Mi sa che siamo incollati!
capitolo 2: la brutta (almeno per Lily) notizia
- COOOOSSSAAA?!! POTTERRRRRR!
Lily rivolse un'occhiata di fuoco al ragazzo, il quale era rimasto stordito dal
precedente urlo della ragazza.
- L'HAI FATTO APPOSTA, CONFESSALO! - continuò Lily ormai sull'orlo di
una crisi di nervi.
- Suvvia Lily, pensa davvero che il signor Potter possa far...
- SI'! POTREBBE FARLO TRANQUILLAMENTE, E QUESTA NE E' LA PROVA!
Lily non lasciò parlare neanche Lumacorno, che dopo aver ricevuto le sue urla in
faccia sia era messo da parte borbottando sommessamente per i fatti suoi.
Tuttavia i suoi compagni non faceva che ridacchiare, cercando di fare piano per
non farla arrabbiare ulteriolmente.
Lei però non ci fece nemmeno caso, e si scagliò nuovamente sul moro, che aveva
uno strano sorrisetto sul volto furbo.
- Ti diverti Potter?
- ... direi una bugia se dicessi di no... oh Evans, dovresti vedere la
tua faccia! - disse indicando con la mano libera il suo volto paonazzo. Ormai
tutta la classe rideva, e anche Lumacorno si concesse una risatina alle spalle
della rossa. Quest'ultima però non pareva molto contenta.
- Toglimi questa colla dalla mano... - disse cercando di controllarsi.
Lui corrugò la fronte.
- Ehi, sei tu qui la secchiona, mica io! - replicò, provocando sempre
più divertimento nei suoi compagni. A quel punto la rossa si voltò come una
furia verso Lumacorno, che sobbalzò vedendola in quello stato. La ragazza
infatti era tutta spettinata, il viso contratto di rabbia e il sudore che le
scendeva lungo i suoi lineamenti che erano diventati via via sempre più duri.
- Provveda lei allora! - disse fra i denti. Lui si morse un labbro, si
avvicinò ai due e mormorò timoroso delle parole incomprensibili.
- Potrebbe parlare normalmente?! - lo aggredì Lily. Lui guardò le loro
mani unite e sospirò riluttante.
- Non posso... questi generi di miscugli non possono essere tolti con
qualche incantesimo... - disse mentre la classe tratteneva il respiro. A quelle
parole la rossa diventò improvvisamente pallida, mentre il suo "compagno
d'avventure" stava per scoppiare a ridere.
- P-prego? - mormorò la rossa.
- Mi dispiace... - disse Lumacorno, preparandosi già ad un'altra
esplosione da parte della sua alunna. Tuttavia quell'esplosione non venne mai,
perchè al posto di urlare si accasciò lentamente a terra, mentre si guardava la
mano unita a quella del moro.
- E quanto durerà l'effetto? - chiese.
- Non saprei... uno-due giorni... - disse l'altro.
La ragazza lo guardò stralunato: UNO DUE GIORNI?!
Driin!
La campanella che segnava la fine della lezione distolse i presenti da Lily e
James, che rimanevano impalati, uno in piede e l'altra ancora accasciata per
terra ai piedi di Lumacorno.
- Mi dispiace... - mormorò l'insegnante per poi dirigersi
frettolosamente alla cattedra per prendere le sue cose.
- Ehm... Evans?
James strattono un pò la rossa, che si riprese un attimo dallo stato di trance
in cui era caduta.
- Questo è un incubo...
- Dai, ci divertiremo!
- Non può essere vero...
- Staremo sempre appiccicati, non è stupendo?
- Tra poco mi sveglierò e non sarà successo nulla di tutto questo.
- Bè, non abbiamo beccato i Serpeverde ma vedo che ti sei appioppato la
rossa! - esclamò Sirius sorridente avvicinandosi ai due. A quelle parole Lily lo
guardò sbalordita.
- Cosa volevi dire con "non abbiamo beccato i Serpeverde"? - chiese
livida di rabbia. Sirius sorrise ancora di più, mentre James tossiva sulle
spine.
- Che avevano progettato quel piano contro Malfoy e la sua squadra, però
non è andata come speravamo...
- E dimmi chi ha progettato questo così detto "piano"?
Sirius, Remus e Peter alzarono lo sguardo verso James il quale si passò una mano
fra i capelli.
- Bè, anche i migliori sbagliano, no Evans? - disse lui con una risatina
nervosa. Lily si alzò in piedi, e si morse un labbro.
- Tu... - iniziò a dire la rossa mentre lo fissava negli occhi.
- Eddai Evans, non pensavo che sarebbe andata così! - disse il moro
facendo un passo indietro.
- Tu...
- Perchè non possiamo parlarne? Eh? Che ne dici Evans? Ehm... perchè hai
preso quel libro? Cosa vuoi fare? E perchè mi guardi così? EVANSSSS!
- Ti verrà un bel livido!
Madama Chips guardò la botta sul viso del ragazzo, che guardava con fare
assassino i suoi amici che rideva a crepapelle.
- Ma chi te lo ha fatto? - chiese l'infermiera scocciata. Il moro scoccò
un'occhiata alla rossa, che lo guardava cercando di trattenersi dal ridere.
- Una ragazza molto ma molto prepotente! - rispose acido per poi
mettersi del ghiaccio che gli porgeva l'infermiera sopra l'occhio destro.
- Comunque vedi di sloggiare, non penserai di saltare le lezioni per
questo, vero Potter? Su, massimo quindici minuti a vai in Sala Comune! - ordinò
repentina Madama Chips sparendo nella sua stanza.
- Grazie mille Evans. - disse il moro facendo la vittima.
- Ti nulla Potter, se vuoi ti faccio anche l'altro di occhio.
- Non ce ne è bisogno, grazie!
I Malandrini intanto continuavano a ridere, mentre James gli scoccava delle
occhiatacce.
- Belli amici! - sibilò sospirando.
- Scusa Ramoso, ma ti sta bene! - esclamò fra una risata e l'altra
Sirius.
James gli tirò il sacchetto del ghiaccio, che lo colpì in piena faccia. A quel
gesto Lily scoppiò a ridere.
- Ahh ahhh! Bei riflessi Black! - disse ridendo. Sirius, offeso, aprì il
sacchetto del ghiaccio e con un movimento veloce mise un ghiacciolo dentro alla
divisa della giovane.
- MALEZIONE! BLACK! - urlò lei alzandosi di botto, facendo cadere a
terra James.
- Ahio! - disse una con voce roca rialzandosi.
- Potter! Levamelo, SBRIGATI! E' FREDDO! - urlò lei mentre si toccava la
schiena. Lui la guardò con occhi scintillanti.
- Con piacere... - disse facendo per mettere la mano libera sotto il
maglione di lei.
- MA CHE FAI! FAMMELO SCIVOLARE FUORI, NON PROVARE A INFILARE LA MANO! -
esclamò lei rossa come un gambero. Lui fece il muso e cercò di far scivolare il
pezzo di ghiaccio fuori dal maglione scuro.
- Mi dispiace Evans, bisogna fare un'operazione d'emergenza! - disse lui
ridendo insieme ai suoi amici.
- Cosa?!
Lui con uno scatto veloce infilò la mano sotto la maglietta e tolse il
ghiacciolo tenendolo saldamente in mano.
- Ecco qui! Fatto! - disse lui vittorioso, mostrando con orgoglio il
pezzo di ghiaccio come se fosse uno dei suoi tanti boccini.
- Ecco qui? ECCO QUI?! Potter, mi hai infilato la mano sotto la
maglietta! - disse la livida di rabbia.
- Ahi ahi, è meglio sloggiare... - mormorò Sirius divertito, uscendo
piano piano insieme a Remus e Peter. Intanto Lily , che non si era neanche
accorta della loro scomparsa, continuava ad imprecare contro il suo "amico".
James invece, che aveva visto i tre uscire, stava guardando intensamente la
ragazza davanti a lui.
- Sei molto bella Evans... - mormorò mentre lei si bloccò.
- Eh? - chiese arrossendo mentre si mordeva un labbro.
- Ti mordi sempre un labbro quando sei ansiosa, non è così? - chiese lui
serio. La rossa lo guardò negli occhi. Senza gli occhiali, i suoi occhi a
nocciola si poteva vedere meglio... in effetti non aveva mai potuto scorgere i
suoi occhi così come in quell'istante.
- ... - deglutì, cercando di decidere cosa fare. Il Grifondoro la stava
guardando negli occhi così intensamente, che in quel momento lei non poté fare
altro che abbassare lo sguardo imbarazzata.
- Potter smettila... - disse con poca convinzione. Lui sorrise sornione.
- Se no...
La prese delicatamente per un braccio e l'avvicinò al muro.
- Che mi fai?
Ormai lei non riusciva più a ragionare. Cosa aveva intenzione di fare quel
pazzo?!
- Potter... mi spaventi...
Lui si accigliò, avvicinandosi di più a lei, che nel vano tentativo di
allontanarsi da lui era ormai con la schiena appoggiata al muro freddo.
- Perchè ti dovrei spaventare? Lo vuoi capire che io non potrei mai
farti niente di male? - disse lui determinato, alzando la mano per mettere una
ciuffo di capelli rossi dietro all'orecchio.
Lei non sapeva che fare: da una parte voleva correre via... in fondo era Potter!
Dall'altra però sapeva che anche se l'avrebbe fatto lui l'avrebbe
riacciuffata... in fondo erano ancora incollati!
Deglutì nuovamente, cercando di mantenere la calma.
- Evans?
- S-sì?
- ... mi credi se ti dico una cosa?
Lily ebbe l'incredibile istinto di rispondersi un "no" secco, in modo da
lasciarlo spiazzato, ma l'unica cosa che fece fu annuire lentamente con la
testa.
Lui sorrise chiudendo gli occhi e posando il suo viso sulla fronte di lei.
- Bugiarda...
Lily sobbalzò, mentre lui continuò a tenere gli occhi chiusi sul suo volto.
- So perfettamente che non mi crederesti... ti conosco troppo bene
Evans... - disse con un tono ironico nella voce. Si avvicinò pericolosamente al
viso della ragazza, che ormai non sapeva più come muoversi.
" Che vuole fare questo pazzo? O diavolo, anche se scappassi mi
riacciufferebbe di sicuro! Accidenti! "
- Che vuoi fare? - mormorò lei insicura. Lui sorrise divertito.
- Niente di cui preoccuparti Evans. - disse lui, notando però che la
ragazza era del tutto spaesata.
" Per ora l'ho fatta soffrire abbastanza... meglio smettere. " pensò lui
per poi allontanarsi dalla ragazza. Lei lo guardò stralunata, più rossa che mai.
- E' quasi ora di pranzo, andiamo in Sala Grande? - chiese lui come se
non fosse successo niente negli ultimi dieci minuti. Lei deglutì, per poi
annuire. Lui sorrise e inforcò gli occhiali.
- Sei un pazzo Potter. - disse lei in tono piuttosto nervoso. Lui
sorrise sornione.
- Colpa di qualcuno che me lo fa diventare. - rispose fissandola
divertito. Lei sbuffò, iniziando a camminare lontano da quella stanza
soffocante.
Appena i due misero piede in Sala Grande tutti scoppiarono a ridere. Di sicuro
in precedenza quelli che aveva assistito alla lezione di Lumacorno aveva sparso
la voce e ora i due erano al centro dell'attenzione di tutti. O almeno, tutti
tranne le ragazze che facevano il filo a James, le quali in quell'istante
progettavano una morte lenta e dolorosa alla loro rivale Lily Evans. Con tutta
quella attenzione, James sorrise sornione per poi incamminarsi mano nella mano
con la rossa, la quale avrebbe voluto sprofondare per la vergogna.
- Non tirarmi Potter! - sibilò con rabbia. Ma lui pareva non essersi
accorto delle parole della giovane, anzi, continuava a pavoneggiarsi davanti a
tutti i presenti.
- Ehi James, vieni! - lo chiamò Sirius alzando la mano. Il moro fece per
sedersi vicino ai suoi amici quando la rossa lo strattonò.
- Oh no caro Potter, io non mi siedo con i tuoi così detti amici! -
disse lei riacquistando il suo solito tono autoritario.
- Guarda che non hanno mica la lebbra! - disse lui. Lei alzò le spalle
per dirigersi verso Alice e le altre sue compagne di camera.
- Eh no, Evans, io lì non mi siedo! - disse lui incominciando ad
incamminarsi verso i Malandrini.
- Oh, ma guarda che non hanno la lebbra! - disse lei prendendolo in
giro, imitando la sua voce.
- Divertente Evans, davvero divertente! - disse lui lasciandosi scappare
un sorrisetto. - Però ci sediamo là!
- No!
- Sì!
- No!
- Sì!
- Insomma! Sedetevi in fondo, forza!
La professoressa McGranitt, che aveva assistito alla scenata era intervenuta,
facendo porre fine alla discussione. James si passò una mano fra i capelli, e
rivolse un sorriso alla donna.
- Certo professoressa! - disse dirigendosi con Lily in fondo al tavolo,
mentre la sala scoppiava nuovamente in una sonora risata.
- Giuro che un giorno mi vendicherò Potter! - disse fra i denti rossa
Lily.
- Non vedo l'ora! - disse malizioso lui, sedendosi negli ultimi posti
lontani dagli altri.
- Abbastanza intimo, non è vero? - mormoro facendogli gli occhio dolci
lui. Lei fece una smorfia.
- Zitto e mangia. - disse lei prendendo la forchetta per poi inforcare
una coscia di pollo.
- E come faccio se io sono destro? - chiese lui alzando la sua mano,
incollata con quella sinistra della ragazza.
- Ti arrangi e usi l'altra. - disse lei tranquillamente, non alzando
neanche lo sguardo per fissarlo. Lui prese la forchetta con la mano sinistra, ma
quando cercò di prendere una bistecca, quest'ultima cadde sulla tavola.
- Accidenti... Evans, non è che potresti imboccarmi? - chiese lui con
occhi dolci. Lei non se lo fece ripetere due volte. Prese veloce la bistecca con
un tovagliolo e gliela infilò tutta in bocca.
- Va bene? - chiese mentre la Sala Grande, che aveva assistito a tutti i
movimenti dei due giovani, scoppiava a ridere. Lui sputò la bistecca, facendo
ridere Lily.
- Che stile Potter, davvero un uomo aristocratico. - disse divertita.
Lui la guardò, cercando di sorridere, anche se gli dava parecchio fastidio che
l'intera Sala Grande ridesse di lui.
- Vuoi la guerra Evans? - chiese lui in tono determinato. Lei prese il
suo calice e lo alzò.
- E guerra sia Potter!