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Autore: Lilith82    14/11/2011    8 recensioni
Questa storia è stata "necessaria" per me. Necessaria da scrivere. Necessaria da condividere. E' la prima fan fiction che abbia mai scritto in vita mia. L'ho cominciata quasi due anni fa. Rileggerla ora, mi fa un certo effetto, lo ammetto. Ma la amo come il primo giorno! Ed anche se, probabilmente, farò delle piccole modifiche, la lascerò intatta il più possibile. E' il mio seguito di Breaking Dawn, necessario, appunto, perché non sapevo rassegnarmi alla fine della saga. E' la storia di Renesmee, di Jacob, di Edward e di tutti gli altri.
Spero vi piaccia. Fatemi sapere.
dal primo capitolo:
"Poi riuscii a muovere le dita di una mano, non che lo avessi voluto, ma quel piccolo movimento mi permise di riprendere contatto coi miei confini fisici, sentii le gambe sfiorate da gambe infuocate, sentii il petto vicino ad un altro torace, grande e ardente, sentii le guance tenute in due grandi mani brucianti, sentii le mie labbra contro le sue grandi labbra scure, come ghiaccio avvolto dal fuoco e capii:
Jacob Black mi stava baciando!"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Intact world'
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eccomi... un doppio capitolo davvero intenso *_*
sul pov Nessie <3: penso non ci sia cosa peggiore che essere guardata come se fossi una "disgustosa traditrice" dalla persona che ami :,(
sul pov Jake <3: ho sofferto come un cane... anzi, come un lupo <3 quando ho scritto questo cap ma esprime una prospettiva a cui ho pensato fin dalla comparsa di Nahuel in BD, mi son detta: caspita, adesso è Jake l'Edward della situazione... spero che i pensieri di Jacob lo spieghino meglio di me! *_*
grazie grazie grazie <3 <3 <3
per l'attenzione che date a questa storia! *_*
infinite volte grazie per le vostre recensioni <3 <3 <3
ho risposto quasi a tutte, mi mancano solo quelle del cap 29, sono brava, no?! XP
ci rileggiamo lunedì ^_^
vi ricordo che il venerdì posto un'altra storia che si chiama Just a Boy <3
se vi va di farci un saltino...
vi abbraccio fortissimo <3
Lilla *_*

PS: tra due giorni esce BD1 *_* contente?!


CAPITOLO 30: GHIACCIO


Ancora stavo cercando, di nuovo non sapevo se qualcosa o qualcuno ma lo stavo cercando.
Prima ancora di sapere che lo stavo cercando. Prima ancora di sapermelo dire.
Mi sporgevo e ri.sporgevo, ma qualcosa... una presenza dolce e amorevole mi tratteneva.
Si frapponeva tra me e quello che stavo cercando.
“Devo andare” le dissi.
Non sapevo dove ma io dovevo andare, lo dovevo trovare...

“Ops... Renesmee” mio padre mi aveva presa al volo.
Avevo rischiato di nuovo di cadere dal letto!
Com’è possibile? pensai... ma un nuovo odore era appena sopraggiunto in casa.
Odore di bosco, odore di lupo!
“Jake!” ero letteralmente volata fuori dalla mia stanza.
Jacob era all’ingresso, parlava con mia madre, mi parve che lei cercasse di rassicurarlo.
“Nessie!” non appena mi vide il più accecante dei sorrisi si dispiegò sul suo volto.
Lui aprì le braccia ed io mi ci tuffai.
“Jacob” dissi stringendolo a me.
Lui fece lo stesso ma dopo un attimo mi lasciò.
Mi lasciò come se mi fossero spuntati coltelli affilati dal costato.
Mi lasciò come se ad abbracciarlo fosse stato un serpente gigante: una disgustosa traditrice!
Lo guardai: il suo corpo era percorso da violenti spasmi, le mani contratte nel disperato tentativo di controllarsi, il volto... il suo volto era la mia punizione!
Anche se l’avevo agognata per tutta la notte, quella punizione era di gran lunga peggiore di ogni orribile sofferenza che fossi riuscita ad augurarmi!
La mia punizione era nel suo sguardo.
Nello sguardo di Jacob Black non c’era che odio, puro odio!
Mi guardava con repulsione, disprezzo, orrore!
“Jake...” provai ad allungare una mano verso il suo viso ma quasi l’azzannò, come un cane rabbioso.
“Jacob!” mio padre si era istantaneamente frapposto fra noi.
“No, papà...” tentai ma poi vidi che non lo minacciava; solo lo fissava intensamente negli occhi, avvicinando piano le mani alle sue spalle.
Era come se lo stesse aiutando!
Lentamente lo spinse fuori dalla porta d’ingresso, Jacob sembrava tremare di più ma non si ribellava, lo lasciava fare.
Quando furono fuori, mio padre lo lasciò andare e Jacob Black letteralmente esplose in un enorme  lupo rossiccio.
Edward gli si avvicinò con cautela, lo fissò ancora nei grandi occhi scuri.
“Vai” gli disse.
Allungò una mano verso di lui, quasi a carezzargli il muso.
Jacob si voltò e scomparve veloce nella foresta.

Il mio cuore ebbe un tonfo sordo.
E poi...
Poi riprese a battere ma era lo stesso.
Non m’importava!
Nulla più importava.
Poteva esserci qualcosa di minimamente rilevante in un mondo in cui Jacob Black mi odiava?
Solo quello importava.
Che il mio cuore continuasse a battere o meno era un particolare privo di significato.
“Lui non ti odia” disse mio padre.
Provò a fissarmi negli occhi, ma non vide niente, niente d’importante!
“Renesmee, ti prego” sentii mia madre scuotermi.
Perché mi scuoteva?
“Mamma...” mi vidi sussurrarle.
“Renesmee, ti prego, reagisci, tesoro!” il suo volto angosciato.
“Perchè?” chiese per me un automa.
“Per me, maledizione! Per lei!”
Mio padre non aveva mai imprecato, mio padre non aveva mai perso le staffe, non in quel modo almeno...
Qualcosa nel suo viso mi scosse, come se d’un tratto qualcuno mi avesse riattaccato la spina.
“Papà...” dissi andandogli incontro.
“Perdonami”
Se ero finita all’inferno e meritatamente non avevo con ciò il diritto di trascinarci anche loro.
“Perdonatemi” dissi rivolgendomi a mia madre.
No, loro non lo meritano!
Mi abbracciarono insieme.
Quel loro abbraccio gelido conteneva in sé tutto l’amore del mondo.
Sarebbe bastato, doveva bastare, a tenermi ancora in piedi.
“Renesmee, Jacob ti perdonerà” disse mio padre.
I suoi occhi, quei magnifici occhi di ambra liquida... non mi sarei più concessa di vederli maledire il mondo, non mi sarei più permessa di stravolgerli!
“Mi hai fatto davvero paura” confermò lui “per un attimo...” ma s’interruppe incapace di continuare.
La mamma gli carezzò una spalla, poi mi attirò di nuovo a sé.
“Andrà tutto bene, tesoro” disse baciandomi i capelli.
Quanto vorrei poterti credere, mamma! pensai.
Il suo abbraccio, il suo infinito amore stavano minacciando l’iceberg dentro cui si era nascosto il  mio dolore e sentii che rischiavo di crollare da un momento all’altro.
In quel caso, non volevo che loro fossero lì.
“Dovrei fare una doccia” dissi la mia voce ancora monocorde.
“Ma tesoro...” provò lei.
Lui le prese una mano, delicato.
“Fidati di lei, Bella”
Mia madre annuì piano, niente affatto convinta.
“E’ l’unica che può sapere come gestire il suo... cuore” le sussurrò bassissimo.
Io non ce l’ho più un cuore, papà!

Andai in bagno, aprii il getto d’acqua, mi spogliai ed entrai nella doccia.
Priva di vita.
Priva di pulsioni, priva di battito, priva di un autentico impulso.
Sarebbe stata così la mia vita, ora? Ora che lui non c’era?
Chiusi gli occhi e lo vidi, era un vecchio ricordo, antico: Jacob Black mi stava fissando, sembrava agitato, quasi astioso, la sua espressione era decisamente minacciosa, qualcosa di simile a quell’odio che aveva appena messo fine alla mia vita.
Scossi la testa per scacciarlo via, ma quel ricordo non se ne voleva andare.
E d’improvviso la sua espressione cambiò, come se avesse visto qualcosa, qualcosa di bello ed inaspettato.
Come un naufrago che solo e sfinito, dopo giorni di burrasca in mare, affamato ed alla deriva con la sua zattera, scorga terra senza alcun preavviso, così la sua ansia divenne serenità, la sua rabbia sorpresa... la sorpresa gioia... la gioia amore!
Qualcosa di quel ricordo mi sciolse, mi ritrovai appoggiata alle piastrelle, inondata dalle mie stesse lacrime.

CAPITOLO 30 BIS: FUOCO

FUOCO.
Fuoco e fiamme!
Fiamme devastanti, fiamme alte e potenti attraversavano il mio corpo, mi annebbiavano la vista, ottundevano i miei sensi.
Era l’inferno!
Deve esserlo! 
Non c’è altra spiegazione!
Eppure tre giorni fa, solo tre giorni fa io ero in Paradiso.
E poi c’è stato il purgatorio...
E questo... questo è l’Inferno!!
Voglio un telecomando...
Un telecomando per mandare indietro il tempo... per riportarlo a tre giorni fa!
Sono solo 72 ore, voglio solo cancellare... annullare queste 72 ore!
Voglio solo non averle mai permesso di venire qui senza di me!

Voglio solo non averle mai concesso di venire qui... da lui...
Maledetto!
MALEDETTO!!

FARO’ IN MODO CHE LA SUA DANNAZIONE SIA ATROCE E DOLOROSA ALMENO QUANTO LA MIA!
COME HA POTUTO?
COME HA OSATO??
Pensava forse che non l’avrei sentito?
Che non avrei notato il suo olezzo di frutto tropicale su di lei??
Maledetto...

Senza averlo deciso e nonostante non avessi affatto ritrovato la lucidità sensoriale, avevo intercettato il suo odore, seguendolo fino al sentiero che divideva casa Cullen dalla sua casa, dalla sua lurida tana!
ECCOLO!
Il verme travestito da farfalla!
Il mostro con la faccia d’angelo...

Mi acquattai fra gli alberi, cercando di tenermi più basso possibile, ma dovette sentire il mio odore esaltato dalla furia, o il mio respiro rombare tra le fauci, o i colpi che la coda continuava a dare agli arbusti, nonostante io avessi tentato ripetutamente di fermarla.
“Jacob”
Jacob? L’unico nome che puoi darmi è MORTE! pensai mentre mi scagliavo contro di lui.
Mi evitò.
Per un soffio.
“Jacob... aspetta”
Che diamine vai blaterando, idiota!?
Di nuovo tentai di acciuffarlo.
Nuovamente mi sfuggì.
“Aspetta”
Nemmeno un secondo!
E quando ti avrò a portata di zanne, non avrei nemmeno il tempo di fiatare e...

“Non riuscirai a prendermi”
Davvero?!
“E, comunque, non mi difenderei”

Ringhiai feroce.
Mi prendeva in giro?
Non era forse quello che voleva anche lui.
Non stava aspettando forse, da mesi, il giorno in cui saremmo stati soli, uno contro l’altro?!
“Non credere che non mi piacerebbe”
Viscido!
Balzai verso di lui.
Si volatilizzò.
“Ma non possiamo farlo” disse spuntando alle mie spalle.
Mai prendere una bestia alle spalle!
Saltai verso di lui, la mia zampa arrivò a sfiorare la sua spalla.
Si voltò e soffiò come un felino in gabbia.
Eccolo, finalmente: il vero volto dietro la maschera!
Senza darmi il tempo di terminare quel pensiero, si scagliò su di me.
Provai a scrollarmelo di dosso, ma si era avvinghiato alla mia pelliccia con le unghie, come un gatto.
Mi aveva preso!

Diedi una scrollata più forte, ma... niente!
“Calmati ora!” urlò.
C.O.S.A.?
Ca^^o Osa dire Sua Altezza?

“Non puoi farlo!” disse ritraendo gli artigli.
“E nemmeno io...” fece staccandosi.

“Perché?” ero talmente sconvolto da non accorgermi di essermi trasformato.
Nella forma peggiore, in quella in cui nemmeno la rabbia poteva vincere il dolore.
“Renesmee” disse piano.
“Questa è l’ultima volta che la nomini!” ringhiai rialzandomi.
“Credi che non ne soffrirebbe?”
“Penso che riuscirà a superare il dolore” pronunciai disgustato, mentre le scosse si rimpossessavano di me ed io ero a pochi centimetri dal verme.
“E se non fosse così?” insinuò.
“Se fossi io ciò che vuole?” insistette.
“E tu davvero ci credi?” sputai.
Sospirò, poi fissò gli occhi nei miei:
“Ma se fosse così?”
Mostro!
 “Se fossi io a renderla felice?”
Perfido!
“Tu la priveresti della sua felicità?”
Assassino!
Tremavo.
Tremava il mio corpo.
Tremava il terreno.
Tremava il bosco intorno a me.
Tremava il mio cuore!
E poi lui, il suo sguardo... sembrava sincero... sincero e innamorato!
NO, vecchio, riprenditi!

E’ solo un trucco... un ignobile trucchetto!
In confronto, Edward era un dilettante dei giochetti mentali!


“Jacob”
Eh... no! Lui no! LUI proprio no!
Il dottor Cullen si stava avvicinando a noi.
Il viscido gli si parò davanti come a trattenerlo.
“No, Carlisle, lui è...”
“Tranquillo Nahuel” fece quello appoggiandogli una mano sulla spalla.
“So riconoscere un lupo furioso quando lo vedo”
Non lo aveva detto con sarcasmo, non lo aveva detto con ironia, anche se dicendolo aveva accennato un sorriso, lo aveva detto in modo... paterno!
“Ti ho portato dei pantaloni” disse avvicinandosi.
Come se non si stesse avvicinando ad una bestia, nuda e sconvolta.
“Carlisle...” va via ti prego!
“Ti prego, prendili Jacob”
Lui pregava me? Lui mi stava pregando!
Allungai la mano.
“Grazie”
Grazie?
“Nahuel potresti...”
“Certo”
Si voltò senza neanche guardarmi.
Maledetto!
“Perché?” ringhiai in faccia al dottore.
Per la prima volta in vita mia lo volevo morto!
Si sedette su un tronco caduto, come fosse venuto lì a chiacchierare.
Come non avesse un folle minaccioso a meno di un metro.
“Io non posso capire quello che stai provando, Jacob”
Perspicace, Dottor Canino!
“Ma io ero... il più vicino ad Edward ai tempi di... te e Bella”
Me e Bella?
“E questo cosa c’entra?”
Si voltò verso di me, ancora comprensivo.
Sospirò e continuò: “Io so quanto sia stato difficile per lui... lasciarla avvicinare a te”
“Ah... così mi avrebbe fatto un favore?!” sputai.
“No, ma ha dato a Bella la più grande dimostrazione d’amore di cui fosse capace”
Cosa?
“Ed io so quanto sia stata dura per lui” ripeté.
“E questo cosa...”
Lasciò che riflettessi, lasciò che mi rendessi conto.
La realtà esplose con una risata, una amara risata.
“Cioè... tu vuoi dire... che adesso io... sono io Edward, adesso?!”
Sorrise: “Diciamo di sì”
“E perché?” di nuovo la furia si era impossessata di me.
“Dimmi... perché dovrei fare il bravo ragazzo? Perché dovrei star qui a parlare con te e permettergli ancora di... respirare?!”

“Perché amare significa lasciar andare”
Disse proprio così.
Ed è, ad oggi, la cosa più importante che io abbia mai imparato.
“E tu la ami, no?”
“Vattene!” urlai così forte che l’intera foresta risuonò.
“Bene” disse rialzandosi e dirigendosi verso la sua casa.
“Ah... Jacob, comunque vadano le cose, tu farai sempre parte della mia famiglia”
...comunque vadano le cose...
...comunque vadano le cose...
Che significa?
Che lei potrebbe...
Perché?
Perché lui è come lei.
Perché con lui non dovrebbe sforzarsi di resistere al suo sangue.
Perché lui non mi avrebbe attaccato oggi.
Ma io sì!
Io sono la specie nemica!

Io sono il lupo selvaggio!
IO SONO LA BESTIA!


Le fiamme tornarono e con loro le zampe e la coda.
Avrei dovuto mantenere quella forma.
E non so nemmeno per quanto...

PS: Dottor Canino è un copyright di Krissi <3

*piccolissimo spoiler:
Jacob tornerà moooooolto presto in forma umana... ;-)


 

  
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