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Autore: WriterG    20/11/2011    4 recensioni
Premetto che questa è la mia prima fan fiction.. Avevo iniziato all'incirca due anni fà a scriverla, lasciandola poi incompleta, ma ho deciso di continuarla,quindi vi avverto che i primi capitoli sono leggermente diversi, schematicamente parlando..
La storia è del tutto fedele al manga fino alla fine.. Lei continua a fare l'attrice diventando sempre più famosa ed è, per così dire, costretta e viaggiare molto spesso per lavoro..Sana e Akito stanno insieme fino a 18 anni. La storia riparte quando entrambi avranno vent'anni.. Ovviamente i flash back saranno abbastanza frequenti anche per capire bene il loro rapporto precedentemente.. Detto questo spero che commentiate perché le recensioni sono la mia linfa vitale :D Spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Si accettano anche critiche costruttive :D A presto..
G.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1Incontro fortuito

 

Ricordo che una volta Hayama disse "In qualsiasi momento, finché entrambi saremo in vita, nulla potrà dividerci". Ripensandoci ora, un sorriso amaro si dipinge sul mio volto. Forse in quel momento, lo pensava davvero, ma adesso fatico a credere a quella parole. Ho sempre pensato che il nostro, fosse un legame indissolubile e che nulla avrebbe mai potuto scalfire il nostro amore. Onestamente lo spero ancora.”

 

Sembrava essere passata una vita da quando ero partita per New York, ma in realtà era trascorso poco più di un anno. Dentro di me la confusione la faceva da padrone, mi sentivo interdetta e completamente sconvolta . Quel periodo di lontananza, fu decisamente devastante per me. Il mio cuore era sul punto di crollare, motivo per cui, ero totalmente convinta che tornare a Tokyo fosse la soluzione migliore. La mia vita, era sempre stata, fin dalla tenera età di quattro anni, sotto l’occhio vigile dei mass-media e a questo Lui era abituato. Nel corso degli anni, continuai a recitare, cinema, teatro e televisione erano il mio pane quotidiano, effettivamente, bisogna pur ammettere che tutto quel lavoro mi rese una tra le attrici più conosciute al mondo e questo mi lusingava molto, ma nonostante avessi raggiunto il mio obbiettivo, mi sentivo vuota, priva di vita. Inutile dire che senza Akito Hayama nulla aveva più senso. Sembrava che il nostro amore, dovesse durare per l’eternità, che nulla avrebbe mai potuto spezzare quel delicato filo rosso che ci univa. Ma mi sbagliavo.. Nonostante fosse abituato a vedermi partire, quella notte, sotto il nostro gazebo, lui scrisse la parola fine alla nostra storia, spezzandomi il cuore, distruggendo ogni mia speranza.

 

Rei: Ehi Sana sbrigati che è tardi, può essere che nonostante tu abbia vent'anni, ti perdi ancora nei tuoi pensieri come quando eri piccola?? Su forza che stanno imbarcando, l’aereo sta per partire.

Sana: Si si eccomi, quanta fretta..

Rei: Hai tutto?? Non ti stai dimenticando niente vero??

Sana: Valigia imbarcata, borsa, telefoni, passaporto, si tranquillo Rei ho tutto..

Rei: Mi raccomando appena arrivi chiamami subito Ok?

Sana: Certo sta tranquillo, non è mica la prima volta che viaggio sola, poi da Los Angeles è un più veloce arrivare a Tokyo..

Rei: Sii seria per una volta Sana e mi raccomando fa attenzione ai paparazzi, sapranno sicuramente del tuo arrivo.

Sana: Si, lo immaginavo.. Dai ora è meglio che vada, ci vediamo settimana prossima.. Grazie di tutto!

Rei: Sana?

Sana: Si??

Rei: Sei sicura che sia la scelta giusta??

Sana: Mai stata di sicura..

 

Comprendevo perfettamente le paure di Rei, ma dovevo assolutamente riprendere in mano la mia vita. Dopo pochi minuti d’attesa, l’aereo decollò e con lo sguardo perso, su di una Los Angeles sempre più piccola e distante, il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, oramai poche miglia mi distanziavano dal mio destino.

 

-Pov Akito-

 

Mi trovavo all'ingresso di casa mia, intento a fissare l’orologio a parete. Ormai erano venti minuti buoni che aspettavo difronte alla porta ed onestamente, la mia pazienza cominciava a scarseggiare. Da quando mia sorella aveva accettato la proposta di matrimonio, da quello che presto sarebbe diventato mio cognato, era perennemente con la testa tra le nuvole, ed io cominciavo a non poterne più.

 

Akito: Natsumi è assurdo che ogni volta impieghi tutto questo tempo per sistemarti.. Forza che devo anche accompagnare papà all’aeroporto, oltre che portare te dal tuo futuro marito. Devo ammettere che quel ragazzo, ha del fegato per volerti sposare..

Natsumi: Ma come siamo simpatici oggi, che c’è, problemi con le oche che ti girano attorno??

Akito: Ah ah ah molto spiritosa.. Comunque sbrigati e tu papà VELOCE! Anche io ho delle cose da fare, non sono il vostro taxi.

Fuyuki Hayama: Figliolo su calmati, sembrate cane e gatto. Bene, finalmente siamo pronti, possiamo andare… Ciao Casetta!

 

Odiavo profondamente, quel suo brutto vizio di parlare con gli oggetti inanimati. A tutt'oggi, nonostante sapesse perfettamente che la mia storia con Sana era finita, male azzarderei, continuava imperterrito a parlarle tramite la televisione. Più volte avevo considerato la possibilità di farlo visitare da un bravo psicologo, ma sapevo perfettamente che, come anni a dietro, quello era il suo modo per sentirla parte della famiglia e la cosa, mi irritava non poco.

 

.Qualche ora dopo.

 

Finalmente, dopo aver accompagnato mia sorella a casa dei suoi futuri suoceri, raggiunsi l’aeroporto Narita. Come al solito era affollatissimo. Mio padre, sarebbe dovuto partire per due settimana, come già capitato in passato, per motivi di lavoro, ma per lui ogni volta risultava difficile andare via. Nonostante avessi già vent’anni, mi faceva sempre una miriade di raccomandazioni.

 

Fuyuki Hayama: Bene figliolo, stanno per imbarcare, devo andare al gate..

Akito: Allora buon viaggio..

Fuyuki Hayama: Grazie Figliolo… Riuscirai a stare solo per due settimane??

Aktio: Papà te l’ho detto mille volte.. si! Rilassati.

Fuyuki Hayama: hai ragione, mi preoccupo inutilmente, sei un ragazzo in gamba. Come passa il tempo, sei grande ormai, sei un uomo..

Akito: Già..

Fuyuki Hayama: Comunque sia è meglio che vada l’aereo sta per partire.. Grazie ancora Akito, ci sentiamo quando atterro. Ciao..

Akito: Ok..

 

Finalmente, dopo aver perso svariate ore a fare da taxi a mio padre e a quella pazza di mia sorella, ero libero. Oramai si era fatto davvero tardi ed il sole stava per tramontare. Quando controllai il mio cellulare, notai non solo che ero paurosamente in ritardo, ma anche che Tsu mi aveva inondato di mail. Quella sera avevamo organizzato un uscita tutti insieme. Da quando Kurata era andata via, non ero stato più lo stesso. Tsuyoshi diceva, che sembravo tornato quello di un tempo e forse aveva ragione. Senza di Lei, non era per nulla facile andare avanti.

 

-Fine Pov -

 

[ Gentili passeggeri, Benvenuti a Tokyo, fuori ci sono 28°. Vi ringraziamo per aver viaggiato con la nostra compagnia.]

 

Hostess: Signorina Kurata!!

Sana: mmm.. Si?

Hostess: Si svegli, siamo arrivati a Tokyo.

Sana: Oh mi scusi, mi ero appisolata..

Hostess: Non si preoccupi e grazie per aver volato con noi.

 

Non appena toccai terra, uno enorme sorriso si dipinse sul mio volto. Finalmente, dopo mesi di lontananza, ero tornata a casa. Il sole stava per tramontare e l’aria calda della mattina, lasciò il posto a quella più frizzantina della sera, rispetto a Los Angeles, si stava divinamente. Mentre attendevo di prendere la mia valigia, notai a distanza una schiera di fotografi e giornalisti, intenti a guardarsi intorno, sembravano uno stormo di avvoltoi, pronti ad agguantare la loro preda. Con uno scatto fulmineo, cercai di superarli senza dare troppo nell’occhio, svicolando tra la gente. Una volta arrivata all’esterno, tentai in vano di trovare un taxi, ma ovviamente la fortuna non era dalla mia parte. Nonostante avessi fatto di tutto per non farmi riconoscere, in lontananza, un fotografo mi intravide, attirando su di me l’attenzione di tutti.

 

Paparazzi: - Eccola è li… SANAAAA!

  • Sana un’intervista!

  • Sana una foto!

  • Sana, come mai i media non sono stati informati del tuo arrivo??

  • Si vocifera che tu sia tornata a Tokyo perché intenzionata a lasciare il mondo dello spettacolo..

  • È vero che tra te e Naozumi Kamura è rinato l’amore?

  • Sana rispondici..

 

La situazione stava diventando critica, ero totalmente circondata e dentro di me pregai i Kami di aiutarmi.

 

 

-Pov Akito-

 

Fu un’impresa ardua, riuscire a ritrovare la macchina nel labirintico parcheggio dell’aeroporto. C’era una confusione impressionante, gente che correva, giornalisti e fotografi appostati da tutte le parti. Quella situazione, non fece altro che far aumentare il mio nervosismo. Tutta quella confusione, fece riaffiorare nella mia mente, ricordi di un tempo lontano, di un tempo in cui io e Lei eravamo un’unica cosa. Infastidito, da i miei stessi pensieri e dallo scostante battito del mio cuore, accelerai, per poter vedere meglio chi fosse la loro vittima. Se il caso avesse voluto che la vittima sacrificale fosse Kamura, indubbiamente quella volta, non avrei lasciato correre. Avevamo un conto in sospeso, che io non avevo assolutamente dimenticato. D’un tratto, i miei occhi scorsero una folta chioma rossa accerchiata da una sfilza di paparazzi. In quel momento il mio cuore, come la mia auto, si fermarono di colpo.

 

Akito: Ku-Kurata?!

Sana: Hayama?!

Akito: Sali..

 

Di sicuro, quello fu l’incontro più inaspettato che abbia mai avuto.

 

-Fine Pov-

 

 

Angolo Autrice: Capitolo modificato l' 8 luglio 2014! Ho cercato di sistemarlo un po, visto che il mio stile è cambiato, ho pensato di adattare anche questo capitolo..

G.

  
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