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Autore: Madapple    11/07/2006    4 recensioni
[ EDIT: pubblicata nel 2006 con il nickname Arcadia_Lovegood ]
E se Harry non avesse proposto a Cedric di afferare insieme la Coppa Tremaghi?? A quel punto lui sarebbe ancora vivo ed è qui che prende vita la mia nuova FF. E' da circa un mese che pensavo di scrivere una Cedric/Hermione ed eccola qui. La storia è romantica e nasce da un litigio ascoltato per caso, che porterà i protagonisti a vivere qualcosa di veramente... MAGICO!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi... posto il secondo capitolo della mia fanfiction... avevamo lasciato una Hermione in totale confusione.......................

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Avevo completamente dimenticato cosa dire.

Ero stata ore intere ad organizzarmi un discorso logico, che non mi facesse apparire né troppo desiderosa di mettere fine a quella situazione assurda, né completamente disinteressata alla cosa, ma in quel momento la mente si liberò di qualsiasi pensiero razionale, mentre lo stomaco si riempiva di enormi e pesantissimi mattoni, che spingevano insistentemente in tutte le direzioni.

Avete mai percorso, in auto, un tragitto in discesa a velocità piuttosto alta?

La stessa sensazione di vuoto che ti senti dentro, la stavo avvertendo io, nonostante fossi immobile.

Che dovevo dire? Ah sì, dovevo scusarmi per essere stata poco delicata in un momento non facile… i ricordi stavano riaffiorando lentamente.

- Granger? – Cedric mi risvegliò da quello stato di catalessi nel quale ero caduta. Si chinò leggermente per potermi guardare negli occhi e vedere se fossi effettivamente nel mondo dei vivi.

Scossi la testa velocemente e strizzai gli occhi – Ehm… sì, ci sono – esclamai, nonostante non fosse una cosa del tutto intelligente da dire. Era normale che fossi lì, perché precisarlo!? Cercai di riprendere il controllo di me stessa – Io sono qui per un motivo ben preciso…

- Lo so – mi interruppe lui, poggiando la scopa contro il muro – Avanti, ti ascolto.

Cos’era quello?

Stava per caso aspettando che mi scusassi, che lo implorassi di concedermi il suo perdono? Voleva godersi la mia umiliazione?

L’avrebbe avuta, perché in quel momento era l’unica cosa che mi sentivo di fare – Sono venuta per chiederti scusa del mio comportamento poco delicato; noi non ci conosciamo e siamo stati fin troppo duri l’uno con l’altra. Quindi, da parte mia sappi che è tutto a posto. Non mi va più di cambiare direzione se camminiamo sulla stessa strada! – aggiunsi alla fine. Stavo parlando talmente veloce che non mi accorsi delle parole che scivolarono fuori dalla mia bocca.

L’ultima frase potevo anche risparmiarmela, ma ormai l’avevo detta… speravo solo che lui si concentrasse sul reale significato del mio discorso.

Cedric inarcò un sopracciglio quando terminai di parlare – Cos’è che fai?

Sbuffai – Crederai che sono pazza…

- No, è solo che non pensavo fossi una ragazza che fa queste cose.

- Davvero? – chiesi, curiosa.

Lui annuì – Sembri così… non vorrei offenderti o sembrarti scortese, ma dai l’impressione di essere un po’ fredda con gli estranei. E visto che, in fin dei conti, è quello che siamo, non credevo che tu… mi evitassi – sorrise.

- Io non ti evito! – precisai, sorridendo a mia volta.

- Non è quello che hai detto – puntualizzò Diggory.

Ridemmo. Avevamo risolto tutto oppure no? Precisarlo, però, non aveva importanza in quel momento: ero serena, adesso.

- E’ tutto a posto – disse poi, Cedric – Anzi, sono io che dovrei chiederti scusa per essermi accanito contro di te senza motivo.

- Scuse accettate – esclamai sorridente.

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto. Lui ritornò sulla sua scopa e cominciò nuovamente ad allenarsi, svolazzando da un lato all’altro del campo di Quidditch, inseguendo la perfetta copia di un Boccino, tentando di afferrarlo.

La mia presenza stava diventando del tutto inutile, tanto valeva andar via.

Mi voltai verso l’entrata della scuola, quando sentii Cedric chiamarmi a gran voce.

- Hermione, aspetta!

Mi aveva chiamata Hermione. Fu strano sentire il suono del mio nome uscire dalla sua bocca. Mi immobilizzai, tenendogli le spalle. Cosa costava voltarmi? Se non fosse stato per il fatto che ricominciai a tremare, avrei potuto farlo semplicemente.

Lui mi raggiunse – Senti, so che ti sembrerà strana come richiesta, ma potresti aiutarmi con gli allenamenti?

Spalancai occhi e bocca contemporaneamente. Poteva chiederlo ad uno dei suoi amici e, invece, l’aveva chiesto a me.

Sì, ero l’unica presente al momento, ma tutti sapevano quanto fossi una frana del Quidditch. Dovevo assolutamente rifiutare, dovevo dirgli di no.

Potevo dire che avevo da studiare Rune Antiche! Chi non mi avrebbe creduto?

Ma purtroppo, l’una cosa che riuscì a pronunciare, venne fuori come un sibilo incomprensibile, che Cedric interpretò come un sì.

- Grazie! – disse sorridendomi – Vieni con me, allora – continuò indicandomi la strada.

Ci ritrovammo al centro del campo di Quidditch ed io speravo solo di non mostrarmi in tutta la mia totale negazione per questo gioco.

Io e il Quidditch non eravamo mai andati molto d’accordo e devo dire che iniziai a guardarlo solo perché Harry entrò a far parte della squadra di Grifondoro.

Cedric mi lasciò da sola per qualche minuto, tornando con degli enormi bastoni e un paio di sfere di cuoio.

Inizialmente pensai che mi volesse prendere in giro.

- Prendi questo – disse porgendomi uno dei bastoni.

Lo afferrai, era piuttosto pesante – Cosa devo farci? – chiesi.

- Deve lanciarmi una di queste palle come se fosse un bolide ed io mi allenerò a schivarli.

Spalancai nuovamente gli occhi – E se dovessi colpirti!? Cedric, il cuoio è molto pesante, non so se ce la farò…

- Tranquilla – intervenne lui – è solo una copertura esterna. All’interno c’è della comune carta.

La cosa mi tranquillizzò, anche se non del tutto. Ritrovarmi lì, ad aiutare Cedric Diggory nei suoi insoliti e particolari allenamenti, mi faceva uno strano effetto. Non avevo mai aiutato neanche Harry, prima d’ora, ed invece adesso, stavo per trasformarmi in un coach… speravo solo di non farmi troppo male.

Afferrai una delle sfere e la lanciai in aria, colpendola il più forte possibile con il bastone di legno e, con mia stessa meraviglia, mi scoprii un’eccellente tiratrice.

Cedric la schivò giusto in tempo per congratularsi dell’ottimo lancio – Hai mai pensato al Quidditch come giocatrice?! Saresti un perfetto Battitore!

Sorrisi furbamente – Bene, allora prova a schivare questo, signor Cercatore!

Gli lanciai un’altra palla e lui riuscì a non farsi colpire anche stavolta.

Mi divertii parecchio con Cedric Diggory, quel pomeriggio. Capii come mai tutti lo adoravano: era veramente simpatico e fui felice di averlo finalmente capito come persona.

E improvvisamente, mi chiesi anche come aveva fatto Cho a lasciarsi scappare uno come lui…

Ma che pensieri erano quelli? Cho Chang poteva fare quello che voleva, a me non doveva interessare della sua vita privata.

Eppure non smettevo di pensare a quanto fosse stata ingenua a lasciarsi sfuggire uno così…

Che mi stava succedendo? Iniziai a smettere di divertirmi, volevo solo andarmene.

- E’ ora che io vada – dissi improvvisamente, lasciando cadere il bastone alla mia destra e voltandomi.

- Ehi, Granger, dove vai!? – mi chiese lui, tornando con i piedi per terra e rincorrendomi – Ti senti bene?

Mi voltai continuando a camminare – Benissimo! Ho solo ricordato che devo fare una cosa…

Bugiarda… dissi a me stessa, ma al momento era l’unica cosa che mi andava di fare. Lo lasciai lì, nel campo di Quidditch, rivolgendogli un sorriso distratto prima di entrare nel castello.

Camminai lungo i corridoi con la sensazione di essere osservata, come se avessi commesso chissà quale reato, ma la verità è che mi sentivo profondamente in imbarazzo e mi stava scoppiando il cervello tentando di capirne il motivo.

Qualche giorno dopo, la semplice sensazione di essere osservata si trasformò in pura realtà dei fatti: ovunque andassi mi sentivo al centro dell’attenzione e chiunque incontrassi dava l’impressione che mi stesse spiando … erano tutti lì che mi fissavano, vociferando tra di loro alle mie spalle.

La cosa ovviamente, oltre che infastidirmi, mi procurò non pochi problemi, visto che non potevo nemmeno andare a studiare in santa pace in biblioteca, senza essere indicata dagli studenti del primo anno… e non solo.

E poi, finalmente, scoprii cosa stava accadendo.

Ero nella Sala Comune di Grifondoro, seduta come al solito su una poltrona a studiare, quando vidi Ginny correre da me in tutta fretta. Aveva un largo sorriso stampato sul volto e gli occhi le brillavano come pietre preziose. Si inginocchio alla mia destra e poggio i gomiti sul bracciolo della poltrona, fissandomi con aria sognante.

- Amica mia – disse – devo chiederti una cosa… se è vero, sappi che ti ammirerò a vita!

Chiusi il libro che stavo leggendo e mi voltai verso di lei – Di che stai parlando, Ginny?

Lei mi sorrise maliziosa – Fai anche la misteriosa! Allora è proprio vero!

- Cosa vuoi!? – le chiesi di nuovo, stavolta in modo meno garbato.

Ginny non sembrò darci peso – Tu e il Campione Tremaghi… insieme!

Sospirai con rassegnazione – Io e Viktor siamo solo amici…

- Krum!? – mi interruppe, spalancando gli occhi – E chi sta parlando di Krum! Io mi riferisco a Cedric Diggory!

Immaginate la mia faccia: assunse un colorito bianco latte e la mia espressione si trasformò in quella di un’ebete intontita, tanto che Ginny mi mise un braccio intorno al collo e mi chiese se mi sentissi bene.

Le risposi annuendo e poi mi resi conto che per la scuola circolavano voci su me e Cedric del tutto false e senza fondamenta.

Ginny sembrò stupirsi quando le dissi che non sapevo di cosa stesse parlando.

- Ne parla tutta la scuola – spiegò. Il luccichio nei suoi occhi era svanito – Ti hanno vista, qualche giorno fa, insieme a Diggory nel campo di Quidditch e sembravate molto in sintonia… e visto che prima d’ora, ad aiutarlo era Cho Chang, tutti hanno creduto che tu e lui… ehm… sì, che tra voi ci fosse del tenero.

Mi passai entrambe le mani tra i capelli, bloccandole dietro la nuca e cercando di calmarmi. In quel momento avrei schiacciato personalmente con le mie mani tutte le pettegole della scuola.

Tirai un respiro profondo e poi ancora un altro – Tra me e Cedric Diggory non c’è assolutamente niente, Ginny. Lo aiutavo in vista della partita contro Serpeverde, tutto qua. Non ci vedo niente di male.

- Certo, Hermione, ti capisco – mi rassicurò lei – ma sai, dopo la rottura di Diggory e Cho Chang, tutti hanno pensato che…

- Hanno pensato cosa!? – stavo cominciando ad andare in fibrillazione. Sentivo dei formicolii percorrermi la schiena e il nervosismo salire al cervello in poco più di qualche secondo.

- Non te la prendere – disse Ginny per calmarmi, probabilmente dopo aver percepito il mio stato d’animo suscettibile – Sono voci che circolano per un po’, poi la gente dimentica e tutto tornerà come prima.

In effetti, non mi importava niente di quello che pensava la gente. Io sapevo la verità: tra me e Cedric non c’era niente.

Ma lui… lui avrebbe potuto pensare che a mettere in giro quelle voci ero stata io. E se avesse pensato che provavo dei sentimenti per lui??

Uscii velocemente dalla Sala Comune di Grifondoro, con Ginny che ancora mi chiamava per chiedermi dove stessi andando così frettolosamente.

Trovai Cedric in Sala Grande e gli feci un cenno con la mano di raggiungermi all’ingresso, per non parlargli in un posto così affollato.

Quando fummo da soli, gli spiegai quello che la scuola diceva su di noi.

- Sì, l’ho saputo – rispose tranquillo – Ho provato a chiarire con qualcuno, ma certe persone preferiscono credere a quello che vogliono…

- E’ vero – aggiunsi io – volevo solo scusarmi per l’inconveniente – non so nemmeno io perché usai proprio quella parola.

Cedric mi fissò – No, che dici? Sono io che ti ho chiesto di restare l’altro giorno, sono stato io a metterti nei guai. Scusami tu, piuttosto.

- Sì, ma sono stata io ad accettare…

- Sei solo stata gentile.

- Avrei potuto mostrare meno entusiasmo, ma… - mi bloccai. Sapevo cosa stavo per dire - …ma mi stavo divertendo sul serio, non potevo nasconderlo, perchè come tu sai, non so mentire – gli sorrisi.

Lui ricambiò il mio gesto e ne fui felice. Potevo affermare, adesso, che io e Cedric eravamo diventati amici.

- Ascoltami – propose lui improvvisamente, cominciando a camminare su e giù per la stanza – basta scusarci l’uno con l’altra. Non voglio più sentirti chiedere scusa e sappi che non mi sentirai mai più pronunciare quella parola.

- Sono d’accordo – risposi animatamente.

- Bene! – aggiunse lui – Che parlino pure… a me non importa!

- Non importa neanche a me!

Qualche istante più tardi, la conversazione si spostò totalmente su un altro argomento. Chiacchierammo molto in attesa dell’inizio delle nostre rispettive lezioni e in poco tempo, ci conoscemmo più a fondo.

Imparai qual era il suo colore preferito, la materia scolastica nella quale andava meglio (e quella dove andava peggio), cosa gli piaceva mangiare, cosa amava fare nel tempo libero ed io gli parlai dei miei interessi in modo molto libero, molto informale.

Improvvisamente, ebbi come l’impressione di conoscerlo da sempre e non mi sentii più in imbarazzo stando con lui.

Cedric Diggory era davvero un ragazzo interessante, simpatico, intelligente…

E il cuore cominciò a battermi forte nel petto, l’aria sembrava aver assunto un profumo particolare e non mi accorsi di aver trascorso tanto tempo con lui. Inconsciamente, desiderai che avessimo altri cinque, dieci, venti minuti per stare ancora un po’ insieme, ma lui aveva lezione con il Professor Piton e dovette salutarmi in tutta fretta.

- Ci vediamo, Granger – mi disse, imboccando la strada per i sotterranei.

- Ehi, Cedric! – esclamai, alzandomi in piedi – Chiamami Hermione.

Lui si voltò, mostrandomi il suo sorriso più bello e non appena svoltò l’angolo, io avvertii subito la sua mancanza.

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Fine Secondo Capitolo -----> Volevo ringraziare coloro che hanno recensito il primo capitolo: GRAZIIIIEEEE!!! siete stati adorabili, mi avete commossa... sigh sigh (mi asciugo le lacrime)... voglio ringraziarvi uno per uno... quindi:

Grazie mille a: katiuz, Jenny88, Slytherin Nikla, endless, Valemione, Felicity89, debby87, Clo87, aly7 e gigia990.

GRAZIIIIE MILLE! (spero continuiate a recensire)... E se vi siete appena imbattuti nella mia FF e volete lasciare la vostra opinione, sappiate che mi renderete ancora più contenta! Un bacio a tutti! by Arcadia_Lovegood

  
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