Notte Fonda.
Aiko era distesa sul suo letto. Si trovava in
una stanza leggermente grande. Le pareti erano bianche e alle finestre erano
appese delle tendine azzurre. Il suo letto era da una piazza e mezza, e alla
sua destra c'era una scrivania, dove erano poggiate le sue valige. Invece alla
sua sinistra c'era l'armadio ed uno specchio. Sopra il letto c'era una finestra
che portava al tetto. Indossava un pigiama bianco a strisce azzurre.
Fissava il soffitto della sua stanza. Si era trasferita da Doremi. Si mise
una mano sugli occhi. Ripensò all'incidente con Leon...
- Se Doremichan non fosse arrivata, cosa sarebbe successo? - disse ad alta
voce la ragazza. Arrossì.
"No! Non devo pensare a queste cose... Devo concentrarmi sul mio lavoro!"
Pensò la
ragazza. Poi ripensò allo sguardo del ragazzo quando era sopra di lei.
Si toccò con un dito le labbra. Possibile che voleva un bacio da quel
ragazzo?
Appena
lo pensò si
addormentò...
***
Ore 7,15
Aiko viene svegliata per colpa di un rumore sordo,
sentito affianco alla sua stanza.
- Doremichan? - Si alzò e si dirise
verso la stanza della ragazza.
Doremi aveva la faccia per terra e le gambe sul letto. I suoi capelli erano
legati da un elastico che le formava due codini.
- Tutto bene? - disse Aiko
avvicinandosi alla ragazza. Indossava una semplice camicia da notte rosa e
leggera.
- Ahi Ahi... - disse la ragazza rialzandosi. - Che botta... - disse
Doremi toccandosi la testa.
La ragazza dai capelli rossi alzò la
testa. - Ah! Sono in ritardo! -
Si alzò di scatto e cominciò ad
uscire la divisa scolastica.
Doremi si sbottonò il primo bottone. Poi
si voltò.
- Aichan, puoi uscire per favore? - disse la ragazza.
- Ah! Scusa! -
Aiko corse
fuori dalla stanza della ragazzina.
Dopo qualche secondo vide dietro di se Doremi
che correva con la cartella in mano.
- Ciao Mamma! Ciao Papà! Ciao Pop! - disse Doremi correndo mentre attraversava
la porta della cucina.
Aiko tornò nella sua camera.
Si buttò sul letto. - Uahh. Come fa Doremichan ad essere così energica?
- Si rialzò.
- Vabbè, tanto vale cambiarmi! - Disse. Aprì la
valigia, quasi intatta. Uscì un top arancione monospalla e dei pantaloncini
di jeans.
Si tolse i pantaloni. Appena si tolse la camicia si voltò verso
la finestra.
Attaccato alla finestra c'era un biondino che la fissava.
Aiko era purtroppo in biancheria e strinse sul petto la camicia e dopo urlò.
La madre di Doremi corse verso la porta di Aiko spalancandola. - Ehi! Che succede?
- disse la donna.
- Niente Niente... - disse Aiko sorridendo. La donna richiuse
la porta. Aiko si vestì in fretta e furia. Salì sul letto e spalancò la
finestra.
- LEON! - disse la ragazza gridando. - Sii? - il ragazzo la fissava
con una faccia indifferente.
- Come ti sei permesso di spiarmi? - il tono della
ragazza si fece più irritato.
- Scusami! Non pensavo ti stessi cambiando!
- il ragazzo la fissò sempre con la stessa faccia di prima .
Aiko si
avvicinò a lui e cominciò a strozzarlo. - Dovresti saperlo...
- disse la ragazza con un espressione da assassina.
- Aiuto, Soffoco - disse
ironicamente il ragazzo.
- Sei propio stupido... - Aiko lo lasciò e sbuffò. - Cosa volevi
da me? - concluse la ragazza.
Leon le si avvicinò. Il suo sguardo era molto serio.
- Ecco... - Il ragazzo
lo disse con una voce molto dolce - ...Riguardo a ieri... Vogliamo continuare?
- lui la fissava in un modo incredibilmente serio, neanche Aiko lo riconosceva.
Voleva continuare quello che avevano fatto ieri?
Aiko diventò rossa.
- Però... Leon... Cosìin fretta... - Aiko abbassò il viso.
- Non ti preoccupare... Leon le prese un braccio e avvicinò a se Aiko.
Aiko respirava irregolarmente ed era tutta rossa in viso. Le faceva malissimo
il petto.
Chiuse gli occhi. - Ah... -
Si sentì trascinare.
- GIOCHIAMO A BASKET! SU CONTINUIAMO! - Disse Leon.
Ad Aiko cadde in testa un sasso.
- Aiko, tutto ok? - disse il ragazzo. Aiko si rialzò. "Ah Ah... Sono una
stupida..." Pensò Aiko sarcasticamente.
Cominciarono a giocare. Appena Aiko cercò di prendere la palla a Leon
si bloccò. Non riusciva a toogliergli la palla.
Leon ne aprofittò e fece canestro.
- Aiko? Ti senti bene? - disse Leon guardandola preoccupato.
- Sto bene! Tranquillo! - disse la ragazza sorridendo.
Ripresero a giocare. Aiko si bloccò di nuovo.
- NoNo Aiko, tu non stai bene... - il ragazzo lasciò la palla e si avvicinò a
lei. Le labbra di Leon finirono sulla fronte di Aiko.
- Strano... Eppure stai bene! - Appena Leon si staccò fissò Aiko.
La ragazza era rossa in volto.
- Strano... Stranissimo... - il ragazzo agrottò la fronte.
- M... Ma io sto bene... Ah devo andare... Me ne sono andata senza avvisare!
- la ragazza cominciò a correre.
- Accidenti penso sempre a quella sera... - Aiko cominciò a correre persa
tra i suoi pensieri. Svoltò un angolo. Non c'era nessuno.
***
La ragazza continuava a correre. All'improvviso si sentì prendere sotto
il seno con un braccio. Era un torch.
Aiko cominciò a dimenarsi il Torch le teneva bloccate le labbra e lo sterno.
All'improvviso vide un altro Torch.
Quest'ultimo si abbassò ed alzò la maglietta di Aiko. Uscì una
specie di manico con un ago d'oro. La ragazza cominciò a sudare freddo.
Il torch puntò l'ago propio sopra l'orlo del jeans, sotto lo stomaco.
L'uomo le lasciò le labbra libere. Il filo d'oro le infilzò la
carne.
La ragazza urlò. Si formò quasi un tatuaggio color sangue a forma
di onda.
Dopo
che tolsero l'ago e il Torch si alzò, le strappò una spallina del
top dalla parte sinistra.
Miravano al cuore. Proprio mentre Aiko sentì il freddo dell'ago pungerle
sulla pelle, vide un biondino mettere a terra il torch di fronte alla ragazza.
Leon aveva sentito l'urlo
e si era precipitato a soccorerla. Non bastò molto tempo che stese anche
il torch che la teneva bloccata.
Aiko ormai con le braccia libere, prese una pistola. Il primo colpo, fu a quello
che la teneva bloccata.
Un colpo alla gamba. Il secondo colpo fu per l'altro.
Aiko lì non ebbe pietà. Gli sparò una pallottola in mezzo
alla fronte. Il sangue ricoprì il marciapiede.
Alla ragazza cominciò a bruciare il tatuaggio.
- Stai bene? Che ti hanno fatto? - Leon le si avvicinò.
La ragazza fissava il tatuaggio e lo sfiorò.
- Merda! - la ragazza si abbassò la maglietta. Poi si voltò verso
il ragazzo.
- Mi hanno fatto una maledizione. Per colpa di questo tatuaggio i miei poteri
vengono diminuiti e ogni volta che uccido un torch...
- detto questo Aiko chiuse gli occhi e si buttò sul petto di Leon. Il
sangue scomparse. La gente cominciò ad arrivare fissando la coppietta.
Leon con un pò d'imbarazzo, prese Aiko e se la caricò sulle spalle.
Cominciò a camminare verso la casa della ragazza.
***
Pomeriggio.
Mentre Leon portava in spalla Aiko ( ed Aiko era svenuta
), la ragazza strinse la presa sulla maglietta di Leon.
- Mamma... Papà... - detto questo lasciò la presa, ma le
rigò una lacrima sulla guancia.
Leon la fissò. Quando dormiva sembrava un'angelo. Quella ragazza gli
era sempre piaciuta.
Era diversa dalle altre. Non gli sbavava addosso oppure non gli era troppo appiccicata.
Arrivò davanti alla casa dove alloggiava la ragazza.
Con un saltòaltissimo, entrò nella camera della ragazza. Aiko
prese coscienza ma non aprì gli occhi.
Leon la poggiò sul letto e la coprì con una coperta.
La fissò e poi sorrise.
Si abbassò verso di lei.
Gli
diede un leggero e dolce bacio sulle labbra. Dopo sparì.
Aiko si rialzò e si mise una mano sulle labbra.
" Mi ha baciata? Che significa?! "
***
Continua *______*
Grazie per i commenti xD