Buongiorno cari affezionati lettori!
Ok, in
confidenza: gli altri due capitoli non sono stati un granché… il primo era
noiosissimo, il secondo incasinato… non sono tagliata per le long – fic!
^^””
Ma dai, questo
è l’ultimo capitolo, fate uno sforzo! Per fortuna ho delle lettrici che
recensiscono tutto, pure questo disastro!
ladyGranger: Tu sei sempre
qui, che leggi e recensisci! Cosa farei senza di te! Grazie, davvero. Ora vado e
leggo tutte le tue (e ho visto che ne hai fatte
molte!)
aeris90: Anche tu mi hai sempre recensita! Ed è
vero, era proprio sdolcinata… o diabetica come dico
io!
Hermione 09: Tu sei riuscita a leggere tutte e due i capitoli!
Però…
Serpentina: Ehm…si, ho affrettato un po’ le cose! Io sono fatta così, è il mio peggior
difetto
…
*primula*: Non c’è nesso… ok, Alice, fai le valigie, hai toccato il
fondo!
Vabbé ragazze,
sopportatemi per quest’ultimo capitolo!
In verità ho
una sorpresina per il futuro…XD mi fucilerete!
Un bacio.
Pinkstone
Gita al mare
Non è interessata
Sulla spiaggia, gruppi di vacanzieri si divertivano in maniera
diversa.
Ron e Harry erano
impegnati in una partita di un orribile Quidditch… che noi conosciamo
comunemente come ‘calcio’. Avevano accettato l’invit
o di un
gruppo di ragazzi della loro stessa età, straniti per il fatto che quel
ragazzone alto e dai capelli rossi non sapesse giocare a calcio. A calcio! Ma da
dove abitava sulla Luna?
Per Harry era una vera missione kamikaze insegnare sto’ benedetto gioco a
Ron. Gli soffiava le istruzioni a mezza voce e il ragazzo aveva problemi in
porta anche qui. E non aiutava il fatto che andasse blaterando di tre anelli
fissi su pali alti 15 metri.
« Ron, falla finita, è così!
Devi controllare solo quest’area. E’ così difficile?
»
« Ma Harry, tu non capisci… è strano!
»
Il ragazzo sbuffò forte.
Inoltre per i bellimbusti palestrati un’altra motivazione
dell’ingraziarsi quei due pazzi erano le due ragazze che erano con loro. Stavano
parlando animamente, di qualche argomento femminile (per loro comprendevano
trucchi, vestiti e scarpe).
Una era mora, non molto alta, ma con un bellissimo sorriso (e un bel c…
aggiungevano tra loro ); l’altra era rossa, un paio di fantastici occhi azzurri
e un caratterino niente male (ma non escludiamo il bel pezzo di
corpo…).
E il loro piano geniale consisteva nell’ingraziarsi i due per arrivare
alle due.
Poveri illusi.
I loro premi del giorno avevano in mente tutt’altra
cosa…
« Ora ne sono certa. Sono incinta. Io. sono. incinta! Lo sai meglio di me
che quando mi arrivano spacco il minuto. E stamattina non è successo
niente! E’ l’ultimo giorno di vacanza! »
« E se fosse un ritardo? »
Hermione arrossì « Ma io non voglio che lo sia. Sono incinta!
»
« Sulla spiaggia che romantico…! » disse la rossa in tono
sognante.
« Ginny, afferra il punto: aspetto un figlio! Ora che faccio? » domandò
agitata l’altra.
La ragazza aggrottò la fronte « Siete o non siete fidanzati? Diglielo e
fammi zia. Tanto fra un mese lo sarai anche tu. »
avvampò.
La bruna alzò un soppraciglio.
« In che senso? »
Ginny abbassò lo sguardo « Anch’io vorrei aspettare un figlio. Da Harry.
E visto che lui vuole chiedere ai miei se possiamo sposarci, prima che parta
definitivamente per la guerra voglio rimanere incinta. Sai, per avere…
»
« … un ricordo di lui nel bambino? » completò l’altra in modo
dolce.
Ginny annuì. Hermione sorrise. « Stai tranquilla. Harry è forte. Non si
farà uccidere tanto facilmente se sa che a casa ha la moglie e un figlio
che lo aspettano. » la rossa sorrise solidale.
« Per te sarà maschio o femmina? » chiese accarezzando la pancia della
futura neo – mamma.
Ma le impressioni della ragazza sul sesso del nascituro furono smorzate
dal principio di una rissa…
« Come sarebbe a dire? Era fuori! »
« Ma fammi il piacere! Ti è passata fra le mani!
»
« Cosa? Ma ci vedi o… »
Harry cercava di calmare l’amico.
« Ron… »
« Io ci vedo benissimo! Sei tu che bari! »
« Io barare? » Ron si era avvicinato pericolosamente all’altro
ragazzo.
« Ron… »
« Già, proprio così. » Palestrato non sembrava per niente intimidito. Ron
si portò una mano sulla cintura (indossava pantaloncini) per prendere la
bacchetta… e trovò la mano di Hermione intrecciata nella
sua.
« Tranquillizzati Ron. » lo guardò seria « E’ solo un gioco. Lascia
perdere e vai avanti. » lo baciò su una guancia «E ricordati che per me sarai
sempre il migliore! » gli sussurrò sorridendo.
Poi tornò da Ginny seduta sull’asciugamano. Il rosso la guardò andare via
leggermente schokato. Si riscosse e disse « Senti, era dentro. Riprendiamo.
»
« Ah…si. »
Harry sorrideva sullo sfondo.
*
Un’ora dopo la partita era finita, e Ron e Harry si erano accordati per
andare a prendere un gelato. Mentre loro, più altri cinque Palestrati si
dirigevano al carretto ambulante…
Gli altri quattro ci provavano con le loro
fidanzate.
« Voi vi chiamate…? » chiese Candidato numero 1
(C1)
« Ginny. »
« Hermione. »
« Che bel nome! » l’adulò C2.
« Come mai anche tu hai i capelli rossi? » curiosò C4 accarezzandoglieli.
Ginny gli scostò la mano con un gesto irritato. « Sono la sorella di Ron.
»
« Oh. E tu di quello con quel strano segno sulla fronte?
»
« No. » rispose esasperata la bruna « Sono la migliore amica.
»
Risate scimmionesche.
« Allora ci eravamo sbagliati. Lo sei anche di suo fratello. Meno male! »
vi presento C3.
« No, avete indovinato. »
Ron, Harry, C5, C6, C7, C8 e C9 erano tornati con cornetti e coppette. E Ron
aveva l’aria di uno che non chiede di meglio che fare a botte. C3 si alzò « Solo
perché ti ha preso la mano NON significa che non sia interessata a ME.
»
Apriti cielo!
« In verità… » cercò di chiarire la ragazza mentre Ginny sghignazzava a
più non posso. Ron le fece segno di tacere.
« Hermione ha già il ragazzo. Che per inciso sarei io. E non mi va che
degli bellimbusti senza cervello le facciano delle avance.
»
Hermione era così rossa che le si potevano cuocere due uova sulle guance.
Ginny si appoggiava a Harry per non cadere, che come lei era piegato in risatine
silenziose.
Si aggiunse C2 « Bellimbusti senza cervello? E chi ti dice che lei non li
preferisca? »
« Questo. » e ficcò il cono dentro al costume dell’altro, che prese a
gridare indemoniato.
« Andiamo Mione. » prese la ragazza - sbalordita per il
suo comportamento – per mano e si diresse verso casa.
« Io vi risparmio, ok? » propose Harry, prendendo a braccetto Ginny, che
aveva fatto lo zaino, e seguendo l’amico.
C da 1 a 9 ( 2 era impegnato ) fissarono a bocca aperta il quartetto che
se andava via. La rossa si girò e li salutò con la mano prima di voltare
l’angolo.
« Che estate quella, vero Herm? » chiese nostalgico il ragazzo alla
moglie chiudendo con uno schiocco l’album di
fotografie.
« Puoi ben dirlo. Quando ti ho detto che effettivamente aspettavo Kim…
abbiamo dovuto portarti all’ospedale! »
« Si beh, ci si è messa pure mia sorella un mese e mezzo dopo! » si
difese lui.
« Quella volta ci è andato Harry. Per il tuo pugno sul naso e per lo
shock. »
« E voi con quelle scimmie? Vi mangiavano con gli occhi!
»
Hermione sorrise e gli si sedette in braccio « Per fortuna è arrivato il
mio salvatore con il cono al caffè. » lo baciò.
« Potevo portarmi dietro la gelateria. » un altro bacio, più
lungo.
« Almeno non era al cioccolato. »
« Quello è il gusto preferito. E lo riservo solo per la mia donna
preferita. »
« Kim dorme? » chiese la moglie.
« Ha otto mesi, cosa vuoi che faccia? Perché comunque? » l’abbracciò
stretta.
« Ho voglia di gelato. »
« Mione, siamo a Novembre. » osservò lui.
« Lo so. » replicò la ragazza « Ma io voglio quel gelato.
»
« Oddio. »
The End!