
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II CAPITOLO
Il risveglio non fu così traumatico come il mattino precedente; certo, non è mai piacevole svegliarsi con quel suono stridulo della  sveglia e con il pensiero che un’altra noiosissima giornata sta per incominciare, ma oggi ero felice, perché la notte avevo sognato Vanelon, quel mondo stupendo pieno di magia…
Mi incuriosiva parecchio quel libro, volevo leggerlo poco per volta, per godermelo di più, non come al mio solito leggerlo tutto d’un fiato…
Attirava specialmente la mia attenzione la copertina azzurra con la stampa di una fessura che sta per essere aperta da un chiave, e da quella fenditura si potevano scorgere alcuni particolari di Vanelon.
C’erano raffigurate piccole fate e bellissimi fiori dai clori sgargianti.
Chissà se quel posto poteva esistere in qualche parte della terra…
Il particolare che mi aveva stupito di più, era la mancanza di autore, cioè, non c’era scritto chi avesse scritto il libro, nemmeno la casa editrice era presente!
Ma poco tempo dopo diedi una risposta a tutte queste domande…
Tutto ebbe inizio una sera, stavo leggendo il libro, ed  all’improvviso tutto iniziò a girarmi intorno, mi sentivo come risucchiata dalla terra…
Poi il buio, non so come, successe tutto in un istante, mi ritrovai in un altro posto.
Ero confusa, non sapevo dire se quello che mi stava succedendo faceva parte di un sogno o era realtà.
Mi guardai intorno, il luogo aveva tutte  le sembianze di un bosco, di una foresta, c’erano molti alberi e fiori e sentii che l’aria era incantata.
La testa mi faceva molto male e ad un tratto sentii qualcuno dietro di me.
<< Ciao! >> mi disse.
Sobbalzai.
<< Chi sei? Cosa ci faccio qua? >>le dissi allontanandomi dall’essere…
<< Sei in Vanelon, probabilmente sei qui perché stavi leggendo la chiave di Vanelon >> mi disse quella strana creatura.
<< Cosa? No ti prego non è possibile, voglio andarmene, chi sei tu? >> gli chiesi intimorita.
<< Si scusa, sono Gin, sono un’elfo, sta tranquilla non ti farò del male >> mi disse rassicurandomi e porgendomi la sua grande mano.
Non sapevo se stringerla o scappare, ero davvero inebetita davanti a tutto questo!
Alla fine, gliela strinsi, era viscida e due volte più grande della mia.
Gin era piuttosto basso, più basso di me, era tozzo ed aveva due orecchie a punta.
Il suo naso era grande, coperto di bitorzoli, come del resto era tutto il suo corpo.
Aveva qualche capello grigio scuro che gli arrivava alla lunghezza delle spalle e la sua pelle era olivastra.
Nonostante tutto mi aveva un po’ rassicurato  ed iniziavo ad acquistare una simpatia per quello strano essere.
Gli chiesi delle spiegazioni in più sull’accaduto, allora Gin mi fece un cenno e ci sedemmo su di un grosso sasso, dopodiché iniziò a parlare.
<< Silvia, devi sapere, che al mondo ci sono solo cinque copie della chiave di Vanelon, già destinate a cinque ragazzi, uno di questi sei tu! Gli altri quattro ragazzi, non hanno ancora nelle loro mani il libro, ma ben presto, si troveranno nella tua stessa situazione.
Ogni volta che leggerete il libro di sera, sarete portati in questo nuovo mondo, ma attenzione, quando nel tuo  regno arriverà l’alba tu sarai riportata sulla terra, devi tenere conto che qua il tempo scorre più veloce, quindi tu fra poco te ne dovrai andare, perché sulla terra starà nascendo il sole! >>
Non capivo, o forse non volevo capire, era davvero confusa.
L’elfo continuò.
<< Tu e gli altri, siete stati i prescelti per salvare Vanelon, voi, dovete trovare la chiave che chiude tutti i contatti con il tuo mondo, che chiude una porta.
Nessuno sa dove è custodita la chiave, ne dove è la porta starà a voi capirlo tramite l’aiuto degli abitanti più saggi di Vanelon, ma soprattutto, il libro sarà un’importante fonte d’aiuto per te e gli altri prescelti.
Dovrete fare molto attenzione, perché c’e un’arpia, che vuole a tutti i costi la chiave per avere il potere sui due mondi, perché chiunque possieda la chiave può far entrare e uscire oggetti o persone dal tuo regno al mio regno >>
Non sapevo cosa dire ero stupefatta, guardai Gin e gli chiesi << ma perché siamo proprio noi quattro i prescelti, cosa abbiamo di particolare? >>
Gin fu subito pronto alla domanda, come se sapesse che gli avrei fatto quella domanda.
<<  Tu e gli altri quattro ragazzi, discendete da una stirpe molto importante di Vanelon, la stirpe della fata madrina del regno, la regina Vanessa, e da lei che Vanelon prende il suo nome, voi siete suoi nipoti! Ma ora basta domande, se vorrai sapere di più, non dovrai fare altro che leggere il libro di sera, mi raccomando, e verrai trasportata in Vanelon. Ormai sulla terra è arrivata l’alba ed è ora che tu te ne vada!
A presto Silvia, a presto! >>
Non feci nemmeno a tempo ad aprire bocca, che mi ritrovai addormentata nel mio caldo letto.
CONTINUA!
   
 
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