L'immortalità può non essere un gran dono, chiedete a Magnus Bane.
E la magia non risolve tutti i tuoi problemi, anche se sei uno degli stregoni più potenti al mondo.
La prima drabble si colloca dopo Città delle Anime Perdute e prima di Città del Fuoco Celeste, le altre due sono sguardi fugaci sui primi approcci tra il nostro stregone e il suo Lightwood del Cuore, poi vedremo... Per chi, come me, è sempre in astinenza da Malec ;)

Io e te siamo fatti di milioni di domande.
E nemmeno una risposta

"Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare"
Così semplice, così difficile.
Tanto semplice che per raccontarlo possono bastare più o meno 500 parole.
5 drabble, insomma.
O una vita intera ;-)
- Avrebbe dovuto dirle che il suo fiato sul collo gli inviava brividi dritti al centro della colonna vertebrale.
“Sei uno scemo!”
Che scuotendo la testa lo schiaffeggiava con il suo odore.
Sì, le avrebbe detto tutto, pensò stringendola.
Prima o poi… -

Missing Red Moments da Invincible Mind, la luna di miele di Jacob e Renesmee
“AH... amore!” esalai al cielo, lasciando cadere la testa indietro.
Lasciandomi cadere del tutto sulla sabbia... e tra le sue mani!

E poi...
E poi... imparai che il piacere -quello vero- è come l’Amore.
Nell’esatto istante in cui ti sembra troppo ne arriva di più!

E poi... il suo fiato... sulla punta...

Ma che sto facendo?
Mica posso continuare questa conversazione... o sì?!
“Sono esausto”
Mi lascio cadere sul letto a braccia e gambe spalancate.
Tranne per la mano che tiene il cellulare.
“Perché fai questo lavoro, Viola?”
“Mi piace aiutare le persone”

“Aiutare?!”

“Sì, faccio loro compagnia... e poi mi piace conoscerle, capirle, studiarle”

“Capire? Che puoi capire attraverso una cornetta?”
“Si capiscono tante cose di una persona dalla sua voce, Bob”
“Ad esempio? Che si capisce di me?”

“Mm... che sei stanco. E che hai bisogno di rilassarti. Mi permetti di prendermi cura di te, Bob? Vuoi?”

“Ed io ho bisogno di lei, solo di lei!”
Vacilla Pepper, tutto il freddo controllo e la ferrea determinazione scricchiolano davanti agli occhi scuri di Tony.
“Ho bisogno di lei oggi, ho bisogno di sposarla!”
Stringe i pugni, spinge il groppo in fondo alla gola e nasconde le lacrime tra le ciglia.
Infine sorride, come se quel sorriso non le costasse tutte le sue forze.
“Allora torni presto, illeso”

Robert Pattinson è solo un ragazzo.
Questo è quello che Margherita ha sempre pensato di lui.
Ma è anche il padre di suo figlio...
“You know, I should let those girls catch you. So... they would have their autographs and you still feel yourself as... the star of the moment, the shining actor, the man of the dreams, the unapproachable Robert Pattinson!” dico gesticolando vistosamente, furiosa.
“But this is NO REAL and you’re just a boy after all, and I hope that in some part of yourself, you remember it yet” concludo in tono basso e tagliente.
*Margherita-British actor 1 a 0!
Mi volto risoluta e varco la soglia del negozio e...
Lo stridore di pneumatici sull’asfalto.
Poi qualcosa che mi afferra e mi attira a sé.
E’ caldo ed è il suo corpo che mi sottrae alla traiettoria del veicolo.
Sono intera e senza fiato.
E sono tra le sue braccia.
Ed è la sensazione più inspiegabilmente piacevole di tutta la mia vita, non come se non mi trovassi nella situazione più assurda del mondo, no! E’ come se avessi appena trovato il mio posto!
Mi piacerebbe tantissimo avere un vostro parere. ;-)

Taylor e Cristina, di nuovo in spiaggia, tre anni dopo.
un piccolo ma importante momento
“Davvero?”
Inarca un sopracciglio mentre lui strofina i palmi sui jeans.
Ora ha tutta la sua attenzione...
“Per farci cosa?” lo incalza.
Lui strizza gli occhi come a concentrarsi.

“Provami” scandisce “Non avrai paura che ti piaccia?”
E’ lui che la schernisce stavolta e l’esitazione di lei è la sua piccola rivincita.
Breve, troppo.

“Lei ha appena sei anni!”
Davvero... non credo di aver mai tollerato di meno la tua semplice... esistenza, succhias...
“Rispetterai i suoi tempi”

CHE?!
“Non la forzerai, non le farai pressione, rispetterai i suoi tempi”
Stai scherzando?!

“Qualunque siano... i suoi tempi”
Mi lascia senza pensieri... oltre che senza parole!
“Vedila così: è la mia maniera... amichevole... di risolvere la questione”
Ghigno.
“Così m’incuriosisci, sanguisuga. Perché non mi parli dell’altro... modo?”
Sorride letale.
“Non tentarmi” sibila.

Il cuore balza in gola e le mie gambe scattano in piedi.
“Non posso... scusa!”
E’ che mi sembra quasi di appartenerti.
“Non so nemmeno il tuo nome!”
E non ha alcuna importanza.
Si alza e tende una mano nella mia direzione.
“Robert”
Le porte si aprono.
Sorrido.
“Margherita”

“Ero in quella posizione già da un po’, quando sei arrivata in spiaggia” riprese senza staccarsi da me “lasciavo che l’acqua calda lambisse il mio corpo e cercavo di concentrarmi sulla superficie delle onde, sotto i palmi, pregando che mi donasse quell’equilibrio e quella misura che sentivo così necessari e così lontani... mentre contavo i tuoi passi nell’acqua... i passi che ti separavano da me!”
“Stavo per... ti ho chiesto di avvertirmi se ti avessi fatto del male... ho tentato di... ma poi...”
“Poi...?”

“Poi l’hai detto...” mi guardò, intenso più che mai, si portò la mia mano sul suo petto e pronunciò solenne “noi ci apparteniamo... ed è vero! E’ così vero!”
Biascicò riallungandosi sulle mie labbra.

Questa storia è stata "necessaria" per me. Necessaria da scrivere. Necessaria da condividere. E' la prima fan fiction che abbia mai scritto in vita mia. L'ho cominciata quasi due anni fa. Rileggerla ora, mi fa un certo effetto, lo ammetto. Ma la amo come il primo giorno! Ed anche se, probabilmente, farò delle piccole modifiche, la lascerò intatta il più possibile. E' il mio seguito di Breaking Dawn, necessario, appunto, perché non sapevo rassegnarmi alla fine della saga. E' la storia di Renesmee, di Jacob, di Edward e di tutti gli altri.
Spero vi piaccia. Fatemi sapere.
dal primo capitolo:
"Poi riuscii a muovere le dita di una mano, non che lo avessi voluto, ma quel piccolo movimento mi permise di riprendere contatto coi miei confini fisici, sentii le gambe sfiorate da gambe infuocate, sentii il petto vicino ad un altro torace, grande e ardente, sentii le guance tenute in due grandi mani brucianti, sentii le mie labbra contro le sue grandi labbra scure, come ghiaccio avvolto dal fuoco e capii:
Jacob Black mi stava baciando!"

Se c’è una cosa che so bene, sul conto di Edward Cullen, è che quando le emozioni lo sopraffanno, lui si paralizza. E’ come se il caleidoscopico vortice interno di sensazioni, sentimenti e stati d’animo venisse schermato e protetto dalla fissità statuaria che solo la sua specie, tra tutte, è in grado di manifestare. Ora sono una vampira anch’io, però, e, ora, le sue carte sono tutte scoperte.