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Autore: LonelyWriter    15/11/2011    0 recensioni
Una vita che sembrava perfetta riceve un cambio drastico irreversibile e fuori da qualsiasi controllo. Qualcosa di inesperato succede nella vita del giovane Henry, che dovrá affrontare i suoi problemi.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una sveglia elettronica segnava le 6:15. Un trillo monótono si disperse nell’aria per alcuni secondi, prima di essere messo a tacere da una mano assonnata. Henry Bouldmire si alzó dal letto, dirigendosi barcollante al bagno. Si mise sotto la doccia e aprí l’acqua. Un getto gelato lo sveglió del tutto. Alcuni secondi dopo incominció a scendere l’acqua calda. Una combinazione perfetta per svegliarsi. Il vapore copriva i vetri e gli specchi della stanza. Henry aveva una vita tutta programmata dai genitori. Senza nemmeno sapere i suoi gusti lo avevano iscritto alla facoltá di medicina, che aveva terminato ai 24 anni con buoni voti. Ora, a un anno di distanza, laureato in medicina, lavorava come infermiere specializzato nell’ospedale centrale della cittá. Stava preparandose a diventare chirurgo e solo allora i suoi sarebbero stati contenti. Peró a Henry piaceva fare l’infermiere, studiare medicina e tutto il resto. Cosi per lui non era tanto male la sua vita attuale. Accese la macchina del caffé e attese, mangiando un cornetto. Respiró l’aria fresca del mattino. Guardó il suo Swatch da 300 dollari, regalo di laurea dei suoi: le 6 e 55. Ora di uscire. Henry era un ragazzo in salute, come infermiere si preoccupava della sua salute e sapeva come farlo. Aveva un buon fisico, non molto curato, ma in forma. Non gli piaceva andare in palestra. Chiuse la porta del appartamento 36 e scese le scale rapidamente. Henry viveva in un piccolo condominio non distante dal centro. Aveva un appartamento piccolo, ma raffinato e ben fatto, e non gli mancava spazio. Si mise il casco e montó sul 225 che possedeva da quasi 4 anni. Per la sua carriera a chirurgo i suoi gli avevano promesso un’auto. Era ben amato dai suoi, madre direttora scolastica e padre avvocato, spendevano i loro risparmi nella carriera del figlio. Posteggió dietro l’ospedale ed entró, passando il suo cartellino nella macchina che segnava le entrate e uscite del personale. Negli spogliatoi Salutó Joe, un grande amico da quando lavorava lí.
-“É gia tornato Mike dalle vacanze?”-
-“No mancano due giorni, il maledetto ha chiamato oggi per vantarsi delle sue ferie di maggio.”-
-“Haha sempre il solito, ci vediamo Joe.”-
Uscí diretto al suo studio di attesa. La segretaria, una donna noiosa e insofferente lo avvisó:
-“Ci sono giá quattro persone.”- disse con voce monotona.
-“Sí Emma va bene, sto andando.”- le rispose roteando gli occhi.
Per primo passó un uomo un poco sovrappeso, un poco calvo e tutto rosso vivo, con un bambino di otto anni a lato.
-“Buongiorno qual’e`il problema?”-
L’uomo salutó e si tolse la camicia inominciando a spiegare.
-“Sono appena tornato dalla mia vacanza al mare, ho viaggiato sulla mia barca con mio figlio.”-
-“Vedo. E senza camicia o crema solare, perché...il tumore alla pelle va di moda vero?”-
-“Non é la scottatura che mi preoccupa”- continua l’uomo terminando di svestirsi –“sono questi.”-
Cosi dicendo indica alcuni pallini di pelle di varia dimensione ancora bianchi sulla pancia.
-“Oh! Si capisco!”- dice Henry abbassandosi verso il bambino.
-“Tuo padre va in barca. Si porta dietro delle bottiglie di vetro dal collo largo e marroni?”-
-“Si”- dice timido il bambino.
-“E poi si addormenta al sole?”-
Il ragazzino annuisce.
-“Allora... mi devi dare il.. dollaro e trentasei che tieni in tasca.”-
Il bambino stupefatto tira fuori dalla tasca il corrispondente valore. Henry mise le monete sulla pancia dell’uomo, facendo corrispondere i pallini come dimensione alle monetine.
-“Faccia piu attenzione a non scottarsi la prossima volta.”-
Salutó mentre il padre si allontanava borbottando con il piccolo.
Una voce femminile lo chiamó dell’altra stanza. Era Lucy la infermiera che lavorava con lui. Era una bella ragazza, bruna, con occhi color verde sbiadito. Il giorno prima l’aveva finalmente invitata a uscire.
-“Ho pensato al tuo invito.”-

AAh una nuova storia che sto creando! Sperimao mi riesca bene, questo é il cappy introduttivo!
  
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