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Autore: madnesscake    20/11/2011    3 recensioni
salve gente! questa è la mia prima fanfiction... sarà una sasunaru... siate clementi =)...
Questa storia parla di un amore complicato, che non nascerà facilmente. Tra litigi e sorprendenti storie d'amore, la vita di tutti i giorni sarà sconvolta da un efferato omicidio... tutto per un ritrovato scientifico dagli effetti stupefacenti... Riusciranno i nostri eroi a svelare il mistero che permea le loro stesse vite e a scoprire e ad accettare i loro desideri più reconditi?
tratto dal prologo:In mano teneva un pugnale dal quale stillavano delle gocce di uno strano liquido rosso.
Sangue.
« Non ti aspettavo così preso »
Quella voce…
Il tono era minaccioso, ma quella voce l’avrebbe riconosciuta tra mille.
« Tu… » mormorò il ragazzo.
« Io? » disse la figura incappucciata, girandosi con un movimento lento e misurato, carico di presagi funesti e del pericoloso potere della verità.
« Non può essere… » fu un sussurro, ma l’altro lo percepì perfettamente e dispettoso abbassò il cappuccio....
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo V
 
 
Mai risveglio fu più traumatico…
Un uragano dai lunghi capelli biondi si era fiondato sul letto del nostro sventurato protagonista cominciando una serie infinita di torture.
Povero Naruto.
Passato il momento iniziale di smarrimento, cominciò a rispondere debolmente agli attacchi. Si sentiva stanco e fiacco, la gola gli bruciava da morire e non riusciva ad articolare una frase completa; gli mancava perfino la voce per protestare.
« Basta, basta! Mi arrendo! » sussurrò rocamente Naruto.
« Ma come, già ti arrendi? Dove è finita la tua belligeranza e perseveranza?!! Il tuo stupido motto non era “non arrendersi mai”? :P » disse l’altro con voce gaia.
« Sì, ma per questa volta do bandiera bianca, ma la prossima ti assicuro che non la passerai liscia! Mi vendicherò » disse levandosi il cugino di dosso. Cercò di alzarsi in piedi ma un giramento di testa lo fece ricadere seduto sul letto.
Merda.                                          
« Naruto, non ti senti bene? » disse il cugino poggiando le labbra sulla fronte di Naruto « Mmm, sei leggermente caldo, credo tu abbia qualche linea di febbre »
« Non ti preoccupare, sto bene. Mi devo solo svegliare completamente e farmi una bella doccia calda. Dopo di che sarò come nuovo »
« Allora muoviti che ci aspetta un’intensa giornata! Abbiamo un sacco di cose da raccontarci, visto che non ci vediamo da una vita! »
« Sì! Ma non è colpa mia se il mio caro cuginetto è un promettente artista! » disse ridacchiando.
« Tranquillo caro, che tra qualche anno anche tu sarai al mio livello! »
« Certo! Io diventerò il migliore! »
« Migliore, vatti a fare una doccia che non hai propriamente un buon odore! »
« Ma proprio a me doveva capitare il cugino stronzo? Vado, vado. Aspettami in cucina se c’è Jiraiya, altrimenti fa’ come se fossi a casa tua »
« Ma io sono a casa mia » disse l’altro facendo una linguaccia « Comunque penso che andrò ad infastidire un pochettino quel mattacchione di Jiraiya »
« Attento alle molestie di quel pervertito! » urlò Naruto.
« Tranquillo ci sono abituato »
« Almeno… » sussurrò Naruto entrando in bagno.
Dopo la famosa doccia calda, Naruto si sentiva decisamente meglio. Certo, il mal di gola era rimasto, ma bastava qualche medicina e gli sarebbe passato, giusto?
Sbam!
Uno spaventoso rumore provenne dalla cucina facendolo sobbalzare. Possibile che non potesse rilassarsi un secondo??
Ancora in accappatoio si precipitò accigliato in cucina per verificare cosa fosse successo. Non appena varcò la soglia, un qualcosa di non meglio identificato gli si lanciò contro,  sul pavimento.
Quella cosa, atterrò sul suo petto nudo, cominciando a leccarlo in faccia. Naruto mezzo disgustato cercò di spostarlo, mentre tutti ridevano come pazzi.
« Basta Akamaru! Smettila di leccarmi!» ma il cane non dava segni di cedimento « Kiba, porca miseria fa qualcosa! »
« Ma Akamaru ti sta solo dimostrando il suo affetto! Lo sai che ti vuole tanto bene » sghignazzò quello.
« Certo, anche io. Ma adesso levamelo di dosso che mi sono appena fatto la doccia! »
« Akamaru, bello » Kiba fischiò molto forte per richiamare l’attenzione del cane « Vieni qui! »
Il cane eseguì l’ordine andando a sedersi accanto al suo padrone « Bravo cucciolo!»
« Ma che cucciolo e cucciolo! Quello è un bisonte! » sbuffò Naruto.
Ogni volta che parlava, la sua gola tirava dolorosamente.
Kiba stava per replicare quando intervenne Deidara con un urlo agghiacciante.
« Naruto! Vatti a vestire immediatamente e asciugati quei capelli » disse puntandogli un dito contro.
« Ma cuginetto caro, ho bisogno di un bicchiere d’acqua, mi brucia la gola » piagnucolò Naruto.
« Non mi interessa, vai in camera tua e sistemati! Ti porterò io il bicchiere e anche qualcosa per farti stare meglio » disse ricacciando Naruto in camera sua.
« Oh, come mai così premurosi? » chiese Kiba accarezzando il suo adorato cucciolo.
« Quando sono andato a svegliare amorevolmente il mio caro cuginetto, mi sono accorto che quell’idiota aveva la febbre » disse Deidara prendendo il medicinale da un armadietto e un bicchierone d’acqua.
« Mmm mi sa che è stato lo stress di ieri » disse Kiba annuendo velocemente « Sì, sì, è stato sicuramente lo stress. Vero cucciolone mio? Il nostro caro Nacchan ieri si è molto stressato, ma faceva la sua porca figura, vero? »
Bene, adesso si mette a parlare pure con il cane.
« Che vuoi dire? » chiese circospetto il biondo.
Kiba cominciò a sghignazzare: « Tranquillo, niente di che. Porta queste cose a Naruto e poi torna il più velocemente possibile qui che ho delle foto meravigliose da mostrarti »
« Riguardano Naruto? »
« Ovviamente, ti piaceranno » il ghigno che Kiba stava facendo era inquietante. Ma Deidara adorava allearsi con quel pazzo contro il suo adorabile cuginetto.
« Fai conto che sono già qui » disse correndo verso la camera di Naruto.
« Così impari a non chiamarmi la sera… Naruto » disse ridendo diabolicamente.
Akamaru abbaiò e Kiba riprese a coccolarlo.
 
Poco dopo.
« Naruto è ancora alle prese con i capelli e i vestiti… avanti dear  mostrami queste famigerate foto » disse Deidara.
« Guarda e impallidisci » disse Kiba tirando fuori delle foto dalla tasca posteriore dei suoi jeans « Sono delgli stupefacenti scatti del nostro caro Nacchan »
Deidara prese quelle foto in mano e strabuzzò gli occhi.
« Jiraiya!! » urlò Deidara.
« Perché lo hai chiamato? »
« Aspetta e vedrai » disse sghignazzando « 3…2…1 »
Si sentirono dei passi affretti per il corridoio e la porta della cucina che si spalancava. L’entrata in scena di un uomo sulla cinquantina con i capelli bianchi arruffati fece ridacchiare entrambi.
« Che è successo? » chiese affannato.
« Niente, niente, devi vedere per forza queste foto » disse consegnandogliele.
L’uomo strabuzzò  gli occhi sorpreso.
« Ma questo… questo… è… »
« Che state facendo? » domandò Naruto entrando in cucina.
Deidara e Jiraiya cominciarono simultaneamente a muovere la testa fissando gli occhi un attimo su Naruto e l’attimo dopo sulle foto. Naruto era sempre più confuso.
« Ma che hanno? » domandò a Kiba il quale rispose solamente allargando il sorriso sadico che aveva stampato in volto.
« Kiba? » riprovò Naruto « Cosa hai fatto? »
« Ma niente… »
« Che carinooooooooooooooooooooooooooooo » strillò eccitato Deidara che prese a spupazzarsi Naruto tutto contento.
« Sapevo che avevi talento per questo genere di cose! Ma dovevi dirmelo prima, ti avrei aiutato di sicuro a sistemarti meglio!! » continuò quello super eccitato « La prossima volta ti vesto e trucco io! Hanno fatto un buon lavoro comunque, è quasi impossibile capire che sei un maschio! »
Naruto strabuzzò gli occhi. No… Kiba non poteva avergli fatto una cosa del genere…
« Naruto, Naruto, Naruto. Sai quanto mi piace vendicarmi no? Colpa tua che ieri mi hai ignorato » disse serio Kiba intuendo i pensieri di Naruto.
« Naruto » lo chiamò serio Jiraiya « Posso usarti come protagonista in uno dei miei libri? Ho già in mente una storia meravigliosa! Sarà un successo!!! Ci siete tu e un altro ragazzo che all’inizio litigate ma poi… »
« Jiraiya! » urlò Naruto « Non osare neanche pensare a quello che stai pensando! Chiaro? E poi tu non scrivevi solo storie etero? »
« Eh sì, ma il mercato ai giorni nostri vuole questo genere di storie, quindi… »
« Quindi un par de palle! Kiba come hai potuto farmi questo! » disse cercando di scrollarsi di dosso quella piovra del cugino; stava cominciando a provare malessere per quel contatto.
« Deidara, caro il mio cuginetto, per favore staccati! » disse in un crescendo, allontanandolo di scatto.
« Ehi, ehi calmati! Stavamo solo scherzando » disse Deidara.
« Scherzando un corno! Queste foto sono sequestrate. » disse strappandole di mano a Jiraiya e andando a nasconderle in un posto sicuro.
« Tranquilli, quello scemo di Naruto non ha pensato che le ho fatte con una macchina digitale »
I tre cominciarono a ridacchiare malignamente.
 
 
 Nel frattempo Naruto…
 « Stupidi idioti, begli amici e parenti che mi ritrovo» borbottò entrando in camera sua, cominciando ad osservare quelle foto incriminate.
« Non ci posso credere! Sono ridicolo! » disse sfogliando una ad una quelle foto indecenti, finché
si bloccò improvvisamente. Le sue guance si imporporarono.
Stizzito buttò quelle foto sul letto.
 
Si sparpagliarono alla rinfusa ma una attirava lo sguardo e spiccava fra tutte: un ragazzo dai  capelli neri e gli occhi d’onice ghignava a due centimetri dal volto arrossato di una bionda “ragazza” che, con le mani poggiate sui fianchi, sbuffava inviperita.
 
In realtà sembravano entrambi nascondere un’aria estremamente divertita, ma questo non fu notato da Naruto, il quale era troppo concentrato ad “odiare” quel ragazzo dal sorriso strafottente.
 
Dopo aver litigato e fatto colazione, Deidara, Naruto e Kiba uscirono a fare un giro per il centro.
« Mi raccomando ragazzi! Proteggete la mia dolce e innocente nipotina! »
« Jiraiya! Giuro che quando torno ti ammazzo! Non mi importa se è la Vigilia di Natale!! »
 Disse sbattendo la porta d’ingresso rumorosamente.
 
****
 
« Akamaru, smettila di tirare per favore! Non ce la faccio più » disse Naruto esasperato « Kiba per favore fa qualcosa! Riprenditi questo cavallo!»
« Sei stato tu a dire che ce la potevi fare nonostante i mie ripetuti avvertimenti, quindi… attaccati al tram! »
« Oh, Naruto andiamo in quel negozio? È pieno di vestiti da lolita! Io mi servo sempre lì » disse prendendo per un braccio Naruto e cercando di trascinarlo.
« Aspetta Deidara! Non fare così se no… » Akamaru prese a correre trascinandosi dietro Naruto che non riusciva a bloccare la corsa del cane.
« Akamaru! » urlò Kiba « Fermati immediatamente! »
Ma l’ordine fu ignorato dal cane che sembrava aver puntato qualcosa.
« Ti pregooo »
 
Sbam!
 
Cazz’...
“Sapevo che dovevo starmene a casa… Dio, ma chi me lo ha fatto fare ad alzarmi dal letto? Quando ci si sveglia col piede sbagliato non si deve mettere naso fuori di casa… ” pensò Naruto massaggiandosi la testa pulsante dopo l’urto con qualcosa di piuttosto solido “cosa poteva andare peggio?” si chiese aprendo gli occhi strizzati dal dolore e preparandosi a prostrarsi in ginocchio per scusarsi col poverino che sembrava proprio aver investito in pieno.
« Sono desolat…Tu!!!!! » sgranò gli occhi « Brutto bastardo che ci fai qui!!? »
« Tzè, invece di farmi domande idiote, levami di dosso questo cane bavoso! » disse cercando di spostare Akamaru che gli stava leccando tutta la faccia.
« Non ci penso minimamente teme. Questa è la punizione che ti meriti » disse ridacchiando.
« Sasuke- kun!! » disse una ragazza dai sgargianti capelli rossi.
Ma non ha freddo vestita in quel modo?  Si domandò Naruto osservando la ragazza che correva verso di loro: indossava solo una giacca color lavanda che le lasciava scoperta la pancia e un paio di pantaloncini neri cortissimi sopra delle lunghe calze scure.
« Cagnaccio, vedi di lasciare in pace Sasuke kun! » disse quella indispettita.
Akamaru in risposta abbaiò per fiondarsi su quella bizzarra ragazza.
Nel frattempo, mentre Naruto continuava a ridere e Sasuke si asciugava la bava del cane, vennero raggiunti da Deidara, Kiba e altri due ragazzi, probabilmente amici di Sasuke.
« Bene Sasuke, vedo che hai successo pure con i cani » disse un strano ragazzo dai capelli bianchi.
« Sta zitto, Suigetsu » disse Sasuke freddandolo « Piuttosto aiuta Karin »
« Ma perché proprio io? Ha quello che si merita, un bel cane come fidanzato »
L’occhiataccia che Sasuke lanciò a Suigetsu fu molto eloquente.
« Avanti fratellino, ti aiuto ad alzarti » disse un ragazzo, sicuramente più grande di loro, porgendo una mano a Sasuke.
« Non ho bisogno del tuo aiuto » disse schiaffeggiando quella mano.
« Uchiha! Ma perché cazzo devi essere sempre così Teme?! » urlò Naruto.
Sasuke si rialzò guardando con aria di superiorità il povero Naruto che giaceva ancora a terra.
« E tu perché mi vieni sempre addosso, Naruto chan? » disse sarcastico « Ormai ci hai preso il vizio»
Naruto divenne rosso dalla rabbia.
« Temeeeee! »
« Sasuke! Vieni a darmi una mano con questo bestione? Non si vuole smuovere! Sembra essersi innamorato seriamente di Karin! »
« Merda! Kiba, aiutali per favore! » disse Naruto preoccupato per le sorti della ragazza.
« Ma perché mai? Akamaru sembra tanto contento » ridacchiò Kiba.
« Però, il tuo cane ha gusti davvero pessimi! » disse Suigetsu.
Kiba cominciò a ridere andando ad aiutarlo.
« Ma allora questo è il famoso Uchiha Sasuke? » domandò Deidara aiutando Naruto ad alzarsi.
« Sì » ringhiò Naruto.
« Adesso sono pure famoso, Dobe? Non pensavo di valere tanto ai tuoi occhi » disse sarcastico.
« Sasuke, non ci presenti i tuoi amici? » disse il ragazzo che a quanto pareva era il fratellone di Sasuke. Si assomigliavano molto: avevano gli stessi occhi color ossidiana e gli stessi capelli neri, sebbene quelli del maggiore sembrassero più opachi e spenti; ma quello che distingueva, però, senza alcun dubbio, quest’ultimo da Sasuke, erano due segni sotto i suoi occhi, simili a lacrime. .
« Non sono miei amici » disse caustico. « Questo idiota è Naruto Uzumaki… »
« Piacere! » disse Naruto sorridendo.
« Il piacere è tutto mio, io sono Itachi, il fratello maggiore di Sasuke »
« Se avete finito… quello lì è Kiba Inuzuka… e l’altro non ho idea di chi sia »
« Già! Lui è mio cugino Deidara Iwa »
« Piacere di conoscerti » disse Itachi facendo il baciamano al ragazzo dai lunghi capelli biondi.
« Ehi! Che cazzo fai maniaco! » sbraitò Deidara rosso in volto.
Naruto lo guardò confuso, non capendo la strana reazione del cugino.
« Allora la maleducazione è un vizio di famiglia » disse Sasuke ghignando.
« Teme, se c’è qualcuno qui maleducato, sei proprio tu! »
« Ha parlato la nobildonna!»  Sasuke imitò un inchino e disse « Mi rincresce My Fair Lady, sono mortificato oltre misura per la mia ignobile mancanza di cortesia ed eleganza.  Il mio contegno non è adeguato al cospetto di una dama del vostro rango. Chiedo umilmente venia »
Naruto era fuori di sé dalla rabbia.
« Ma come ti permetti, brutto screanzato! »
 
« Secondo te dovremmo intervenire? » chiese Kiba.
« Naaaaa, non vedi com’è divertente? Doppia litigata. E poi è raro vedere Sasuke scherzare in questa maniera » sghignazzò Suigetsu.
« Sì, sai a scuola quei due fanno sempre così. Sono come gatto e topo (allora piccola spiegazione: Sasuke normalmente è paragonato a un gatto e cosa fanno i gatti? Giocano con il cibo XD in questo caso il topolino alias Nacchan!) »
Suigetsu e Kiba stavano ignorando le urla e le proteste che provenivano da Karin ancora alle prese con Akamaru. Un vero colpo di fulmine il loro.
Osservando i quattro litigare in maniera quasi comica, Suigetsu chiese: « Ti va di fare una scommessa? »
Kiba dapprima lo guardò confuso per poi lasciarsi andare ad un ghigno diabolico.
« Mi sa che noi due andremo molto d’accordo » cominciarono a sghignazzare.
 
« Okay, questa è la volta buona che ti ammazzo! » disse Naruto preparandosi a sferrare un gancio destro contro Sasuke.
Ma il suo pugno andò a vuoto. Quando riaprì gli occhi davanti non c’era nessuno.
« Ma che cazz… »
« Non dovresti comportarti così in mezzo alla strada » disse qualcuno che lo teneva per la vita. Lo stesso qualcuno che lo aveva afferrato nel bel mezzo del suo slancio e senza sforzo apparente lo aveva fatto ruotare di 180 gradi facendogli colpire solo l’aria. D’altra parte Naruto non gli aveva sempre detto di odiare i suoi modi violenti?
« Gaara! Che ci fa tu qui? » chiese Naruto allontanandosi dal ragazzo.
« Passavo per caso da queste parti quando ti ho visto e… »
« Chi cazzo sei? » una voce glaciale provenne da dietro i due ragazzi che si voltarono, trovando un Sasuke dallo sguardo tremendamente freddo.
« Piacere, Gaara no Sabaku… » disse Gaara porgendogli la mano. Naruto era seriamente terrorizzato che il suo ragazzo si lasciasse sfuggire qualcosa, quindi tentò vanamente di intervenire: « … un amico di Naruto »
Naruto poté tirare un sospiro di sollievo.
« Piacere, Sasuke Uchiha »
Si strinsero la mano cortesi, ma i loro sguardi erano di fuoco.
« Argh! Anche se ti conosco da meno di 5 minuti, giuro che ti detesto! » strillò Deidara inviperito «Sei la persona più odiosa che esista al mondo! »
Itachi continuava a guardarlo con uno strano sorrisino sul volto.
« Anche tu mi stai molto simpatico » rispose facendo alterare ancora di più il biondo.
« Adesso io.. »
« Deidara! » chiamò Naruto « Dobbiamo andare » ringhiò subito dopo, trascinandolo via da lì.
« Kiba, muovi quel culo che ti ritrovi e andiamo! »
« Okay. Suigetsu è stato un piacere fare affari con te. Alla prossima » si strinsero le mani.
« Il piacere è stato tutto mio »
« Forza Akamaru, dobbiamo andare »
Il cane dopo un’ultima leccata in faccia a Karin si staccò per raggiungere il proprio padrone.
Naruto fece per andarsene quando Sasuke gli domandò: « Adesso non si saluta neanche, Dobe? »
« Non uno come te » ringhiò.
« Ma suvvia, è Natale! Anche le persone cattive hanno diritto ad essere perdonate » disse sarcastico.
« Bene. Buon Natale, Uchiha » disse stizzito.
« Buon natale anche a te, Naruto chan »
Naruto prese a camminare pestando i piedi furioso.
Era Natale dopotutto.
 
 
Dopo un pomeriggio passato per negozi, si ritrovò alla sera con un febbrone da cavallo. Altro che festa della Vigilia. Fu costretto a rimanere a letto su consiglio di Tsunade, amica di Jiraiya, suo medico, nonché preside della sua scuola.
Molto probabilmente fu colpa della febbre alta, ma quella notte per Naruto fu davvero terrificante.
Un sonno che di ristoratore ebbe ben poco.
Si addormentò solamente dopo che la temperatura fu scesa, ma l’incubo che ebbe lo rese ancora più inquieto.
 
 
 
Oscurità.
Buio.
Tenebre.
Dov’ era l’aria?
Si mosse.
Sbatté contro un muro invisibile…
“Ehi!! C’è qualcuno?” urlò con voce angosciata.
Solo il suo stesso eco* rispose, rimbombando nelle sue orecchie. Se le tappò con le mani e chiuse gli occhi…
Era così solo…
Con un gemito iniziò a picchiare contro quel vetro, nero come la pece che lo circondava, nero come il terrore nel suo animo, nero come la tristezza del suo spirito…
 
Una macchia di luce balenò in lontananza.
« Naruto… »un mormorio impercettibile.
« Chi è?? »
« Naruto… »esalò una voce baritonale, cupa e profonda.
« Naruto… »più forte.
« Chi sei?? Che vuoi!!! »
« Naruto… »ormai non era più un sussurro..
« Naruto! »
« Basta, ti prego! »
« Naruto!! »ringhiò!
« Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… »il mondo gli girava attorno…. Crollò sulle ginocchia e si piegò in due, gli occhi serrati, le mani sulle orecchie.
« Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… Naruto… »
« BASTAAAAAA!!!!! »
« NARUTO!!!!!!!!!!! »
« ARGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!! » una voragine si aprì sotto di lui.
 
Precipitò.
 
E precipitò.
 
Atterrò scompostamente su un freddo e duro pavimento.
Aprì gli occhi e una luca abbagliante lo accecò. Era immerso in un mare di luce che lo avvolgeva completamente e lo riscaldava…
Aspettò qualche secondo per far abituare i suoi occhi feriti da quell’intensissimo riverbero…
Li riaprì, per desiderare di non averlo mai fatto.
Desiderò essere stato cieco da sempre, di non aver mai permesso che quell’immagine si imprimesse nella sua retina e nel suo cervello.
Due corpi giacevano riversi a terra… esanimi.
Sangue ovunque, perfino sulle sue stesse mani…
Ferite e orribili lacerazioni straziavano quei corpi squarciati.
Vermi fuoriuscivano dai loro orifizi e passeggiavano indisturbati…
Un conato di vomito piegò in due Naruto.
Dei lunghi capelli rossi e dei ribelli capelli biondi laceravano la sua anima….
Piange.
Tra un singhiozzo e l’altro intravide un movimento.
Un bambino dai capelli biondi e lo sguardo triste sta lì vicino: guarda i corpi dei suoi genitori e non fa niente. Non piange, non strepita, non chiede aiuto. Solo, li guarda, come se il dolore fosse troppo per quel corpicino così piccolo e innocente e se fosse affiorante, l’avrebbe semplicemente distrutto.
Un’unica, sola, lacrima scende su quella guancia e Naruto vorrebbe abbracciarlo, consolarlo.
Ma non può.
Non hai mai potuto…
Un uomo corre verso il bambino, lo afferra e lo porta via.
«Fermo!!!! » urla Naruto allungando un braccio.
Ma non lo ha salvato.
Non ha mai potuto…
 
Una luce accecante lo riavvolge, spingendolo indietro come se fosse tangibile…
 
« Anf anf anf »
È seduto sul suo letto, con un braccio ancora teso verso qualcosa che non può più raggiungere.
Nel suo respiro affannato, un’immagine ritorna alla sua mente: capelli grigi, occhiali, e un ghigno sulla faccia…
 
 
 
 
 
 
 
 





 
Note dell’autrice:
dopo mesi e mesi ecco qui a voi il quinto capitolo… beh che dire, era pronto da molto ma non ho avuto il tempo per pubblicarlo..  inizio con il dire che c’è stata una accesa battaglia con la mia beta per decidere a quale animale paragonare il dolce Akamaru… lei per un bisonte o una tigre o un leone… insomma ne aveva a bizzeffe di animale ma giustamente il cavallo non andava bene XD alla fine ci siamo accordate ù.ù cmq qual è secondo voi la scommessa che hanno fatto Segitsu e Kiba? AHAHAH
e il sogno? Fatemi sapere la vostra!!!
grazie a chi ha commentato, a chi l’ha inserita nelle preferite, a chi l’ha letto e a chi l’ha inserito nelle seguite!
Grazieeee =)=) al prossimo capitolo
 
* la mia beta sostiene che l’eco sia femminile e in effetti dopo aver controllato risulta poter essere sia feminile che maschile… secondo me va al maschile secondo lei no… bah misteri della vita XD ognuno scelga la sua versione XD

  
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