«Salve, sono Kurt Hummel, il vostro nuovo capo redattore»
Panico, panico, puro e inconfondibile panico. E' tornato come un fulmine a ciel sereno nella mia vita, pronto a distruggere tutto quello che si trova sul mio cammino.
Sto tremando, non so cosa succederà di lì a poco. Brittany mi guarda spaesata, sapeva che ci eravamo lasciati in modo brusco, ma non ne sapeva il motivo.
E lui ora è lì, che sfoglia l'elenco dei dipendenti. Con quel sorriso che scioglie le pietre, con quella bocca rosea, e con quegli occhi, quegli occhi di ghiaccio, che ti scavano a fondo nell'anima.
Quegli occhi che improvvisamente si fecero imbarazzati e sorpresi, avrà letto il mio nome, alza lentamente lo sguardo, che si muove velocemente e confusamente per la sala, rintracciando il mio.
Arrossisce, le sue guance bianche diventano improvvisamente infuocate. Si allontana lentamente dal tavolo, prima di scappare fuori, probabilmente in bagno.
Che faccio? Lo seguo o no? Ah, dannazione, a chi la do a bere? Sono già per il corridoio a cercarlo. Entro lentamente in bagno, sperando di non essere sentito, ma riconosce il rumore dei miei passi, come l'ha sempre riconosciuto, anche al liceo.
Si stava lavando il viso, si gira immediatamente, con gli occhi rossi, delle goccioline che gli rigano il viso, come lacrime.
''Kurt...'' cercando di prenderlo in contropiede, avanzando verso di lui
''Signor Hummel prego'' esclama stizzito, prima di continuare il discorso ''Ora io sono il tuo caporedattore, non importa cosa è successo in passato. Tra noi è tutto finito, e mi dia del lei'' urla velocemente, prima di uscire di corsa.
Mi accascio accanto al lavandino. No, non era così che doveva accadere il nostro incontro. Doveva essere contornato di abbracci e umidi baci, magari su un prato verde, mentre guardavamo la luna.
Ma io lo riavrò, anche se fosse l'ultima cosa che faccio. Lui sarà mio. E ricostruiremo il rapporto che ho distrutto.